LA MONTAGNA DI FROSOLONE

E IL VENTO

"Indipendentemente dalle stagioni
Puo' essere forte e impetuoso
oppure leggero e piacevole,
ma comunque sempre presente..."

C'e' un elemento costante che caratterizza la montagna di Frosolone e che il frequentatore abituale ben conosce: il vento.
Indipendentemente dalle stagioni puo' essere forte e impetuoso oppure leggero e piacevole, ma comunque presente.

Questo elemento della natura non e' piu' soltanto un persistente fenomeno meteorologico ma e' diventato, anche in loco, oggetto di ricerca ed applicazioni scientifiche con l'allestimento, curato dall'ENEL, di un campo prova eolico ubicato in localita' "Acqua Spruzza" a quota 1.360 mt. slm.

Le turbine non disturbano.

L'energia ricavabile dal vento, 1'energia eolica appunto, e' una fonte rinnovabile che puo' transformasi direttamente e con buon rendimento in energia elettrica, affiancandosi alle fonti di produzione tradizionali della stessa.

Rotore a tre pale.

Le macchine eoliche derivano, concettualmente, dai ben noti mulini a vento: sono costituite essenzialmente da un rotore con delle pale (da 1 a 3) fissate su di un mozzo e progettate per sottrarre al vento parte della sua energia cinetica per trasformarla in energia meccanica.
Il rotore, tramite un moltiplicatore di giri, alimenta un generatore elettrico e tutto il sistema viene detto "aero-generatore". La dislocazione sul terreno segue degli schemi precostituiti a seconda della direzione e dell'andamento del vento.
Le applicazioni piu' frequenti prevedono il collegamento dell'aero-generatore direttamente ad una rete elettrica per cui 1'energia prodotta, quando disponibile, contribuisce a ridurre il consumo di combustibile (200g per kW/h) delle altre centrali elettriche che alimentano la rete.
I modelli di aero-generatori che si utilizzano oggigiorno si distinguono, in relazione alle dimensioni, in due tipi: aero-generatori di media taglia (da 200 a 500 kW di potenza nominale) e aero-generatori di grande taglia (potenza superiore al megawatt), esistenti almeno in Italia solo a livello di prototipi.

L'allestimento del campo eolico sulla montagna di Frosolone rientra in una fase di sperimentazione del programma eolico nazionale dell'ENEL. In pratica, con questo campo prova si vuole acquisire, con potenze significative, esperienza pratica di esercizio in condizioni ambientali particolarmente difficili di montagna tipo appenninico (la centrale sarda di Alta Nurra e' significativa, invece, per condizioni climatiche di tipo marino)
A tale esperienza, infatti, e' subordinata la costruzione di una centrale di produzione in un sito dell'Alto Appennino, in localita' Collarmele (AQ).
La scelta della montagna di Frosolone come sito di prova non e' casuale ma scaturisce da una serie di indagini sul territorio nazionale basata su vari elementi e fra questi i dati provenienti dalle rilevazioni anemometriche effettuate gia' da anni in 70 localita' diverse della penisola.
Il sito dell'Acqua Spruzza, pur non essendo il piu' ventilato in assoluto e con un valore medio della velocita' di 6.9 m/s, e' stato prescelto per avere delle peculiarita' essenziali in quanto a direzione, turbolenza e costanza del vento.

L'impianto dell'acqua Spruzza ospita 8 aero-generatori di media taglia: due esemplari per ciascuno dei quattro modelli italiani e stranieri (vedi scheda allegata) gia' confrontati tecnologicamente ad Alta Nurra (confronto basato su fattori tecnici ed economici).
La possibilita' di disporre di due macchine per tipo garantisce un periodo significativo di prova anche in caso di rilevanti avarie causate dalle difficili condizioni ambientali.

La potenza totale installata e' di 2.400 kW e, tenuto conto delle risorse eoliche del luogo, la producibilita' complessiva dell'impianto e' stimata, nella fase sperimentale, in 4-5 milioni di Kilowattora l'anno che corrispondono al fabbisogno di energia elettrica di 700/1.000 utenze domestiche.

L'Energia prodotta viene immessa nella locale rete ENEL a 20 kV. Va ricordato che nell'area montana dell'Acqua Spruzza l'ENEL ha installato da qualche tempo altre 10 stazioni anemometriche alte 15 mt. ed una alta 40 mt., allo scopo di ottenere informazioni piu' dettagliate sull'andamento locale del vento, in vista di un possibile ampliamento del campo prova. Questo potrebbe trasformarsi, quindi, in una vera e propria centrale di produzione.

Ci piace mettere in evidenza che non e' mancata da parte dell'Enel, in fase di progettazione e di realizzazione delle infrastrutture elettriche e civili, l'attenzione all'esigenza di inserire gli impianti nel modo piu' armonico possibile nell'ambiente ospite, mediante l'uso di materiali compatibili ed il ricorso a criteri architettonici adeguati.


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