G.A.M.T.
Gruppo d'Ascolto della Marca Trevigiana

 

 

La Pirate -Page è stata consultata da n° di visitatori .

 

 

Che cosa sono ?

Smanettando con la sintonia del ricevitore, soprattutto la domenica mattina, sara' capitato a tutti (o almeno a tutti coloro per i quali il radioascolto non e' semplicemente l'ascolto delle consuete e potenti broadcasting internazionali, ma e' anche caccia a sempre nuove stazioni) di imbattersi in qualche stazione poco potente che trasmette soprattutto musica e i cui programmi, nella maggior parte dei casi, denunciano chiaramente di essere stati realizzati con mezzi di fortuna.

Se cosi' e' stato siete entrati, magari senza saperlo, nella galassia delle radio pirata, un tipo di stazioni il cui ascolto richiede pazienza, una certa abilita' ed un po' di fortuna, ma che puo' offrire al DXer notevoli soddisfazioni.

Definire le radio pirata e' facile: si tratta di stazioni operate da amatori che trasmettono senza alcuna autorizzazione solitamente con piccole potenze e con schedule irregolare.

A differenza delle radio clandestine che sono la voce di ben individuati movimenti politici e che solitamente operano con potenze abbastanza rilevanti utilizzando impianti "prestati" da paesi amici, ad esempio "La Voz de Sahara Libre", organo del fronte Polisario, che opera da Algeri o la "Voz del CID" anticastrista che opera attraverso diversi trasmettitori dagli USA e dall'America Centrale e Meridionale, le radio pirata non hanno messaggi politici da trasmettere, o se ne hanno sono molto generici: ecologia, antinucleare; il piatto forte delle trasmissioni e' dato dalla musica, dalla posta degli ascoltatori e da programmi DX.

 

 

 

 

Come operano ?

Come gia' detto nel precedente paragrafo le potenze impiegate sono piuttosto basse, la norma si aggira attorno ai 100 W, sono Watt non KWatt, ma non mancano emittenti che utilizzano potenze attorno ai 10 Watt o meno; un'autentica rarita' sono le stazioni la cui potenza raggiunge o supera i 500 Watt.

Appare evidente che per riuscire ad ascoltare qualcosa occorre un ricevitore sensibile ed un'antenna esterna abbastanza lunga, e' anche necessario che il ricevitore sia selettivo, altrimenti e' probabile che i segnalini che ci interessano siano coperti dal rumore o dalle interferenze di stazioni broadcasting adiacenti.

Molti pirati poi non dispongono di alcun trasmettitore e si affidano, per la messa in onda dei loro programmi, ad altre stazioni munite di trasmettitore. Poiche' le trasmissioni non autorizzate sono illegali i nostri filibustieri rischiano di essere sorpresi dalla polizia dei paesi in cui operano con le mani nel sacco, o meglio sul microfono, la cosa puo' avere conseguenze spiacevoli anche se non drammatiche , il più delle volte il tutto termina con salate multe e sequestro delle apparecchiature .

L'attivita' di caccia ai pirati da parte delle autorità postali sembra andare a periodi: dopo mesi in cui non si sente parlare di raid ai danni di emittenti della filibusta vi sono improvvise ondate di irruzioni poliziesche che portano alle conseguenze indicate in precedenza e, a volte, alla definitiva morte di qualche stazione.

Per evitare questi rischi le trasmissioni hanno cadenza irregolare, viene spesso cambiata la frequenza, e in alcuni casi le trasmissioni vengono effettuate all'aperto: si trova una località adatta, si monta un'antenna a dipolo o longwire tra due alberi, si alimenta il trasmettitore con una batteria d'automobile; dopo un'oretta di trasmissione si smonta tutto e la volta successiva si cambia zona.

Da quanto sin qui detto dovrebbe risultare chiaro che le attrezzatture impiegate sono solitamente di fortuna: trasmettitori autocostruiti, surplus militari o apparecchi per radioamatori modificati; antenne fatte in casa, registratori a cassette impiegati come modulatori.

Non ci si deve quindi stupire se la qualita' del segnale non e' eccelsa o se la modulazione lascia un po' a desiderare, c'e' anzi da ammirare chi per pura passione impiega tempo e succo di meningi per la pura soddisfazione di farsi ascoltare. Chiariti, almeno spero, alcuni punti fondamentali, passiamo a vedere in dettaglio quali possibilità offre questa forma di ascolto.

 

 

 

 

Da dove trasmettono ?

