Il Personaggio della settimana


In una immagine di qualche anno fa

La vittoriosa partita di lunedì sera (2 - 0!!!) ha regalato ai pochi spettatori e a tutti gli altri presenti un Luis a dir poco inquietante...
In effetti le due sole ore di sonno della notte prima, anche se non hanno influito sulla resistenza fisica, hanno tuttavia minato profondamente l'equilibrio mentale del nostro fluidificante di sinistra. Per tutto il primo tempo non ha ricevuto un solo passaggio, lamentandosi a più riprese e permettendosi perfino, all'inter- vallo, di far notare al mister la scarsità di palloni che giungevano sulla fascia mancina. Quello che volesse fare col pallone Luis non è dato saperlo dal momento che le soluzioni possono svariare dal mancato aggancio al pestone della sfera (reso famoso da Santino) con conseguente doppio carpiato rovesciato.
Fatto sta che, nel secondo tempo, la musica non è cambiata e Luis ha continuato a mussare sempre di più; finchè, verso la mezz'ora, un lancio del sarcigno Negrisolo eseguito verso destra invece che sulla desolata prateria di sinistra ha mandato su tutte le furie Jellinek. L'urlo da cavernicolo è risuonato in tutte le case degli "amici della zona mercato", tanto che anche il moscone qualche ora dopo ha avuto a dire: "assomigli sempre più a me".
Ma non è tutto; Paolini ha fatto notare qualcosa, e Luis ha fugato ogni altro residuo dubbio sulla propria pazzia incipiente. Bestemmie, insulti e incompresibili urla hanno inesorabilmente portato l'arbitro ad estrarre un cartellino giallo.
In seguito altri borbottii, gesti inconsulti, e perfino un gol sbagliato hanno suggerito a qualcuno di prendere in seria considerazione l'ipotesi di far ricoverare il Celli all'ospedale di Pescia.
Questo almeno gli avrebbe evitato il dover lavarsi con una bottiglia riempita al lavandino in seguito all'esaurimento dell'acqua delle docce.



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