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Metal

-Slayer-

Slayer Vs Serial Killer

I fenomeni di devianze umane hanno sempre attirato la band americana, che sin dagli esordi ha dedicato numerosi brani al fenomeno dei delitti seriali, affascinata dalla figura barbara e demoniaca di quegli individui che senza una ragione apparente trucidano i propri simili. Trai primi esperimenti della band in tal senso ricordiamo "Kill again" di HELL AWAITS, ma è solo con SEASONS IN THE ABYSS che si comincia a conferire all'argomento uno spessore maggiore raccontando le gesta di serial killers realmente esistiti. Ci riferiamo soprattutto a "Dead skin mask" (vedi link sui testi), in cui vengono raccontate le gesta di Ed Gein, psicopatico che amava costruire delle rozze maschere con la pelle delle sue vittime per indossarle assieme agli abiti della madre morta. Il caso è passato alla storia per aver ispirato il racconto di Robert Bloch "Psycho" da cui Hitchcock trasse l'omonimo e celeberrimo thriller. Pare che Gein fosse ispirato dall'immenso amore che nutriva per la madre, severissima e devotissima donna cattolica, che lo costrinse per evitargli tentazioni peccaminose ad un'esistenza di isolamento. Un altro individuo di cui gli Slayer parlano è Jeffrey Dahmer, ritratto nella canzone "213" (vedi link) dal numero del suo appartamento. Per quanto riguarda il caso Dahmer, esso rappresentò una vera eccezione nel campo della criminologia seriale. Là dove i serial killer godono delle sofferenze delle vittime che mutilano in vita
per poi sbarazzarsene, Jeffrey Dahmer era interessato alle sue vittime in quanto cadaveri. Dopo averle adescate con denaro, le drogava e le strangolava; infine, aveva rapporti sessuali con i corpi. Occasionalmente conservava le teste, riducendole a teschi ghignanti con composti chimici e acqua bollente per dipingerli di grigio in maniera da farli sembrare di plastica. La perizia psichiatrica mostrò come tutto scaturisse dal bisogno di Dahmer di assumere il controllo sulle vittime e su sé stesso: l'infanzia, trascorsa in una famiglia serena tra l'affetto dei genitori, lo condannò ad una solitudine di inspiegabile origine. Insomma, non c'è da stupirsi se il suo caso ha talmente impressionato la perversa mente creativa della band!

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