VOLI DI FANTASIA IN SPECCHI BLU COBALTO

Autore:Raganella3


SCENA N°2

L’alba sorge su Cosenza. Una donna sta sul ponte e ammira il Crati, in mano ha un sassolino nero. Primi raggi di sole illuminano il suo giovane volto un po’ malinconico.Improvvisamente getta il sasso in acqua e ne segue la scia con aria pensosa.
ASEA: Vola nel fiume e non dimenticare ciò che il mio cuore t’ha detto!.A te affido il desiderio.
-si guarda attorno, il suo viso è come accigliato, è irrequieta.-Ma che strana sensazione…come fossi spiata da qualcuno…chi mi osserva?


Dalla sponda opposta, fermo sul marciapiede, sta un ragazzo che continua a fissarla come rapito dalla sua giovane figura.Asea è incuriosita, scende dal ponte e si avvicina al ragazzo.
ASEA: Ehi, tu!. Cos’hai da guardare?
Il ragazzo fugge via lasciando cadere dalla tasca un pezzo di carta. Asea lo raccoglie e legge ad alta voce:
ASEA: “Sei bella quanto questo fiume. La bellezza di un volto può far paura. L’inchiostro di una penna riesce ad esprimere ciò che la voce non sa pronunciare”.
Asea rimane stupita, stringe il foglio tra le mani, guarda il fiume, una forte emozione attraversa i suoi occhi.
ASEA: Un ragazzo che neppure conosco mi dedica parole così dolci!…Ed ora è fuggito via e non potrò neanche ringraziarlo. Forse non lo rivedrò più....
mentre pronuncia queste parole, vede una sagoma nascosta dietro un albero
ASEA: Ma è lui!. perché si nasconde? forse è timido. Vabè, gli scriverò anch’io qualcosa. Probabilmente ha paura di parlare.Prende il pezzo di carta e scrive: ” sei un caro ragazzo, grazie per le belle parole. Mi hai confortato: prima che arrivassi ero tanto triste. Non avere paura di me, avvicinati!. Io sono Asea, desidero conoscerti e chiacchierare un po’ con te.”.

Il ragazzo legge e, dopo pochi istanti, prende la penna per scrivere la risposta:“Asea, ti ho vista spesso venire qui, anche a te piace tanto guardare il fiume! Eppure i tuoi sguardi sull’acqua sono pieni di malinconia, perché? Io sono Sireo ma non potrò chiacchierare con te. Posso scriverti e guardare i tuoi occhi. La mia voce non dirà mai nulla, solo l’inchiostro è fedele ambasciatore dei miei pensieri.
Asea si avvicina a Sireo, lo guarda e subito capisce ogni cosa.
ASEA: Sei muto...
SIREO scrive: “L’emozione è silenziosa. Non serve ugola per esprimere un sentimento: basta un pezzo di carta. Amo l’ardore dei tuoi occhi quando guardi il fiume e il vento danza nei tuoi capelli. Amo quelle briose fossette che incorniciano il tuo sorriso mentre leggi ciò che scrivo. Amo la tua voce, che ora trema nel sapermi muto. Amo te, di un amore forse sciocco e insensato. Queste parole riescono a rallegrarti? Lo vorrei tanto.Che questo amore cancelli la tua misteriosa tristezza, che da oggi tu possa guardare il fiume sorridendo! Nulla di più chiedo e nulla di meno desidero.
ASEA: Grazie, amico Sireo. Sei apparso dal nulla, non ti conosco. Eppure questo incontro ha dissolto l’angoscia.
SIREO scrive: ” Quel sassolino che hai gettato nel fiume farà vivere il tuo desiderio, abbi fede.L’acqua è uno specchio magico che riflette nel tempo gli scenari attesi e sognati.”
Asea legge e sorride, volge lo sguardo verso Sireo ma...
ASEA: Sireo, dove sei finito?. Non ti vedo più o…. forse non t’ho mai visto veramente.Sei stato un sogno, un volo di fantasia, un’immagine della mente….
-le mani toccano il foglio-No!! È tutto vero, qui c’è il tuo inchiostro.Quante parole, quanti sciocchi monologhi vocali perdono senso dinanzi alla silenziosa grandezza dell’inchiostro!
Sireo, i tuoi pensieri vivranno per sempre, e ogni volta potrò rileggerli per sorridere. Sireo, misterioso ragazzo, oggi m’hai donato una speranza.Quella speranza che alcuni chiamano amore, altri saggezza, altri ancora amicizia. Qualunque cosa fosse ora mi sento meno sola.Cosenza, città dei fiumi, vedo la mia immagine riflessa nell’acqua: oggi sto sorridendo!

THE END

[SCENA 1]