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Fernando
Simoni è nato a Comacchio (FE) il 25 novembre 1972 ed è il secondo di tre
fratelli (il primogenito si chiama Antonio, 28-11-71; il terzo è Maurizio,
26-06-74). I suoi genitori sono Dante (25 marzo 1915) e Leonella (30 marzo
1940). L’infanzia di Fernando è felice e spensierata, piena di amici e di
compagni di gioco. In particolare, memorabile fu l’estate dell’82, quando la
nazionale italiana di calcio vinse i Mondiali e in casa Simoni decine e decine
di bambini si radunarono per celebrare il fausto avvenimento.
Dopo
aver frequentato le scuole elementari e medie nel suo paese, Fernando si iscrive
al Liceo Scientifico Statale di Codigoro (FE) nel 1986 non tanto per vocazione,
quanto per non dividersi dall’amico prediletto, Gianmarco Fogli (10-11-72).
Il
lustro di tempo trascorso alle superiori è turbolento ed inquieto ma, allo
stesso tempo, formativo. Già a partire dal primo anno di liceo, Fernando
comincia ad intraprendere viaggi all’estero per ampliare le sue conoscenze. La
città di Bamberga diverrà in breve tempo una seconda terra natale. Mentre
durante il primo biennio di liceo egli è uno dei migliori studenti della
classe, nel triennio cominciano i problemi: le materie scientifiche, infatti,
non lo affascinano più come un tempo. Egli decide quindi di trasferirsi al
Liceo Linguistico di Ferrara ma, dopo pochi giorni, ritorna alla sua vecchia
classe perché si sente un corpo estraneo nella nuova.
Se
le pagelle del triennio superiore non sono certo degne di nota, lo è invece il
ruolo che Simoni occupa nel liceo: rappresentante di classe per cinque anni
consecutivi e di istituto negli ultimi due, Fernando organizza scioperi, scrive
sui giornali locali articoli di protesta in cui si scaglia anche contro il
preside dell’istituto tecnico limitrofo al liceo, organizza manifestazioni
sportive e culturali, tra cui il Palio di Carnevale, conferenze, gite
all’estero in cui si propone come guida; oltre a ciò, collabora attivamente a
“Paradoxa”, giornale scritto dagli studenti del liceo, dove esordisce anche
come poeta con la breve lirica “L’ultimo volo del
falco”, ispirata alla prematura morte di un amico di suo fratello
Maurizio.
Durante
il quarto anno di liceo rimane folgorato dalla grande musica del Project che
scopre per caso tramite i suoi due fratelli, Antonio e Maurizio. Infatti,
durante un noiosissimo pomeriggio in cui in teoria avrebbe dovuto studiare
chimica in vista di un’interrogazione che si sarebbe tenuta il giorno
successivo, egli notò per caso un cd dal titolo “Ammonia Avenue”. Poiché
l’ammoniaca ha certamente qualcosa a che fare con la chimica, Fernando non
esitò a porre il cd nel lettore per ascoltare i brani dell’album… Il
risultato fu che l’interrogazione non andò bene (5 e mezzo), ma una grande
passione per la musica del Project era nata!!
