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I CAMPIONI
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2 OTTOBRE 2003. Dopo 19 lunghissimi anni di attesa lo scudetto del baseball è tornato sotto le due torri. La Fortitudo Italeri ha coronato un sogno, costruito con sudore e fatica negli anni, dopo l'inferno, ed in particolare quest'inverno, allestendo una squadra già forte e migliorata con nuovi arrivi, rivelatisi a dir poco azzeccatissimi. La partita della vittoria è arrivata simbolicamente nella gara in cui ha lanciato e vinto Danny Newman, a coronamento di una splendida carriera e di indimenticabili stagioni in biancoblù; è arrivata con la salvezza di Milano, vero eroe di questi playoff, autore di una vittoria e tre salvezze in quattro incontri disputati; è arrivata con il punto vincente battuto a casa da Matteo Dall'Olio, un romagnolo con il biancoblù nel sangue, solitamente tanto lontano dai riflettori, quanto utile alla causa; è arrivata dopo l'ennesima rincorsa di una squadra che è partita ancora una volta con un gap da recuperare, 4 punti, che sembravano ancora una volta una barriera insormontabile, ma ancora una volta è stata la grinta del capitano, Lele Frignani, a suonare la riscossa, battendo a casa i due punti del pareggio, pochi istanti dopo che Fausto Solano, altro grande protagonista della stagione e dei playoff, aveva battuto i due punti della speranza; è stata messa in cassaforte da Claudio Liverziani, che ha raccolto l'ovazione di tutto il pubblico presente con l'ennesimo fuoricampo stagionale, poi battendo a casa uno dei due punti della staffa ottenuti all'ultimo inning; è arrivata con l'ultima eliminazione, la ventisettesima della serata, operata da un altro grande, simbolicamente proprio il nostro miglior difensore (e forse anche del torneo), David Sheldon.
E' proprio vero, caro Davide Bacci, il baseball non perdona, ed alla fine ha vinto il più forte, non solo quello che ci ha messo più cuore, perché quello scudetto dobbiamo condividerlo con i nostri cugini modenesi, che escono davvero a testa alta da questa serie e da questo campionato, ma ancora una volta sono usciti anche i loro limiti, che l'Italeri ha saputo pienamente sfruttare: un monte di lancio corto, e l'Italeri ha infierito su un Lucena ormai stanchissimo, dopo i 180 lanci di sabato scorso e le quattro lunghe riprese di gara 5, dove ci ha tenuto ancora una volta a secco; e l'Italeri ha approfittato della poca profondità del lineup avversario, sapientemente rimescolato da Paglioli in gara 5, operazione che all'inizio ha anche dato buoni frutti, visti i quattro punti segnati negli inning 2 e 3, a dire il vero agevolati da errori della difesa biancoblù, in particolare proprio del nostro grande pitcher.
Cosa rimane di ieri sera. Tante sensazioni. Prima di tutto la gioia immensa, sfogata con lunghi festeggiamenti sul diamante modenese, replicati un'ora più tardi con un appuntamento che squadra, dirigenti e tifosi si sono dati al nostro Gianni Falchi (stupenda idea), dove abbiamo festeggiato fino a tarda notte, fra birra, cori, e con i ragazzi nella parte dei tifosi ad incitare ed a sfottere chi di solito siede nelle tribune, e ieri notte ha provato il brivido della battuta, sui generosi lanci del coach Radaelli. Poi rimane anche una malinconia, una felice malinconia, pensando che anche quest'anno è andato, pensando che arriva l'inverno e per sei mesi non vedremo baseball giocato, pensando a tutte le storie di chi era lì ed in qualche modo deve qualcosa di importante al baseball, che dalle nostre parti è uno stile di vita, anzi un modo d'essere che solo chi gioca, chi lo segue ed è appassionato può capire, ed ognuno ha pensato alle gioie ed amarezze sopportate in tutti questi anni; chi si è avvicinato da poco, chi si ricorda dello scudetto di vent'anni fa, chi si ricorda di molto tempo prima, e c'era o addirittura giocava. Quando si raggiunge un traguardo importante spesso non si realizza subito quello che è successo, anzi ci si sente svuotati, perché viene d'improvviso meno un obiettivo, per il quale lottavi fino a pochi istanti prima. Forse è blasfemo paragonare tutto questo alla gioia di una donna che ha appena partorito un figlio, ma nello stesso tempo realizza di non averlo più in grembo e ne prova dolore. Certo, è sicuramente blasfemo, perché questa non è la vita, forse sarebbe bello che lo fosse, ma non lo è: ci sono cose più "importanti", anche se per il baseball le trascuriamo forse un po' troppo: la famiglia, il lavoro, gli amici, gli impegni. E godiamoci dunque questo scudetto!!!
