STANDING OVATION

Sono le 0.47 di Sabato 28 Settembre 2002. Da oggi è finito il campionato per la Fortitudo Italeri Bologna. I prossimi 7 mesi saranno senza baseball nella nostra città. Torneremo ad occuparci di basket (e per come è iniziata la stagione non c'è da stare allegri nemmeno qua), del Bologna e della coppa america di vela.

Gara 6 è terminata da qualche decina di minuti con la meritata vittoria dei nostri odiati rivali tirrenici della Caffé Danesi Nettuno, che anche quest'anno, meritatamente, si giocheranno la finale con i Pirati di Rimini.

E' proprio vero, i playoff, anche nel baseball, soprattutto nel baseball, sono un'altra cosa, un altro campionato. Per procedere occorrono delle doti che anche quest'anno abbiamo dimostrato di non avere. Occorrono degli attributi, nella testa, nel cuore e, qualcuno dice, in mezzo alle gambe. Non è roba da noi. Non è roba da Fortitudo. Il basket insegna.

Ma se nel basket la Fortitudo, marchiata Paf, ha saputo vincere uno scudetto, credo che prima o poi anche nel ballgame ci sarà un'annata d'oro anche per l'Italeri. Ogni tanto anche i buoni vincono.

Fra gli attributi vi è anche la Fortuna, che inizia per F, come Fortitudo, ma nonostante questo ci schiva accuratamente, quasi fossimo delle puzzole o malati contagiosi. Anche questa sera sono accaduti tanti piccoli episodi che hanno favorito i nettunesi. Come la battuta beffarda del punto del 3 a 2.

Era destino. L'ultimo inning, con due punti da recuperare, Ricki Matteucci, leadoff, faceva il suo dovere, battendo valido (dopo che aveva già battuto con una volata di sacrificio il punto dell'illusorio e momentaneo 2 a 2). Una valida che con 2 gambe molto più giovani sarebbe stato un doppio in piedi, mentre il nostro Ricky alla seconda base non è arrivato salvo. E' stato lui a decidere di correre in seconda? Glielo hanno suggerito? Non importa, è destino. Noi "perdenti" accettiamo il destino e la sconfitta come un peso da sopportare, una palla al piede che ci tiriamo dietro senza protestare, e felici.

Da un possibile doppio, senza eliminati, a niente con un eliminato. Ed il destino, beffardo, ci ha regalato uno dei rarissimi errori dei nettunesi, anzi due. Base a Landuzzi per errore, sostituito da Neri che ottiene la seconda per lancio pazzo (o palla mancata, non importa). Dent come spesso gli è capitato nulla combina se non portare Neri in terza per scelta difesa, concedendosi come secondo eliminato. E il destino ha voluto che fosse Davide Dall'Ospedale, il nostro miglior battitore (per media battuta) a finire strikeout e fuori dai playoff, con Liverziani (che non aveva ancora battuto valido) ad aspettare invano la possibilità di risolvere la partita a nostro favore con un fuoricampo. Cosa sarebbe successo se Ricky si fosse fermato in prima? Molto probabilmente la battuta successiva di Landuzzi (caro Bidi, com'eri stanco uscendo dal campo, dopo aver ricevuto per sei partite in otto giorni; purtroppo non siamo riusciti a scucirlo il tricolore a Barboni), invece di trasformarsi in errore della difesa, sarebbe stato un doppio gioco, e giù due eliminati, con nessuno in base. Oppure ... Beh, è meglio cominciare a pensare all'anno prossimo.

Standing ovation. Queste note al termine della partita proposte dall'ottimo addetto alle musiche erano sicuramente adatte ai nostri avversari, anche se erano dirette ai nostri. Io mi sento di rivolgere un pensiero a Danny Newmann, non me ne vogliano gli altri. Danny non era in serata: troppe valide concesse, troppi ball, troppa fatica a chiudere gli inning. Quanti punti hanno fatto con due eliminati ... Non è riuscito a chiudere la partita, ci ha pensato un buon Cerbone, e mi immagino la rabbia e la delusione di Danny, uscito dal campo salutando il pubblico, levandosi il cappello, come lui solo, purtroppo, usa fare. Credo che i compagni di squadra di Danny Newmann dovrebbero prenderlo ad esempio. La passione del pubblico si alimenta anche con questi gesti. Grazie, Danny, grazie davvero per tutto quello che hai fatto.

