- Storie di politica sospetta- Feltrinelli Editore - Milano - Euro 12,00 - 160 pp
Il primo racconto vede Pepe Carvalho impegnato a ritrovare uno strano personaggio scomparso: si tratta di un vecchietto squinternato che si crede l’ultimo erede della casata reale di Castilla y León: Federico III. Le indagini lo portano a investigare all’interno di un gruppo di giovani neofascisti, decisi a utilizzare il vecchio pazzo per attuare un colpo di stato e uccidere il re legittimo Juan Carlos I. Il secondo racconto è ambientato in un ricovero per vecchi bisognosi nel quale viene trovato morto soffocato un anziano ospite. Il prete del paese, amico e compagno politico di vecchia data di Carvalho, lo chiama per far luce su questa morte a partire da un libriccino rosso che è il diario della vittima: ha fatto parte di un gruppo della guerriglia repubblicana, composto da altri cinque membri che si facevano chiamare “I Mozart”. Nell’ultimo racconto la giovane e affascinante Teresa si reca da Carvalho per chiedergli di investigare sulla morte del nonno. Apparentemente tutto fa pensare a un normale attacco di cuore, ma la giovane ha trovato in un orologio lasciatole in eredità un bigliettino in cui il nonno dice di essere in pericolo e che questa volta l’avranno vinta loro. Tre racconti (scritti nel suo periodo di maggiore felicità espressiva) che mostrano una Spagna dalla democrazia ancora fragilissima, minacciata da giovani e meno giovani fascisti e militari ancora profondamente legati a Franco e al regime. Tre piccoli gialli perfetti.- Il sabotaggio olimpico- Feltrinelli Editore - Milano - Euro 10,00 - 128 pp
Barcellona, Olimpiadi del 1992. Pepe Carvalho è deciso più che mai a isolarsi dal mondo per un po’. Vuole sfuggire al delirio che invade la città. Charo, la sua compagna di sempre, se n’è andata, Biscuter, il suo cuoco di fiducia, è a Parigi per uno stage su minestre e consommé. Niente quindi lo trattiene in città, o almeno così crede. Una notte però fanno irruzione in casa uomini armati, servizi segreti, uomini politici spagnoli e internazionali, presidenti di organizzazioni sportive, Nazioni Unite ecc… per chiedergli, o meglio ordinargli, di occuparsi di un caso delicatissimo e importantissimo: è in atto il sabotaggio delle Olimpiadi, hanno rapito alcuni sportivi, molti atleti bianchi stanno facendo delle cure per diventare di colore e quindi più forti negli sport, addirittura le stesse attrezzature sportive sono state manomesse con motori di ogni tipo per fornirle di capacità sorprendenti. Siamo davanti a un caso internazionale dalla portata storica. Chi c’è dietro i rapimenti? Forse gruppi marxisti che combattono il capitalismo? Una sera si presenta a casa di Carvalho una culturista serba, figlia di Tito, che afferma di sapere dove sono tenuti i sequestrati. Nel frattempo, la situazione internazionale si complica ancora di più: il presidente Bush è deciso a bombardare Barcellona, confondendola con Bagdad. Mettiamo assieme Pepe Carvalho e il suo mondo già un po’ folle, personaggi dell’ambiente politico e culturale spagnolo e internazionale, rappresentanti religiosi, disquisizioni filosofiche. Agitiamo il tutto e versiamo. Il risultato è questo romanzo, delirante, onirico, assurdo, improbabile e geniale, come solo dalla penna di Manuel Vázquez Montalbán poteva uscire. Un romanzo che inquieta, non solo per questo ma anche per il suo esatto tenore profetico. Non una parola, non una frase sono scritte e pronunciate a caso, in tono neutro o semplicemente descrittivo. L’ironia e il sarcasmo pervadono il testo fin nel midollo, lasciandoci senza fiato e senza la possibilità di riposarci un minuto.- Millennio 2. Pepe Carvalho, l'addio - Feltrinelli Editore - Milano - Euro 16,00 - 310 pp
