I testi di Egidio Manna: Grinzane

Con questo testo ho partecipato al concorso "Premio Grinzane"

Lettera al primo amore


LETTERA AL PRIMO AMORE

Chi sa perché in questo momento penso proprio a te.
Sì d'accordo: il primo amore non si scorda mai. Ma io, in verità, dopo quella volta che siamo stati insieme, visto che la nostra storia non poteva andare avanti, alla fine mi sono dovuto piegare al destino, o, meglio, alle convenzioni sociali: tu di famiglia nobile, ricca, con un parentado scelto, tra i più apprezzati e noti, mentre io un figlio di nessuno o, come ho sentito dire dai tuoi genitori, un 'vero bastardo'.
Sì, nelle vicissitudini della vita, ti avevo dimenticata, o almeno così credevo.
Invece adesso, in questo triste momento, mi torni alla memoria così viva e palpitante: forse avevo cominciato a dubitare che davvero fosse accaduto quello che tu sai, ma ora percepisco con precisione che è stato tutto vero.
Sento che si avvicinano; sento il tintinnio delle chiavi, mentre parlano del più e del meno: ma certo, per loro è un giorno qualunque,....ma non per me.
Mi chiedo se per caso da quel nostro fulmineo amore non è nata una nuova vita: certo, perché la gravidanza l'avresti portata a termine sicuramente, ma poi quel figlio di nessuno sarebbe stato abbandonato chi sa dove al suo destino. Certo, se avesse preso da te l'eleganza dei modi e l'arguzia, e da me l'intraprendenza e la furbizia non avrebbe avuto nulla da temere dalla vita...


E' tremendo vivere in questo braccio della morte.
Appena vedi un po' di gente e qualche persona in divisa, pensi: 'mi vengono a prendere, è la mia ora'.
Sento che è arrivato il mio turno, sento che si fermeranno davanti alla mia porta.
Basta pensare all'ineluttabile!
Preferisco ricordare le nostre corse sui prati; sì, può sembrare banale ma non lo è: non bisogna confondere l'usuale con l'insignificante. Perché anche ciò che fanno tutti, e quasi sempre nella stessa maniera, quando lo fai tu, con la partecipazione di tutto il tuo essere, col trasporto dei tuoi sentimenti, quando percepisci tutto attraverso i tuoi sensi eccitati, diventa unico e vero: tanto vero che anche oggi, dopo tanti anni, la mia pelle ricorda ancora il calore del sole ed il contatto con l'erba e col tuo corpo, la mia vista ricordai tuoi occhi lucidi di felicità, e ancora risuonano nelle mie orecchie quei gridolini di finta ritrosia.
Ecco sono quasi arrivati: ma guarda, stavolta c'è anche una donna.
Lo so cosa mi aspetta, l'eutanasia: una siringa di "sostanza letale". Solo quei veri bastardi che sono gli uomini ti possono ammazzare, sopprimere così.
?D'altra parte non si 'giustiziano' anche loro in questo modo barbaro, ed anche in altri ancora peggiori?
Niente, niente! Adesso preferisco ricordare la fragranza del tuo corpo giovane mischiarsi al profumo dei fiori che facevano a gara per attrarre coi colori e coi profumi gli insetti, per consegnare loro, mediante un nutriente abbraccio, il loro messaggio d'amore. Sì, indicano proprio me, sono io il prescelto.
No, non è un a lacrima che mi sta spuntando, è solo un pò di cimurro.
Lo so è impossibile scappare, ma fatemi urlare, divincolare.
Sono in tanti mi hanno bloccato.
Ma che dice quella donna? Io aggressivo? Vorrei vedere te al posto mio!
Ma... c'è anche una bambina.
Mi sorride...


!Mi stanno adottando!
!Avrò anch'io il mio collarino!
Mio grande, primo e, forse, unico amore, ora vivrò con questa buffa ragazzina con gli occhi da cinesina e gli occhiali di plastica.
Sono vivo.
!Viva la vita!


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