Concludo questo commento a caldo, rimandando a qualche riga più sotto l'ultimo commento alla stagione di baseball biancoblù, che comporrò i prossimi giorni, a freddo, con note e statistiche e pagellone finale. Ciao a tutti quei pochi che si sono imbattuti casualmente in queste pagine sparse sul web, e magari hanno perso qualche minuto del loro tempo a leggermi.


La partita
Le statistiche finali dei playoff
Il pagellone finale
Il giudizio finale su Mazzotti e sulla squadra
Quale futuro?

Torna alla Fortitudo page
Torna alla Home Page

La partita.

Cifre impietose ci condannano. Alla fine 6 su 31 con 2 punti battuti a casa e 1 errore, contro un 13 su 37, 4 rbi e 2 errori. 5 basi per ball concesse, contro 5. Appena 5 K contro 11. 4 punti guadagnati sui lanciatori contro appena 1 su Lanfranco.

Ciò nonostante il punteggio è stato in bilico fino al definitivo 4 a 2. Newmann non era certo nella sua migliore giornata, ed anche il rilievo di Cerbone è stato senza dubbio meno all'altezza della grandissima prova fornita in gara 3. Ma non si può certo addebitare la sconfitta alla prova dei pitcher. Newmann, in 6 riprese, ha concesso 9 valide e 5 basi ball, un colpito, 3 punti subiti e 3 K. Cerbone, in 3 riprese, ha concesso altre 4 valide, con 2 K e 1 punto subito. Gli extrabase per i tirrenici sono stati 5: 4 doppi e un triplo. Otoniel Lanfranco ha lanciato 6 riprese, concedendo 4 valide e 4 basi ball, subendo un solo punto (solo homer di Dalton) e mettendo a sedere i nostri battitori ben 10 volte (5 K sui primi 5 battitori affrontati, prima di subire il fuoricampo di Dalton). Tomassi è stato il lanciatore vincente (perdente Newmann), tirando le ultime 3 riprese, subendo due battute valide, concedendo una base ed un paio di lanci pazzi, un K e nessun punto subito.

Otoniel Lanfranco difficilmente sbaglia due partite di seguito. Ma ieri sera era davvero in forma e tranquillo? Allora perché ha lanciato solo 6 inning? In realtà la partita dell'Italeri sta tutta nelle cifre offensive. I due leadoff, Dent e Dall'Ospedale, hanno battuto valido una sola volta a testa, e sono state le uniche volte che si sono visti in base, per un complessivo 2 su 10. I due cleanup che li seguivano nel lineup, Liverziani e Frignani, non hanno battuto valide (0 su 6 complessivo) e sono andati in base per ball una volta a testa. Sheldon, quinto uomo nel lineup, ha chiuso la sua consueta prova mediocre con un 1 su 4. E' stato dalla parte bassa del lineup che si è mosso qualcosa, che unito ad un qualcos'altro che è totalmente venuto meno dalla parte alta, avrebbe determinato una sorte diversa per questa decisiva gara 6. E così, Dalton chiude con 1 su 3 (un solo homer, quindi 1 rbi) e una base guadagnata, Dall'Olio chiude con 0 su 2, ma un bunt che contribuirà al punto del provvisorio 2 a 2 ed una base guadagnata. Matteucci chiude con 2 su 3 ed una volata di sacrificio per il punto del 2 a 2, concludendo però con l'eliminazione in seconda base, dopo il singolo, citata in premessa nell'ultimo inning, sulla quale si potrebbe discutere a lungo. Landuzzi chiude con uno 0 su 3, una base guadagnata e visibilmente stanco per il superlavoro (6 gare come ricevitore in 8 giorni).

