LA MONTAGNA
ED UN FROSOLONESE

"Il dinamico frusciare delle cime
del bosco ed il lento intersecarsi
dei
movimenti nella vallata
segnano il
tempo.
La camicia a quadrettoni, arrotolata ai polsi, lascia appena intravedere una
striscia di pelle, bianca come la neve, che si staglia sul nero dei polsi e delle mani, del collo e
del viso, abbronzato e coperto di solchi duri e profondi.
II verde intenso delta camiciola, di tessuto pesante cosi' come i calzoni, e' solo una macchia
piu' scura nel verde dei prati di giugno.
Sulla giacca sgualcita, aperta come un tappeto, puntellato col gomito at terreno, sta disteso di
sguincio l'anziano pastore a meta' di un assolato pendio che gli copre le spalle dal pungente
vento di tramontana.
Il bastone, doppio, ricurvo e pesante, scruta nell'erba, picchiettando sul terreno in risposta
fedele ad ogni sollecitazione delta mano.
Un grosso cane, bianco e scheletrico, dalla testa di orso bianco attende sonnacchioso gli
ordini, accovacciato ai suoi piedi.
Lo scampanellio irregolare degli animali richiama l'attenzione dell'uomo. Una mano giunge
con oziosa solennita' alla fronte a proteggere gli occhi dagli obliqui raggi del sole. L'altra
solleva imperiosa il bastone mentre un richiamo secco, emesso tra le labbra fluttuanti, giunge,
noto, all'orecchio dell'animale.
Tutto regolare, basta solo un fischio per richiamare accanto a se' l'altro fedele guardiano.
L'indice ed il medio della mano frugano nella tasca del panciotto, portandone alla luce un
prezioso cartoccio. Le dita ossute depongono a mucchietti il tabacco con sapiente maestria.
L'esile cartina, resistente al peso di quel carico, cede di schianto alla forza delle dita che
l'avvolgono e chiudono su se' stessa in un cilindro quasi perfetto. La punta della lingua
sigilla ermeticamente il tutto prima che il fuoco divampi. La prima boccata, attesa e
prolungata, solletica it palato, sferza la gola e spacca i polmoni. La spirale di fumo, cacciata
via con forza dalle labbra strette, si contorce, si sforma, diventa nulla, si perde nel
vento.
Il dinamico frusciare delle cime del bosco ed il lento intersecarsi dei movimenti nella vallata
segnano il tempo.
Presto lo sguardo si confonde nell'armonia di quell'incanto. Il fascino della vallata continua
ogni giorno a soggiogarlo. Il pensiero rincorre veloce a ritroso la sua vita. Il ricordo va alle
lunghe stagioni trascorse in montagna, agli inverni in pianura, lontano da casa, ai lunghi
viaggi sul tratturo accanto alle bestie, alle intemperie, alle storie di locande e viaggiatori, alle
partenze laceranti, ai ritorni caldi di abbracci e di amori.
Il viaggio della transumanza si percorreva allora, a cavallo o a piedi, seguendo i cicli del
tempo e della natura, dominati dall'incessante succedersi degli elementi, della luna e del sole,
della terra e del cielo, dell'acqua e del fuoco, della pioggia e del vento.
Il tratturo era un tempo affollatissimo, coacervo di bestie, uomini e mezzi, di richiami e
muggiti, di imprecazioni e melodie. Oggi e' tutto piu' veloce, meno avventuroso, meno
poetico.
Il tramonto e' l'ora delle code, come quelle, per il pane, viste in altri tempi ed in altri paesi.
Recinti e steccati si riempiono, in un moto ondeggiante, confuso, perpetuo. Versi e richiami
si sovrappongono. Una alla volta tutte le femmine passeranno al varco. E le mammelle
prima gonfie e piene fino a sfiorar la terra torneranno vuote e flosce, come vele dopo la
tempesta.
Una capanna di pastori in montagna
La notte d'estate e' breve e l'alba lo coglie gia' in piedi. Il pesante paiolo, annerito dalla
fuliggine e dal tempo, traballa sul fuoco scoppiettante degli arbusti del bosco. Il liquido
bianco gorgheggia spumeggiante tra i fendenti del mestolo. La fronte dell'uomo, bianca e
imperlata di sudore, trova sollievo ad ogni passaggio del dorso della mano.
Ci vorranno molte ore prima che il latte si raffermi, che acquisti consistenza, che il liquido si
trasformi in solido.
Il tempo, sovrano assoluto di questo ciclo di produzione, ha qui la sua importanza, lontano
da isterie di mercato, budget e liberismi economici. Il compratore attento tutto questo lo sa e
sorride contento alla faccia della meccanizzazione e delle esigenze di produzione.
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