Teleformazione

(Glossario)


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A

Apprendimento: L'apprendimento è un processo naturale che i soggetti mettono in atto di fronte a situazioni nuove facendo sì che in essi stessi si generino cambiamenti rispetto a conoscenze precedenti.

Apprendimento cooperativoApprendimento in Formazione A Distanza dovuto all'interazione tra Tutor ed Allievi. 

Arte di istruire Tecnica che deriva da un patrimonio di conoscenze e competenze trasmesse servendosi dell'esperienza.
 

AutoapprendimentoE' una forma autonoma di apprendimento, quale potrebbe essere quello che avviene in un corso di formazione a distanza. (Possibilità di costruirsi non solo percorsi conoscitivi personalizzati, ma anche di scegliere di  privilegiare certe discipline al posto di altre.)
 

Autogestione del processo formativo(L'operatore della formazione restituisce al soggetto la gestione del processo  formativo al fine di potenziarne l'autorealizzazione.)
 
 
 
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B

Bisogni formativiI bisogni formativi sono elementi  fondamentali per la nascita della domanda formativa. Chi fa formazione deve aiutare i soggetti ad esplicitare i propri bisogni.

 
 


 

C

 

Centralità del soggettoIl soggetto è protagonista dell'elaborazione delle sue conoscenze.

 

CompetenzeCompetenza  uguale a saper fare.
Per esempio, le competenze di base di un formatore sono: Competenze di contenuto specifico (meccanica,  elettronica, economia etc.). Competenze di campo. (relativa all'organizzazione in cui lavorano i destinatari  dell'azione formativa). Competenze di metodo. (Competenza sulle metodologie didattiche e sulla loro applicazione). Competenza di processo. (Competenza sui fattori che favoriscono od impediscono  l'apprendimento in particolari situazioni).
In definitiva si possono distinguere 2 tipi di competenze di base del formatore: 

Contratto formativo"Valutazione" iniziale delle conoscenze e competenze  del soggetto in formazione al fine di  adattare la nuova disciplina oggetto di studio al soggetto in formazione.

 

Conoscenza Vi sono due modi per acquisire conoscenza: Conoscenza senso - motoria (della prima infanzia). L'individuo conosce il funzionamento dei  propri organi sensori. Conoscenza simbolica (della seconda infanzia, dopo i 3-4 anni ). L'individuo conosce il mondo mediante l'uso dei vari sistemi simbolici.
Il veicolo di acquisizione delle abilità è una amalgama di conoscenza sia senso - motoria sia
simbolica, che l'individuo impara prontamente ad utilizzare e ad integrare per portare a termine un dato compito. Possiamo dire quindi di conoscere due tipi di conoscenze:
Conoscenza "esperienziale". Conoscenza che ci permette di percepire gli eventi che accadono
Conoscenza "riflessiva".  Conoscenza tramite il confronto ed il contrasto del pensiero e del  processo decisorio.
 

CurricoloPercorso educativo, formativo, scientifico e pianificato.
 
 


D

DidatticaDal Greco, didakticos = Atto ad istruire. Sino a mezzo secolo fa, faceva parte della "Pedagogia". In seguito si è  affermata come scienza autonoma nell'ambito di scienze dell'educazione, con una propria struttura teorica. " Teoria della conoscenza ".

La didattica, ha per oggetto il cosa ed il come insegnare. Mette al centro i processi di insegnamentoapprendimento e l'interazione tra docente ed allievo.
E' in stretto rapporto con le altre scienze dell'educazione (Psicologia dell'educazione; Filosofia dell'educazione; Antropologia dell'educazione.
La didattica fornisce un importante contributo a queste altre scienze grazie allo studio dei percorsi di apprendimento ed insegnamento.
 

Didattica assistitaUna didattica che prevede un apprendimento del soggetto in formazione tramite esercitazioni, lavori di gruppo e attività di laboratorio con l'aiuto e la supervisione del docente.
 

Didattica dell'ambienteLa didattica dell'ambiente, parte dall'ambiente come luogo di elaborazione dei saperi.
L'ambiente e la cultura, anche se non sono determinanti in senso assoluto,  orientano in qualche modo i soggetti,  nella costruzione dei saperi.
Possiamo dire che da una parte l'uomo fa l'ambiente e  dall'altra che l'ambiente fa l'uomo.
Questo modello di didattica "ambientale" è ispirata ad un sistema formativo policentrico. (Diversi sistemi formativi interagiscono tra loro per favorire una formazione integrata tra uomo e ambiente).
 
 

Didattiche specificheDidattiche centrate su contesti specifici dell'educazione extrascolastica:
Didattica dell'ambiente, didattica dei beni culturali, del tempo libero etc.
 
 

Didattiche specialiDidattiche  centrate sulle problematiche degli allievi con situazioni di disagio, handicap, emarginazione etc.
 

Didattica interculturalePuò essere considerata una didattica speciale, anche se in un contesto più ampio, ed è indirizzata a tutti gli operatori della formazione per prepararli alla realtà dell'intercultura.  La presenza all'interno della stessa classe di figli di immigrati di vari paesi.
 

Didattica trasmissivaUna didattica che mira alla trasmissione di contenuti e di valori "predefiniti" che devono essere accettati acriticamente dall'allievo. Non si preoccupa dei bisogni formativi e delle problematiche dei soggetti in formazione.
Si pone solo dal punto di vista dell'insegnamento.
 
 

DocenteEsplica un'attività di trasmissione di contenuti ad uno o più soggetti riceventi.
Caratteristiche fondamentali del docente sono: 

Domanda formativaPer domanda formativa si intende il recupero della centralità del soggetto per restituirgli la gestione intenzionale del suo processo formativo.

 
 


E

Educazione: Come sappiamo, Educare vuol dire "conformare". Ovvero, c'è un  modello di riferimento al quale far aderire il "formando". Si tiene poco conto delle dinamiche soggettive.

L'educazione si attua prevalentemente a livello pratico (sul piano coercitivo).

L'educazione tiene poco conto dell'individualità del soggetto.
I campi in cui avviene l'educazione sono: familiare, extra familiare, scout, comunità religiose, scuola elementare e media inferiore.
Nell'educazione si ha la passività del soggetto e la comunicazione è unidirezionale.
 

Educazione permanente:   L'ed. permanente nasce alla fine della 2° guerra mondiale nei paesi anglosassoni, dal "movimento di educazione degli analfabeti".
Nasce dalla constatazione del fatto che non esistono più le tre età dell'uomo, ovvero:

  1. Età giovanile (età in cui avviene la formazione).
  2. Età adulta (età in cui la formazione acquisita la si utilizza).
  3. Età senile (età in cui la formazione la si trasmette alle generazioni future).

Educazione permanente cioè intesa non più come educazione che si preoccupa di garantire
l'appropriazione del passato e la sua trasmissione per le generazioni future,  poiché non sarebbe più
utile data la continua evoluzione, quanto piuttosto fornire un'educazione di tipo continuo.
 

 


F

Flessibilità della programmazione:   La capacità di adattarsi alla situazione della comunità scolastica. Caratteristica della programmazione didattica è quella di adattarsi alla realtà e parte dall'analisi delle conoscenze e competenze degli allievi.

 

Formazione: Nella realtà Italiana, il concetto di Formazione deriva dalla "formazione degli adulti". Formazione quindi intesa come costruzione di nuovi saperi.
La formazione deve essere una risposta ai bisogni e nasce quindi dai bisogni dei soggetti in formazione. Chi fa formazione deve aiutare i soggetti ad esplicitare i propri bisogni.
Nella formazione si parte dal soggetto. L'esterno non si impone, ma si mette in relazione con il soggetto.
 

Formazione online "globale"Nella FAD, lo scambio di idee è maggiore e può comprendere utenti sparsi in tutto il mondo.
 


G

Globalizzazione: E' uno dei punti di forza della formazione on line. Tra i vantaggi  della formazione on line abbiamo: 

     L'insegnante è visto non come "valutatore" ma come "Facilitatore".
     La partecipazione degli allievi è "attiva".
     L'accesso alle risorse (Internet) è "immenso".
     Maggiore "indipendenza" degli studenti. (Gli allievi seguono il "proprio ritmo di apprendimento".)
     Personalizzazione dell'offerta formativa.
     E' maggiore  il tempo per riflettere sui vari argomenti.
     E' maggiore  lo scambio di idee e la classe diviene globale.
 
 


H


I

Insegnamento: Insegnare vuol dire appunto lasciare il segno. E' un'attività di trasmissione di contenuti da un soggetto/fonte ad uno o più soggetti riceventi. L'insegnamento si attua   "educando" il soggetto. 

Ci sono 3  tipi di educazione

IntelligenzaIl termine Intelligenza deriva dal latino intelligere (inter-legere) che vuol dire  leggere dentro, comprendere. Il comportamento intelligente è quello che si auto  regola. L'intelligenza è misurata interpretando ciò che il soggetto fa, quindi costruisce, da solo o con gli altri, in particolari situazioni.

 

IstruzioneL'istruzione è il risultato di un processo educativo.  In passato, educare era uguale a "conformare" (vedi i regimi fascisti o comunisti),  inculcare ideali di Patria.
L'istruzione non doveva essere elevata per paura di esiti rivoluzionari. 


J


K


L

Lifelong learning(Vedi: Educazione permanente). 


M

Metodo globaleNella didattica vi sono diverse teorie storiche.

Vi sono teorie che considerano maggiormente l'Ed. Formale, altre la Non Formale, altre mettono al centro l'insegnamento, altre ancora l'apprendimento.
Il metodo globale le coinvolge tutte.( Mette al centro: Il lavoro di gruppo, il metodo della ricerca, l'interesse personale etc.)
 

Metodo globale nella Formazione A DistanzaNella FAD, lo scambio di idee è maggiore e può coinvolgere ovviamente "allievi" sparsi in tutto il mondo.
 

Modelli di formazioneQuando si fa Educazione, Formazione, Insegnamento, Apprendimento, è bene avere dei modelli di riferimento.
Un modello di formazione permette di interpretare il soggetto in formazione, l'azione formativa ed i suoi risultati

Modulo circolareInserimento di progetti PEI e POF nella programmazione didattica.

 

MonitoraggioIl monitoraggio  può essere svolto dall'azienda, da strutture di ricerca o da altro personale, che attua ricognizioni periodiche sul progetto, sul modello organizzativo, sul metodo di lavoro.
Il monitoraggio si attua in fasi con relazioni periodiche (report) alla fine di ogni fase e con la presentazione dei risultati in riunioni alla presenza di tutti i componenti (agenzie, docenti, tecnici, programmatori, destinatari etc.).
 
 


N

Negoziazione cooperativaGli allievi di un corso di FAD si supportano reciprocamente.

 
 


O

Obiettivi cognitiviDefiniscono le mappe delle conoscenze, la capacità di comprensione, di applicazione, di ricostruzione dei saperi in chiave creativa.

 
 

Operatori della formazioneFormatore, Docente e Tutor.
Il Formatore è colui che produce modificazioni stabili nei comportamenti, o nelle abilità,  o nelle competenze altrui.
Il Docente è una figura che opera nell'ambito dell'educazione formale e non formale, ed è tradizionalmente definito come "insegnante".
Il Tutor, dal latino tutore, è quella figura incaricata di assistere e sostenere uno o più allievi nella carriera scolastica o in un percorso formativo.
 
 


P

POFE' il Piano dell'Offerta Formativa che ciascuna scuola secondaria  superiore "offre" agli studenti.

 
 

Politiche e strategieLe politiche dell'offerta rappresentano gli interventi volti ad adeguare alle strategie i sistemi educativi, dove per sistema si intende l'insieme degli organismi, che con diverse funzioni, ruoli, infrastrutture, operatori, si assumono il compito di mettere a punto l'offerta di attività educativa per il pubblico.
Le politiche dell'offerta formativa coinvolgono quindi tutti i sistemi formativi presenti in un determinato territorio.
 
 

Processo dinamicoAutonomia  della pianificazione. Capacità di adattarsi alla situazione della comunità scolastica. 

Processo formativoProcesso naturale e spontaneo che avviene sempre e comunque. Il processo formativo può essere visto da 2 angolature diverse:  Dal versante degli operatori o enti che lo realizzano e dal versante del soggetto che è in formazione.
Nel primo caso, si presta attenzione agli apparati, alle strutture, agli operatori, alle strumentazioni etc.
Nel secondo caso, la focalizzazione è sul soggetto in quanto portatore di una domanda di formazione.
(Ci si interroga sui suoi bisogni effettivi).
La seconda prospettiva, dal punto di vista delle scienze della formazione, è in funzione della prima.
La lettura delle dinamiche del soggetto serve per organizzare l'offerta formativa.
 
 

Progettazione curricolareIl curricolo costituisce la caratteristica di un percorso formativo di un grado scolastico (elementare, media o superiore). La progettazione curricolare  tiene conto dei bisogni e degli interessi degli allievi. Con la progettazione si definiscono tempi e modi di svolgimento del programma curricolare.
 
