Il 20 ottobre 1976 un ragazzino di 16 anni non ancora compiuti esordi' nel campionato argentino con l'Argentinos Juniors. Non riusci' a cambiare il risultato di quella partita. CAMBIO' IL CALCIO E QUALCOSA DELLA NOSTRA VITA. Diego, Diego, Diego... sono 5 anni che e' andato via da Napoli e sempre parliamo di Lui! Leggiamo sui giornali le solite infamita'... Milioni sono i cocainomani... ora proprio Diego rischia la vita?! E solo con Diego bisogna essere moralisti? Non si drogavano anche i poeti maledetti? Non si drogano anche le rockstar? Gli industriali? I tennisti? I chirurghi? Perche' fare i moralisti solo con Diego? Sui giornali si parla solo di Diego drogato, che scambia le provette, che spara sui giornalisti, che va a puttane... sara' anche vero, ma per noi Diego e' sempre quello che ci ha fatto piangere di gioia, che ha umiliato i nostri nemici di sempre, che ci ha riscattato da 60 anni di insoddisfazioni. I palleggi, le punizioni, i dribbling, i gol non contano piu' nulla... e' solo un personaggio scomodo, che da fastidio perche' dice sempre quello che pensa, la verita'. Per me e' grande il Diego che dice "non voglio vedere neanche una bandiera rossonera "in Napoli-Milan dell'88 o "solo quando gioca la nazionale si ricordano che i napoletani sono italiani" nei mondiali del '90. E se proprio volete saperlo anche il Diego che sniffa una lunga pista depositata sulla natica di una bella fanciulla (cosi' come descritto nel libro di Paoletti), il Diego che, strafatto, si porta tre puttane in albergo, non fa altro che aggiungere fascino al personaggio, alimentandone la leggenda e consegnandolo alla storia del nostro secolo, idealmente localizzato tra Jim Morrison e Che Guevara... Lo so, non sono obbiettivo e per nulla razionale, ma per me Diego non e' solo il piu' grande giocatore di tutti i tempi, ma anche un grande uomo, un trasgressore, uno che non si piega ai compromessi, che vive nell' eccesso, al limite e oltre la legalita', contro tutto e contro tutti, contro le regole, contro le leggi, contro le ipocrisie del nostro tempo. Certo, sia ben chiaro, non deve essere di esempio per nessuno...ma perche' pretendere che lo sia? Grazie Tucho per le tue pagine su Diego Ciao Mario da Napoli