GPS & FUNGHI
GPS & SETAS
I funghi in un Web Site dedicato al deserto, al Gps, all'orientamento e ad argomenti affini?  Ebbene, sì, ma dev'essere spiegato.
A chi non piace - su un risotto, fritto o addirittura crudo - il succulento boletus ædulis, più noto come porcino?  E chi disdegna la meno frequente amanita cæsarea, che conosciamo anche come ovolo o reale? 
A moltissimi, spesso agli stessi cui interessa il fuoristrada (con soste alla ricerca di funghi), l'avventura nel deserto, il trekking o la tecnologia applicata alla mobilità ed all'orientamento in aree disabitate.
Spesso, amici e conoscenti che conoscono il mio debole per i funghi mi chiedono dove li trovo. Gli amanti della micologia sono come i pescatori. Non è facile far loro rivelare i posti "sicuri": quell'angolo di bosco o la recondita ansa del fiume.
Facciamo un'eccezione e proviamo ad aprire una pagina di "segreti". Ecco, rilevate con il Gps, le coordinate di alcuni (pochissimi) tra i luoghi della provincia di Madrid e dintorni dove negli ultimi vent'anni ho cercato e trovato con maggiore frequenza i porcini.

La pagina è aperta. Invito i naviganti spagnoli e italiani a "regalare" alcuni waypoints della loro zona di ricerca.

¿Las setas en un Web Site dedicado al desierto, al Gps a la orientación y a argumentos afines?
¿Porqué no? Pero, hay que explicarlo. ¿A quien no gusta - en un arroz, frito o hasta crudo - el suculento boletus ædulis, más conocido como boleto?  Y quién pasa de alto la menos frecuente amanita cæsarea?
A muchísimos, a menudo a los mismos que aman el todoterreno (con paradas para recolectar setas), la aventura en el desierto el trekking o la tecnología aplicada a la movilidad y a la orientación en áreas deshabitadas. 
A menudo, amigos y conocidos que conocen mi debilidad para las setas me preguntan donde las encuentro. Los buscadores de setas son como los pescadores. No es fácil hacer que revelen sus lugares "seguros": el claro del bosque o ese rincón escondido del río.
Vamos a hacer una excepción y abrimos una página de "secretos" micologicos. He aquí, tomadas con el Gps, las coordenadas de algunos (muy pocos) lugares de la provincia de Madrid y alrededores donde, en los últimos veinte años, he recolectado con mayor frecuencia los boletos.

La página está abierta. Invito los "navegantes" italianos y españoles a "regalar" algunos waypoints de su área de búsqueda.


 
 

Provincia di Madrid e dintorni

Provincia de Madrid y alrededores

(Map Datum ED 50)
 

   40º 49' 34.4"  N    3º 47' 12.2" W

   40º 51' 31.2"  N    3º 54 05.2"  W

   40º 39' 09.0"  N    4º 10' 45.9" W

   40º 48' 08.3" N    4º 00' 38.1" W

  41º 00' 24.4" N    3º 29' 53.1" W










 
PER QUESTO FUNGO NON C'È BISOGNO DI GPS
NEW YORK - Un fungo enorme, che si estende per una superficie pari a 800 ettari, è stato scoperto nel sottosuolo del Malheur National Forest in Oregon. Si tratta di un Armillaria ostoyae, comunemente chiamato 'fungo miele', ed è più gigantesco di quello trovato nei pressi di Mount Adams (Washington) e che si estendeva su una superficie di 600 ettari. Il gigantesco fungo, il cui peso è inestimabile, potrebbe anche essere la forma vivente più grande mai scoperta sulla faccia della terra, anche se Gregory Filip, docente all'Università dell'Oregon ed esperto di Armillaria, dice:
«Non è stato possibile misurarlo con strumenti tecnologici che dimostrino che sia più grande di qualsiasi pianta o animale». Ma lo scalpore per la singolare scoperta lascia presto spazio alla preoccupazione: l'Armillaria, infatti, sta facendo strage di alberi ai quali sottrae acqua e carboidrati. Il profilo del gigantesco fungo è di 5,6 chilometri e affonda nel terreno per circa un metro. «E' commestibile - ha spiegato Tina Dreisbach, botanica e micologa della Us Forest Service's Pacific Northwest Research Station - ma il gusto non è dei migliori. Io ci metterei sopra tanto burro e aglio».
 
PARA ESTA SETA NO SE NECESITA GPS
NEW YORK - Una seta enorme, cuya extensión es de unas 800 hectáreas, ha sido descubierta en el subsuelo de la Malheur National Forest, en Oregon. Se trata de una Armillaria ostoyae, conocida como "seta de la miel", y es más gigantesca que la se encontró en el Mount Adams (Washington), cuya extensión era de unas 600 hectáreas. La enorme seta, cuyo peso no ha sido calculado, podría también ser la forma de vida más antigua hasta hoy descubierta en la Tierra, a pesar de que Gregory Filip, catedrático de la Universidad de Oregon y experto en Armillarias, dice: «No ha sido posible medirla con instrumentos tecnológicos que puedan demostrar que sea más grande de una planta o de un animal». La sorpresa por el hallazgo, sin embargo, no oculta la preocupación: la Armillaria está haciendo estragos de los arboles, a los cuales sustrae agua y carbohidratos. El perfil de la seta es de 5,6 kilómetros y ahonda más de un metro en el terreno. «Es comestible - dice Tina Dreisbach, botánica y micóloga de la Us Forest Service's Pacific NorthWest Research Station - pero su gusto no es de los mejores. Yo la aderezaría con mantequilla y ajo».

 
 
 
 


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