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soluntoINFORMAZIONI SUL LUOGO

La felice posizione geografica dota la zona di un clima tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati calde - umide. Tali condizioni meteorologiche hanno favorito la coltivazione di particolari e svariati prodotti. Nel tempo, infatti, si sono succedute la coltivazione della canna da zucchero, sostituita da immensi e rigogliosi vigneti e, nella seconda metà dell’Ottocento, la coltivazione di agrumeti che tingono d’oro la Conca tra Palermo e Termini Imerese.

Intorno a Capo Zafferano, con il suo bianco faro a strapiombo su una parete abitata da migliaia di gabbiani, i fondali sono fra i più belli del Mediterraneo e sono inoltre ricchi di reperti archeologici di ogni tempo che testimoniano l’antica frequentazione del luogo: un ceppo d’ancora di piombo, risalente a circa 2000 anni fa, ed una grande quantità di frammenti di antiche anfore testimoniano il pericolo che lo scoglio ha sempre costituito per la navigazione.
Ma gli appassionati di subacquea avranno anche da meravigliarsi per i numerosissimi e multicolori esseri marini che popolano i fondali e le grotte. D’obbligo un’immersione alla Formica, uno scoglio appena affiorante ad un miglio da Capo Zafferano. La parte emersa ha la forma dell’ago di una bussola, l ’acqua è limpidissima e dalla superficie si individuano senza difficoltà le rocce sottostanti.

Meritevoli di una visita "terrestre" la deliziosa caletta di Sant’Elia, dove il tempo sembra essersi fermato; lo scalo di San Nicolicchio, con i suoi capannoni, che un tempo servivano alla lavorazione del pesce; Porticello, un attivo centro di pescatori dove la prima domenica di Ottobre si svolge la festa del paese con una caratteristica processione a mare; la famosa area archeologica di Solunto.