A: La formazione è una risposta ai bisogni.
Quindi la domanda formativa nasce dai "bisogni"dei soggetti in
formazione. Chi fa formazione deve aiutare i soggetti ad esplicitare i
propri bisogni.
Occorrerà cioè analizzare il processo formativo in atto
nel soggetto e solo successivamente passare allo studio del "metodo"
più appropriato per una buona azione formativa.
Perché la
"metodologia" scelta abbia successo, è necessario che il processo
formativo costruito si "innesti" sul vissuto biografico del soggetto.
Q:In
che misura le metodologie considerano il processo di sviluppo del soggetto?
A: Le metodologie considerano
"positiva" un'azione formativa se la stessa è innestata sul
processo naturale del soggetto.
Q:Che
differenza c'è tra : Processo formativo naturale e Processo formativo
costruito?
A: Il processo formativo naturale è un
processo spontaneo, avviene all'interno di ciascun soggetto ed investe l'intero
arco della vita.
Il processo formativo costruito, a differenza del primo, non avviene sempre,
ma si realizza solo se l'azione formativa si "innesta" sul vissuto
biografico del soggetto.
Q:Quali
sono gli approcci metodologici che facilitano la gestione del processo
formativo da parte del soggetto?
A:
Q:La
progettazione dei percorsi formativi attraverso la R.A.P.
A: La Ricerca Azione Partecipativa è finalizzata al miglioramento delle condizioni di vita di giovani ed adulti in particolare quelli maggiormente svantaggiati.
(Nella Didattica, in riferimento all'Insegnamento, la RAP
tiene conto delle variabili oggettive della comunità al fine di evitare
"strategie" imposte dall'alto, preconfezionate.) - Il libro
"Ritmi di vita di piazza S. Croce" è un valido esempio di RAP
applicata. -
Q:Quali
sono le caratteristiche peculiari della RAP?
A: La Ricerca Azione Partecipativa è un approccio integrato.
Q:Quali
sono i motivi per cui la RAP può essere definita una metodologia idonea alla
lettura dei bisogni formativi dei soggetti?
A:
Perché parte da un bisogno del
soggetto e si cala nel contesto socio-culturale-economico, coinvolgendo vari
"attori" non attraverso una struttura gerarchica ma attraverso un
modello partecipativo.
Q:Cosa si intende per Processo
formativo naturale?
A:
Il processo formativo naturale è un processo spontaneo, avviene all'interno di ciascun
soggetto ed investe l'intero arco della vita.
Q:Indicare
alcuni modelli di didattica.
A:
Q:Definisci
il concetto di didattica e chiarisci la distinzione tra didattica generale e
didattica disciplinare.
A:
La didattica è una scienza che unisce teoria e pratica e che ha per oggetto il cosa
insegnare ed il come insegnare. Essa mette al centro i
processi di insegnamento e di apprendimento e l'interazione tra docente ed
allievo. La didattica generale è comune ad ogni disciplina. La didattica
disciplinare è relativa alla singola disciplina.
Q:Che
cosa si intende per didattica
trasmissiva?
A:
Una didattica che mira alla trasmissione di contenuti (e di valori)
predefiniti, che devono essere accettati acriticamente dall'allievo.
Non si preoccupa dei bisogni formativi del soggetto in formazione, ma tiene
conto solo del punto di vista dell'insegnamento.
Q:Che
cosa si intende per didattica assistita e per autoapprendimento?
A:
Una didattica che prevede un apprendimento del soggetto in formazione tramite
esercitazioni, lavori di gruppo e attività di laboratorio con l'aiuto e
la supervisione del docente.
L'Autoapprendimento è una forma autonoma di apprendimento, quale potrebbe
essere quello che avviene in un corso di formazione a distanza. (Possibilità di
costruirsi non solo percorsi conoscitivi personalizzati, ma anche di scegliere
di privilegiare certe discipline al posto di altre.)
Q:In
che cosa si distingue la didattica a distanza dalla didattica in presenza?
A: Nella didattica a distanza non vi è interazione tra corsisti e corsisti e tra docenti e corsisti. E' però più rispettosa dei tempi (ritmi) di apprendimento dei singoli soggetti in formazione lasciando loro maggiore autonomia riguardo a tempi e modi del processo formativo.
Q:Quale
differenza intercorre tra programmazione e progettazione didattica?
A:
La Programmazione è l'adattamento locale del programma. Il programma
indica la cultura da trasmettere (conoscenze e competenze) per ogni
materia ed ha un valore a livello Nazionale. (Tiene conto delle indicazioni del
POF. )
La progettazione invece per prima cosa definisce il problema,
definisce le risposte da attivare, si trovano i "fondi", e quindi si
analizzano gli elementi strutturali e procedurali. Una buona progettazione
aumenta le possibilità di successo del lavoro formativo. (Deve riuscire a
prevedere l'imprevedibile.)
Q:Descrivi
brevemente le figure implicate nella didattica ed il loro ruolo.
A: Innanzitutto c'è il formatore, sia esso formale (docente, insegnante, educatore) che non formale (formatore professionale). Le capacità che deve avere un formatore sono:
Vi è poi la figura del TUTOR, un facilitatore del processo formativo. Un mediatore tra il formatore ed il soggetto in formazione.
Q: Cosa è il Costruttivismo?
A: I saperi che ciascuno si costruisce sono
frutto della propria esperienza.
Le principali caratteristiche sono:
Q: Cosa si intende per Tecnologie Didattiche?
A:
Le tecnologie didattiche hanno come oggetto processi complessi ed integrati che
coinvolgono persone, idee, procedure e mezzi per l’analisi dei problemi
relativi all’apprendimento, elaborazione e valutazione del problema.
Q: L’intelligenza artificiale e suoi derivati.
A:
L’idea di realizzare una macchina pensante è ancora lontana dal realizzarsi. I
derivati dell’intelligenza artificiale sono:
Q: Cosa si intende per politiche dell’offerta formativa?
A:
Le politiche dell'offerta formativa
rappresentano gli interventi volti ad adeguare alle strategie i sistemi
educativi, dove per sistema si intende l'insieme degli organismi, che con
diverse funzioni, ruoli, infrastrutture, operatori, si assumono il compito di
mettere a punto l'offerta di attività educativa per il pubblico.
Le politiche dell'offerta formativa coinvolgono quindi tutti i sistemi formativi presenti in un determinato territorio.
Q: Cosa si intende per strategie della globalizzazione?
A:
L'accesso alle risorse (Internet) è "immenso". Essendoci uno scambio
di idee tra “allievi” sparsi in tutto il mondo, la classe diviene “globale”.
E' uno dei punti di forza della
formazione on-line. Tra i vantaggi
della formazione on-line abbiamo: