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IL RICOVERO |
Nelle mie quattro esperienze di ricovero per ben tre volte mi è andata bene, nel senso
che la sedazione è stata da subito marcata e questo ha consentito di bloccare le mie crisi fin dall'inizio..........era
possibile tuttavia il percepire , a volte, un leggero "disturbo" simil-emicrania ma che era talmente
lieve da non dover essere quasi nemmeno mensionato........questo disturbo in una scala da 1 a 10 poteva avere un
valore di 2. Se era presente lo era solo nei primi 2/3 giorni......e poi niente più.......chiaramente un disturbo di tale entità non necessitava di alcun trattamento farmacologico, era sufficiente una ricca dormita (i farmaci della mattina, Anafranil, Vatram, mi aiutavano in questo!) per scordarsi di tutto............ Purtroppo nell'ultimo ricovero ho sperimentato una delle mie crisi, una delle più violente, senza poter prendere un triptano.............per fortuna solo una volta su 8 giorni di ricovero..........penso che solo pochi possano capire cosa significa doversi tenere quel dolore che ti dilania il petto, che ti corrode l'anima.........senza potere prendere i nostri cari triptani ! E' stata un esperienza che da tempo non provavo..............dalle 11.00 del mattino fino alle 19.00 della sera (e non sto esagerando!!) ho avuto degli attacchi intermittenti di emesi indotti dall'emicrania..... Inizialmente l'emicrania era di lieve entità ed i medici speravano che,con la copertura sedativa che avevo, riuscissi a superare la crisi senza dover prendere nient'altro........ ma così non è stato!! Quando l'emesi è cominciata si son decisi ad agire.........non con i triptani ma con il classico Toradol (ketorolak), due iniezioni nel giro di un'ora circa........niente da fare come se fosse stata acqua.......allora provano con il Plasil, per placare il vomito impetuoso, che con prepotenza mi stava togliendo progressivamente il respiro.........ma ancora niente........ si procede allora con un altro Plasil i.m. ed un Diazepam e.v .........niente ancora; verso le 17.00 del pomeriggio il medico di turno mosso ormai veramente a compassione decide di ricorrere, per porre fine a queste scene a dir poco strazianti per me e per chi mi vedeva, al mio amato, unico, insuperabile e salvatore Sumatriptan !! Non subito si arriva all'effetto voluto..........continuano con minor frequenza attacchi di emesi che si estinguono insieme al dolore alle 19.00 circa.............ormai stremato, senza forze, con l'anima logorata e con una preghiera rivolta al cielo riesco ad addormentarmi salutando una giornata che spero di non dovere più rivivere. Il fatto è che questa è un emergenza medica il cui trattamento consente solo l'interruzione delle crisi e non ha un effetto preventivo, è importante perciò riuscir ad azzeccare, subito dopo il ricovero, una terapia di profilassi valida..........solo questa è la strada giusta. Lo stato emicranico spesso è una conseguenza delle nostre azioni, cioè del nostro abuso, perciò il rimedio vero oltre alla profilassi sarebbe il cercare di ridurre l'uso dei farmaci sintomatici...........ma questo è una cosa, per noi che soffriamo cronicamente, quasi utopistica................. Però se s'inbrocca la strada giusta, cioè un periodo per noi favorevole, una buona profilassi...........pochi sintomatici......bhè allora............... Il fatto è che nessuno vuole star male!! quindi appena possiamo usare la bacchetta magica lo facciamo...........penso che questo sia comprensibile! Importante è sapere che in questi trattamenti il paziente non è lasciato da solo con col dolore, si cerca una via alternativa, durante il ricovero, ai triptani o al farmaco che ha indotto lo stato emicranico...............non sempre i risultati sono confortanti ed allora si ricorre , a malincuore, ai triptani, attendendo dei miglioramenti nei giorni successivi. Forse un rimedio, per evitare