Il concetto di "economia di atomi" La grande maggioranza delle sostanze chimiche organiche in produzione deriva da risorse non rinnovabili. E' evidente che tali risorse dovrebbero essere risparmiate il più possibile. Inoltre, tutti gli scarichi inquinanti dovrebbero essere minimizzati. Questo richiede l' impiego di reazioni che producano il minimo di prodotti secondari, sia attraverso la stechiometria intrinseca della reazione, sia minimizzando le reazioni competitive indesiderabili, cioè rendendo le reazioni più selettive. Il professor Barry M. Trost (Università di Stanford) ha enunziato una nuova serie di criteri secondo cui dovrebbero essere valutati i processi chimici. Essi cadono sotto due categorie : selettività ed economia di atomi. In troppi casi, gli sforzi per ottenere l' obiettivo della
selettività hanno condotto a reazioni che richiedono componenti multipli
in quantità stechiometriche che non sono incorporati nei prodotti o
reagenti, creando perciò intrinsecamente quantità significative di
sottoprodotti. In questo sito "Green Chemistry": verso una chimica sostenibile ?
Per approfondire Green Chemistry Program: Dal sito della Environment Protection Agency (EPA) Green Chemistry :Il periodico della "Green Chemistry revolution", della Royal Society of Chemistry Green Chemistry at the University of Scranton : dal sito dell' Università di Scranton (Pennsylvania) Green Chemistry news at Oregon : L' università dell' Oregon organizza un corso di Laboratorio di Chimica Organica ispirato alla "Green Chemistry" Consorzio INCA : Consorzio Interuniversitario Nazionale "La Chimica per L' Ambiente" (in italiano) 18 Giugno 2001 |
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