Non voglio perorare la causa di Newmann e Cerbone, ma l'attacco Italeri aveva già mostrato una preoccupante mediocrità nelle tre partite di Nettuno, in particolare in gara 5, incapaci di segnare un unico punto al pur rispettabilissimo Masin, praticamente inutilizzato durante la stagione, al quale è stata concessa una completa.

E' inutile proseguire nell'analisi della singola partita, che rispecchia un atteggiamento dell'Italeri non adeguato ai playoff, sul quale tornerò per il giudizio finale sul manager e sulla squadra.

Le statistiche dell'Italeri ai playoff 2002
(Italeri 2 - Caffé Danesi Nettuno 4)

riepilogo attacco - difesa

giocatore   AB   H   RBI   BAVE 1B 2B   3B   HR   BB+IBB   MIB   E SB CS
DALL'OLIO 17 6 1 353 6 0 0 0 2 (+ 3 HP) 478 0 1 2
DALLOSPEDALE 25 8 1 320 8 0 0 0 1 333 3 0 0
DALTON 21 4 3 190 1 1 0 2 3 280 1 0 0
DENT 24 5 1 208 5 0 0 0 2 259 0 2 0
FRIGNANI D. 21 5 5 238 3 1 0 1 2 304 0 1 0
FRIGNANI F. 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
LANDUZZI 18 4 1 222 4 0 0 0 2 286 1 0 0
LIVERZIANI 16 4 2 250 2 1 0 1 11 (+ 1 HP) 520 0 0 0
MATTEUCCI 12 2 1 167 2 0 0 0 0 154 0 0 0
MONARI 1 0 0 0 0 0 0 0 1 500 0 0 0
NERI 12 2 2 167 0 2 0 0 1 231 0 0 0
PAGANUCCI 4 1 0 250 1 0 0 0 0 250 0 0 0
SHELDON 19 4 4 211 2 0 1 1 3 (+ 1 HP) 333 2 0 1
italeri 191 45 21 236 34 5 1 5 28 (+ 5 HP) 329 8 4 3
caffè danesi 198 48 22 242 32 15 1 0 31 (+ 2 HP) 335 5 4 3

riepilogo lanciatori

lanciatore   IP   H   BB+IBB   K   1B   2B   3B   HR   ER   ERAVE   HP   WP   BK
CERBONE 11.0 7 4 7 5 2 0 0 2 1.64 0 0 1
CORRADINI 7.2 11 8 8 8 3 0 6 7.04 0 0 0
MILANO 3.1 4 5 5 2 2 0 0 3 8.10 0 1 0
NAVA 3.2 2 4 8 1 1 0 0 1 2.45 0 1 0
NEWMANN 15.0 15 7 13 11 3 1 0 3 1.80 2 0 0
SHINADA 11.2 9 3 11 5 4 0 0 4 3.09 0 1 0
italeri 52.1 48 31 52 32 15 1 0 19 3.27 2 3 1
caffè danesi 53.0 45 28 46 34 5 1 5 21 3.57 5 4 0

Una breve analisi post statistica. L'Italeri peggiora nettamente le proprie medie battuta e pgl rispetto alla regular season. In realtà la media battuta è "drogata" da gara 1, quando la Fortitudo ha battuto 14 delle 52 battute complessive (quasi il 30% del totale), poi si è bloccata. La media pgl, d'altra parte, ha retto per le prime tre gare. Dunque questo peggioramento è ancor più evidente se consideriamo le ultime quattro partite giocate (tutte perse). Per converso le statistiche dei nettunesi risentono in particolare delle prime due gare al Falchi, veramente deludenti per i tirrenici.

Ciò premesso le statistiche sembrerebbero testimoniare un complessivo equilibrio fra le due squadre. In effetti almeno 3 gare su 6 sono sono state abbastanza equilibrate: gara 2, 3 e 6. In particolare gara 3, finita 3 a 2 per Nettuno agli extrainning, partita, come detto più volte, determinante a ribaltare l'inerzia della serie. Come si è detto, l'equilibrio non c'è stato nei nervi e nel carattere.

