Prima Letture Interviste Listanera Ganci



Listanera combatte anche a:
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ROMA

ROXY, Via Luciani 52, Roma (Tel. O6.36005606)
DATA: 11 NOVEMBRE 2001 (spettacolo delle 20.30)
CRIMINI COMMESSI: Anticipo di 5 minuti sull'orario, audio guasto, luci accese prima che partissero i titoli di coda
VITTIMA: "Moulin Rouge" di Baz Luhrmann
Segnalazione di Gianfilippo Ranieri

Eravamo tutti esterrefatti per il servizio riservato da questa sala ai propri clienti: ci eravamo dati appuntamento davanti al cinema un quarto d'ora prima dello spettacolo, ma come al solito c'e' sempre qualche ritardatario al quale abbiamo dovuto acquistare il biglietto attendendolo fuori fino a due minuti prima dell'inizio della proiezione; cio' nonostante eravamo tranquilli di essere puntuali e invece entrando il film era gia' abbondantemente inziato (da almeno 5 minuti). Arranchiamo al buio inciampando sui poveri presenti per raggiungere i nostri posti (N.B. non eravamo i soli); per poi renderci conto che l'audio del film musicale di una delle casse andava e veniva. La ciliegina sulla torta e' venuta alla chiusura quando le luci si sono accese mentre il protagonista stava ancora impegnato nell'ultima drammatica scena. Alle legittime rimostranze la cassiera replicava ammettendo che erano gia' al corrente del fatto che la pellicola fosse guasta, ma che non avevano modo di cambiarla. Ne consegue che tuttora chi si reca in quel cinema assiste ad uno spettacolo "mutilato".


CAPRANICHETTA, Piazza Montecitorio 125, Roma (Tel. O6.6796957)
DATA: 31 MARZO 2000 (spettacolo delle 22.30)
CRIMINI COMMESSI: Spettacoli non garantiti
VITTIMA: "Topsy Turvy" di Mike Leigh
Dal post su IACine La tragedia del Capranichetta (storia vera di vita vissuta) di Davide De Santi

Mi avvicino solitario al Capranichetta, cinema di fronte al Parlamento. Non ci sono mai stato ma due camionette dei Carabinieri di fronte sembrano garantire che non vi saranno attentati dinamitardi in sala e quindi il film non sara' interrotto.
L'aspetto e' fatiscente e la bigliettaia e' triste come una vecchia cassiera di drogheria di provincia. Metto mano ai soldi e sto per pagare quando la sgangherata dice: "Aspetti, che e' da solo, ma tanto manca ancora un quarto d'ora".
Mi pietrifico, non ho capito nulla. Arriva dalle retrovie la maschera, essere impolverato che vive dietro lo schermo, e mi spiega che l'ultimo spettacolo si proietta solo al raggiungimento di tre spettatori. Io strabuzzo gli occhi e mi guardo intorno: il deserto. Ragnatele negli angoli dei soffitti, due spettatori dello spettacolo precedente che rientrano a cercare gli occhiali perduti, all'esterno parlamentari che fuggono alla chetichella dagli addormentati assedianti giornalisti: sono in un film!
Nella mia mente confusa si affollano i pensieri, sono perduto, mi tocchera' andare a vedere C'era un cinese in coma. Il mio cervello elabora queste possibilita':
a) Chiamo i vigili e costringo il proiezionista a mandare il film.
b) Vado via e denuncio Cecchi Gori (proprietario della sala) alla Comunita' Europea.
c) Compro tre biglietti e poi mi rivalgo economicamente sempre su Cecchi Gori con una causa civile.
Fortunatamente arrivano altri sei avventori e si puo' cominciare.
I cessi sono dei cessi.
La sala e' un cesso.
Ha un rapporto 3/46 cioe' e' larga 3 metri e lunga 46.
Il film, tra parentesi, e' Topsy-turvy. Capolavoro.