Patria della radiopirateria nel nostro continente sono i paesi dell'Europa Centrale e Settentrionale: Olanda, Germania, Inghilterra, Irlanda, Belgio e Svezia .

Fortunatamente per chi è alla ricerca di sempre nuove emittenti , non mancano nemmeno pirati francesi ed italiani; gli avvenimenti politici di questi ultimi anni poi hanno cambiato radicalmente la situazione dei paesi dell'Europa Orientale .

Fino a pochi anni fa era inimmaginabile potesse operare qualche radio non controllata dallo stato ( o se ci provava l'aspirante pirata rischiava di vedersi offerta una lunga vacanza in Siberia), ora c'e' un pullulare di pirati nell'ex URSS, la maggior parte con potenze esigue ma qualcuno ascoltabile anche in Italia (magari attraverso il servizio relay di qualche stazione occidentale), vi sono poi stazioni dall'ex Jugoslavia e dalla Grecia. Insomma la flotta della filibusta si e' rinforzata notevolmente.

Due parole merita la Repubblica d'Irlanda che era, sino ad alcuni anni fa, la vera Tortuga d'Europa, il paradiso dei pirati; infatti una vecchia legge puniva le trasmissioni non autorizzate con una semplice multa di due sterline irlandesi.

Purtroppo una nuova legge, aderente agli standard europei, ha determinato la chiusura di tutte le emittenti non ufficiali in onde medie e corte, alcune hanno ripreso ad operare legalmente come emittenti locali in FM, altre come Radio Dublin hanno avuto una licenza che consente di operare in onde corte; altre alfine operano con licenze temporanee e qualche pirata continua a trasmettere irregolarmente in barba della legge (altrimenti che pirata sarebbe ?).

 

 

 

Radio Off - Shore

Un discorso a parte meritano i "pirati di mare", ovvero le emittenti che operavano da navi ancorate nel mare del Nord, in acque internazionali, di fronte alle coste dell'Inghilterra e dell'Olanda.

Si trattava di stazioni commerciali, che si sostenevano cioe' con i proventi della pubblicita', che ebbero il loro periodo di massimo splendore negli anni '60. La lotta per le frequenze e per il mercato pubblicitario assunse in alcuni casi aspetti che fanno pensare che il termine pirati fosse da prendere in senso letterale: arrembaggi, speronamenti e qualche naufragio.

La liberalizzazione dei servizi radiofonici e la conseguente nascita di stazioni commerciali legali tolsero alle stazioni Off-Shore la maggior parte dei mezzi finanziari costringendole a chiudere una dopo l'altra. Ultima superstite la leggendaria Radio Caroline che operava dal vecchio peschereccio d'altura "Ross Revenge".

Perseguitata dalle autorità inglesi che impedivano la partenza di rifornimenti per la nave dai porti britannici; vittima di un vero e proprio arrembaggio da parte delle polizie di Inghilterra e Olanda, Caroline si e' dovuta alla fine arrendere (ma non del tutto) agli elementi: durante una tempesta i generatori di bordo si sono guastati, all'equipaggio non rimaneva che lanciare l'SOS e farsi portare in salvo da un elicottero, la "Ross Revenge", diventata ormai natante alla deriva veniva rimorchiata in un porto inglese dove, durante un'altra tempesta, rompeva gli ormeggi e finiva incagliata.

Nonostante le molte traversie la storia di Radio Caroline non e' finita , i suoi programmi vengono ancora trasmessi irregolarmente, via relay, in onde medie e corte, mentre in Inghilterra si è costituito un movimento per la difesa della storica emittente.

 

 

 

Frequenze impiegate

Pirati se ne possono trovare in ogni parte delle bande delle onde medie e corte, ma la maggior parte delle stazioni opera su frequenze ai margini delle bande broadcasting regolari, in qualche caso utilizza la frequenza assegnata a qualche stazione ufficiale nei periodi in cui quest'ultima non e' in aria.

L'utilizzo di frequenze lontane dalle bande broadcasting se da un lato può offrire il vantaggio di non essere disturbati dagli "Splatter" delle stazioni adiacenti, comporta pero' il rischio di interferire con qualche servizio utility con conseguenti proteste di chi di tale servizio fruisce, proteste che possono determinare la decisione di utilizzare un radiogoniometro per individuare il disturbatore...e poi il resto lo lascio immaginare a voi. Insomma e' valido anche qui il principio di non svegliare il can che dorme.