Fra i fortitudini si salvano dal marasma Dall'Olio e Liverziani, che hanno una media accesso in base vicina al .500, oltre a Cerbone e Newmann sul monte di lancio, che chiudono con una media pgl sotto il 2.0. Dallospedale finisce con un discreto .320 di media battuta, ma senza extrabasi e soprattutto con 3 errori e con una media accesso in base di .333, bassa per lui. Dalton ha una pessima media battuta, ma porta 3 punti a casa, anche grazie a due fuoricampo. Deludenti anche Frignani e Sheldon, che però battono a casa rispettivamente 5 e 4 punti, anch'essi grazie a fuoricampo. A proposito di home run, da rilevare che la Fortitudo ne ha battuti 5 contro 0 dei nettunesi, mentre i tirrenici hanno battuto 15 doppi contro 5. Considerato che almeno 3 dei fuoricampo bolognesi hanno portato solo 1 punto alla causa, bisogna purtroppo rilevare che a far la differenza sono stati proprio i doppi della Caffè Danesi. 

Il pagellone finale

Faccio riferimento alle pagelle della regular season, rispetto alle quali nulla vi è da aggiungere per gli atleti che non sono stati utilizzati, o lo sono stati solo parzialmente, in queste sei partite di playoff 2002. Dunque non esprimo giudizi su Fabio Betto, Eugenio Monari, Andrea Paganucci, Fabio Frignani.

Il voto finale è bonariamente un mix fra regular season e playoff. In realtà al voto dei playoff occorrerebbe dare un peso maggiore, intorno al 90%, ma, si sa, noi siamo buoni e perdenti.

CLAUDIO LIVERZIANI
Nelle 4 sconfitte non è riuscito a dare una mano alla squadra in attacco, soprattutto in gara 6. I lanciatori nettunesi gli hanno sapientemente fornito palline davvero poco giocabili, regalandogli spesso basi, a volte intenzionali, pur di non subire le sue bombardate, ed alla fine ce lo hanno spento. Rimane un pericolo costante per le difese avversarie.
VOTO REGULAR SEASON 8,5 + VOTO PLAYOFF 6 = VOTO FINALE 7++

DAVIDE DALLOSPEDALE
E' il simbolo della metamorfosi della Fortitudo. Non voglio aggiungere altro, se non che lo aspettiamo ai nastri di partenza del 2003 ancora migliorato.
VOTO REGULAR SEASON 8 + VOTO PLAYOFF 5 = VOTO FINALE 6,5

DANIELE FRIGNANI
Ha senz'altro la scusante dei malanni fisici, ma fa sentire poco la sua potenza nella parte finale di questa serie. Uno di quelli che si salva in difesa.
VOTO REGULAR SEASON 8 + VOTO PLAYOFF 5,5 = VOTO FINALE 7--

MATTEO DALL'OLIO
Abbastanza continuo nel box di battuta e nel guadagnare basi su ball, che rendono la sua media arrivo in base una delle poche all'altezza dei playoff. Peccato per quelle incertezze difensive in gara 5.
VOTO REGULAR SEASON 7,5 + VOTO PLAYOFF 6 = VOTO FINALE 7--

STEFANO LANDUZZI
Occorre premiare il superlavoro di Bidi, praticamente il solo ricevitore utilizzato da Mazzotti nella serie. Per il resto poco anche da lui.
VOTO REGULAR SEASON 7+ VOTO PLAYOFF 6- = VOTO FINALE 6,5

DAVID DALTON
Retrocesso nella parte bassa del lineup è fra i pochi a tenere abbastanza in difesa, ed ogni tanto batte qualche colpo in campo ed anche fuori. Ancora poco per uno yankee.
VOTO REGULAR SEASON 7- + VOTO PLAYOFF 5,5 = VOTO FINALE 6+

RICCARDO MATTEUCCI
Il leone si sveglia quando ormai i compagni gliela hanno data su. Il ruggito è ancora buono, ma la corsa ....
VOTO REGULAR SEASON 6++ + VOTO PLAYOFF 6-- = VOTO FINALE 6

DARREL DENT
E' purtroppo tornato quello che conoscevamo, e tornato nelle ultime 4 gare e sinceramente speriamo di non rivederlo più, comunque in bocca al lupo alla nostra gazzella.
VOTO REGULAR SEASON 6+ + VOTO PLAYOFF 5 = VOTO FINALE 5,5

