- Cominciamo con L'incantevole Creamy (Maho no Tenshi Creamy Mami), nella cui sigla si vede la protagonista baciare sul musetto un gattino: questa scena, presente nel primo passaggio in Italia, è stata tagliata nelle repliche successive.
- In Occhi di Gatto (Cat's Eye), nell'episodio "Casa dolce casa", una scena di un minuto circa in cui Toshio (Matthew) fa il bagno viene tagliata. Nell'episodio "Furto sott'acqua" la scena iniziale mostra Rui (Kelly) in una posa molto sexy: questa scena viene trasmessa nel 1987, per poi essere cancellata nelle repliche successive. Stesso discorso per un intero episodio ("Un Natale indimenticabile"), trasmesso solo nel 1987. È superfluo sottolinearlo, ma ovviamente tutti i nomi sono stati cambiati...
- la prima serie di Lupin III, trasmessa in passato da molte emittenti locali, viene vistosamente censurata e ridoppiata dopo essere stata acquistata dalla allora Fininvest: attualmente (ottobre-novembre '99) Mediaset sta trasmettendo vari OAV e film di Lupin III, ed anche questi mostrano spesso scene modificate in sede di adattamento (al solito, fermo immagine, ingrandimenti...).
- In Sandy dai mille colori (Maho no Idol Pastel Yumi) la puntata "Che cos'è l'amore" viene trasmessa solo al primo passaggio televisivo.
- In Mila e Shiro, due cuori per la pallavolo (Attacker You!) due ragazze discutono di pallavolo mentre fanno il bagno insieme. La cosa è del tutto naturale e priva di qualsiasi malizia nella tradizione giapponese, né si intravedono i particolari anatomici delle ragazze, ciononostante la sequenza è stata censurata.
- Nella serie Motori in pista (F) si è tentata l'eliminazione di ogni riferimento al Giappone: i protagonisti sono stati ribattezzati con nomi americani, sono state eliminate le scene in cui apparivano manifesti, insegne o scritte in giapponese. Sono stati modificati i nomi delle località con ovvie discrepanze tra il racconto e le immagini trasmesse, e perfino le scene in cui i personaggi firmano, utilizzando ovviamente i kanji.
- In Combatter V molti tagli hanno compromesso la comprensibilità del cartone. Per esempio, in una scena del cartone un invasore alieno riesce a tagliare un braccio al protagonista tramite una spada: la scena è stata tagliata, ma in quella successiva il ragazzo è steso a terra senza un braccio...
- In Ranma 1/2, trasmesso da TMC tempo addietro, fortunatamente non ci sono stati cambi di nomi o di località (almeno non particolarmente perniciosi), ma essendo un soggetto leggermente ambiguo le scene in cui Ranma appare nudo in forma femminile sono state quasi tutte censurate, così come tutte le scene di nudo femminile. Quando Ranma ragazza incontra la madre Nodoka, adotta il nome Ranko per non farsi riconoscere, ma nella versione italiana questo viene cambiato in Ranka. Va detto che queste modifiche sono state fatte direttamente dall'importatore italiano (e infatti sono di lieve entità).
- Una serie particolarmente danneggiata da Mediaset è tutta la saga di Sailormoon (Bishoojo Senshi Sailormoon): in questa serie sono state effettuate tutte le operazioni fatte a "Motori in pista", oltre però a molti altri tagli sulle scene di nudo durante le trasformazioni. L'unico nome rimasto uguale all'originale (quello della piccola Chibiusa) viene pronunciato "Kibiusa" anziché "Cibiusa" come nell'originale, avendo così un effetto ridicolo sui molti conoscitori della serie.
Inoltre sono stati introdotti numerosi e ripetuti flashback alle serie precedenti narrati dalla voce del gatto Artemis, assenti nella serie originale: molte scene sono state tagliate, in particolar modo è stato giudicato atroce il trattamento riservato all'ultima puntata della serie Sailor Stars, ultima della saga.
Peraltro i danni apportati a Sailormoon non sono questione esclusivamente italiana: negli USA, anni fa, si accese una polemica feroce a riguardo del trattamento subito dalla serie, interrotta più volte per questioni pubblicitarie e ripresa a furore di popolo.
- Trattamento nella norma anche per Dragonball, in cui i nomi sono stati parzialmente cambiati (Piccolo=Al Satan e molti altri), le tecniche hanno cambiato nome e così via. Stessa sorte subiscono Terrie e Maggie (Miracle girls), con nomi cambiati e tagli qua e là, Lisa e Seya un solo cuore per lo stesso segreto (Kaito Saint Tail), Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo (The Slayers), oltretutto con un titolo italiano pazzesco, e City Hunter, con i nomi tutti cambiati in italiano o americano. Sfocia nel patetico-risibile una scena in cui Ryo (Hunter) è al cimitero a salutare il suo defunto amico: sulla tomba si legge chiaramente Hideyuki Makimura, mentre lui lo chiama Jeff. Peggio che mai, ogni tanto (sia pure di rado) alcuni personaggi secondari vengono chiamati con i loro nomi originali!
