Diffusori Chopin

 

Precedente Home Su Successiva

Download relazione .PDF

Download disegni .DWG e .WMF

Gli obbiettivi di base

Negli ultimi quattro anni ho ascoltato con soddisfazione buona musica utilizzando come diffusori il dei cheap-trick con Fostex FE127. Il progetto è derivato da una proposta apparsa sulla rivista Costruire HiFi.

All’inizio del 2003 ho cominciato ad sentirmi un poco insoddisfatto perché, pur dimostrando una naturalezza di emissione ed una facilità di ascolto notevoli, questi piccoli monovia mancano della matericità propria della musica dal vivo. Mi riferisco naturalmente all’ascolto di insiemi strumentali di dimensioni medio-grandi.

Ho iniziato quindi a lavorare ad un progetto di diffusore plurivia con i seguenti obbiettivi di  base:

Caratteristiche di coerenza di e precisione di immagine comparabili a un monovia

Buon impatto e presenza della emissione in bassa frequenza (30-100 Hz)

Alta velocità e smorzamento della emissione in bassa frequenza

La scelta conseguente è stata quindi di centrare il progetto su altoparlanti a larga banda aiutati in basso da un woofer adeguato curando soprattutto la coerenza di fase nella zona di incrocio.

La scelta degli altoparlanti ed il loro caricamento

Ho quindi cominciato a pensare ad una soluzione e ne è uscito un percorso che mi ha portato ad ipotizzare prima tutta una serie di progetti basati su array più o meno numerosi di Fostex FE83 o FE103 utilizzati a dipolo o in cassa chiusa uniti a un woofer sempre in cassa chiusa. Non volevo infatti perdere quelle caratteristiche tipiche dei Fostex che mi appagavano all’ascolto.

Nella figura sono mostrate le varie fasi della evoluzione del progetto che è passato per nove diverse ipotesi  prima di approdare alla soluzione finale

Il progetto ha  subito una svolta in seguito all’ascolto di un coppia di Fostex FX200 montati in bass-reflex da 35 litri così come suggerito dal costruttore.

Questo altoparlante mi colpì per la completezza del suo suono e per la notevole facilità di emissione, decisi quindi di usarlo come base del progetto.

Per la parte bassa dello spettro, dopo una attenta selezione, scelsi un altoparlante Ciare che fosse adeguatamente veloce e adatto a a lavorare in cassa chiusa: il modello HW202.

In seguito decisi di rifinire meglio la gamma alta con il super tweeter a tromba FT17H sempre della Fostex.  

 

Fostex FX200

Il Fostex FX200 è un largabanda da 200mm di diametro monomembrana con una estensione che arriva in alto a 20 kHz. Caricato in bass-reflex può essere un ottimo monovia, ma in questa configurazione mostra qualche limite data la piccola escursione possibile in zona lineare (Xmax=1mm). Pur avendo una sensibilità di 92 dB/W(m), a livelli di ascolto normali è facile oltrepassare la massima escursione causando quindi distorsioni per la non linearità di risposta (intermodulazione).  

cliccare per ingrandire

Come si vede dal grafico a destra ad 1W di potenza l’altoparlante esce dalla zona di funzionamento lineare sotto 100Hz.

Ho deciso quindi di utilizzarlo in una cassa chiusa tagliandolo in basso in modo di arrivare a pressioni acustiche vicine ai 100 dB rimanendo entro la massima escursione di 1mm  

cliccare per ingrandire

Il grafico a destra mostra l’impedenza reale dell’altoparlante misurata in aria libera e nel volume chiuso da 35 litri con assorbente acustico utilizzato per la realizzazione finale.

Il materiale smorzante è stata aggiunto fino a ottenere un coefficiente di merito totale di circa 0.7 e quindi una risposta senza sovraelongazioni e con la massima velocità.  

cliccare per ingrandire

Ciare HW202

 

L’altoparlante Ciare HW202 è stato scelto perché nella gamma dei 200mm di diametro, sia per i valori di Qts e Vas che per il fatto di avere il cono in carta trattata, è il più adatto ad essere caricato in cassa chiusa e quindi a sposarsi bene con la velocità del Fostex.

Per aggiungere un poco di estensione in gamma bassa ho aggiunto una massa di 7g al cono utilizzando degli O-ring in neoprene incollati direttamente sul diametro della bobina.  

