PASSEGGIATA PANORAMICA SUI COLLI

 

La nostra passeggiata comincia da Porta Vescovo: chi utilizza la propria auto potrà lasciarla nel vicino parcheggio appena fuori le mura, chi intende arrivarci con i mezzi pubblici utilizzerà le linee N° 11 12 13 14 31 32 33 (feriali) oppure 51 (festivo) che passano nelle immediate vicinanze. Il nome della porta ci ricorda che anticamente il dazio qui riscosso andava a beneficio della curia vescovile. Ci dirigiamo verso il centro tenendo il lato destro; passata piazzetta S. Toscana imbocchiamo via S. Nazaro. Dopo qualche centinaio di metri sulla destra troviamo l'erto Scalone XVI Ottobre -vedi foto a lato- che ci ricorda che in quel giorno del 1866 le truppe italiane entrarono per la prima volta a Verona passando proprio da Porta Vescovo. Lo so, è ripido, ma non potete pretendere di vedere un panorama dal basso! Percorso lo scalone arriviamo al piccolo borgo di Alto S. Nazaro. Purtroppo la zona ora è in stato di degrado per cui sarebbe necessario un intervento di recupero. Svoltiamo a sinistra e giungiamo sotto le mura scaligere; le costeggiamo percorrendo un viale fiancheggiato da cipressi: tra un albero e l'altro alla nostra vista si aprono magnifici scorci panoramici della città. In fondo al vialetto c'è l'ingresso dell'Istituto don Calabria: ovviamente è di proprietà privata, ma mantenendo un adeguato contegno, non dovrebbero esserci difficoltà ad entrare nel piazzale. La vista sulla città sottostante è semplicemente meravigliosa! Dopo aver scattato le fotografie di rito (sarebbe bene avere con sé un piccolo teleobiettivo) usciamo dall'Istituto tenendo la destra; una discesa ci condurrà nei pressi di S. Giovanni in Valle, dopo essere passati davanti al piccolo ma interessante Museo Africano, curato dai missionari Comboniani; disponendo di tempo non sarebbe male darci un'occhiatina. Oltrepassata la facciata della chiesa svoltiamo a sinistra riprendendo a salire: superiamo Villa Francescatti, sede dell'ostello della gioventù: ci aspetta una delle tante "lasagne" che salgono in collina (le "lasagne" sono strade militari austriache che servivano per raggiungere i forti posti a difesa della città). Verso la fine della salita (coraggio che siamo quasi arrivati!) ci attende un bivio: a destra una stradina ci porta alla Fontana del Ferro, una sorgente che, secondo la tradizione popolare, possiede virtù afrodisiache; noi invece facciamo l'ultimo sforzo e continuiamo a salire lungo il tornante a sinistra; in breve si arriva sul retro di Castel S. Pietro, caserma austriaca costruita verso la metà dell'Ottocento. Sulla destra notiamo invece i ruderi del Casello Visconteo costruito dai milanesi dopo la caduta dei Della Scala nel XIV secolo (all'interno dei ruderi è stato sistemato un piccolo parco, volendo possiamo riposare un pochino...). Ed ora varchiamo l'arco che conduce al piazzale panoramico: non faccio commenti, guardate giù e godetevi lo straordinario spettacolo: ai nostri piedi il Teatro Romano, l'Adige (di cui si sente il gorgoglìo) e poi tutta Verona; non dimentichiamo di raggiungere il bastione che chiude il piazzale all'estremità nord: qui sotto ci attendono l'abside di Santo Stefano, S. Giorgio, le colline e la zona nord-ovest della città. Ritorniamo ora al centro del piazzale: una scala ed un vialetto di cipressi ci portano all'ingresso del ristorante Re Teodorico; noi scendiamo a sinistra e percorriamo la scalinata che in breve ci condurrà al Ponte Pietra. Scendiamo con calma e guardiamoci attorno: numerosi scorci pittoreschi ci attendono come ultimo ricordo di questa escursione.

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

L'Adige e San Giorgio da Castel S.Pietro al tramonto.

Yashica FX2000 S - zoom 70/300 - f/11 - 2 sec. (senza cavalletto!!!) - Kodakchrome 200 ASA

Le mete della nostra passeggiata viste dalla Torre dei Lamberti: a destra l'Istituto don Calabria e a sinistra, seminascosto dal campanile di S. Anastasia, Castel S. Pietro.

Yashica FX2000 S - zoom 28/70 - f/22 - 1/250 sec.

Una giovane coppia di sposi (io e Alessandra) nel tratto finale della scalinata che conduce al Ponte Pietra

 

P.S. Naturalmente nulla vieta di compiere la passeggiata in senso inverso. Ecco la descrizione: .enoisrucse artson atseuq id odrocir (..........................................................) ataiggessap artson aL

Percorso troppo lungo e pieno di barriere architettoniche e forti dislivelli. I punti panoramici sono facilmente raggiungibili in macchina da via Castel S. Felice (zona Valdonega) e via Caroto (zona B.go Venezia) percorrendo la strada delle Torricelle.

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