Godiamoci questo scudetto, e ci perdonino i simpatici romagnoli se stanotte fuori dal Falchi ci siamo messi tutti a saltellare, squadra e tifosi, scandendo "chi non salta è riminese". Credo proprio che ognuno di noi avrebbe goduto molto di più se questo scudetto fosse stato vinto da noi proprio nello stadio dei Pirati, ma va bene lo stesso. Godiamoci questo scudetto, e che la festa continui. La società ha fatto davvero tanto in quest'anno del cinquantenario, e davvero sarebbe stupendo se si potesse organizzare un ultimo incontro, "alla luce del sole", magari questa volta a Casteldebole, con squadra, dirigenti e tifosi, anche quelli che ieri notte non hanno potuto esserci, magari perché questa mattina si dovevano svegliare presto per lavorare: una bella "braciolata" in compagnia, che ne dite? E' una proposta che rilancio dopo averla percepita nei giorni scorsi dalle tribune del "Torri", man mano che la consapevolezza di poter vincere aumentava. In fondo l'anno del cinquantenario finisce il 31 dicembre.....
Ancora una volta voglio ringraziare tutti i protagonisti di questa splendida stagione. I giocatori tutti, compresi Monari, Breveglieri e Gamberini, che nei playoff non hanno avuto spazio per giocare, ma sono stati un insostituibile appoggio per chi stava in campo. Loro sono il futuro. I dirigenti e lo sponsor, a partire dal Presidente Michelini, a quello onorario Guizzardi, al vice Pacini, ai Consiglieri Bacci, Folletti, Giuliani e Toppini, al mitico direttore sportivo, nonché "uomo del tabellone", Marco Macchiavelli, ai nostri "uomini immagine", il dirigente accompagnatore, Roberto Parmigiani, lo stesso spesso citato Davide Bacci, responsabile anche delle radiocronache e quest'anno pure ospite fisso di rete 8, il nostro mitico e puntualissimo addetto stampa, Marco Landi, che è senza dubbio riuscito a "penetrare" nel difficile mondo dei media, con i suoi comunicati, il migliore ed unico fra gli speaker, Roberto Caramelli, anche curatore del sito ufficiale, il responsabile delle musichette, Massimo Ortensi, e via via tutti quanti: i radiocronisti Paolo Berti, Andrea Cristiani, Fabrizio Nanni, Gianluca Rizzo e Fabio Strazziari, i segretari, i classificatori, tutto lo staff tecnico, a partire dai coach Radaelli, Fabio Frignani, Butteroni e Nanni, il preparatore Tranchina, il massaggiatore Pedrini e tutta l'equipe coordinata dal manager Mauro Mazzotti, che qualcuno smetterà di definire "perdente". Non ho mai sopportato le definizioni "vincente" e "perdente", anche se è vero che c'è chi è più portato a vincere e chi è più portato a perdere; non mi sembra che né Mazzotti, né altri fortitudini appartengano alla seconda categoria. Dicendo questo mi viene in mente un episodio avvenuto nel giugno del 2002, quando dopo una gara incredibile al Falchi proprio contro i Pirati, con vittoria in rimonta della Fortitudo (mi sembra lanciatore vincente Corradini), ho incontrato per la prima volta "dal vivo" il mitico Ricki Matteucci in una nota pizzeria di San Lazzaro, e gli ho chiesto se era proprio lui e se era proprio la Fortitudo baseball quella squadra che mi sembrava di riconoscere nell'inconsueta veste, senza divisa, cappellini e caschetti, e lui rispose, "sì siamo proprio noi, la Fortitudo, ma attenzione, noi siamo la Fortitudo che vince ..." (erano in corso le finali di basket, finite 3 a 0 per la Benetton). Beh, a distanza di quasi 16 mesi il vecchio Ricki ha avuto ragione.