queste complicanze, potrebbe essere quello di "sacrificarci" una volta ogni tanto (come una volta al mese)........... cioè di lasciare correre una crisi senza prendere niente............in modo che la cefalea faccia il suo decorso fisiologico (o fisiopatologico!) e si estingua da sola..............così facendo possiamo ottenere, seppur per breve periodo, dei miglioramenti....questo perchè talora intervenendo farmacologicamente durante una crisi, non facciamo altro che rimandarla al giorno dopo........... è come se la cefalea fosse un entità che vuole fare "a tutti i costi" il suo decorso fisiologico e questa, finchè non ha portato a termine il suo scopo, si ripresenta.........per cui interromperla è solo un rimandare al giorno dopo l'appuntamento con l'emicrania................come se l'emicrania fosse un modo per i nostri sistemi di trasmissione (serotoninergici, istaminergici, adrenergici e così via), di riequilibrare un mondo complesso fatto di sinapsi e di molecole.......... che per motivi a noi oscuri vengono ad alterarsi......... Questa ipotesi, presa in considerazione da notevoli autori (come Oliver Sacks), non sembra così campata in aria................di fatto e ormai da me appurato che se intervengo tardivamente sulla crisi, tanto da non trovare alcun giovamento dal farmaco, mi tocca "sorbirmi" per intero la crisi (quindi nausea, vovito e tutto il corollario) ................ma per alcuni giorni riesco ad essere completamente sgombro da qualsiasi attacco. Ma quanto siamo disposti ad accettare questo............io sinceramente poco...e quando mi son trovato a popparmi una crisi per intero, fino alla sua fisiologica estinzione, non è stato certamente per scelta................ Nicola |
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10 | UNA GIOVANE MESSICANA |
Ciao! Ti scrivo perché ho trovato la tua pagina e mi é sembrata fatta molto bene e con tutti i dati che ci vogliono per sapere quando uno ha un certo tipo di cefalea, cause, medicine, spiegazioni, ecc, ecc. Io sono messicana, ho 23 anni ed ho l'emicrania da quando ne avevo 6...saprai cosa vuol dir quello, anche perché con gli anni diventa sempre piú forte e frequente. Ho visto diversi neurologi, preso diverse cure...da piccola pensavano fosse un problema di digestione, allora, prendevo una medicina che c'é da me, non so se ance la, che si chiama Alka Seltzer...poi ho sofferto un attacco forte in un matrimonio dove per fortuna c'era un mio zio dottore che ha saputo subito che era l'emicrania, e mi ha dato una medicina di ergotamina + aspirina ogni volta, che ho preso per anni, ma che purtroppo dopo tutto quel tempo non serviva piú a niente perché il mio corpo si era abituato. Ho cambiato ad un'altra medicina, che mi hanno portato dall'Argentina, chiamata Migral, che ha ergotamina, caffeina e dipirona, e mi ha fatto bene anche per diversi anni, ma ora mi fa poco e non c'é piú nessuno che me la porta da li. Nel frattempo, ho anche provato l'Imigran, che purtroppo non mi é funzionato, ed ne avevo molta speranza, poi anche Zomig, e qualcos'altro. Ho fatto anche una procedura col Sandomigran, ma mi ha fatto poco. Cosí. Io tra poco vengo a vivere in Italia per lavoro, e mi ha fatto piacere trovare sul tuo sito informazione sulle diverse medicine che ci sono, i centri contro la cefalea, ed anche i meccanismi spiegati (io ne so un bel po', visto che ho studiato ricerca biomedica, ma mi da un po' rabbia quando i dottori o gli stessi pazienti non sanno cosa hanno...cmq, resta sempre abbastanza difficile capire perché non si sa ancora la vera causa dell'emicrania, visto che il 15% della popolazione del mondo ne soffre!!!). Continueró a visitare il tuo sito per tenermi aggiornata, e ti faccio gli auguri per esserti preparato cosí bene su un tema cosí importante per la tua salute e di tante altre persone, inclusa me. Saluti! |
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