SCUOLA
Gli
occhi senza stimoli del prof.
Da
che parte penderà la bilancia?
Alla fine prevarrà la sfiducia
o qualche insegnante delle medie superiori sentirà ancora di avere una
missione da compiere?
La
maggioranza di chi lavora in quell'ambiente è già stato spinto,
temiamo, verso la conclusione più
sgradevole, e conosce bene il grigiore e le assurdità che tendono a
impedire alla scuola lo svolgimento delle funzioni che le sarebbero
connaturate.
La
moltitudine estranea, certe cose invece nemmeno se le immagina.
Ecco allora, a guidarla nella
scoperta, un libretto che mescola narrativa e meditazione."
La giornata di un professore" fa vedere quel mondo attraverso occhi
quanto più ordinari possibile.
Il protagonista non ha infatti
nulla di speciale: ha la sua dose di ideali didattici, unita alla
consapevolezza dei limiti imposti dalle circostanze, una superstite volontà
di non lasciarsi andare, un normalissimo amore per la vita, un distacco,
che però non diventa ribellione, nei confronti delle storture imposte dal
ministero.
E insomma il personaggio adatto
a far vedere cose incredibili, come la prima tragicomica applicazione dei
famosi (o famigerati) sei rossi a uno scrutinio finale, senza che nel
lettore scattino il
pregiudizio e la diffidenza.
Chi
non ha idea di certe assurdità, le apprende mentre legge i dialoghi
ricorrenti e gradevoli del protagonista con la propria immagine riflessa
nello specchio, nel parabrezza dell'auto o nel vetro della finestra, o la
descrizione degli altri professori e di qualche studente particolarmente
strano e difficile. L'effetto informativo, pur predominante, non cancella
dalle pagine la poesia, che salta fuori qua e là, magari con l'accenno
alla gioventù che fugge. (Gianni Fochi, IL SOLE - 24 ORE , Domenica
24/06/2001)
.
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da
"IL SALVAGENTE"
del
30 GIUGNO 2001
Professori
alla deriva?
Forse
chi insegna oggi soffre di più degli studenti. Specie nel Sud. Un romanzo
di Luigi Torino sul disagio di una categoria.
Mentre
tutto questo accade (o non accade) nelle alte sfere, come se la passa un
insegnante di ragioneria in uno dei tanti istituti tecnici del Sud? Luigi
Torino, che nella scuola ci ha passato una vita, ha scritto un romanzo La
giornata di un
professore
descrivendo
un microcosmo dal quale si
comprende bene il
disagio di una categoria
sempre più sofferente.
L'autore,
in realtà pensa di raccontare in primo luogo e difficoltà dei ragazzi e
delle ragazze in una regione come la Campania dove i figli della borghesia
colta
e ricca
frequentano licei
(classico e scientifico), mentre I'istituto commerciale è destinato agli
altri, quelli che hanno bisogno di un diploma che dia subito uno sbocco
lavorativo. Ma quale, visto che quasi il 30
per cento
dei giovani meridionali affolla le liste dei disoccupati?
E
come fa un povero Cristo d'Insegnante, in queste condizioni, a
dire ai suoi allievi: " Studiate, perchè vi servirà".
Oreste,
che nel romanzo è l'alter ego dell'autore, sostiene che quando mediamente
un giovane impiega dieci
anni
per trovare un lavoro "la società e le istituzioni che la
rappresentano, qualche interrogativo se lo devono pur porre, qualche
soluzione al problema devono pur trovarla".
E
la conferma di questa necessità arriva, qualche pagina più in la,
da Martuscelli: sua sorella ha frequentato, in passato, lo stesso istituto
ed era una studentessa " tutti
8 e 9".
Lei, invece, è svogliata, distratta, disincantata.
"Perché
non ti applichi come tua sorella?, le chiede Oreste .
"Professo', appunto mia sorella, si è diplomata con 58, e sapete
cosa fa? Impasta!(...) Mia sorella lavora a tempo pieno, in una
rivendita
di pasta fatta a mano. Credo che, fra non molto, finirò anch'io in
camice bianco e bustina in testa con il matterello in mano.
Capirete
bene che, se e cose stanno cosi, il disagio
giovanile
si
riversa anche sugli insegnanti e proprio quelli che più credono nel loro
(malpagato)
lavoro, si chiedono con maggiore forza il senso di quello che fanno in
classe giorno dopo giorno.
Luigi
Torino ha scritto un romanzo esile, ma sa
cogliere uno stato d'animo che accomuna una generazione di cinquantenni
che al suo esordi in società era convinta di poter cambiare il mondo e
che oggi, stranamente rischia di scivolare nell'elogio del tempo che fu.
La
giornata di un professore costa 18.000
lire (per 90 pagine) e
può essere chiesto a Alfredo Guida editore- Napoli -
(Telefono:
081/290768;
E-mail:
libri@guida.it)

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