Veniamo finalmente alla cronaca dei fatti, raccontando gara 5 (chi vuole leggere il commento di gara 3 e gara 4 clicchi QUA). L'Italeri si presenta come da pronostico con Newman sul monte e formazione tipo, con Dall'Olio in prima base e Fontana battitore designato. La GB Ricambi invece ripropone a sorpresa William Lucena, nonostante i 180 lanci effettuati solo 4 giorni prima, rivoluzionando anche l'ordine di battuta, per rendere più profondo il lineup. Le mosse di Paglioli sembrano pagare, perché Lucena, uomo decisamente "bionico", riesce ad imbrigliare per quattro lunghi inning l'attacco biancoblù, che al primo inning non va in base, mentre al secondo muore con tre uomini sui sacchetti, frutto di 3 basi ball consecutive su Antigua (sta diventando un vizio...), Fontana e Dall'Olio. Al terzo inning arriva il primo singolo, manco a dirlo di Dallospedale, che va in terza per una serie prolungata di pickoff di Lucena, l'ultimo dei quali sfugge a Laffi, ma nonostante un solo out non se ne fa niente. L'Italeri fa le prove, e al quarto inning lascia ancora due uomini in base: doppio di Antigua e colpito Dall'Olio. Nel mentre però l'attacco modenese riesce a segnare alcuni punti, uno al secondo inning con due out, per un lancio pazzo di Newman (Bellizzi era in terza base per doppio più sacrificio); tra l'altro il lancio, girato da Malagoli, valeva l'eliminazione al piatto, annullata dall'arrivo in base del catcher modenese. Al terzo inning arrivavano addirittura tre segnature gialloblù: singolo di Munoz, bunt di Skinnon, che arriva in base per errore di Newman, bunt di Rosado, che spinge i due in posizione punto, e Belizzi ancora a colpire per il 3 a 0, arrotondato da un singolo di Tinti: 4 a 0. Da quel momento l'Italeri non subirà più.
La riscossa arriva al quinto inning, con Lucena lasciato, forse colpevolmente, ancora sul monte. E' l'Italeri versione frantoio, che si presenta al cospetto del pitcher modenese. Lungo doppio a sinistra di Rigoli verso la recinzione, che Tinti non riesce a trattenere sul guanto, singolo di Dallospedale e base ball a Liverziani; basi piene. Singolo di Solano a scavalcare il prima base, con un po' di fortuna, ed entrano i primi due punti. Singolo di Frignani, con una rimbalzante al centro, ed è il pareggio. Ciao Lucena, e davvero tanti complimenti, veramente sinceri. Entra Cesario, e subito subisce tre singoli in sequenza: Antigua, ma Frignani è out in terza, Fontana e Dall'Olio, che vale il punto vincente battuto a casa del 5 a 4.
Che dire di altro: il Modena si è progressivamente sgonfiato, anche perché dal settimo inning è entrato Fabio Milano, che ha salvato un'altra gara, lasciando agli avversari appena una valida a fronte di 4 eliminazioni al piatto e nessuna base per ball. Newmann aveva chiuso la sua fatica senza ulteriori danni e con una lieve sofferenza al sesto inning. La Fortitudo ha legittimato la vittoria con un solo homer di Liverziani al sesto inning, poi, dopo un paio di inning in cui Cesario è stato lasciato in pace (tanti pop raccolti al volo), sono arrivati i due punti della staffa, per il finale 8 a 4, proprio all'ultimo inning, nel quale l'Italeri ha voluto porre un degno sigillo ad una grande stagione. Ancora singolo di Dallo, poi in terza per un altro pickoff sbagliato, ma stavolta Liverziani lo manda a casa con un singolo, poi dopo il singolo di Frignani ed i saluti anche a Cesario, è Antigua a battere l'ultimo punto con una volata di sacrificio. Nella seconda parte, come detto, è Sheldon ad effettuare l'ultima eliminazione: per la storia FF5, e l'Italeri è campione d'Italia.
