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Negli ultimi 15 anni lo scenario tecnologico in cui si sono mossi i protagonisti dell'informatica e della telematica è apparso quanto mai vario. Differenti tecnologie e architetture di rete proprietarie si sono affermate, sospinte nel mercato ora da innovazioni tecnologiche ora da sapienti azioni di marketing.
IBM con SNA, Digital con DECNET, Novell con IPX, Apple con AppleTalk, successivamente Microsoft con Netbeui, tutte hanno proposto una visione proprietaria del mondo delle "reti" tentando spesso di aggredire le posizioni dominanti con l'offerta di strumenti per l'integrazione e/o la migrazione. Un tentativo teorico di standardizzazione, l'ISO/OSI, per vari motivi, non è mai riuscito a penetrare nel mercato, restando più un modello comparativo per le altre architetture che un riferimento per i produttori.
Accanto alle proposte proprietarie, un altro modello è stato parte di questa storia, un modello caro a tutto il mondo UNIX, il TCP/IP: è proprio questo protocollo, sulla scia del successo di Internet, ad affermarsi ora come lingua universale per la costruzione e l'interconnessione di reti. Far comunicare reti e ambienti di lavoro diversi era fino a un recente passato complesso e costoso, ora può essere relativamente facile e a basso costo.
In realtà il TCP/IP è tuttaltro che recente, è parte di UNIX quasi da subito, ma soltanto negli anni '90 si è arricchito di un protocollo e di un linguaggio destinati a cambiare radicalmente il modo di lavorare e di comunicare delle persone: l'http e l'html, su cui si fonda il world wide web (WWW).
Internet, che da sempre utilizza il TCP/IP e che da decenni è uno dei principali strumenti di comunicazione del mondo dell'università e della ricerca, solo ora, con l'avvento del web e dell'interfaccia grafica, è diventata fenomeno di massa.
Nel recente passato, la forza della comunicazione e dell'interazione grafica ha fatto la fortuna prima di Apple con il Macintosh (ambiente HW e sistema operativo proprietari), poi di Microsoft con le varie versioni di Windows (HW aperto, sistema operativo proprietario) ora di Netscape con Navigator e i prodotti server.
Il successo maggiore è comunque toccato a Internet, un ambiente nato completamente aperto e "quasi" senza regole, in cui i grandi dell'informatica stanno tentando di inserire soluzioni più o meno proprietarie, cercando ormai apertamente di legare l'utente a un ambiente (sistemi, servizi, linguaggi di sviluppo) etichettato con il loro marchio. In tale contesto investire nella direzione giusta può diventare strategico.
E' interessante notare il modo in cui alcuni competitor aggrediscono il mercato:
html e http per il web; HTML, Java, JavaScript e Corba per le applicazioni; SMTP, IMAP, MIME, S/MIME, NNTP, e RTP per la posta, le news, il messaging e le applicazioni collaborative; LDAP, SSL, X.509 e SNMP per database directory, sicurezza e gestione di rete.
le specifiche JavaBeans per la costruzione di librerie di classi e oggetti Java "standard" riutilizzabili; il nuovo ambiente di sviluppo Java WorkShop; le caratteristiche del nuovo sistema operativo Solaris 2.6 a 64 bit, molto Internet oriented (tra i nuovi protocolli supportati WebNFS), ma ancora non gestibile completamente via web.
In questo ambito tutti i produttori di DBMS, (Oracle, Sybase, Informix, ...) stanno fornendo protocolli, estensioni di linguaggio, tool di sviluppo, orientati all'erogazione di un servizio su web.
A tutto questo si aggiunge la speranza di Oracle, Netscape, SUN e di tanti altri del successo del Network Computer, per cui il client ideale non dovrebbe piu' essere un Personal Computer con sistema operativo scontatamente Microsoft, ma una Java station più facilmente utilizzabile, aggiornabile e più economicamente gestibile.
A questo punto ci si potrebbe chiedere: riuscirà Java a sostituire il C++? Quanto sarà flessibile e scalabile una soluzione Microsoft? Riuscirà Netscape a mantenere le attese e a conservare la quota attuale di mercato soprattutto in quello dei browser? E' conveniente abbracciare una tecnologia proprietaria come Lotus Notes? Quale sara' il mercato dei Network Computer o anche ci sara' un mercato per NC?
Di sicuro nel futuro di una qualunque soluzione di rete, c'è tecnologia Internet e in particolare c'è il web; prossimamente potrebbe esserci anche comunicazione telefonica, ma questa è tutta un'altra storia.
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