UNIVERSAL, Via Bari 18, Roma (Tel. O6.44231216)
DATA: 12 NOVEMBRE 1999 (spettacolo delle 20.15)
CRIMINI COMMESSI: Sonoro difettoso
VITTIMA: "Notting Hill" di Roger Michell
Da un post su IACine di Andrea Lojoli
NOTA di LISTANERA: Lo spettatore denunciante entrava a sbafo!

E' noto che l'Universal, a differenza di molti altri cinema che si sono messi al passo con le moderne tecnologie, partendo con il rifare le sale e adottando il sistema THX per offrire un sonoro di qualita', e' ancora ancorato al vecchio sistemino HI-FI (non penso neanche che sia Dolby Surround). Capita cosi' che il suono sia ovattato o che provenga ad intervalli prima dalle casse di sinistra e poi da quelle di destra.


SAVOY, sala 1, Via Bergamo 25, Roma (Tel. O6.85300948)
DATA: 6 NOVEMBRE 1999 (spettacolo delle 17.30)
CRIMINI COMMESSI: Luci e sipario impazziti
VITTIMA: "Il sesto senso" di M. Night Shyamalan
Da un post su IACine di Andrea D'Emilio
NOTA di LISTANERA: I fatti lamentati, in quanto occasionali, non giustificherebbero di per se' stessi l'inserimento in lista, ma nella decisione pesano i precedenti di "Guardami" (19 settembre) e altri incidenti precedenti alla nascita di LISTANERA.

All'inizio del secondo tempo, esattamente dopo 5 minuti, si accendono le luci in sala, e rimangono accese per 15 minuti, nonostante 3 persone si siano andate a lamentare. Arriva un addetto e cerca di sistemare, ma l'unica cosa che riesce a fare è accendere altre luci poste lateralmente. A questo punto il pubblico è rassegnato. Dulcis in fundo si chiudono le tende (quelle a mò di teatro) col film ancora in proiezione...
Si interrompe il film e arrivano altri addetti che tentano disperatamente di porre rimedio. Niente da fare, altri 10 minuti senza film, tanto dura l'attesa prima che ricominci, tralaltro con le tende ancora chiuse... Insomma un disastro totale.
Purtroppo sono rimasto seduto in poltrona attendendo che la proiezione ricominciasse il più presto possibile, ma la voglia di andare a richiedere i soldi del biglietto mi ha avvinghiato per tutto il secondo tempo.


LUX sala 4, via Massaciuccoli 39, Roma (Tel. 06/86204960)
DATA: 1 NOVEMBRE 1999 ore 22.50
CRIMINI COMMESSI: Schermo troppo basso rispetto alle poltrone.
VITTIMA: "Guerre Stellari Episodio I - La minaccia fantasma" di George Lucas
Post su IACine di Domenico M. Pisanelli.

Questa sala del Lux e' in pendenza, con un dislivello tra una fila e l'altra di circa 50 centimetri.
Peccato che questo beneficio sia del tutto annullato dal fatto che lo schermo e' piu' in basso di tutte le poltrone.
Il risultato e' che se si siede davanti uno spettatore, anche soltanto di altezza identica a chi sta dietro, la visione dello schermo e' parzialmente oscurata.
Uno spettatore un po' alto puo' dare fastidio persino tre file piu' avanti!


QUATTRO FONTANE sala 4, Via delle quattro fontane 23, Roma (Tel. 06.4741515)
DATA: 28 OTTOBRE 1999 (spettacolo delle 20.20)
CRIMINI COMMESSI: Mascherino sbagliato
VITTIMA: "La nina dei tuoi sogni" di Fernando Trueba
Segnalazione di Alberto Farina


