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"Dimidiato, mutilato, incompleto, nemico a se stesso è l'uomo contemporaneo; Marx lo disse "alienato", Freud "represso"; uno stato d'antica armonia è perduto, a una nuova completezza s'aspira." (Introduzione a "I nostri antenati") | ||||
K M
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Marx con il suo pensiero dà origine a una delle componenti intellettuali e politiche più importanti dell'età moderna: il marxismo. Oltre a essere stato "il filosofo del comunismo", è anche un classico della cultura, il cui pensiero riveste quindi una portata universale. Un primo aspetto molto importante del marxismo ci è mostrato da uno studioso, K. Korsch. Korsch mette in evidenza che Marx vuole essere analisi e spiegazione globale della società in tutti i suoi aspetti: economico, sociale, politico, culturale, e per questo motivo non sappiamo dire con precisione se sia stato un politico o uno storico o un filosofo. In Marx troviamo una consapevole tensione a considerare tutti gli aspetti (concetto che troviamo per primo in Hegel: "il vero è l'intero"). |
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Il secondo aspetto che caratterizza il marxismo è il legame tra teoria e prassi, e la spiegazione ci viene data dallo stesso Marx che ci dice che i filosofi fino a quel momento avevano solo interpretato il mondo, ora si trattava di cambiarlo (contrasto con la funzione giustificatrice della filosofia di Hegel). Marx vuole una filosofia che agisca sul presente per preparare il futuro. |
C d s |
La società moderna per Marx era caratterizzata da un lato
dalla scissione, dall'altro dall'individualismo o atomismo. - la scissione: lui dice tra "cielo e terra" (metafora) quindi rispettivamente tra Stato e società civile (motivo hegeliano). Lo Stato è il cielo perchè il pensiero moderno dice che esso è la sfera in cui si realizza il bene comune e comporta l'uguaglianza giuridica e la libertà; la terra rappresenta la sfera degli interessi privati e questi comportano la divisione in classi che produce disuguaglianza e non libertà. I valori dello Stato sono illusioni, la realtà effettiva è quella terrestre della lotta tra le classi e della disuguaglianza sociale. -l'individualismo: la società civile si esprime nell'individualimo che è un atteggiamento tipico della borghesia ed è sostenuto dalla proprietà privata: è la separazione del singolo dal tessuto comunitario. Marx concentra la sua attenzione sulla proprietà privata capitalistica quella, cioè, dei mezzi di produzione: infatti per lui l'attività fondamentale dell'uomo è quella di produzione dei mezzi per vivere: chi è proprietario di questi ha in mano tutta la società. La battaglia da combattere deve colpire quindi la proprietà privata: solo abolendo essa è possibile cambiare la società moderna. |
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L' a |
Il concetto di alienazione lo troviamo in due filosofi precedenti a Marx e sono
Hegel e Feuerbach. In Hegel l'alienazione è l'idea che esce fuori di sè e diventa natura per potersi riappropriare di sè in modo arricchito, ha quindi un significato negativo e uno positivo, per Feuerbach l'uomo è alienato perchè colloca la propria essenza fuori di sè e la trasferisce in Dio, ha quindi un significato tutto negativo; Marx si avvicina più a Feuerbach da cui accetta la struttura formale del meccanismo dell'alienazione come condizione di "scissione", "autoestraniazione". L'alienazione dell'uomo di Marx è di natura socio-economica e dipende quindi da un fatto reale: è la condizione storica del salariato nell'ambito della società capitalistica ed è descritta sotto quattro aspetti fondamentali: -Il lavoratore è alienato rispetto al prodotto della sua attività in quanto non è proprio ma è del capitalista . -Il lavoratore è alienato rispetto alla sua attività perchè nella fabbrica non lavora in modo umano ma in modo ripetitivo e meccanico (è appendice della macchina). -il lavoratore è alienato rispetto alla propria essenza: gli uomini si realizzano nellavoro ma non in modo obbligato e meccanico come nel capitalismo. -il lavoratore è alienato rispetto al prossimo e agli altri uomini per la concorrenza tra di loro: nel sistema capitalistico non sono possibili autentici rapporti umani. |
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L' r |
Alcune analogie con l'"uomo alienato" di Marx le possiamo trovare
nell' "uomo represso" di Freud. Oltre agli scritti sulla psicoanalisi, Freud intorno al 1905 scrive tre saggi sulla sessualità o libido che indica come una chiave per spiegare la psiche umana e la intende come una carica di energia che tende alla soddisfazione secondo la teoria del piacere (vuole manifestarsi senza compromessi). Una parte di questa energia sessuale può essere indirizzata attraverso il meccanismo della sublimazione per altre attività utili per la società umana. Secondo Freud non può esistere la civiltà senza una relativa repressione dei nostri istinti di origine libidica in attività conoscitive e produttive Il grado di repressione però nella nostra civiltà tende a divenire eccessivo e a produrre nevrosi, quindi la società pesa sull'individuo con le sue regole e lo schiaccia; troviamo qui un collegamento con Max Weber che esaminò la società contemporanea e ne parlò come una gabbia d'acciaio che gli uomini hanno costruito e nella quale sono rimasti chiusi. |