- I risultati dell'adattamento sono addirittura ridicoli per I cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya): i nomi dei combattenti sono stati sostituiti con i nomi delle loro costellazioni (Saori (Athena) = Lady Isabel, Seiya=Pegasus, Shaka della Vergine=Virgo...), cosa che genera "ragionevoli" dubbi negli spettatori (come faceva la madre di Virgo a sapere che sarebbe diventato cavaliere d'oro della Vergine?). Le tecniche hanno cambiato nome, al solito, ma quello che è peggio è stato l'imporre a ragazzi di 15-20 anni al massimo, del nostro secolo per di più, un linguaggio di tipo simil-dantesco. In una scena Pegasus commenta la sua situazione con "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole", e questo supera letteralmente i limiti del ridicolo. Al solito, inoltre, si è cercato di eliminare ogni riferimento al Giappone, ambientando la sede dei Cavalieri in una non meglio identificata Nuova Luxor (in realtà Tokyo): infine, il legame di fratellanza di sangue tra i cavalieri di bronzo, presente nel fumetto, non è stato citato nel cartone: i Cavalieri di bronzo (dello Zodiaco nel cartone) sono i sopravvissuti di ben 100 fratelli di sangue, tutti figli del padre di "Lady Isabel", mandati in addestramento per portare in Giappone le dieci armature di bronzo ed essere poi messi alla prova per indossare l'armatura d'oro del Sagittario.
- Adattamento ancora sotto la sufficienza per Curiosando nei cortili del cuore (Gokinjo Monogatari, Storie del vicinato). Ancora una volta i nomi sono stati cambiati con nomi americani, ma l'ambientazione è stata forzatamente spostata in Italia, con risultati paradossali. Tsutomu Yamaguchi diventa TJ, Mikako Koda diventa Melissa, Mariko Nakasu cambia in Melany, Yusuke Kashiro è Steven, Mai Ota diviene Patty e Jiro Noshino, Jim. Perché, però, dare nomi inglesi ai personaggi per ambientare forzatamente la storia in Italia?
Ancora, i tagli sono troppo evidenti (e in un anime tutto sommato non di eccelsa qualità questo è grave) e marcatamente votati a cancellare qualsiasi riferimento al Giappone: il gruppo Akindo fondato dai ragazzi, per quanto chiaramente presente nelle immagini viene cambiato in " I maghi del commercio ", che tra l'altro non è neanche la traduzione dell'originale.
I prezzi, mostrati sulle banconote in Yen, vengono cambiati in lire: peccato che così un ingresso in discoteca costi TREMILA lire, circa 20/30 volte meno che nella realtà... Al parco giochi dove Tsutomu e Mikako si separano, il ragazzo ordina una porzione di "spaghetti al sugo", che però diventano ramen in brodo... Il sugo non c'è...
- Finalmente un plauso alla finora bistrattata Italia 1, per l'adattamento stavolta di grande livello relativo ai Simpsons: i doppiatori sono scelti tra i migliori del parco a disposizione, con esempi come l'ottima Monica Ward (nota per aver doppiato anche Ranma e Kyoko Otonashi in Maison Ikkoku), ma anche per aver avuto il coraggio di portare in Italia un "cartone nello stomaco" come South Park, e infine per aver cominciato un nuovo corso anche nell'adattamento degli anime giapponesi con Card captor Sakura. In tutte queste opere l'adattamento è stato curato rispettando molto maggiormente l'opera in sé. Dispiace però, in questo cambiamento di rotta, il perdurare di abitudini decisamente poco gradevoli sia nell'adattamento dei dialoghi (ancora modificati, sia pure solo in parte), sia in alcuni tagli che vengono ancora praticati, sia infine per l'abitudine assolutamente odiosa di inserire spot pubblicitari non solo nella trasmissione del cartone, ma spesso nei momenti peggiori rispetto alla continuità della storia. Complimenti, allora, agli adattatori, e speriamo che completino il percorso iniziato verso un adattamento realmente meritevole delle opere trasmesse.
- Avete presente il discorso che ho fatto qui sopra? Dimenticatevelo, oppure mettetelo da parte temporaneamente. L'edizione di Pocket Monsters italiana (meglio noto come Pokémon) segue passo passo quella statunitense, quindi con i nomi totalmente cambiati... Ecco così che Satoshi diventa Ash, il professor Orchid viene cambiato in Oak, Misty e Brock sono in realtà Kasumi e Takeshi, eccetera. L'unica cosa che non cambia sono proprio i nomi dei 150 Pokémon. Tra l'altro, a causa dello scandalo suscitato da una serie di crisi epilettiche scatenate in bambini giapponesi a causa del lampeggio degli occhi di Pikachu (fatto accaduto per un solo episodio), gli adattatori italiani hanno pensato bene di oscurare tutte le scene comprendenti lampi o esplosioni, e come giunta molte sequenze sono state rallentate. Scelta comprensibile per evitare polemiche, ma molto dannosa in un cartone animato come questo... Una domanda: qualora il film di Pokémon (uno dei ben tre prodotti in Giappone!) dovesse sbarcare in Italia, come verrebbe adattato? - Il vero passo in avanti (molto in avanti) lo ha compiuto però MTV Italia, che attualmente sta lottando per vedere prolungata la sua concessione alla trasmissione libera via etere senza essere limitata al satellite. Non contenta infatti di avere pubblicato Beavis & Butthead, e l'interessantissimo Aeon Flux diversi anni fa, la rete ha stretto un accordo con la filiale italiana di un'importantissima casa produttrice di anime, e da ormai diversi mesi ci ha deliziato con opere del calibro di: Cowboy Bebop, Golden Boy, di Tatsuya Egawa (quest'ultimo riproposto in tarda serata in versione integrale e senza alcun taglio!), ed attualmente la revisione in chiave moderna della storia di Alessandro Magno, Alexander, dello stesso Peter Chung che già firmò i disegni di Aeon Flux. Bis, bis, bis.