La premessa necessaria di questa segnalazione e' che il Quattro Fontane e' una sala preziosa per i cinefili che non si fermano al blockbuster del momento, perche' offre ben quattro schermi a film che mai potrebbero resistere a lungo nelle prime visioni piu' commerciali. Detto questo, pero', va detto che la scelta fra vedere un film nella minuscola sala Quattro e non vederlo del tutto e' tutt'altro che scontata. In questo caso, il film era girato su un formato panoramico che sullo schermo perdeva una fetta a destra e una a sinistra, come era evidente dalle lettere mancanti nei titoli di testa. E l'audio era pessimo anche per un orecchio tutt'altro che esigente. Si dovrebbe rincarare la dose dicendo che la proiezione e' iniziata, curiosamente, col fotogramma a rovescio come in uno specchio... ma bisogna riconoscere che il problema e' stato scoperto e risolto dal proiezionista prima che si facesse in tempo a uscire per protestare, con una sollecitudine a cui anche le altre tre sale del cinema ci hanno piacevolmente abituati.


ATLANTIC sala 6, via Tuscolana 745, Roma (Tel. 06.7610656)
DATA: 24 OTTOBRE 1999 (spettacolo delle 20.30)
CRIMINI COMMESSI: Cartello luminoso vicino allo schermo.
VITTIMA: "Tutto su mia madre" di Pedro Almodovar
Post su IACine di Fadi Hage Chahine.

Se proprio avete scelto di vedervi un film alla sala 6 del cinema Atlantic, sarà meglio per voi che sia un film dai colori sgargianti e bello abbastanza da farvi tenere gli occhi incollati sullo schermo. Se dovessero esserci scene notturne o peggio ancora se fosse un film in bianco e nero allora sarebbe la fine! Per tutto il tempo vedreste un omino bianco correre su uno sfondo verde. Chi ha progettato quel multisala ha avuto, infatti, la malaugurata idea di piazzare l'uscita di sicurezza esattamente sotto lo schermo.


SAVOY sala 4, Via Bergamo 25, Roma (Tel. O6.85300948)
DATA: 19 SETTEMBRE 1999 (spettacolo delle 20.20)
CRIMINI COMMESSI: Pubblicita' nell'intervallo
VITTIMA: "Guardami" di Davide Ferrario
Segnalazione di Alberto Farina


Ci sarebbe da fare un lungo discorso sull'abitudine italiana di spezzare i film in due tempi, ma ovviamente mettersi a protestare contro questa pratica sarebbe come svuotare il mare con un colino. Sembra pero' di non esagerare se si pretende che nell'intervallo non si faccia pubblicita'. Fra il primo e il secondo tempo del discreto film di Ferrario, invece -e prima che fossero riaccese le luci in sala- una voce perentoria incitava a prenotarsi subito per non mancare alla prima di "La minaccia fantasma", che si sarebbe tenuta il 17 settembre. Un invito fastidioso -e anche non poco ridicolo, dato che la data fatidica era passata da un paio di giorni: ma la voce ha continuato a insistere per giorni, come ci fanno sapere amici che sono andati al Savoy la sera la sera del 21 settembre.


PARIS, Viale Magna Grecia 112, Roma (Tel. 06.70496568)
DATA: 14 SETTEMBRE 1999 (spettacolo delle 17.30)
CRIMINI COMMESSI: Cattivo odore
VITTIMA: "Being John Malkovich" di Spike Jonze
Segnalazione di Alberto Farina


Da un punto di vista strettamente cinematografico, sul Paris non ci sarebbe troppo da eccepire. Il mascherino non e' perfetto e parte del film sfora oltre i margini orizzontali dello schermo, ma e' una piccolezza perche' la proiezione -a parte il terzo rullo, su cui il fuoco va e viene- va abbastanza bene. Ma la sala ha un odore che fa sospettare che in qualche angolo siano rimaste accumulate per mesi dieci quintali di magliette sudate, e anche se non siamo dei feticisti del comfort questo e' davvero un po' troppo.