Inoltre, per una ragione che spiegherò più avanti, ho utilizzato due driver in parallelo per ogni diffusore.

Infine ho scelto di collegare i woofer ad un amplificatore dedicato a bassa impedenza di uscita con filtro passa.basso attivo in modo che l’amplificatore principale possa pilotare i largabanda nel miglior modo possibile.  

 

cliccare per ingrandire

 

cliccare per ingrandire

Fostex FT17H

Il Fostex FT17H è un super tweeter a tromba con una estensione oltre i 40 kHz ed ha un buon rapporto prezzo/prestazioni.

Ho pensato di usarlo come complemento per le altissime frequenze dove mi sembrava che l’FX200 diventasse un poco calante e troppo direttivo.

Il supertweeter è tagliato a circa 15 kHz ed è collegato ad un attenuatore in modo da poterne calibrare l’intervento anche in funzione dell’ambiente di ascolto  

 

cliccare per ingrandire

La tabella mostra il riepilogo delle grandezze caratteristiche dichiarate dal costruttore e rilevate dopo un rodaggio di 50 ore con rumore rosa.

Le misure sono state effettuate utilizzando il software Speaker Workshop ed un computer IBM Thinkpad 2647 con scheda audio integrata .

Sono anche riportate le grandezze derivate dalle precedenti e che sono state utilizzate per le simulazioni di funzionamento.

 

 

Nella foto a lato è mostrata la modifica degli altoparlanti HW202 per aumentare di 7g il peso della massa mobile incollando due O-ring sul diametro della bobina.  

 

Il mobile mobile: le ragione tecniche ed estetiche

La scelta del mobile è sempre legata a considerazioni tecniche derivate dalla specifiche di progetto e a valutazioni estetiche perché con questi oggetti bisogna necessariamente convivere.

L’aspetto tecnico mi ha portato a progettare un mobile dove il Fostex FX200 ed i due Ciare HW202 avessero ciascuno un volume separato. Inoltre ho scelto di disporre i due woofer simmetrici rispetto al largabanda in modo da portare a coincidere i punti di emissione delle due bande di frequenza. Potrebbe sembrare inutile perché alla frequenza prevista per l’incrocio, attorno ai 150 Hz, la lunghezza d’onda è di oltre 2 metri e gli altoparlanti potrebbero essere assimilati ad una sorgente puntiforme unica in qualsiasi posizione stiano entro una sfera di 1 metro di diametro. In realtà, avendo scelto di minimizzare la rotazione di fase utilizzando un crossover del 1° ordine, i woofer si trovano ad avere una emissione ancora udibile oltre i 1000 Hz quando non si comportano più come sorgenti puntiformi. In questo caso una disposizione “qualsiasi” porta a risultati “qualsiasi” con perdita di coerenza e di stabilità di immagine.

Dal punto di vista estetico, sono approdato a due soluzioni entrambe completamente calcolate, progettate e disegnate fino ai particolari costruttivi. Per ogni soluzione è stato elaborato un modello tridimensionale sia esterno che dei volumi interni in modo da poterne verificare l’aspetto e le eventuali possibilità di risonanze.

Le figure mostrano il risultato della simulazione 3D. La scelta della comunità familiare è caduta sulla soluzione n°2 giudicata più “vecchio stile” ed in armonia con il resto della casa.

cliccare per ingrandire

 

cliccare per ingrandire

 

La simulazione dei parametri di funzionamento

cliccare per ingrandire

Per la simulazione dei parametri di funzionamento inizialmente ho utilizzato i soliti software reperibili gratis o a basso costo su internet. La mia preferenza va a WinISL per la completezza dei risultati ottenibili soprattutto nella versione Pro. Utilizzo anche Speaker Pro 6 della Visaton, un vecchio programma in Dos, ma molto completo anche perché è uno dei pochi che permette la simulazione complessiva del diffusore e non solo del singolo altoparlante.

Dopo i primi dimensionamenti di massima fatti utilizzando i programmi ricordati, mi sono reso conto che essi non erano assolutamente sufficienti per uno degli scopi che mi ero prefisso: studiare l’emissione complessiva in modulo e fase degli altoparlanti nella zona di transizione tra largabanda e woofer in modo da dimensionare il crossover ottimizzando la pressione acustica e la fase acustica. Qualche risultato l’ho ottenuto con  Speak della GedLee LLC, ma il programma era parecchio instabile almeno sul mio PC.

