SABATO 11 AGOSTO

PASSEGIATA SUL FILO DELLA MEMORIA

 ( Ripabottoni deve essere anche gustato. Ancora oggi la sua terra rimane intatta, Nella foresta vi alloggia il cinghiale, Nel cielo vola il nibio e lo sparviero. 

Gustosi gli insaccati di maiale ed i formaggi.

Nel suo ambiente vi cresce il crescione ed il sedano selvatico, come al tempo dei Sanniti.

A dare la materia prima per il buon latte sono i foraggi, forniti dai pascoli, tagliati allo sboccio del primo fiore.

Un tempo il latte bovino veniva venduto direttamente dalle contadine che, con il bidoncino ed il fischietto, giravano per il Paese e bussavano alle porte offrendolo, appena munto.

Il latte bovino e caprino veniva trasformato in ricotta e formaggio ).

LA CUCINA RIPESE 

PRESENTA LA PROPRIA IDENTITÀ

Il Comune ha creato nel boschetto di San Michele (località querceto) una bellissima area di parco con acqua corrente, tavoli e rosticciere, Carmelina e Arnaldo Carlone ci hanno accolto facendoci vedere, ma più che altro io sentivo il profumo del ragù con pollo ruspante, arrosto di agnello con patate, acqua che bolliva pronta per cuocere le p'ettelell'e, antipasto di prosciutto, soppressate, salsicce formaggio e capicollo, tutto casareccio senza dimendicare il vino anch'esso di casa che si é lasciato bere senza nessuna difficoltà. Un grazie particolare va a mena Zurlo che ha avuto la bontà di assisterci durante tutto il pranzo senza farci mancare niente, grazie ancora Mena.

Dalle foto potete vedere le t'jell'e, il profumo ve lo racconterò quando ci incontreremo.