Negli
anni ’80, nel New Jersey, all’ombra della stella di Springsteen,
l’italo americano John Bongiovi cresce sognando di emulare il suo idolo,
approfittando anche della collaborazione di suo cugino Tony, proprietario
dei rinomati Powerstation Studios di New York. Nel 1983 incide il singolo
"Runaway", che ottiene una buona diffusione da parte delle radio
di New York. John decide di insistere e forma la sua band con il
chitarrista Richie Sambora, il batterista Tico Torres, il bassista Alec
John Such e il tastierista David Bryan. Il cantante e leader (in arte Jon)
dà il nome Bon Jovi al gruppo, che dopo un tour con gli ZZ Top incide il
primo, omonimo album. Grazie alla ripubblicata "Runaway", il
disco ottiene un lusinghiero successo. Nel 1985 giunge "7800
Farenheit", che delude parzialmente le attese. Una performance di
buon livello al Farm Aid tiene però alto l’interesse per il gruppo, che
con un nuovo produttore e un nuovo gruppo creativo (Bongiovi, Sambora e
Desmond Child, reduce da esperienze con Aerosmith e Kiss) incide "Slippery
when wet".
"You Give Love A Bad
Name", "Living On A Prayer", "Wanted Dead Or Alive"
trascinano il terzo album del gruppo allo status di successo planetario.
La musica dei Bon Jovi è un mainstream rock che sembra fatto apposta per
le radio, ma il gruppo non è amato dai critici, che li giudicano
commerciali e inconsistenti. Caso vuole che quando nel 1988 arriva
"New Jersey", qualche velleità leggermente più introspettiva,
blues e acustica presente nel disco venga "punita" dal pubblico
con vendite inferiori a quelle di "Slippery when wet", per
quanto le energetiche "Lay your hands on me" e "Bad
medicine" siano pur sempre in grado di garantire 8 milioni di copie
vendute.
L’imponente tour del 1989
li colloca tra le bands più viste del mondo. Viene quindi il momento di
una pausa, che consente a Jon di incidere un disco solista, la colonna
sonora di "Young guns II - Blaze of glory" (1990), un successo
che gli consente anche di fondare l’etichetta personale Jambco.
Nel 1991 anche Richie
Sambora incide "Stranger In This Town". Nel 1992 il gruppo torna
in studio per "Keep the faith". Per parte del 1992 e tutto il
1993 la band si dedica a mini-tours, che si concludono all’inizio del
1994 con la raccolta "Cross road", cui viene aggiunta "Always",
smash-hit dai toni melodici, con la quale Bon Jovi sfida Bryan Adams sul
terreno delle ballate romantiche cantate con voce ruvida. Il titolo
tuttavia rivela come la band, e in special modo il suo leader, si trovi di
fronte a un bivio tra carriera solista (nonché cinematografica) e
proseguimento del cammino intrapreso insieme. Alec John Such decide di
andarsene, Richie Sambora e Tico Torres si dedicano alle avvenenti
fidanzate (Heather Locklear e Eva Herzigova). Bisogna attendere il 1995
per vedere un album in studio, "These days", che sembra diviso
tra la voglia di percorrere nuove strade e il ripiegamento sulla formula
che ha reso Bon Jovi un marchio miliardario. Il 1996 è contrassegnato da
un nuovo tour mondiale, e il 1997 da un nuovo progetto di Jon Bon Jovi
solista, che consiste in un film e un disco paralleli "Destination
Anywhere". Nel
1998 esce il secondo disco di Richie Sambora, "Undiscovered Soul".
Nel 2000 esce il nuovo ed
atteso album della band "Crush" che vende abbastanza. Nel 2001
finalmente i Bon Jovi decidono di pubblicare un album dal vivo : "One
wild night live 1985-2001" che contiene anche inediti come
"Rockin' in the free world" cantata in Sud Africa in onore di
Nelson Mandela.
Adesso i Bon Jovi sono al
lavoro per completare il nuovo album "Bounce" in cui ci saranno
alcune canzoni scritte dopo gli attacchi terroristici alle Twin Towers di
New Jork.