by JENNY ELISCU, Rolling Stone Magazine (clicca sul titolo per l'articolo originale) - Traduzione di Edoardo la Sala
Martedì 23 agosto 2000
Stanco di guardare alle quattro mura del solito studio dove registra i suoi album fin dal 1984, John Mellencamp ha deciso di attrezzare, per il suo prossimo album, uno studio mobile nelle Florida Keys in un rifugio al sicuro dagli uragani. Dopo quasi tre settimane di giornate lavorative da 15 ore lui e la sua band ne sono emersi con sei canzoni per un album che uscirà la prossima primavera.
|
Mellencamp dice che l'album, che per il momento chiama "Kiss My Mule" (Letteralmente "Baciami la ciabatta") avrà uno stile più vario e allegro. "Questo sarà il mio ventunesimo disco quindi ho voluto veramente provare qualcosa di differente, "dice "perchè quando fai qualcosa che non è normale arrivi a qualcosa che non è normale. Credo che questo sarà un disco abbastanza diverso dall'ultimo per il modo in cui suona e sai che gli ultimi miei dischi sono stati troppo seri.
Aggiunge inoltre che la musica sarà molto più puro rock&roll senza pesanti arrangiamenti o "qualunque cosa che confonda la melodia" aggiunge, "Nella band abbiamo dei veri talenti che sanno davvero suonare i loro strumenti. Vedi, questa è la differenza tra adesso e fai conto venti anni fa. Stiamo combattendo l'impulso di suonare come musicisti arrivati".
I piani sono di ritornare nello studio-rifugio ad ottobre per altre tre sttimane di regitrazione. Quindi dice che si recherà a New York o Los Angeles per missare l'album.
Fino ad allora Mellencamp è anche comparso in luoghi inattesi accompagnato solo da una violinista, per suonare concerti estemporanei per i passanti. "L'idea è quella di camminare fino all'angolo della strada come facevo 30 anni fa con una chitarra e semplicemente mettersi lì a suonare " dice "Lo chiamo il our del Buon Samaritano perchè non chiediamo nulla. E' solo un modo di divertirsi e se la gente mostra di divertirsi allora continueremo a suonare altrimenti rimontiamo sul camion e via. E come se sul serio stessimo facendo i menestrelli ambulanti. Sebbene debba ammettere che non è proprio come essere Jack Kerouac è la cosa più vicina alla quale possiamo essere al giorno d'oggi."
A proposito invece dell'uso di "R.O.C.K. in the U.S.A." da parte di George Bush jr. nel corso della campagna elettorale Mellencamp, notoriamente di sinistra, mostra una sorprendente calma. "Credo sia positivo che lui apprezzi la canzone, così come l'apprezzava una ragazza di 11 anni con la quale ho avuto una volta l'occasione di parlare" dice " e non credo che chiunque mi conosca possa pensare che io abbia la stesse idee di quell'uomo. Sono totalmente agli antipodi. Ma credo veramente che la musica è intesa per essere goduta da tutti e questa è sicuramente una buona cosa. E credo che sia ottimo che ci sia un posto dove questi tipi possano avere un opinione e mostrare di voler cambiare l'atteggiamento del Partito Repubblicano, che poi credo sia la ragione principale per usare quella canzone, Credo che quel partito necessiti una nuova faccia riguardo a questo. Credo che entrambi i partiti debbano darsi una nuova faccia. Credo sia chiaro che sono di sinistra. Non vedo però alcun motivo per polemiche sciocche. E' solo spettacolo. E' solo una canzone"