Proviamo a vedere in dettaglio quali sono le porzioni di banda più impiegate:

1602-1700 kHz ,

zona in cui ci si può imbattere in i ascolti interessant ,intanto stazioni legali: la Radio Vaticana su 1611 kHz, se la propagazione lo consente su 1610 kHz si pu• ricevere la Carribean Beacon, stazione religiosa dall'isola di Anguilla, inoltre negli USA vi e' stata recentemente un'espansione della banda delle onde medie sino a 1700 kHz e vi sono gia' una settantina di stazioni locali (regolarmente autorizzate) che trasmettono nella porzione di banda tra 1610 e 1700 kHz. Ci sono poi i pirati: pirati greci che trasmettono interminabili canzoni in greco che su molti hanno un forte effetto soporifero, tra l'altro queste stazioni greche sono piuttosto misteriose, un po' per la lingua e molto perche' non danno mai recapito (nella maggior parte dei casi nemmeno un'identificazione). I trasmettitori impiegati debbono avere una discreta potenza dato che i segnali spesso arrivano nel Nord-Italia decisamente forti, altrettanto non pu• dirsi della stabilit… di frequenza visto che molto spesso si spostano di 10-15 kHz nel giro di mezz'ora o anche meno. Tra l'altro stazioni greche si ascoltano anche oltre i 1700 kHz sino a 1750-1770. Resta ancora tutto da scoprire il "target" di queste trasmissioni. Nella stessa zona operano anche stazioni russe, molto raramente segnalate in Italia, e stazioni dalla ex Jugoslavia per le quali vale quanto gi… detto sui pirati greci.I filibustieri più interessanti in questa zona sono senza dubbio gli olandesi: intanto le stazioni batave operanti sopra il limite superiore delle onde medie (qualcuna anche nella banda) sono numerosissime: una lista incompleta ne riporta oltre 250, naturalmente non sono tutte in aria contemporaneamente! Alcune poi operano con potenze molto basse e quindi non giungono sino a noi, nonostante questo le possibilit… sono numerose. I programmi consistono soprattutto di musica olandese e di parlato ed identificazioni in dutch o se preferite fiammingo. Un'abitudine irritante per l'ascoltatore e' quella di interrompere le trasmissioni dopo 10-15 minuti, durante i quali non viene data l'identificazione, e poi riprendere a trasmettere dopo una decina di minuti di silenzio; questo perche' l'operatore si pone in ascolto per sentire se vi sono in aria altre emittenti; si tratta, per il poveraccio che sta lì con la cuffia in testa aspettando di capire cosa sta ascoltando, di un'esperienza frustrante che può ripetersi piu' volte in una serata e che fa venir voglia di spegnere tutto ed andarsene a dormire.A proposito di serata: e' chiaro che gli ascolti su questa banda si effettuano dopo il tramonto del sole dato che la propagazione a lunga distanza, come del resto quella delle onde medie e' possibile solo con l'oscurita'. Per consolare l'ascoltatore diremo che, a parte poche pecore nere, le stazioni fiamminghe sono delle ottime confermatrici, qualora non si conoscano gli indirizzi si possono inviare i rapporti alla DPRS, un'organizzazione inglese che cura appunto il servizio conferme per le emittenti pirata olandesi in onde medie (di rapporti e conferme riparleremo più in dettaglio in seguito). Da ricordare che per alcuni anni sulla frequenza di 1620 kHz ha operato l'emittente Radio International da Verona, attualmente inattiva in questa banda.

Banda dei 76 metri

Tra 3850 e 3950 kHz circa. Banda il cui utilizzo, da parte delle stazioni filibustiere, e' iniziato da poco più di cinque anni. Grazie all'eccellente ricezione possibile nelle ore notturne, l'utilizzo di queste frequenze e' in costante aumento, tanto che molte emittenti gia' attive su altre bande hanno iniziato ad operare anche su questa, a volte abbandonando le frequenze precedenti.E' in pratica impossibile stilare una lista completa delle stazioni che, più o meno regolarmente, si fanno sentire in questa zona, possiamo ricordare tra esse: la Svizzera International Music Radio, le olandesi Radio Bordenhunter, Radio Meteor e Red King, numerose tedesche ed inglesi.Un cenno anche sulla IRRS, stazione italiana, legale, che opera da Milano, tra le altre frequenze trasmette anche su 3985 e 3955 kHz ed ha un attivo servizio relay piratesco che permette, grazie alla notevole potenza impiegata, di compiere senza difficolta' ascolti interessanti anche senza bisogno di ricevitori di gran qualit….Naturalmente, fatta eccezione per IRRS che con i suoi 10 kW arriva anche nelle ore di luce, le ore adatte per l'ascolto su questa banda vanno dal tramonto a poco dopo il sorgere del sole.

