5 ANNI DI GUERRA (1941-1945)
Ricordi di Michele Notte
Arrivano i Tedeschi.
Un giorno vedemmo arrivare le prime forze tedesche, con i cannoni da "88" contraerei. Mi spiegarono che essi avevano il radar, che sarebbe stato collegato oltre che ai loro cannoni anche alla mia colonnetta di puntamento ed accensione del riflettore, eliminando cosi' l'aerofono, risultato finora incapace di dare risultati positivi. Le prime prove furono fantastiche: quando l'operatore del radar mi dava il segnale, accendevo il faro e l'aereo era la', perfettamente inquadrato nel fascio di luce. I cannoni erano comandati alla stesso modo della mia colonnetta, cosi' che quell'aereo sarebbe stato spacciato in un baleno se avessero sparato.
Fu con una certa ansia di anticipazione che attendemmo la prossima incursione aerea. Appena gli aerei furono nel cielo di Genova, l'operatore del radar esclamo':"Ma tutto il cielo e' una massa metallica" e non potette individuare un apparecchio singolo, per cui non potetti accendere. Quando mi decisi ad accendere, non si vedeva niente nel fascio di luce.
Cos'era avvenuto?
Sapemmo dopo che i nemici avevano escogitato un sistema semplice ma molto efficace per incapacitare il nostro radar. Un primo aereo da ricognizione lanciava masse di bande stagnate, quali quelle che ora si usano per decorare l'albero di Natale. Siccome il radar funzionava lanciando delle microonde che rimbalzavano all'apparecchio emittente se trovavano una superficie metallica, ogni pezzo di stagnola era considerato un aereo dal radar.
"Back to the drawing board", dicono gli Inglesi, ed i cannoni ricominciarono a sparare all'impazzata, cioe' a casaccio, nella speranza che qualche aereo si trovasse vicino a un proiettile quando scoppiava ad una certa quota (che poteva anche essere troppo alta o troppo bassa). In cio' i Tedeschi non ebbero piu' fortuna della Milizia che fino allora aveva tenuto cura della contraerea. In mare vennero ritrovati i resti di un solo aereo in tutto il tempo che rimasi a Genova, ma molte migliaia di proiettili vennero sparati.
Il capitano tedesco della compagnia che aveva i cannoni vicino al mio faro mi disse che lo sbarco a Dieppe dei Canadesi avvenne perche' volevano prendere possesso di un nuovo radar tedesco a lunga distanza. Mi disse che egli aveva combattuto li'. Si sa che gli Inglesi inventarono il radar, ma all'inizio funzionava solo a breve distanza. Essi invece avevano bisogno di un radar che mostrasse loro quando gli aerei tedeschi si alzavano in volo per andare a bombardare la Gran Bretagna. I Tedeschi erano riusciti a migliorare il radar in tal senso, e gli Inglesi volevano copiarlo. I Canadesi riuscirono nell'intento, al costo pero' di varie migliaia di morti e feriti e prigionieri. Non si e' mai saputa la verita' ufficiale sul vero scopo dello sbarco a Dieppe, una vera pazzia militarmente se non ci fosse stato un motivo recondito. La versione di quel capitano puo' benissimo essere la verita' su quella operazione bellica.
Il capitano tedesco era una vera spugna quando si trattava di bere qualsiasi cosa, grappa (snapps), vino, liquori. Non si ubriacava mai, e spiava sui suoi ufficiali quando, ubriacatisi, dicevano la verita' sulle cose tedesche. Allora quei poveri sfortunati venivano spediti di corsa al fronte russo.
Un giorno invitai lui ed il capitano italiano di cui ho parlato sopra a pranzo al mio comando. Il capitano italiano prima volle che andassimo nel suo ufficio, dove ci offri' vini piemontesi ( di cui aveva sempre una cantina ben fornita). Allora il capitano tedesco volle che andassimo al suo comando, dove ci offri' la snapps (acquavite potente), ma non in bicchierini, in bicchieri da vino. E bisognava bere tutto, alla salute dell'Italia e del Terzo Reich. Quando andammo al mio comando, il sergente furiere mi chiamo' in disparte e disse: "Tenente, non beva piu' per carita', lei e' gia' mezzo partito". Consiglio molto ben accetto, perche' mi sentivo solo euforico: non sono stato mai capace di tollerare bene l'alcool, anche in quantita' modeste, e quella volta avevo gia' bevuto per un mese!
I Tedeschi facevano esercitazioni ogni sera. Dormivano con una benda sugli occhi per non essere abbagliati dalla luce rossa della baracca. All'allarme si precipitavano fuori e correvano ai cannoni, in pieno assetto di guerra. Mancava solo infilare i proiettili per cominciare a sparare. Per migliorare la loro visione notturna, bevevano notevoli quantita' di succo di carote gialle, che contengono la carotina. Molti ora credono a tale effetto della carotina, ma allora lo sentivo dire per la prima volta. Domandai all'ufficiale tedesco perche' facessero quelle esercitazioni ogni sera, da anni! La risposta fu che quelli dovevano diventare atti ripetuti meccanicamente, anche nel sonno. Questo e' il carattere teutonico, efficiente ma incomprensibile a noi italiani .
A fine agosto si facevano sempre piu' insistenti le voci di uno sbarco alleato. Non fidandoci dei bollettini di guerra italiani, cercavamo di sentire Montecarlo, che pero' era piuttosto occupata ad inviare messaggi segreti alle spie alleate.
Al prossimo capitolo: L'Armistizio.