Il
quinto ed ultimo anno fu terribile: dopo un inizio abbastanza positivo, infatti,
Simoni comincia a disinteressarsi del programma scolastico, preferendogli di
gran lunga il gioco di ruolo phantasy Dungeons & Dragons, grazie al quale
sviluppa enormemente le proprie capacità immaginative. Quando ormai sembrava
che niente o nessuno avrebbe potuto far sì che Simoni potesse riprendersi dalla
grave crisi a livello scolastico, il 19 marzo 1991 durante una vacanza
organizzata dalla scuola in montagna conosce E. D. P.( 21-08-75), una splendida
ragazza di cui egli si innamora. Grazie a lei, studentessa modello, Fernando
“si rimette in carreggiata “ e studia come un folle per prepararsi
all’esame di maturità. Dopo aver sostenuto gli scritti il 20 e 21 giugno (a
cui si aggiunge l’esame di guida il 22), affronta baldanzoso la commissione
esaminatrice il 28. Grazie a una prestazione eccezionale in storia e tedesco,
riesce ad evitare l’ignominioso 36 e consegue la votazione di 40. Stanco, ma
felice, egli si concede qualche giornata di svago al mare con E.. Ma l’idillio
dura poco: il 4 luglio, dopo un incontro ricco di incomprensioni tra lui ed E.,
Fernando causa un grave incidente stradale in cui “but for the Grace of God”
nessuno riporta serie ferite. Ma tale incidente rappresenta la classica goccia
che fa traboccare il vaso tra lui e la D. P.. Infatti, mentre lei va in vacanza
in Inghilterra, egli decide di ritornare, per l’ennesima volta, a Bamberga,
dove trascorre un periodo di relativa serenità. Tuttavia, al suo ritorno in
Italia, E. gli comunica la decisione di lasciarlo: tale avvenimento rappresenta
forse il momento in cui Fernando passa dall’età giovanile ad una più
consapevole e matura.
Nonostante
ciò, Simoni si iscrive con entusiasmo al corso di Lingue e Letterature Europee
alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna. Nel mese di settembre del ’91
fa la conoscenza di David Bellotti (01-10-71), che diviene ben presto uno dei
suoi migliori amici, anche grazie agli interessi in comune, tra cui il D&D e
la musica di Alan Parsons ed Eric Woolfson.
Nel
’92, grazie all’incontro con la poesia di Giuseppe Ungaretti e alla
rilettura attenta dell’Inferno dantesco, e sotto la guida spirituale
dell’amico e professore Mario Rolfini (19-11-29), Fernando incomincia una
lenta, ma costante, analisi del suo animo alla ricerca delle parole giuste per
esprimere se stesso e il suo mondo lirico. Nascono in questo periodo le sue
prime vere poesie, tra cui si possono ricordare “Io
e il Silenzio”, ”Il primo amore” e
”Fiore azzurro”. Nei mesi di maggio e
giugno dello stesso anno egli subisce lo smacco della bocciatura sia all’esame
di italiano che di tedesco, su cui aveva puntato per rompere il ghiaccio
all’università.
Molto
sconfortato da tali insuccessi del tutto inattesi, Fernando parte per Cambridge
a luglio, con lo scopo di approfondire la conoscenza della lingua inglese. In
Inghilterra fa numerosi incontri ed esperienze e il 3 agosto si lega
sentimentalmente ad una ragazza di Como, S. P. (13-02-74). Grazie a lei, egli
vive momenti di intensa felicità e passione travolgente, anche se la notevole
distanza tra Como e Comacchio costituisce un serio ostacolo al loro rapporto.
Ed
infatti, la loro relazione entra in crisi a luglio del ’94 perché Fernando si
innamora perdutamente di una ragazza di Ferrara, R. S.. Egli decide dunque di
lasciare S.: forse questa sua decisione fu, per dirlo con le parole stesse di
S., “la più grande idiozia della tua vita”. In effetti, è difficile
confutare questa frase. Capita talvolta che, quando un uomo perde veramente la
testa per una donna, l’amore perfetto si tramuti in un abisso di sventure.
Tale fu la relazione tra Fernando e R. che finisce soprattutto a causa dei
genitori di lei. Nel mese di marzo del ’95 Fernando viene lasciato senza
troppi scrupoli. Comincia, da questo momento fino al mese di luglio dell’anno
successivo, il periodo di vita più travagliato dell’esistenza di Simoni.
