PROTOCOL #41 - Rejection
- Smith.- sussurrò chiudendo gli occhi e rilassando il braccio.
Poteva riconoscere quella stretta tra migliaia di altre strette, quel gelido calore le avviluppava persino l’anima.
- Mi è bastato pedinare i nuovi Agenti per trovare anche voi.- fece lui, restando alle sue spalle - Sapevo che non avreste resistito ad un confronto. É successo proprio come quando anch’io ero uno di loro.-
Lucy tentava di mantenere la calma e la padronanza della situazione come di consueto, anche se questa volta era quasi strano rivedere Smith dopo le ultime parole che si erano rivolti.
- Cosa vuoi da me?- gli domandò mantenendo la sua posizione.
Lui stringeva ancora il suo polso, rimanendo in piedi dietro di lei, senza muoversi.
- Solo comunicarti di fare attenzione la prossima volta che contatterai l’Eletto.- rispose calcando un’intonazione ironica nel pronunciare l’ultima parola.
La bionda rimase in silenzio, sapeva che il discorso dell’Agente non era finito.
- Ho un conto in sospeso con lui.- continuò - Gli ho appena consegnato il mio auricolare con un ringraziamento speciale per avermi liberato.-
Lucy avvertì la presa stringere ancora di più, come se l’impeto di quelle parole cariche d’odio verso il tanto detestato Neo stesse travolgendo anche lei.
- É come dicevi.- la voce di Smith si fece d’un tratto più calda e vicina - Sono libero.-
All’udire quelle parole per poco non rabbrividì. Sentiva il suo respiro sul collo, così bruciante...
Si voltò verso di lui, trovandosi le labbra di Smith ad un millimetro dalle sue.
Per un attimo il tempo smise di scorrere, di nuovo... si trovarono ancora una volta immersi in un luogo senza tempo...
- É bene che nessuno di noi incontri di nuovo lo sguardo dell’altro.- esordì infine Lucyfer, frantumando quell’attimo, e risultando indifferente ad ogni parola pronunciata fino a quel momento.