A questo punto dovrei dilungarmi in un commento alla finale, ai playoff, alla stagione, con giudizi e magari voti per i nostri beniamini, ma vi chiedo ancora un po' di pazienza, e tutto sarà affrontato con un ulteriore commento nei prossimi giorni e più a freddo. Anche i miei impegni personali non possono più attendere oltre, se non voglio rischiare il divorzio e qualche grosso disguido ... professionale.
LA STORIA CONTINUA .....
lanciatori
Gara | Giocatore | SPEC | IP | H | BB | K | ER |
1 | Heredia | ST | 7.0 | 10 | 3 | 4 | 3 |
1 | Corradini | WO | 2.0 | 0 | 1 | 3 | 0 |
2 | Cretis | ST | 7.1 | 6 | 0 | 7 | 2 |
2 | Milano | WO | 3.2 | 1 | 0 | 7 | 1 |
3 | Betto | ST | 4.1 | 4 | 3 | 3 | 3 |
3 | Corradini | LO | 3.1 | 10 | 3 | 2 | 10 |
3 | Frignani F. | RF | 0.1 | 1 | 0 | 0 | 0 |
4 | Heredia | WO | 9.0 | 15 | 4 | 9 | 5 |
5 | Newman | WO | 6.0 | 4 | 2 | 5 | 3 |
5 | Milano | SA | 3.0 | 1 | 0 | 4 | 0 |
attacco
Giocatore | AB | H | Bave | RBI | Extrabasi | Altro |
Rigoli | 20 | 6 | 300 | 0 | 1 2B | 4 bb, 4 sb, 1 cs, 2 sh, 2 E |
Dallospedale | 26 | 12 | 462 | 1 | 1 sh, 1 gwrbi | |
Liverziani | 17 | 7 | 412 | 6 | 2 hr 1, 1 hr2 | 4 bb, 2 hp, 1 E, 1 gwrbi (mib 615) |
Solano | 24 | 8 | 333 | 6 | 1 2b | 1 bb, 1 sh, 1 cs, 2 E |
Frignani | 22 | 7 | 318 | 4 | 3 bb | |
Antigua | 21 | 9 | 429 | 6 | 1 2b, 1 hr 3 | 1 sf, 2 bb, 1 sb, 1 gwrbi |
Fontana | 13 | 2 | 154 | 2 | 1 sf, 3 bb, 1 sb | |
Dall'Olio | 15 | 4 | 267 | 2 | 1 sh, 2 bb, 1 hp, 1 cs, 1 gwrbi | |
Sheldon | 17 | 5 | 294 | 1 | 1 2b | 4 bb, 1 hp, 3 E |
Landuzzi | 4 | 2 | 500 | 0 | 1 2b | 1 bb |
Matteucci | 5 | 0 | 0 |
n.b. 2 errori per Danny Newman
Gara 1: Italeri 5 (11/33, bave 333, 4 rbi, 3 E) - GB
Ricambi 4 (10/37, bave 270, 2 rbi, 4 E)
Gara 2: Italeri 4 (7/37, bave 189, 4 rbi, 1 E) - GB Ricambi 3 (7/39, bave 179, 3
rbi, 0 E)
Gara 3: Italeri 4 (13/35, bave 371, 3 rbi, 1 E) - GB Ricambi 13 (15/36, bave
417, 13 rbi, 0 E)
Gara 3: Italeri 13 (18/42, bave 429, 9 rbi, 2 E) - GB Ricambi 6 (15/43, bave
349, 6 rbi, 4 E)
Gara 5: Italeri 8 (13/37, bave 351, 8 rbi, 3 E) - GB
Ricambi 4 (5/33, bave 152, 3 rbi, 2 E)
Totale: Italeri 62/184, bave 337, 28 rbi, 10 E - GB Ricambi 52/188, bave 277, 27 rbi, 10 E