 

Progettazione didatticaDefinire i bisogni degli allievi, gli obiettivi da raggiungere, i contenuti, i metodi. E' riferita al contesto ambientale, sociale e culturale.
 

Progettazione formativaPrevisione delle difficoltà e dei problemi. Tende ad aumentare le possibilità di successo del lavoro formativo. Deve riuscire a prevedere l'imprevedibile.
Per prima cosa si definisce il problema, si definiscono le risposte da attivare, si trovano i "fondi", e quindi si analizzano gli elementi strutturali e procedurali.
 

Progetto educativoLa programmazione è in definitiva l'elaborazione di un progetto educativo.
Può essere suddiviso in 3 fasi:
   1.Fase di progettazione. (Decisione dei bisogni degli allievi, dei contenuti, degli obiettivi e metodi.)
   2.Fase di realizzazione. (Mettere in pratica quanto deciso.)
   3.Fase di valutazione. (Verifica degli obiettivi raggiunti in rapporto agli apprendimenti degli alunni.)
 

ProgrammaIndica la cultura da trasmettere (conoscenze e competenze) per ogni materia. Ha un valore a livello Nazionale.
 

ProgrammazioneE' l'adattamento locale del programma. Il programma indica la cultura da trasmettere per ogni materia ed ha un valore nazionale.
Tiene conto delle indicazioni del POF.
 
 

Programma curricolarePer la scuola elementare e media, il curricolo è strutturato sugli obiettivi formativi  e comportamentali. Per la scuola superiore, al docente è richiesta solo la competenza disciplinare.
 


Q


R

RAPStà per Ricerca Azione Partecipativa.
Ricerca perchè mira a ricercare (far emergere) un "problema" che dovrà poi essere risolto.
Azione perchè mira ad attivare all'interno del soggetto processi di ricerca.
Partecipativa perchè prevede il coinvolgimento attivo del soggetto.
Nella didattica, in riferimento all'insegnamento, la RAP tiene conto dell'ambiente al fine di evitare
"strategie" preconfezionate calate dall'alto.
(Il libro "Ritmi di vita di piazza S. Croce" è un valido esempio di RAP applicata.)
E' finalizzata al miglioramento delle condizioni di vita di giovani ed adulti in particolare quelli maggiormente svantaggiati. 

 

 


S

SaperiBilancio delle competenze dei soggetti acquisite nelle più diverse occasioni educative, nel lavoro e nella vita quotidiana.

 

ScaffoldingImpalcatura, struttura di sostegno finalizzata alla realizzazione del progetto.
 

Setting formativoScenario attraverso cui si sviluppa un'azione formativa.
 

StrategieLe strategie nel campo dell'educazione/formazione rappresentano il prodotto dell'interazione tra necessità, possibilità e volontà educative di una società. Le strategie rappresentano le modalità di gestione delle diverse istituzioni educative presenti in un determinato territorio.
 

StrumentiSe i contenuti rispondono al "cosa" della formazione e la risposta al "come" è data dalle tecniche e dai metodi, la risposta al "con che cosa" è data dagli strumenti  utilizzati.
Esistono strumentazioni che prediligono la loro utilizzabilità sul piano del conoscere (nell'ambito dell'ed. formale) ed altre  su quello dell'agire (ed. non formale).
 
 


T

TassonomieServono per classificare il mutamento che si intende ottenere dall'allievo. Stabilire cioè quello che l'allievo dovrà sapere fare al termine di un percorso formativo. Permettono all'insegnante di prevedere tempi e strategie da seguire.

 

TecnicheTecnica, deriva dal greco "arte", "mestiere", "capacità  pratica",  ovvero un modo di azione concreta per ottenere un risultato pratico.
Un esempio di tecnologia  tecnica  può essere considerata  una sequenza di operazioni, tese alla produzione di un risultato.
Un esempio di tecnica  educativa può essere considerato: Il lavoro di gruppo; La simulazione etc.
 
 


U


V

ValutazioneServe per verificare i cambiamenti prodotti dall'azione formativa. La valutazione deve riguardare l'intero progetto a diversi livelli di elaborazione, coordinamento, applicazione e produzione.

Compito del  valutatore è infatti  valutare i guadagni formativi dei destinatari, la qualità dell'azione formativa dei formatori, il servizio offerto e la soddisfazione della richiesta/bisogno.
 
 


W


X


Y


Z