Non volevo nemmeno ricorrere a software di alto costo e quindi ho deciso di farmi la mia simulazione utilizzando Excel costruendo un foglio relativamente complesso che tiene conto nell’elaborare la risposta complessiva della vera impedenza dell’altoparlante, del crossover attivo o passivo e di eventuali reti di compensazione dell’impedenza, il tutto per largabanda + woofer. Nella figure a sinistra si vedono alcune delle schermata del programma.  

 

cliccare per ingrandire

 

Successivamente sono passato all’utilizzo del programma di simulazione Microcap7 con il quale ho brillantemente risolto tutti i miei problemi. È chiaro che per utilizzare sia Excel che Microcap occorre una certa conoscenza sia della teoria dei circuiti in generale sia in particolare di quella dei circuiti equivalenti acustici ed elettrici degli altoparlanti. In questo mi ha aiutato la mia formazione scolastica di ingegnere elettrotecnico.

In particolare la procedura di calcolo da me applicata può essere così riassunta:

  1. Misura dei parametri reali degli altoparlanti utilizzando il programma Speaker Workshop

  2. Calcolo dei valori dei componenti del circuito equivalente elettrico degli altoparlanti. Il calcolo è fatto in automatico dal sopraccitato programma.

  3. Calcolo dei parametri della cassa acustica e combinazione con i parametri degli altoparlanti per avere i valori dei componenti del circuito equivalente elettrico degli altoparlanti nei volumi di lavoro. Questo calcolo viene effettuato utilizzando un foglio Excel la cui schermata riassuntiva è mostrata a pagina 8

  4. Inserimento del circuito equivalente così calcolato nello schema di simulazione Microcap unitamente ai parametri del crossover attivo o passivo e di quelle altre grandezze che possono interessare la risposta del sistema: impedenza amplificatori e cavi. Nella figura sottostante è illustrato il circuito equivalente del sistema pre + crossover attivo + cavi + altoparlanti in una delle configurazioni prese in esame.

  5. Simulare la risposta in frequenza del sistema. Con gli strumenti a disposizione nel programma è molto semplice sommare vettorialmente le emissioni di più altoparlanti e quindi verificare la risposta complessiva in modulo e fase

  6. Ottimizzare i parametri a disposizione per ottenere il risultato voluto. Microcap ha una funzione di ottimizzazione che aiuta notevolmente in questa fase.

Ho eseguito questa procedura in due casi illustrati di seguito:

Pre + biamplificazione

Le figure seguenti mostrano il risultato della simulazione nel caso dell’utilizzo di preamplificatore con crossover attivo e biamplificazione il cui circuito equivalente è riportato nella pagina precedente.

cliccare per ingrandire

cliccare per ingrandire

cliccare per ingrandire

I parametri del crossover sono stati ottimizzati per avere una risposta complessiva, in termini di somma vettoriale delle emissioni degli altoparlanti, il più regolare possibile sia in modulo che fase.

Il diffusore ha in basso un limite a meno 3dB attorno ai 40 Hz e dimostra una notevole regolarità nella risposta in fase

Il modulo e la fase dell’impedenza teorica dei woofer e del largabanda sono riportati nel diagramma a lato.

Entrambi costituiscono per il relativo amplificatore un carico regolare e senza problemi.

Naturalmente l’impedenza nominale del largabanda é di 8 ohm, mentre quella dei due woofer in parallelo é di 4 ohm.

Quest’ultima sarà gestita da un amplificatore a stato solido da 80W con fattore di smorzamento di circa 100 che ho realizzato in modo specifico per questi diffusori.  

In pratica, dopo una verifica all'ascolto e facendo tesoro delle indicazioni e delle critiche costruttive avute durante la finale del Trofeo Ciare 2004 il circuito completo dei collegamenti stato ottimizzato come da figura seguente:

Come si vede é stato inserito un filtro notch nel circuito del Fostex FX200 per attenuare un picco di circa 5 dB a 4000 Hz dovuto ad un breakdown del con (quasi tutti i LB Fostex da 8" richiedono un filtro notch...). L'immagine é migliore e la fatica di ascolto si riduce.  Per mia comodità ho installato il filtro notch nel contenitore dell'amplificatore dedicato ai diffusori, ma nulla vieta di installarlo all'interno del mobile; in questo caso potrebbe essere collegato a valle della derivazione del FT17H.

