L'uomo, pur possedendo un'esperienza scolastica e professionale alle spalle, avverte l'insufficienza delle conoscenze e delle competenze.
Sente cioè il bisogno di "rientrare in formazione". Educazione degli adulti.
A questo punto, modelli e metodologie studiate per l'infanzia, non sono
più valide.
L'educazione cioè dovrà essere parte integrante del vissuto
dei soggetti, insieme agli aspetti culturali, sociali ed economici.
L'educazione risulta cioè "calata" in un contesto geografico, sociale ed economico.
Per realizzare un'educazione permanente, bisogna tenere conto dei fattori interni ed esterni, ovvero del vissuto dei soggetti e degli aspetti culturali, sociali ed economici del territorio.
L'ed. permanente è riferibile ad un modello teorico con cui interpretiamo la realtà. Un modello interpretativo che parte dalla lettura della realtà come realtà complessa.
Educazione Permanente come principio pedagogico in grado di rispondere
alle reali esigenze di sviluppo del processo di apprendimento.
Alla formazione di questo orientamento ha contribuito una "nuova
educazione degli adulti" sviluppatasi nei paesi anglosassoni, alla fine
della 2° guerra mondiale.
E' stato il movimento dell'educazione degli analfabeti a porre
a chiare lettere il problema del riferimento alla "cultura locale".
Per Educazione Permanente, si intende quindi un processo di formazione
che sia continuo, universale e volto al cambiamento.
(Processo di educazione continuo come continuo è il processo di apprendimento.)
Se il processo educativo è continuo, cioè si sviluppa
lungo tutto l'arco dell'esistenza umana, anche la domanda di formazione
non ha limiti di età e quindi esige risposte di formazione "adeguate",
dall'infanzia alla vecchiaia.
L'educazione non sarà più considerata necessaria se
si tratta di Ed. Scolastica e di lusso se si tratta di Educazione
degli adulti.
Incoerente risulterà quindi la distinzione tra l'istruzione scolastica
e l'istruzione post scolastica degli adulti.
All'idea di educazione continua si aggiunge ora l'idea di educazione
universale.
L'educazione universale è conseguente alla scoperta dell'educabilità
permanente dell'uomo.
Prima che si cominciasse a parlare dell'opportunità dell'educazione
anche dopo l'età giovanile, si dava per scontato che l'adulto istruito
fosse già educato, cioè avrebbe fatto nella sua vita solo
quello appreso nell'età destinata alla formazione.
A seguito della rivoluzione industriale, si è avuta una continua
evoluzione e ciò ha annullato la distinzione delle 3 età
dell'uomo.
![]() | Giovanile (età in cui avviene la formazione). |
![]() | Adulta (età in cui la formazione acquisita la si utilizza). |
![]() | Senile (età in cui la formazione la si trasmette alle generazioni future). |
Il concetto di Life Long Learning, si colloca in questa prospettiva.