5 ANNI DI GUERRA (1941-1945)
Ricordi di Michele Notte
Alla ricerca di mio fratello
Il governatore canadese mi mando' a chiamare, per congratularsi con me del lavoro fatto in tempo da record e mi chiese cosa volessi per i miei servizi. Gli dissi che avrei apprezzato il permesso di recarmi a Brindisi alla ricerca di mio fratello. Egli lo scrisse all'istante, ed in piu' parlo' alla polizia militare per farmi salire su un mezzo alleato diretto a Campobasso. L'ordine all'autista incluse pure quello di passare il messaggio perche' potessi prendere li' un altro mezzo diretto in Puglia.
Arrivai a Brindisi in minor tempo di quanto avrebbe preso prima della guerra, ma fu tutta una fatica inutile. Mio fratello non c'era; solo gli Allievi dell'Accademia di Livorno erano li'.
Cosi', sconsolato, dovetti mettermi sulla via del ritorno. Il treno mi porto' fino a Lucera, dove cominciava la linea di demarcazione della zona di operazioni militari. La polizia alleata esamino' il lascia passare e decise che non potevo passare. Il governatore aveva scritto, in inglese naturalmente, PER ANDARE A BARLETTA, ma non aveva anche scritto E RITORNO!
Non valsero niente le mie lamentele e la mia rabbia. La logica militare non e' stata mai nota per essere illuminata, ma piu' stupidi di cosi'....si muore. Nulla da fare, o quasi.
Il "quasi" si mostro' nella forma di un maresciallo italiano, che aveva sentito tutto. Mi chiamo' in disparte e mi chiese se veramente ero un ufficiale come avevo detto che ero. Per fortuna avevo con me la tessera da ufficiale con foto, rilasciata un paio di anni prima.
Allora al suo Comando mi procuro' un lasciapassare per andare in zona di operazioni, in borghese, per scopo di....spionaggio!
Parlavo delle mie disavventure con una guardia di finanza. Dimostrando simpatia per il mio caso, mi chiese se c'era sale a Frosolone. "No", gli risposi, "con l'inverno che si avvicina e la necessita' di molto sale per conservare salumi e prosciutti, questa sara' la mancanza piu' duramente sentita" . Allora mi racconto' che era di guardia a un vagone ferroviario carico di sale, che giaceva li' da parecchio in attesa di destinazione. Un po' sale in piu' o in meno non si sarebbe notato e cosi' mi fece riempire il tascapani: 13 Kg di ben di Dio, ma pesanti 13 tonnellate all'arrivo, se portati a spalla per tutto il tragitto come mi tocco' di fare.
Con quel lasciapassare i cerberi inglesi accettarono di farmi proseguire, MA NON SU MEZZI MILITARI. E cosi' dovetti farmi a piedi i 150 Km di strada tra Lucera e Frosolone, perche' di mezzi civili non ne incontrai uno!. Lungo la strada mi fermai due notti, una volta in un forno, sulla paglia. Stavo ben caldo li'. Ebbi in regalo anche una bella pagnotta! Passai la seconda notte a casa di un amico di Campobasso (quello che non si voleva fare la doccia perche' non voleva farsi vedere nudo da noi altri). Egli non era ancora tornato a casa, ed i suoi rimasero tristamente delusi quando mi presentai ed invece di dar loro notizie del figlio ero li' a chiedere asilo (si seppe dopo che si era arruolato nella milizia della Repubblica di Salo'). Come gradito regalo, lasciai un po' di sale a quella brava gente.
A Campobasso di solito si trovavano mezzi di Frosolone per affari, ma non quel giorno! Cosi' nemmeno da Campobasso potetti avere un passaggio. 150 Km in 3 giorni! Fu una maratona che non sarei mai piu' stato capace di fare, in futuro.
Per il resto dell'anno, di Giovanni non si ebbero notizie.
Leggete ora: Ritorno alle Armi.