DAVID SHELDON
Mediocre il suo campionato, scarsissimo il suo playoff, con errori e davvero poche presenze in base. Per il veterano è ora della pensione? Non a Bologna, prego. Un unico inutile ruggito in gara 3.
VOTO REGULAR SEASON 6+ + VOTO PLAYOFF 5 = VOTO FINALE 5,5

ALESSANDRO NERI
Incide davvero molto poco, quando la Fortitudo, povera di idee e di soluzioni, aveva bisogno di qualche sorpresa positiva dalla propria panchina.
VOTO REGULAR SEASON 6+ + VOTO PLAYOFF 5,5 = VOTO FINALE 6-

AYAHITO SHINADA
Non gli hanno dato occasione di rifarsi. Stupenda gara 1, pessima gara 4, come sarebbe stata gara 7?
VOTO REGULAR SEASON 8 + VOTO PLAYOFF 5,5 = VOTO FINALE 7--

DANIEL NEWMANN
Cuore, impegno, simpatia, bontà. Non basta. Quanto è mancato all'attacco, caro Mazzotti ...
VOTO REGULAR SEASON 7,5 + VOTO PLAYOFF 6+ = VOTO FINALE 7-

RICCARDO CORRADINI
Non sono tutte sue le colpe, ma non è quel baluardo visto in campionato .... proprio no.
VOTO REGULAR SEASON 7 + VOTO PLAYOFF 5,5 = VOTO FINALE 6+

MARK CERBONE
L'unico della squadra con la mentalità giusta per affrontare i playoff. Assolutamente da confermare.
VOTO REGULAR SEASON 6,5 + VOTO PLAYOFF 7,5 = VOTO FINALE 7

MATTEO NAVA
Disastroso. Ha ancora bisogno di molta gavetta in una squadra con meno ambizioni.
VOTO REGULAR SEASON 6,5 + VOTO PLAYOFF 5 = VOTO FINALE 6--

FABIO MILANO
Rimango dell'avviso che questo giocatore sia male utilizzato. La media pgl è da addebitare a Nava. Meglio che cambi aria l'anno prossimo, soprattutto per se stesso.
VOTO REGULAR SEASON 6++ + VOTO PLAYOFF 5,5 = VOTO FINALE 6-

Il giudizio finale su Mazzotti e sulla squadra

Come si è già potuto capire - per i pochi che hanno letto i miei resoconti - il mio giudizio sul manager dell'Italeeri non è totalmente positivo. Anticipo subito che se devo dargli un voto, Mazzotti comunque si merita, a mio avviso, la sufficienza piena; un 6,5 per intenderci. Però, ci sono molti però.

Se analizziamo la stagione dell'Italeri troviamo molte analogie con la precedente. Quasi sempre in testa nella regular season, superati nel finale da Rimini dopo lo scontro diretto nella tana dei Pirati. Identico ranking per la Fortitudo nel 2001 come nel 2002 (39 vittorie e 15 sconfitte). Playoff, purtroppo, molto simili (in entrambe le occasioni contro Nettuno: 1 a 4 nel 2001, 2 a 4 nel 2002, sempre con tre sconfitte allo "Steno Borghese" più una al "Gianni Falchi").

Simili problemi per i pitcher, infortuni a fine stagione e flessione ai playoff, e per l'attacco, ottimo in regular season, quasi nullo nelle partite che contano in semifinale.

Una stasi simile è dunque di per se un fattore negativo, visto che comunque la potenzialità della squadra è aumentata di molto. Cerco di dimostrare questa tesi.

Capitolo pitcher. Anche quest'anno la Fortitudo ha avuto il miglior lanciatore straniero. Wakita  poteva essere anche meglio di Shinada, ma non dimentichiamoci che non lo abbiamo potuto schierare per l'infortunio nell'ultima parte della stagione regolare, e soprattutto nei playoff, a parte qualche soffertissimo inning. Newmann è quello dell'anno scorso, forse un po' calato. I rilievi sono migliorati, e l'innesto di Cerbone ha migliorato ed allungato il nostro parco dei lanciatori, rispetto al 2001. E' vero, ci è mancato Betto nelle ultime gare di stagione regolare e nei playoff.

