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Dopo l'adesione alla Riforma, i valdesi di Villar Pellice utilizzarono la chiesa cattolica che
sorgeva all'incirca dove c'è oggi il tempio. Nel 1561 esso fu incendiato dal Marchese
Costa della Trinità, e venne ricostruito dopo l'Accordo di
Cavour con un campanile sul fianco. Restaurato nel 1674, fu completamente distrutto durante
le persecuzioni del 1686.
Grazie all'aiuto economico del Marchese di Belcastel, un ugonotto che era stato nominato governatore
delle Valli dopo il Rimpatrio, venne ricostruito ed inaugurato nel 1707. Nel 1846 si fuse una nuova
campana che aveva lo stesso peso e lo stesso suono della precedente.
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