"Il promontorio risplendeva di scintille, che raggiavano dagli specchietti d'acqua disseminati
nella roccia tormentosa, dardeggiavano da miriadi di gocciole annidate nelle foglie del cisto,
del ginepro, del timo, nelle corolle dissetate dei gigli blu"
(Lunamoonda, Capitolo 17)