Paris Roubaix 2001
99° Paris - Roubaix


Report Paris - Roubaix 2001

L'arrivo vittorioso di Servais Knaven [Domo-Farm Frites]E' stato un vero e proprio trionfo per la Domo-Farm Frites, indiscussa dominatrice della 99esima Paris-Roubaix: l'olandese Servais Knaven ha vinto solitario, Johan Museeuw ha concluso al secondo posto lasciando negli ultimi chilometri i compagni di fuga, e Romans Vainstein con il terzo posto ha conquistato la maglia di leader della classifica di Coppa del Mondo.
La Domo ha lanciato l'attacco già dopo il primo tratto di pavè e si è ritrovata a gestire un fuga in cui erano presenti quattro dei suoi uomini.
Dopo il primo tratto di pavè infatti erano fuoriusciti Gaumont (Fra, Cofidis), Servais Knaven (Ola, Domo), Ludo Dierckxsens (Bel, Lampre), Romans Vainteins (Let, Domo), Leon van Bon (Ola, Mercury) e Franco Ballerini (Ita, Mapei), quest'ultimo poi fermato da una foratura. Nei successivi tratti di pavè gli attaccanti si erano poi uniti ad un gruppetto già in fuga.
Al chilometro 144 in testa si forma un gruppo di 15 corridori: Museeuw, Servais Knaven, Wilfried Peeters, Romans Vainsteins tutti della Domo, lo specialista del ciclocross Sven Nijs (Ola, Rabobank), Nico Mattan, Philippe Gaumont, Steffen Wesemann, George Hincapie, Jens Voigt (Ger, Credit Agricole), Ludo Dierckxsens, Hans de Clerq (Bel, Lotto), Rolf Sorensen e Leon van Bon. A 55" un gruppo di 7 corridori tra cui Tafi e Ballerini; a 1'37 un gruppo di 25 corridori tra cui Tchmil.
La corsa resa durissima dal fango e dalla pioggia ha già dato il primo verdetto, il vincitore uscirà dai 15 di testa.
Nella terribile Foresta di Arenberg, a 90 chilometri dall'arrivo, Wilfried Peeters attacca, favorito anche dalla caduta di Gaumont (Fra, Cofidis), necessario il ricovero in ospedale per il francese, e da problemi tecnici di Hincapie (Usa, Us Postal). L'attacco di Peeters termina a soli 14 km dal velodromo di Roubaix, ma nell'inseguimento il gruppetto di inseguitori si è via via sgretolato perdendo tra gli altri Nico Mattan (Bel, Cofidis), Leon Van Bon (Ola, Mercury) e Rolf Sorensen (Dan, Csc-Wol),
Nel frattempo dalle retrovie escono Dario Pieri (Ita, Saeco) ed Andrei Tchmill (Bel, Lotto) che tentano un invano quanto tardivo recupero; giungeranno all'arrivo insieme a Rolf Sorensen, coinvolto in una caduta.
A 12 chilometri dall'arrivo rimanevano pertanto i quattro Domo, Hincapie, Steffen Weseman (Ger, Telekom) afflitto da problemi ad una scarpetta ed un infaticabile Ludo Dierckxsens (Bel, Lampre). Il primo tentativo dei Domo è di Servais Knaven, lanciato come apripista per i suoi capitani, ma l'azione dell'olandese non viene risponde nessuno e l'ottimo e correttissimo gioco di squadra (seppure "indigesto" a Museeuw e Vainstein)  permette a Knaven di conquistare solitario la Parigi Roubaix. Negli ultimi chilometri, infine, l'attacco di Museeuw serve quasi a dimostrare chi sia il vero vincitore di questa strana edizione dell'Inferno.