Banda dei 50 metri

Tra 5800 e 5850 kHz, in uso da pochi mesi, tra le altre e' possibile ascoltare, la domenica mattina, l'inglese Radio Free London su 5805 kHz e la tedesca Radio Benelux attorno a 5808 kHz.

Banda dei 48 metri

La banda piratesca classica, quella sulla quale sono attive il maggior numero di stazioni. Va da 6200 a 6300 kHz, ma con qualche puntatina anche oltre questi limiti, non sono rare stazioni che operano attorno a 6400 kHz, o appena sopra i 6300 kHz.Mettendosi all'ascolto una domenica mattina e' davvero impossibile (naturalmente avendo un buon ricevitore e di un'antenna adatta), non ascoltare almeno uno o due pirati, anche le nottate tra sabato e domenica offrono a volte buone occasioni.Su questa banda ha operato, per un periodo di alcuni mesi, sino a che un arrembaggio della polizia non l'ha costretta a cessare l'attivit… in onde corte, la mitica stazione off shore Radio Caroline, anzi di tanto in tanto i programmi di quest'emittente tornano a farsi ascoltare con trasmissioni via relay.Tra le stazioni ascoltate spesso nel 1997-98 possiamo ricordare: le olandesi Farmers from Holland (praticamente tutte le domeniche, attorno a 6300 kHz, spesso anche il sabato sera), Radio Torenvalk, Radio Tonair, le tedesche City FM, Radio Nortsee International ed un'infinita' di altre Salendo possiamo trovare qualche stazione che opera nella banda dei 45 metri, peraltro affollatissima, almeno in Italia, di pirati di altro genere che ne hanno fatto una specie di CB bis. Mentre al limite superiore dei 6 MHz la frequenza di 6955 kHz risulta essere molto impiegata da pirati statunitensi, naturalmente ascoltarli non e' un fatto frequente, pero', in favorevoli condizioni di propagazione, qualche segnalazione c'e' stata. Da notare che le condizioni d'ascolto il mattino sono migliorate da quando la Radio Vaticana ha abbandonato la frequenza di 6250 kHz, rimangono ancora i disturbi causati dalla TWR da Montecarlo che, quando e' in aria su 6230 kHz, crea una fascia d'interferenze che si estende per quasi 10 kHz sopra e sotto la frequenza nominale.

Banda dei 40 metri

Tra 7350 e 7500 KHz, si tratta di una porzione di frequenze che anni fa erano molto più usate di quanto siano oggi, questo è dovuto al fatto che sono aumentate le broadcasting internazionali che operano in questa zona, con conseguente aumento di disturbi vari.Sino al 1995 era frequentissimo l'ascolto di Radio Benelux, su 7480 kHz, praticamente il segnale arrivava, con buona qualita', quasi tutte le domeniche, da allora le cose sono cambiate e la stazione si fa sentire solo sporadicamente su questa frequenza. Emittenti che, di tanto in tanto, si fanno ascoltare sono la francese Onda Caliente e la svizzera International Music Radio (che svolge anche un servizio relay per altre stazioni svizzere). Scendendo troviamo su, 7306 kHz in USB, un'altra stazione legale italiana: Radio Europe che opera da Milano e fornisce un servizio relay per varie emittenti.

Banda dei 31 metri

All'inizio della porzione di frequenze assegnata alle broadcasting si stanno facendo sentire alcune emittenti filibustiere, segnalata tra le altre l'olandese Radio Tonair (attiva anche in 48 metri) su 9241 kHz. Su 9420 kHz dovrebbe essere attiva una stazione Italiana: Radio Europa Internazionale da Brescia, il condizionale Š d'obbligo giacch‚ le segnalazioni di ascolti, peraltro sempre sporadiche, sembrano del tutto cessate negli ultimi tempi.