Capitolo attacco e difesa. Il nucleo degli italiani è senza dubbio il più forte che c'è in Italia. A fianco dei migliorati Dall'Ospedale, Frignani, Landuzzi ed il sempre utile Dall'Olio, è stato inserito il miglior giocatore italiano, Claudio Liverziani. La scelta ricaduta sugli stranieri è stata invece infelice. Se su Dalton il giudizio è sostanzialmente positivo, Dent si è rilevato un giocatore spesso inutile se non dannoso. Inspiegabile la perseveranza di Mazzotti a riproporlo come leadoff, ruolo naturale di Dallospedale. Così come un errore si è rivelato mandare via Scott Seal, che in prospettiva sarebbe stato più utile di Darrel. Sicuramente batteva meglio, soprattutto più extrabase e rbi. Dunque, nel capitolo stranieri, di due non si fa un Santana. Nonostante questo il nostro attacco è migliorato, e le cifre della regular season lo dimostrano. Questo nonostante i veterani non abbiano battuto con continuità. Resta da spiegarsi perché anche quest'anno le medie battuta cadano verticalmente nel momento cruciale, i playoff.

Una squadra, comunque, con innesti di qualità. Da Rimini è arrivato anche Sheldon, considerato il miglior terza base del campionato. David ha disputato una stagione molto deludente, in attacco come in difesa, condizionato anche da infortuni. Sulla carta comunque avevamo una difesa da fare invidia: Dallo in seconda, Sheldon in terza, Dalton interbase, Dall'Olio in prima o come jolly negli altri tre ruoli. Invece tanti, anche decisivi, sono stati gli errori e le indecisioni dei nostri interni, anche nei playoff.

Un manager, come ogni allenatore e responsabile tecnico di una squadra, deve poi essere un motivatore, uno capace di gestire un gruppo, infondendo sicurezza, agendo sulla psicologia e sulla forza morale dei giocatori. Dal di fuori si evince che le debolezze mostrate l'anno scorso sono rimaste immutate, e nei momenti difficili la Fortitudo si scioglie. Spietata con i deboli (23 vittorie su 24 incontri contro le ultime quattro classificate), incerta con i pari grado (8 vittorie e 10 sconfitte in regular season con Rimini, Nettuno e Grosseto e 2 a 4 in semifinale con Nettuno).

La Fortitudo, in attacco, si è affidata quasi esclusivamente alla pericolosità delle proprie mazze, e nelle giornate grame ha inevitabilmente perso. Raramente abbiamo inventato qualcosa di diverso, qualche gioco offensivo, qualche rubata, qualche bunt o qualche gioco da batti e corri. In difesa, alcune mosse e scelte tecniche della panchina hanno creato giustificate perplessità fra gli appassionati (ad esempio il finale di gara 2 a Modena).

Bisogna anche precisare che siamo stati eliminati da Nettuno non solo perché ci è superiore come mentalità ed approccio ai playoff. La Caffè Danesi conta su tre pitcher partenti del calibro di Ventura, Lanfranco e Vigna, e gli ultimi due sono a mio avviso tra i primi cinque del campionato. In attacco ogni uomo del lineup è capace di battere, come del resto vale anche per noi.

Ciò nonostante si è avuta la netta impressione di aver buttato via qualcosa di importante. Se l'anno scorso la Fortitudo era visibilmente inferiore a Rimini e Nettuno, quest'anno non era così, non era davvero così.

Ipotesi per il futuro.

Se decidesse il sottoscritto ... Ecco le mie proposte.

Conferma in blocco del gruppo base degli italiani, che dichiarerei incedibili. Dunque Dallospedale, Frignani, Liverziani, Landuzzi e Dall'Olio.

Conferma di Shinada come pitcher straniero; se non è possibile ricerca anche nel nostro campionato di un suo sostituto (si potrebbero provare Samboy e Kelly). Conferma di Newmann, Cerbone e Corradini.