Dopo
due mesi di prostrazione, il 13 maggio Fernando comincia a lavorare in un
campeggio in cui, se non si può dire che fosse felice, si può però dire che
tentasse perlomeno di scacciare l’infelicità e la nostalgia per R. Nascono in
questo periodo alcune delle più belle ed intense poesie di Simoni, tra cui “Un
grido di pietra”, “Terremoto”, “Neve
dei pioppi”, “Gli alberi sono muti”,
“Non torna più il sole” in cui traspare evidente il senso di solitudine e di
tristezza che attanaglia l’animo del poeta a causa della storia d’amore da
poco conclusasi.
Fu
una tragedia a permettere al giovane di non pensare più alla ragazza di
Ferrara: infatti, il 23 giugno muore in un incidente stradale il cugino
prediletto di Fernando, Emiliano de Marco, che aveva da poco compiuto 19 anni.
Tale avvenimento gli fece comprendere che dalla morte di un sogno d’amore si
può tornare a vivere, ma alla morte reale, all’abbraccio del gelido buio non
vi è risposta né consolazione. Al funerale di Emiliano, Fernando lesse la
poesia “Morte di una rondine”,
accompagnata da una lettera al cugino. Fu un momento di profonda commozione. Il
silenzio, nella piccola chiesa, era irreale. Ma negli occhi lucidi dei presenti
si poteva udire il dolore dei parenti e degli amici.
Alla
fine dell’estate Simoni riprende, con ben poca vena, a studiare. Ma nel mese
di ottobre accetta un lavoro come rappresentante di profumi che gli permette di
visitare Parigi e di tornare a Londra per la terza volta. Fu in tale occasione
che visitò il celebre parco botanico Kew Garden.
Nel ’96 si licenzia e riprende la carriera universitaria che aveva subito un brusco arresto a causa delle vicissitudini sopra narrate. Nel suo animo, mai completamente felice dopo che la storia con S. si era conclusa, ritornò a splendere il sole grazie ad Internet. Infatti, a luglio il suo amico David Bellotti si abbona alla rete e, praticamente immediatamente, i due iniziano a navigare insieme per mezzo del PC di David. La prima “isola” che visitano è la pagina di Alistair Young (06-07-74) dedicata ad Alan Parsons. Grazie ad Internet Fernando e David hanno modo di conoscere, sia virtualmente che realmente, molte persone. Ma l’incontro più importante dell’anno per Fernando è senza dubbio quello con D. R. (08-12-72) all’università il 25 settembre. I due, compagni di corso sin dal primo anno e persisi di vista nel 1994, decidono di scambiarsi gli indirizzi e, dopo essersi scritti alcune lettere, si incontrano all’inizio di novembre e si danno il primo bacio, salutato dalle note di “Blue Blue Sky” dell’allora appena uscito On Air…
A ottobre dello stesso anno, si iscrive all’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) e prende molto seriamente tale impegno, tanto che nel ’98 diventa consigliere provinciale dell’AVIS di Ferrara, oltre a ricoprire molti incarichi all’interno dell’AVIS comunale di Comacchio (apriamo una parentesi: fare del bene fa bene. Non fatevi pregare per iscrivervi a qualche associazione volontaristica! E non pensate che l’AVIS venda sangue! Questa è una grandissima idiozia. Io sono fiero di donare sangue, e non lo faccio certo per denaro! Spero di essere stato chiaro! ).
A
dicembre del ’96 Fernando pubblica a proprie spese la silloge “Un
grido di pietra”. Nel ’97, spalleggiato dal costante appoggio morale e
spirituale di D. e degli amici, ha vissuto intensi momenti di gioia e di
successo, tra cui la realizzazione del sito dedicato al mondo di Alan Parsons in
collaborazione con David Bellotti e Luca Berrafato (23-11-66) e
il conseguimento in settembre di un premio letterario indetto dalla
cittadina di Este (PD) per il suo libro “Un
grido di pietra” (il 25-10-97 uscirà sul quotidiano “La Nuova
Ferrara” una recensione molto positiva
della raccolta).