GREENWICH 2, Via Bodoni 59, Roma (Tel. 06.5745825)
DATA: 2 SETTEMBRE 1999 (spettacolo delle 20.30)
CRIMINI COMMESSI: Luce sullo schermo
VITTIMA: "Un amore" di Gianluca Maria Tavarelli
Segnalazione di Alberto Farina


Benche' meritevole nella scelta della programmazione, il Greenwich non e' purtroppo il massimo della comodita': gia' qualche anno fa, la proiezione di "Lo sguardo di Ulisse" di Anghelopulos in sala due era stata una tortura per le ginocchia degli spettatori sopra il metro e sessanta. Al problema dello spazio si aggiunge nel periodo estivo un'aria condizionata a ghigliottina che, pur rendendo l'atmosfera respirabile, ti fa uscire col collo torto come gli zombi di Romero. La cosa piu' fastidiosa e' pero' la lucetta di servizio degli scalini posti sul lato sinistro della sala che si riflette visibilmente sullo schermo, soprattutto nelle scene buie di cui "Un amore" abbonda.


HOLIDAY, Largo Benedetto Marcello 1, Roma (Tel. 06.8548326)
DATA: 13 LUGLIO 1999 (spettacolo delle 17.30)
CRIMINI COMMESSI: Dimenticanza dell'anamorfico, rulli nell'ordine sbagliato
VITTIMA: "Il cavaliere di Lagardere" di Philippe De Broca
Segnalazione di Alberto Farina


"Il cavaliere di Lagardere" lo davano solo qui, ed e' soprattutto per questo che la famigerata sala ha una seconda e ultima possibilita' di ammorbarci. Si comincia alle cinque e un quarto: le porte sono aperte e all'interno il personale sta seduto a chiacchierare. Mentre lego il motorino, l'amica che mi accompagna entra prima per fare il biglietto ma le viene detto di uscire perche' e' chiuso. "Ah", fa lei con un rapido sguardo alle porte aperte da cui e' appena passata. "Ma fuori fa caldo, non possiamo restare qui dentro per goderci l'aria condizionata?" Rispondono: "No, e' chiuso". Il permesso di varcare le porte -gia' aperte- arrivera' alle 17.25, e lo spettacolo iniziera' con oltre cinque minuti di ritardo. Dopo dieci minuti di film manca la luce e la proiezione si interrompe per qualche altro minuto. Pazienza. Fine primo tempo, intervallo, e inizio del secondo: l'immagine -che per tutto il primo tempo era stata correttamente in widescreen- e' ora proiettata senza la lente anamorfica e appare quindi compressa ai lati. Corro a protestare: il proiezionista si riscuote dalla lettura del giornale e cambia obiettivo in corsa ristabilendo la proiezione normale. Solo ora ci rendiamo conto che sullo schermo avvengono eventi incomprensibili, e in pochi istanti diventa penosamente chiaro che e' stato montato il rullo sbagliato: stiamo assistendo agli ultimi dieci minuti del film. La proiezione si interrompe nuovamente, e ci vogliono cinque/dieci minuti perche' i rulli vengano rimontati nell'ordine corretto. All'Holiday di Roma, Largo Benedetto Marcello.


HOLIDAY, Largo Benedetto Marcello 1, Roma (Tel. 06.8548326)
DATA: 2 GIUGNO 1999 (spettacolo delle 18.50)
CRIMINE COMMESSO: Mancata regolazione del quadro.
VITTIMA: "Soldi sporchi" di Sam Raimi
Segnalazione di Alberto Farina


Per tutto il secondo tempo di "Soldi sporchi" (A Simple Plan") sono apparsi in campo microfoni, riflettori, bandiere e ogni sorta di porcheria. Nel campo totale della scena in cui Paxton e Thornton tentano di registrare la confessione del terzo complice appariva in campo la banda nera stampata sulla copia a delimitare il quadro. Due proteste consecutive con il proiezionista non hanno sortito il minimo risultato: l'individuo ha rifiutato di regolare il quadro sostenendo che se l'avesse fatto si sarebbero visti fuori quadro i titoli di coda, e ha cominciato a borbottare quando si e' cercato di fargli capire quanto sia ridicolo vedere un'ora di film fuori quadro per riequilibrare i titoli di coda. Che peraltro, alla fine, si sono prevedibilmente rivelati anch'essi al limite del fuori quadro superiore.

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