Magna Grecia
Col termine Magna Grecia si intendono quel complesso di colonie greche dell'Italia meridionale; . Tutte le antiche città calabre e sicule sono i prodotti della colonizzazione greca, incominciata nell'VIII sec.; l'arte che vi fiorisce è arte greca, i complessi monumentali del V sec. di Pesto, Selinunte, Agrigento sono i più importanti tra quanti ne rimangono del mondo greco. Quasi nessuna importanza hanno, nella natura artistica della Magna Grecia, le deboli sopravvivenze protostoriche in taluni aspetti del culto e del rito o le tenui inflessioni dettate dal gusto locale. I soli caratteri distintivi sono: una certa irregolarità nella ripetizione delle proporzioni originali e una certa mescolanza di motivi, dovuti anche al fatto che gli architetti e gli scultori greci operosi nella Magna Grecia provenivano da regioni e da tradizioni figurative diverse; una certa esuberanza negli apparati decorativi, spesso di terracotta colorata; una qualche mollezza nel modellato architettonico e scultorio, dovuta essenzialmente all'impiego diun calcare tenero, poroso, dorato. L'imitazione della ceramica attica a figure rosse crea nelle fabbriche italiote (apule, tarantine, lucane, campane), dalla fine del V sec. in poi, notevolissimi prodotti, spesso grandiosi e accurati. Una particolare classe di vasi, di fabbriche prevalentemente di Paestum, è quella con scene fliaciche piene di comicità e di espressione, del IV sec.; caposcuola ne è Asteas. Finissimi anelli con figure incise, orecchini con protomi leonine, con pendagli, collane, braccialetti, crea l'oreficeria. La ricerca archeologica in Magna Grecia, iniziata sistematicamente in questo secolo da Paolo Orsi, ha mirato all'approfondimento delle ricerche nei centri propriamente greci. Fra questi negli ultimi decenni sono stati più intensamente esplorati: Ischia, Velia, Locri, Sibari, Metaponto, Taranto, Reggio. Molto originale è l'architettura nella quale prevale l'influsso dell'ordine dorico e spicca il grande uso di terracotte decorative soprattutto nella struttura. Forse i prodotti in serie giungono belli e fatti dalla Grecia propria, dalle cui isole proviene la materia prima: il marmo. Opere notevoli sono la Dea in Trono da Taranto, e il Trono Ludovisi (scultura di stile attico risalente circa al 460 a.C. che trova una specie di eco nell'incerta definizione delle funzioni cui era destinata). Fatto rilevante è l'interpretazione plastica che qui si dà delle coeve figure nude femminili della ceramografia. Caratteristica dell'arte della Magna Grecia è anche la ricca produzione in bronzo: vasi di probabile origine tarentina, specchi locresi. Per quanto riguarda i grandi bronzi, ricorderemo, il Poseidone recentemente scoperto a Ugento. Molte colonie elleniche della Magna Grecia, infine, ebbero proprie sedi monetali che si iniziano per lo più tra la metà del VI e l'inizio del V sec. a.C. Il metallo monetato fu essenzialmente l'argento. Tra le varie zecche primeggia, per abbondanza di monete e per valore artistico, quella di Taranto.