Il passa basso dell'ampli dedicato é realizzato secondo lo schema seguente in modo da permettere una regolazione sia della pendenza di attacco che una (parziale) compensazione del roll-off verso il  basso dei woofer in cassa chiusa.

La regolazione del guadagno dell'amplificatore dedicato può essere fatta utilizzando un segnale a 100 Hz ed un millivoltmetro in c.a.: a 100 Hz la tensione di uscita dell'ampli dedicato ai woofer deve essere da 1 a 1.5 volte la tensione applicata al FX200. La frequenza di taglio va regolata a 150 Hz. 

Un affinamento in funzione dell'ambiente di ascolto e dei gusti personali é possibile ad orecchio o misurando la risposta reale dei diffusori con schede tipo Clio o cloni vari...

Ampli integrato

Le figure seguenti illustrano il caso di utilizzo di un amplificatore integrato.

cliccare per ingrandire

cliccare per ingrandire

cliccare per ingrandire

La sezione passa alto del crossover per il largabanda è implementata in modo passivo con un condensatore da 200 µF (ho simulato su Microcap con 250µF, ma poi in pratica ho utilizzato 200µF alzando un poco la frequenza di taglio.

La curva di risposta in modulo e fase è simile a quella del caso precedente.  

Lo schema dei collegamenti in questo caso é il seguente:

Il trasformatore di segnale serve ad isolare galvanicamente i due amplificatori e dovrebbe avere un rapporto in discesa che va da 1:5 a 1:10 ( e naturalmente una buona risposta fino ai 30 Hz.

La tarautura si fa come nel caso precedente.

La realizzazione

Una volta operate le scelte tecniche ed estetiche, sono passato ai dettagli della realizzazione ed infine ai disegni costruttivi.

Disegno1.gif (21540 byte)

cliccare per ingrandire

Disegno2.gif (20431 byte)

cliccare per ingrandire

Lo studio dei divisori interni e degli irrigidimenti è stato accurato in modo da evitare ampie superfici di forma regolare che potessero andare in risonanza su frequenze specifiche.

Date le notevoli dimensioni ho utilizzato una struttura composita: le pareti sono costituite da un pannello interno in truciolare con spessore di 18mm e da un pannello esterno in MDF da 12mm per complessivi 30 mm. Inoltre sulle pareti laterali sono applicati della tavole in multistrato marino Okume da 20mm aventi sia funzioni estetiche che di rinforzo.

Per la costruzione ho iniziato ad assemblare la scatola interna in truciolare con I relativi setti divisori e gli irrigidimenti interni. Ho utilizzato abbondante colla vinilica e circa 200 viti per ogni diffusore.

I pannelli esterni in MDF sono stati incollati sulle pareti della scatola interna curando particolarmente le giunzioni in modo da vere un parallelepipedo perfetto

Sono poi passato alla fase di finitura della superficie e verniciatura. Ho  utilizzato un buon sottofondo riempitivo applicato e lisciato più volte fino ad avere una superfici perfettamente regolari.

Ho rifinito il mobile con una vernice nera opaca molto resistente.

I pannelli laterali in multistrato Okume sono state preparati separatamente lasciandoli in colore naturale e applicando a tampone sulla superficie parecchi strati di gommalacca sino ad avere un aspetto lucido e setoso.

Per I piedi di appoggio ho utilizzato dei cilindri in teflon caricato con grafite saldamente avvitati sul pannello di base.

Ciascuno dei diffusori pesa circa 80kg, ho quindi inserito nella parete superiore due inserti in ottone con un foro filettato che servono per agganciare un’asta in legno lunga circa due metri che faciliti il trasposto a spalla dell’oggetto.

Il pannello frontale è arretrato di 10mm in modo da creare una sede per la cornice della griglia di protezione .

Il perimetro di queata sede è rifinito con un profilo da  10x10mm in legno chiaro, sempre verniciato con gommalacca, avente sia funzione estetica che di fissaggio della griglia di protezione anteriore. Ho utilizzato dei magneti cilindrici con diametro di 5mm e lunghezza 5mm annegati in posizioni corrispondenti nella cornice e nel telaio della griglia. Ciascuna coppia di magneti ha, quando é in contatto, una forza di attrazione di circa 50N e per ogni griglia ne ho utilizzato 16 coppie.

