Lost Innocence
Storia
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LOST INNOCENCE

 

Il gruppo si forma nell'estate del 1989.

Dopo innumerevoli cambi di formazione, l'unico membro originario rimasto, ed anche la mente musicale, e' Michele Mastroberti. Il gruppo ha registrato tre demos ("Grains of dust", 1990, "
Eternal land", 1991, "Obsessions", 1992) passando da un genere di power metal (una sorta di heavy metal piu' potente) ad uno speed, quindi al thrash (due generi piu' estremi dell'heavy metal, con ritmi veloci, poche melodie e voce monocorde e dura).

Nel '92 il gruppo incide un pezzo ("Under the cathedral") per una compilation su CD ("Nightpieces 2") edita dalla Dracma di Torino quindi, acquisita una certa popolarita' a livello nazionale, firma per un’etichetta tedesca, la Inline di Amburgo, con cui registra il master di un disco che non uscira' mai per problemi dell'etichetta.

Passano alcuni anni ed il gruppo cresce, cominciando a suonare un heavy metal piu' progressivo con venature thrash e numerose aperture melodiche medievali, quella del 200-300 (l'heavy metal progressivo e'un genere assai vario ed e' parente alla lontana del rock progressivo degli anni '70; si tratta di un genere molto complesso, ricco di melodie, vario armonicamente e ritmicamente, strutturalmente ampio ed articolato, piuttosto difficile quindi da ascoltare e da eseguire ma pronto ad offrire una vasta gamma di emozioni, al contrario dei generi "canzonetta", spesso mono-emozionali; non e' possibile definirlo ed inquadrarlo in modo rigido, ma si puo' genericamente dire che prog e' tutto cio' che e' strutturalmente complesso, armonicamente e melodicamente vario, timbricamente ricco e ricercato, multi-emozionale, insomma).

Solo nel '96 la band firma per la Underground Symphony, una piccola etichetta di Alessandria, per la produzione di un CD intitolato "A tale never told", contenente i brani piu' recenti del repertorio ormai thrash/progressivo del gruppo. La title-track e' il brano piu' recente della band, dura oltre 15 minuti, e riassume il sound attuale dei Lost Innocence; si tratta di un brano assai articolato in cui funge da conduttore il tema della fontana, proposto varie volte durante il pezzo, in modi differenti, cioe' armonizzato ed arrangiato timbricamente a seconda delle situazioni musicali e drammatiche. Il brano si snoda tra temi e melodie di stampo metal e medievale, caratterizzanti una ognuna una situazione od un personaggio; numerose sezioni strumentali, poi, uniscono le varie “arie”. Il testo della track "A tale never told" e' un racconto fantastico che vuole esprimere il desiderio opprimente ed ossessivo della ricerca della vita felice, che e' sempre quella passata, quella che vive nei nostri ricordi, quindi l'impossibilita' di attuare tale cosa. Il tempo e' il nostro peggior nemico e il nostro migliore alleato: ci regala i ricordi ma non ci permette di riviverli.

Sul cd e' anche presente una cover, metallizzata, del famoso "I just called to say I love you", di Stevie Wonder, eseguita piu' per il gusto di stravolgere il semplice che per una passione per quell’autore.
Non mancano brani melodici e strumentali: ce ne sono 2 eseguiti con la chitarra classica (da Michele), uno semi acustico (la ballata "
The voice of a siren") e quello in chiusura arrangiato in stile sinfonico ("When the sun sleeps"). Le altre canzoni (dalla rocciosa "The fifth season" alla epica "Eternal land", da "The last ceremony" alle intricate "Aliens" e "The opening on the boundary"), dure e variopinte, ricche di cambi di tempo e modulazioni armoniche, con numerosi inserti melodici, a volte polifonici, rappresentano il lato metal della band, che sfrutta questo genere di musica potente per esprimere la molteplicita' di sensazioni che si susseguono nella vita.

Nel 1997 la line-up si e' modificata notevolmente e sostanzialmente: la fuoriuscita del batterista e del secondo chitarrista, hanno costretto la band a fermarsi proprio in un momento assai delicato, quello del post-uscita del debut album. Questo, pero', ha permesso di riassumere le idee e di cercare nuovi strumentisti. L'entrata di un tastierista al posto di un secondo chitarrista ha permesso alla band di evolvere verso nuove sonorita', piu' prog, piu' melodiche, ma anche piu' varie ed intricate.

I pezzi attuali sono strutturati a piu' livelli: gia' un primo ascolto puo' soddisfare alcuni nostri sensi, grazie all’impatto melodico notevole.

Tuttavia, un ascolto piu' attento, rivelera' la complessita' dei nostri brani, svelando ogni volta nuovi particolari, facendo scoprire un mondo celato sotto una patina dorata. Questo e' il nostro scopo: creare una musica in cui si possa spaziare a volonta' con la mente senza pero' involontariamente smarrirsi in essa, e forse questo e' cio' che stiamo facendo.

 

 

LINE-UP ATTUALE:
Michele Mastroberti: chitarra, voce
Tony D'Alessio: voce
Vincenzo Tringali: basso, voce
Giuseppe Sarno: tastiere
Ottavio Amato: batteria, voce

 

MANAGEMENT:
Sabina Mastroberti
Viale degli eucalipti n.32
84134 Salerno (Italy)
Tel./Fax 089-750846

 

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