RIFORMA DELLO STATO GIURIDICO
DEI DOCENTI UNIVERSITARI
di Enrico BEGHELLI
Salutando tutti gli intervenuti
a questa Assemblea, Studenti, Ricercatori, Docenti, il Rettore, ringrazio
chi ha voluto e permesso questa giornata.
Come non succedeva da tempo,
grazie a questa “riforma” (o meglio contro riforma) il Ministro
Moratti è riuscita a mettere in un colpo solo dallo stesso lato
della barricata: studenti, ricercatori, professori, rettori e bidelli.
E’ ormai chiaro come questo
“malcontento” aleggi negli atenei italiani, e sopratutto
a vari livelli andando dalle manifestazioni studentesche, agli scioperi
del dei professori, alle decisioni di alcuni senati accademici di attuare
blocchi della didattica.
Era ora che anche Bologna si
scuotesse e prendesse parte a questa protesta.
Nel nostro Ateneo varie sono state le singole iniziative prese in appoggio
alla protesta:
I Ricercatori si sono da tempo uniti in coordinamento e hanno proposto
il ritiro delle domande di affidamento e supplenza sulla didattica,
ottenendo (come è avvenuto ad esempio al consiglio di facoltà
di scienze) l’appoggio degli studenti e dei professori, che si
sono impegnati a fare altrettanto.
Mercoledì scorso poi c’è stata la manifestazione
che ha visto studenti e ricercatori affiancati in corteo.
Il Rettore ha preso posizione sui giornali e all’interno della
CRUI e oggi ha indetto questa assemblea, accettando una specifica richiesta
dei ricercatori (anche se con un mese di ritardo).
Però ora occorre che tutto
questo prenda una forma più definita, occorre che tutte queste
singole iniziative, almeno a livello locale, so coordinino tra loro.
Riteniamo sia importante che:
? Primo: che l’Università di Bologna si faccia carico di
promuovere l’informazione sulla riforma e il DDL e le sue conseguenze,
contribuendo a far crescere la coscienza critica degli studenti
? Secondo occorre capire quale sarà l’effetto che la riforma
avrà sulla realtà Bolognese, cioè all’interno
del nostro Ateneo. E’ vero che esistono ancora lati oscuri domande
aperta che la riforma lascia, ma, dati alla mano, occorre che tutti,
studenti (dalle matricole ai laureandi) e comunque chiunque faccia parte
del mondo accademico, possa rendersi conto di quello che accadrà
(gli o le accadrà) qui a Bologna, con l’entrata in vigore
del DDL e della riforma.
Pertanto chiediamo:
? Che il coordinamento della protesta, partendo proprio da questa assemblea,
abbia lo spunto necessario per ampliarsi e unificaresi.
? Che il Senato Accademico e il Rettore, che già hanno manifestato
il loro appoggio alla protesta, si facciano carico e promotori di questa:
o Sia a livello della divulgazione delle informazioni sulla riforma
e il DDL, chiedendo alle singole facoltà, ai corsi di laurea,
sino ai singoli docenti di attivarsi in merito e, se necessario, prendere
posizione su questo;
o Sia nell’approfondimento della discussione, chiarendo e analizzando,
magari tramite un documento, quali saranno le conseguenze di questa
riforma nella realtà bolognese, all’interno del nostro
ateneo. Rivolgendosi perciò sia al mondo della Ricerca e docenza
(colpita dal DDL) che della didattica, cioè degli studenti (colpiti
dalla riforma).
Enrico Beghelli
Consigliere Studentesco per
Sinistra Universitaria