Per il materiale della griglia di protezione ho ricercato una soluzione che mi permettesse di utilizzare i diffusori in modo accettabile tenendola in posizione. La scelta finale è caduta su una rete in kevlar leggera e non molto  fitta. Si è dimostrata eccezionalmente trasparente al suono e naturalmente molto resistente ad ogni tentativo di attacco agli altoparlanti sempre possibile in una casa frequentata da bambini.

Le misure finali  

METODOLOGIA .

Per le misure finali ho utilizzato il software Speaker Workshop, reperibile freeware su internet e che permette delle misure sufficientemente accurate disponendo di un buon microfono + preamplificatore + scheda audio.

Per i primi ho utilizzato la sezione micro+pre di un fonometro B&K che, anche se un poco datato, ha una linearità eccellente da 20Hz a 40 kHz. La scheda audio è quella del mio portatile IBM Thinkpad con sampling rate fino a 48kHz.

Ho eseguito misure in campo vicino per la parte di spettro fino a 500 Hz e in asse ad 1m da 500Hz a 20 kHz. Non disponendo di una camera anecoica ho utilizzato come luogo di misura il giardino di casa in giornate di assoluta calma sia di vento che di uomini e cose (agosto 2003)  

 

 La risultante delle misure è mostrata nelle figure seguenti.  

Risposta in frequenza

cliccare per ingrandire

Ritardo di fase

cliccare per ingrandire

COMMENTO ALLE MISURE

Le misure eseguite mostrano una corrispondenza tra la simulazione effettuata con Microcap e la realtà.

La risposta in frequenza dei diffusori è lineare sia in gamma alta dove il calo sopra i 15kHz del Fostex FX200 è compensato dalla presenza del supertweeter FT17H, sia in gamma bassa dove il limite a meno 3 dB si trova a 35 Hz.

La misura del ritardo di gruppo mostra un valore costante sino agli 80 Hz per poi salire in modo graduale.

Non ci sono variazioni nel ritardo di gruppo all’intorno della zona di transizione tra largabanda e woofer e questo dimostra che il passaggio avviene senza introdurre rotazioni di fase come previsto in fase di progetto.

L’inserimento in ambiente  

La musica va vissuta: è convinzione mia e fortunatamente anche di mia moglie, che la musica sia parte della vita e che quindi non vada relegata in locali particolari. In casa nostra abbiamo un impianto audio di un certo livello in ogni stanza e qualcuno di essi è sempre in funzione.

Nel caso particolare, avendo a che fare con due oggetti di 80kg, alti 140cm, non è stato facile convincerci di portarli dal laboratorio alla sala di casa, ma infine lo abbiamo fatto…

I diffusori si notano, ma mi sembra che siano inseriti nell’insieme del locale in modo armonico anche grazie alla scelta di colori e materiali effettata nella fase progettuale.  

 

cliccare per ingrandire

117-1792_IMG.JPG (615366 byte)

cliccare per ingrandire

L’ascolto

I diffusori sono collegati ad un CD player Rotel e un amplificatore valvolare con Push-Pull di EL34 e l’ambiente di ascolto è mediamente assorbente per le presenza di mobili e tappeti.

Le impressioni di ascolto sono soggettive e lo sono ancora di più quando chi le riporta è il costruttore dei diffusori, darò quindi solo due brevi flash:

La pienezza del suono che ricercavo c’è: ho appena ascoltato il primo movimento della Sinfonia del Nuovo Mondo e sicuramente l’orchestra era ben più presente davanti a me in tutta la sua potenza e velocità rispetto all’ascolto con gli altri diffusori che ho in casa.

La precisione di immagine e la raffinatezza non si sono perse, anzi direi che i Fostex FX200 fanno in questo senso un ottimo lavoro anche in contesti musicali meno “potenti” come i piccoli gruppi o le voci sia maschili che femminili.

Un fatto: ieri sera ascoltavo musica con i miei due giudici più imparziali e cioè mia moglie e il maestro di pianoforte di mio figlio. Alle 2 di notte ho faticato a convincerli di spegnere l’impianto.

 

Precedente Home Su Successiva