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Gli

AppLE PIES

 

nascono unicamente dalla passione per la musica dei

 

BEATLES

e dalla voglia di riproporne il sound e lo stile rifacendosi solo alle incisioni ufficiali, alle registrazioni dal vivo, alle foto e ai filmati fino ad ottenere la realizzazione di un vero e proprio metodo di lavoro che risolve ogni problema sempre secondo i canoni beatlesiani

  

dal 1960 al 1970

 

 da Love Me Do a Let It Be

 

Durante tutti gli spettacoli i ragazzi hanno ogni volta constatato quanto il pubblico, spesso sommerso da campionatori e batterie elettroniche, apprezzi il Vox sound rigorosamente d'annata ed anche come per i più giovani sia in effetti un primo incontro.

Dal 1960 al 1970, da Amburgo all'Eternità, dal Cavern a Candlestick Park al tetto del film "Let It Be" significa navigare come in un sogno dal rock and roll puro fifties alla psichedelia trionfante, passando attraverso il Mersey Beat, il Beat, Dylan & dintorni, il raga rock con un pò di soul, i pezzi dei musicals con il Motown Sound e certi B side sconosciutissimi di rhythm & blues, da "That'll be that day" a "Tomorrow never knows" a "Long and Winding Road", con il suono che cresce e si espande verso l'infinito così come la forma delle canzoni verso tutte le sonorità e le soluzioni stiliistiche che sono alla base di tutta la pop music contemporanea

Per gli AppLE PIES il punto di partenza è sicuramente l'album "Live at BBC" pubblicato recentemente dalla EMI che testimonia come grandi fossero i Beatles nel suonare canzoni di ogni provenienza e, che ha suggerito al gruppo di essere una cover band di un gruppo che era anche una cover band ; infatti è motivo di grande orgoglio e soprattutto divertimento da parte dei ragazzi la possibilità di affiancare alle "She loves you", "Yesteday", "A hard day's night", " Help! " etc. un pezzo di Chuck Berry o dei Coasters, di Little Richard o di Roy Orbison, di Chan Romero o di Leiber-Stoller, a volte sorprendendo il pubblico con "Besame mucho" o addirittura con "Honeymoon song" che come Paul Mc Cartney dichiarò in un'intervista fu ripresa dal repertorio di Marino Marini.

 

 

Il repertorio degli AppLE PIES è molto vasto ed è veramente dura per i ragazzi escludere questo o quel pezzo! (assistere alla composizione della scaletta prima di un'esibizione è spesso uno spettacolo nello spettacolo).