Banda dei 26 metri

Sino all'aprile 1994 questa banda, che va all'incirca da 11380 a 11500 kHz, e' stata dominio pressoche' incontrastato di Radio Waves International, emittente francese presente, praticamente tutte le domeniche e altri giorni festivi, su 11401 kHz. La stazione era molto interessante perche', oltre a trasmettere i propri programmi, ha svolto la funzione di relay per numerose altre emittenti, oltre 50 stando ad una lista fornita dai responsabili. Con una trasmissione speciale per la pasqua 1994 sono cessate le trasmissioni, ma evidentemente i nostri filibustieri hanno deciso che rimanendo all'ancora si annoiavano troppo, cos al momento in cui scrivo queste pagine RWI è tornata a farsi sentire sulla consueta frequenza sia pure in modo irregolare.Altre stazioni sono apparse sporadicamente su questa banda: ricordiamo tra tutte l'italiana Marconi Radio International (inattiva da alcuni anni), la scozzese Radio Stella International e anche la tedesca Radio Benelux. Andando oltre il limite superiore dei 25 metri, su 12265 kHz è possibile ascoltare con regolarità, interferenze utility permettendo, la stazione inglese Wrekin Radio International.

Banda dei 19 metri

Tra 15000 e 15060 kHz. Banda che non è mai stata molto utilizzata dai pirati e che negli ultimi anni, sembra essere stata totalmente abbandonata, in passato è stato possibile compiere qualche ascolto interessante come Quality Radio.

Altre bande

L'elenco appena concluso è ben lontano dall'essere completo, rimane fattibile che il Dxer incallito e in cerca di novità possa imbattersi in nuove emittenti pirata su frequenze del tutto inusuali , del resto i pirati effettuano le loro scorribande un po' dappertutto, e quelle riportate sono solo quelle su cui ci sono maggiori possibilità di pescare qualcosa.

 

 

 

Le sospirate QSL

Con pochissime eccezioni le stazioni della filibusta sono delle ottime confermatrici, attenzione però generalmente i rapporti vengono controllati con cura e quelli privi di dettagli, o manifestamente fasulli, non vengono confermati, e si ravvisano della loro incompletezza ,anzi certi personaggi, noti per ottenere conferme da stazioni inascoltabili, si sono trovati alquanto inveritieri quando hanno avuto a che fare con radio pirata.

Insomma inviate dei rapporti onesti, completi di dettagli e di uno o due IRC, tenete presente che i vari Johan, Pieter e altri che si danno da fare per pirateggiare sui mari radiofonici, non hanno un budget per le relazioni con gli ascoltatori, per controllare i rapporti, scrivere lettere e compilare QSL impiegano il loro tempo libero, coprire le spese postali e' il minimo.

Se, come spesso accade, non si riesce a ricavare i dettagli della programmazione (quanti conoscono i titoli della musica tipica olandese o del rock tedesco?), e' ottima abitudine quella di inviare, assieme con il rapporto scritto, una cassetta registrata con 10-15 minuti del programma ascoltato, cassette del genere si trovano solitamente per pochi soldi alle fiere dell'elettronica, questo metodo, oltre a provare in modo inconfutabile l'avvenuto ascolto, permette anche a chi riceve la registrazione di farsi un'idea della qualità dell'ascolto migliore di quella che gli può derivare dal codice SINPO .

Tenuto presente quanto sopra il rapporto ad una stazione corsara puo' essere redatto come per qualsiasi altra stazione, cioe' indicando: data, ora UTC e frequenza di ricezione, dettagli, qualità dell'ascolto secondo il codice SINPO e valutazioni sulla qualita' del programma.

Importante: e' opportuno non scrivere la parola "radio" sulle buste contenenti i rapporti inviati a stazioni pirata, questo perche' in alcuni paesi, ad esempio la Gran Bretagna, puo' succedere che le autorità postali eliminino la corrispondenza diretta ai pirati; e' piu' prudente utilizzare una sigla, ad esempio WMR per Weekend Music Radio, in modo che il destinatario non sia immediatamente identificabile.

 

 

Per saperne di più

Il mondo della radiopirateria e' in continuo cambiamento, molto di quanto scritto qui risultera' sorpassato tra pochi mesi, soprattutto per quel che riguarda frequenze ed indirizzi.

Nuove stazioni nascono, altre cessano di operare, altre ancora, date ormai per scomparse, risorgono improvvisamente. Se si desidera dedicarsi attivamente all'ascolto piratesco e' necessario disporre di fonti di informazione costantemente aggiornate.

Per quel che riguarda l'Italia si possono trovare notizie sulla radiopirateria nei bollettini dei gruppi CO.RAD., specialmente su Play DX (segnalazioni di ascolti e QSL ricevute) e DX's Connection (ascolti, QSL ed articoli sulle stazioni).

Fonti aggiornate di notizie sono presenti in diversi siti internet di cui potete trovare gli indirizzi nell'apposito spazio dei link presente in questo sito.

Buona navigazione a tutti !

Luigi BASSO


HOME

Created by G.A.M.T.

Since 1981