Cercare di sistemare Nava, Paganucci e Monari in compagini di bassa A1 o A2 per maturare. Monari si potrebbe anche provare a tenere, utilizzandolo come vice Landuzzi. Milano può finire sul mercato ed approdare in una squadra di medie ambizioni. Valutare se tenere o meno Fabio Betto (vedi sotto).

Valutare se tenere Dalton, oppure cercare un'altra interbase americana, se si trova di meglio.

Per quanto riguarda Sheldon lo si può tranquillamente lasciare libero, se si riesce a trovare un buon terza base, anche straniero (dove è finito Ruben Santana?).

Per quanto riguarda Matteucci, se se la sente di continuare, un posto nel roster a mio avviso lo dovrebbe avere sicuramente: può battere ancora meglio della maggior parte dei giocatori di A1. Nel roster può restare anche Neri, come riserva degli esterni, assieme a Newmann.

A questo punto ripartiremmo più o meno così:
lanciatori partenti: Shinada (X), Newmann, Betto, X
lanciatori rilievi: Cerbone, Corradini, X
interni: Dall'Olio (riserva jolly), X, Dall'Ospedale, Dalton (X), X
esterni: Frignani, Liverziani, X
ricevitori: Landuzzi, X (Monari)
riserve: Matteucci, Neri

E' ovvio che le X dipendono molto dal verificarsi o meno di certe partenze. La novità più evidente che propongo, puntando ad un miglioramento del nostro monte di lancio, è di mettere a contratto un altro lanciatore con caratteristiche di partente. Italiano od oriundo che sia, occorre un lanciatore davvero buono, per far fronte ai cedimenti di Newmann, dovuti a ragioni anagrafiche, e dell'ancora non totale affidabilità di Betto. A fianco del partente di gara 1, le altre due gare del trittico vedranno partire due di questi tre lanciatori, con il terzo pronto per un buon rilievo, assieme a Cerbone, che abbiamo visto all'occorrenza saper ben figurare anche da partente. A completare il monte di lancio confermerei Corradini e rimpinguerei il gruppo con un giovane, a meno che uno fra Nava e Milano non rimanga. Se posso fare un nome per il partente sentirei da Modena la disponibilità di Lucena, magari offrendo il rientro di Nava. Lo stesso Betto può essere messo sul mercato, a fronte però di un altro arrivo di un lanciatore con caratteristiche simili di affidabilità, tipo Marchini o Zambelli, o meglio, se si riesce.

In difesa, risolto il tema dell'interbase (Dalton o uno nuovo), occorre cercare sul mercato un prima base e un terza base, uno dei quali può essere anche straniero. Questo se si ritiene di rinunciare alle prestazioni di Sheldon e di impiegare stabilmente Liverziani all'esterno o al limite come DH. Il terza base bisogna che sia valido! Se si trova solo il terza base si può impiegare Dall'Olio stabilmente in prima base, evitando prevedere una riserva jolly per gli interni. Per quanto riguarda il catcher, opterei per cercare un discreto vice Landuzzi (per esempio Sanna di Anzio); in alternativa (ma forse è un rischio) dare piena fiducia a Monari.

All'esterno in realtà potremmo non aver bisogno di ulteriori rinforzi, in quanto la X può essere coperta anche quest'anno alternativamente da Newmann e Neri. Qualora i nuovi interni non soddisfino appieno come potenzialità offensiva, si può pensare ad un buon battitore, che in difesa potrebbe essere impiegato all'esterno. Un giocatore come Finetti o come tanti stranieri che abbiamo visto in altre squadre, che possa essere più efficace di Dent.

In sostanza, stanti le conferme di cui ho parlato sopra, le modifiche sostanziali che propongo sono le seguenti:
un quarto lanciatore di peso;
un nuovo e bravo terza base;
un vice ricevitore affidabile;
almeno uno dei nuovi arrivi deve essere un buon battitore (interno o esterno di difesa).

VIVA FORTITUDO. VIVA ITALERI. GRAZIE COMUNQUE.