A rovinare il 1997 di Fernando è la notizia che la sua tesi di laurea il cui titolo avrebbe dovuto essere “Alan Parsons ed Eric Woolfson: quando la musica diventa poesia” viene respinta dalla relatrice che mostra scarso interesse per l’argomento (novembre 1997). A causa di ciò, egli sarà costretto, suo malgrado, a ripiegare sulla lingua tedesca, da tempo trascurata. Con molta fatica, ma con pazienza, Simoni si prepara al difficilissimo scritto del quarto anno di lingua tedesca e lo passa al primo colpo nel mese di giugno del ’98 con 25/30 (voto altissimo, considerando che si tratta di uno scritto in cui fioccano le bocciature ed i 18). Nello stesso periodo, comincia a raccogliere il materiale per la stesura della sua seconda tesi di laurea incentrata sulle prose autobiografiche di Peter Weiss.
Il 20 dicembre 1997 (giorno del compleanno di Alan Parsons, N.d.A.), Simoni viene chiamato ad Este per partecipare a un concorso di poesie inedite. Con grande sorpresa, la sua poesia “Visione dell’eterno” si classifica al primo posto e viene elogiata sia per il contenuto che per la purezza della lingua impiegata.
Nel
1998 Fernando corona due sogni che parevano impossibili: assistere a un concerto
di Alan Parsons e incontrarlo di persona. Ci riesce il 23 maggio in occasione
del concerto di Alan Parsons a Trieste. Ma purtroppo il ’98 si rivelerà un
anno terribile. Il 6 agosto, infatti, muore, a causa di in un incidente
stradale, Maurizio, suo fratello minore, del quale Fernando scriverà l’ epigrafe,
breve ma significativa. Nonostante il senso di vuoto interiore per la scomparsa
del fratello, egli riesce a passare l’esame orale del quarto anno di tedesco
tenutosi in settembre.
Nel
’99 lavora come insegnante d’inglese alle scuole elementari di Porto
Garibaldi (FE). Da aprile a novembre ha lavorato presso l’ufficio informazioni
di Comacchio, dando ottima prova di sé per la serietà e la professionalità
mostrate, oltre che per le notevoli capacità linguistiche.
Martedì
23 novembre del 1999, alle ore 17,17 e 17 secondi (alla faccia della sfiga!),
Fernando si è laureato in lingue e letterature europee con la votazione di
108/110.
Il
7 febbraio 2000 ha superato l’esame di interprete turistico di lingua inglese
tenutosi a Ferrara, presso il famoso Castello Estense.
Nel
mese di marzo 2000 è stato nominato sia direttore dell’ufficio informazioni
di Comacchio, sia traduttore,
per conto dell’assessorato al turismo del comune di Comacchio, dei testi
turistici dall’italiano al tedesco e dall’italiano all’inglese.
Durante
la stagione estiva, una crisi di coppia ha sancito la parola fine per quanto
riguarda la storia d’amore tra lui e D.R…
…
ma poiché Fernando proprio non può stare solo, ora è felicemente fidanzato
con una ragazza norvegese, M.B., che però vive ad Oslo… (forse è per questo
che è felice?).
Da ottobre 2000 fino ad aprile 2001, ha svolto la professione di insegnante di inglese e tedesco al CPF di Codigoro (FE). Dal mese di gennaio del 2001 fino al 31 marzo, ha lavorato nel camping Tahiti, trovando un ambiente ideale per sfruttare le sue conoscenze linguistiche. Tuttavia, avendo vinto il concorso per la direzione triennale dell’ufficio informazioni turistiche dell’Abbazia di Pomposa, ha dovuto licenziarsi dal campeggio (scelta non facile e molto sofferta) prima di accettare tale alto incarico. Alto incarico lasciato per tornare in campeggio il 7 di luglio....
Attualmente, Fernando sta studiando il norvegese, il danese e lo svedese perché forse un giorno abbandonerà l’Italia, in cerca di nuove realtà da scoprire…
.... Il momento è arrivato! Il 10 settembre 2001 Fernando parte per la Norvegia... Bel matto!!