Vicino a scuole, asili nido e parchi gioco le onde elettromagnetiche a bassa
frequenza (alta tensione elettrica) dovranno essere infatti ridotte, e non potranno
superare la soglia di sicurezza di 0,2 microtesla (misura dell’induzione dei campi
elettromagnetici).
La circolare è stata inviata dal Ministero dell’Ambiente ai presidenti delle regioni e
alle società esercenti le linee elettriche (Enel, Acea, Aem, Edison, Fs, Sondel). La
circolare arriva dopo la decisione del Tar del Veneto del 29 luglio scorso, che ha
accolto il ricorso dei genitori di una scuola materna di Mirano costruita vicino ad un
elettrodotto.
La sentenza ha stabilito che i locali non possono essere adibiti a scuola in quanto i
livelli di induzione magnetica sono superiori al livello di 0,2 microtesla considerati
come riferimento per la prevenzione degli effetti a lungo termine derivanti dalla
esposizione della popolazione infantile ai campi elettromagnetici.
“Il principio stabilito dal Tar del Veneto -spiega Corrado Clini, il direttore generale
del Ministero dell’Ambiente che ha firmato la circolare- non può essere disatteso
nelle altre scuole e asili d’Italia”.
La circolare chiede anche alle Regioni un censimento per fine settembre delle
linee elettriche ad alta tensione vicine a nidi, scuole e parchi gioco.
Il limite di 0,2 µT è quello adottato dalla Svezia, paese che da anni ha provveduto
ad interrare o spostare le linee elettriche vicine alle scuole. In Svezia, nonostante il
forte incremento nei consumi elettrici, il numero delle leucemie infantili è cresciuto
modestamente rispetto ad altri paesi nei quali non sono state invece adottate
misure di cautela per scuole e asili.