La festa del nostro patrono S. Massimilano
    marzo '99

    Massimo Toschi ci ha parlato di "Giubileo e Pace"
    (articolo pubblicato su "il Risveglio" del 19/03/1999)

    [Dieci anni di festa di S.Massimiliano] [la relazione completa di M. Toschi]


    Il gruppo degli Obiettori Caritas di Fidenza ha festeggiato, domenica 14 presso il Seminario, la ricorrenza di S. Massimiliano, primo obiettore di coscienza dell'era cristiana che pagò con la vita il rifiuto di arruolarsi nell'esercito di Diocleziano.
    Quest'anno è stato invitato a sviluppare il tema "Giubileo e Pace" il Prof. Massimo Toschi, segretario dell'Associazione per lo sviluppo delle scienze religiose in Italia.
    Il prof. Toschi ha condotto i presenti ad una riflessione sul Giubileo e il suo nesso con il grande valore della Pace, attraverso un percorso che egli ha magistralmente articolato sulle Sacre Scritture. Dal libro del Levitico, in cui si trova l'"atto costitutivo" dell'anno giubilare nella tradizione ebraica sappiamo che ogni 49 anni questo grande avvenimento irrompeva nel tempo e nella storia per ricordare al popolo di Israele che il tempo e la storia non sono un continuum dell'uomo, ma appartengono a Dio e in Lui avranno compimento alla fine dei tempi.
    Il Giubileo è un'anticipazione profetica di ciò che saremo, della nostra tensione escatologica.
    Nel Nuovo Testamento, attraverso la simbologia dei numeri, il relatore ha aiutato a riconoscere come giubilare il giorno in cui Gesù viene presentato al tempio (esattamente 490 giorni dopo l'annuncio della nascita di Giovanni Battista): il giubileo quindi non è solo di Dio ma anche del Figlio di Dio. L'anno giubilare ha perciò il suo pieno compimento nel mistero di Gesù che supera i concetti di restituzione e condono dei debiti con cui si sta cercando di riempire di contenuti l'avvenimento del Giubileo, ma che rischiano a volte di apparire propagandistici. Occorre piuttosto concentrare gli sforzi per cercare di rimettere i debiti di cui ancora oggi la Chiesa è gravata.
    Il Giubileo non è un programma sociale; non solo questo; il programma del Giubileo deve mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità, prima fra tutti i cristiani. Sono capaci i cristiani di portare la Buona Notizia a chi è oppresso, di contrastare il clima di progressiva paura e diffidenza che sta prendendo piede anche e soprattutto in Italia?
    "Chi ha fede non ha paura, nemmeno di perdere la vita", ha ricordato il prof. Toschi riferendosi al martirio di S. Massimiliano. Solo sconfiggendo la paura che è in noi possiamo pensare di porre fine alle inimicizie da cui scaturiscono ingiustizie e guerre. In questo senso Giubileo e Pace sono intimamente legati. L'anno del Giubileo va perciò vissuto con un atteggiamento radicalmente penitenziale "come se fosse l'ultimo della nostra vita e noi dovessimo presentare il nostro conto". Ma per non avere paura occorre che Qualcuno rimetta le nostre colpe. A questo serve il Giubileo!
    La mattina si è conclusa con la S. Messa presieduta da mons. Vescovo che ha voluto poi unirsi ai convenuti per il pranzo offerto dagli obiettori.

    G. M.


    Dieci anni di Festa di S. Massimiliano

    • 1990: Attività e attualità degli obiettori Caritas a Fidenza
    • 1991: Comportamenti di pace: costruire la pace ogni giorno
    • 1992: La Nonviolenza
    • 1993: Nonviolenza come martirio (in occasione del 17° centenario del martirio di S. Donnino)
    • 1994: Giubileo: tempo di nonviolenza
    • 1995: 15 anni di OdC e AVS a Fidenza
    • 1996: L'impegno sociale degli obiettori dopo il servizio civile
    • 1997: Il rovescio della moneta: educazione alla nonviolenza economica
    • 1998: Africa: l'informazione negata
    • 1999: Giubileo e Pace


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