Intervista a
Barbara Casini

un'italiana con il Brasile nel sangue Barbara CasiniBarbara Casini

San Giuliano Terme (Pisa), 5 gennaio 1999. Nella splendida cornice di Villa Roncioni, a Pugnano, il Comune ha organizzato come ogni anno una serie di concerti per le feste natalizie. Siamo andati a seguire quello del quartetto di Barbara Casini, bravissima cantante che, da anni, vive un grande amore per i ritmi e le sonorità brasiliane. La "scaletta" comprende, in realtà, anche brani della tradizione jazz o arrangiamenti in chiave jazz di successi dei Beatles ("Can't Buy Me Love", ad esempio, è un gioiellino, con dei riflessi tra swing e bossa nova che gli danno una dimensione magica), ma un'eco di jazz latino è sempre presente, per emergere poi trionfante in canzoni come "Os passistas" (Caetano Veloso), "Vendedor de caranguejo" (Gilberto Gil), "Feijoada compleda" (Chico Buarque de Hollanda). Barbara ha una voce molto duttile, capace di passare con disinvoltura dalle tonalità del jazz-blues a quelle del som brasileiro mantenendo una sua spiccata personalità. Non è facile perché, in fin dei conti, si tratta pur sempre di "cover", ben difficili quindi da "addomesticare", specie quando il repertorio spazia in epoche e luoghi geografici diversissimi, ma la Casini ci riesce in pieno, col sostegno di un trio di musicisti pieni di talento e genialità. Stefano Bollani (pianoforte e fisarmonica), Lello Pareti (contrabbasso) e Francesco Petreni (batteria) ci hanno regalato, come nelle migliori tradizioni jazz, anche dei bellissimi "solo". Francesco Petreni, soprattutto, ha fatto l'inimmaginabile con la sua batteria, specialmente nei brani brasiliani. Una formazione acustica, quasi "da camera" che è riuscita immediatamente a riscaldare l'atmosfera di questa fredda e nebbiosa notte invernale, nel cuore di uno dei più begli angoli della Toscana. Non potrebbe essere altrimenti. Barbara Casini ha anche una grande presenza scenica e una comunicativa fatta di occhiate e di sorrisi che ti mette subito a tuo agio. Fisicamente ricorda un po' Daniela Mercury, specialmente per i lunghi e ricciuti capelli neri e per la particolare forma delle sopracciglia, ma la voce limpida fa immediatamente pensare a Elis Regina o ad Astrud Gilberto.

Barbara Casini e Stefano BollaniBarbara Casini, Francesco Petreni e Lello Pareti

Al termine del concerto siamo andati a scambiare due parole con Barbara.
@uriverte: - Quello di stasera è un concerto un po' diverso dal solito, con molte "incursioni" anche nel repertorio jazz e pop americano ed europeo, come mai...?
Barbara Casini:- Da quando ho cominciato a fare musica, ovviamente, mi sono mossa sul filone del grande jazz internazionale. Il Brasile e la sua musica occupano un posto importante nella mia vita, ma ho sempre cantato un po' di tutto. In ogni caso, quale che sia il brano che interpreto, negli arrangiamenti le sonorità brasiliane sono sempre presenti.
@uriverte:- Che importanza ha avuto il Brasile nella tua vita e nella tua carriera musicale?
Barbara Casini:- È un grande amore, scoppiato appena ho iniziato a cantare. Specialmente il grande João Gilberto, ma anche tutti gli altri, Gil, Caetano, Chico. Quando avevamo messo su il trio, io, il mio attuale compagno e Naco, un percussionista che purtroppo è morto qualche anno dopo, il nostro repertorio era quasi esclusivamente brasiliano. Ricordo che tornavamo dai nostri viaggi in Brasile portandoci dietro cento-centoventi dischi, strumenti, spartiti, perché in Italia non si trovava quasi niente. Oggi è tutto più facile, si cominciano a trovare anche gli spartiti, ma in quegli anni dovevamo arrangiarci così... Eravamo un po' come dei pionieri...
@uriverte: - Stasera abbiamo ascoltato brani di Chico, Caetano, Gil. A quale zona del Brasile sei maggiormente legata per la scelta dei brani da eseguire? Salvador, o Rio?
Barbara Casini: - Direi essenzialmente Rio, abbiamo collaborato con molti musicisti di Rio. Bahia mi interessa meno, anche se ovviamente Caetano Veloso e Gilberto Gil sono grandi, ma... diciamo che mi attirano di più le musiche nordestine. Ecco... da Rio salto a piè pari Bahia e vado direttamente nel Pernambuco.
@uriverte: - Nei tuoi spettacoli includi anche canzoni rese celebri da Gal Costa o Elis Regina?
Barbara Casini: - Certamente, Elis Regina poi è il mio grande idolo...
@uriverte: - E per il futuro, che progetti hai?
Barbara Casini: - Sto per cominciare a lavorare a un progetto per un disco insieme con Enrico Rava, tutte canzoni originali, naturalmente, una cosa un po' diversa per me ma molto bella, interessante perché c'è una grande orchestra. E poi, verso marzo, un nuovo viaggio in Brasile, dove col quartetto faremo un disco assieme a un musicista meraviglioso, un bassista che ha suonato con tutti i più grandi musicisti brasiliani. Si chiama Novelli, ma non è italiano, è un soprannome, poi ti racconto che vuol dire... Incideremo questo disco con tutte canzoni sue, e dopo... non so, forse faremo un altro disco in Brasile.
@uriverte: - Grazie, Barbara, di nuovo complimenti, a presto e... in bocca al lupo!

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