Carvalho e Biscuter, come due novelli Don Chisciotte e Sancho, Phileas Fogg e Jean, si sono lasciati dietro il nido di vipere afghano e sono giunti a Bangkok, luogo mitico nel passato del detective, scenario di Gli uccelli di Bangkok. Imbarcati su una nave di crociera, l’uno come interprete e l’altro come cuoco, il loro viaggio prosegue, con una breve sosta a Singapore, verso Bali, ma tappa dopo tappa hanno accumulato troppi nemici e sono nuovamente costretti alla fuga da un’Indonesia assediata dal terrorismo. In Australia fanno la conoscenza di un basco pieno di segreti, ex membro dell’Eta, sulla cui barca a vela attraversano l’Oceano Pacifico diretti in Sud America. Dal Cile raggiungono l’Argentina, seguendo il cammino già solcato da Neruda nel suo esilio. Lì Carvalho recupera ambiente e amicizie del tempo di Quintetto di Buenos Aires, tra cui un bizzarro ex torturatore sentimentale. Scesi fino alla Terra del fuoco, sostano in Brasile, dove incontrano l’operatore di una Ong che dà loro un passaggio su un charter diretto a Dakar, e fa loro da guida nel deserto africano, fino ad Alessandria. Da qui fanno ritorno in patria, dove li attende una sorpresa. Per gli appassionati lettori delle avventure di Pepe Carvalho, la sorpresa invece è l’evoluzione dei personaggi nel corso dell’ultima, definitiva, impresa. Mentre Biscuter sembra rafforzarsi e diventare sempre più indipendente, rivelandosi quasi il vero protagonista, il detective di Barcellona diviene ancor più malinconico: ormai il mondo gli appare detestabile e il suo pessimismo prende il sopravvento. Infatti nel finale non sarà Carvalho, ma il suo fido aiutante a voler portare avanti ostinatamente la battaglia contro i mulini a vento. Oltre a offrirci un romanzo avvincente, con Millennio, Manuel Vázquez Montalbán ci consegna, attraverso gli occhi di Carvalho e Biscuter, una visione vivida e inquietante del mondo attuale. Un classico contemporaneo.- Assassinio al Comitato Centrale - Feltrinelli Editore - Milano - Euro 8,00 - 224 pp
Alla riunione del Comitato centrale del Partito comunista, d’improvviso va via la luce. Con la complicità del buio viene assassinato il Segretario generale Fernando Garrido. Gli ingredienti sono quelli di un classico giallo: una stanza chiusa dal di dentro e senza possibilità di uscita. Ma l’assassino non è l’unica altra persona presente nella stanza, i sospettabili sono circa due milioni e i moventi metà di mille. E lo svolgimento delle indagini farà emergere coinvolgimenti oscuri e misteriosi tradimenti. Chi ha commesso l’omicidio, e perché? I nemici del Segretario vanno cercati dentro il Partito o fuori? È davvero opera del fascismo internazionale? C’entra qualcosa il KGB? Il governo affida il caso al commissario Fonseca, ex capo della polizia franchista, ma la rivelazione finale spetta al detective Pepe Carvalho, incaricato da Santos Pacheco, membro del Comitato esecutivo del Partito, di scoprire la verità. E chi potrebbe farlo meglio di lui, ex comunista che sa chi sono, come sono, da dove vengono e dove vanno i membri del Partito? Pepe a Madrid rivede persone conosciute venticinque anni prima. A Barcellona lo attendono intanto Charo e Biscuter. Montalbán fonde la forma del racconto poliziesco con i temi politici e dà voce così al disagio della disillusa e scettica generazione dei postfranchisti.- Millennio 1. Pepe Carvalho sulla via di Kabul - Feltrinelli Editore - Milano - Euro 16,00 - 320 pp
Mentre in uno dei palazzi del potere di Barcellona Pepe Carvalho viene accusato di omicidio, quest’ultimo e l’inseparabile Biscuter si sono già imbarcati, sotto i falsi nomi di Bouvard e Pécuchet, su una nave diretta a Genova. Con loro viaggia una misteriosa madame Lissieux che appena arrivati sul suolo italiano, e poco prima che i due soci si ritrovino su un’automobile con i freni manomessi, sparisce. Usciti indenni da questa prova, i nostri eroi proseguono la loro avventura verso la Grecia, ormai decisi a fare il giro del mondo. Ma qualcuno non crede che siano innocenti turisti, e il viaggio si trasforma sempre più in una fuga: attraversano l’Egitto, Israele, il Libano, la Turchia, l’Azerbaijan, il Turkmenistan, l’Uzbekistan, l’Afghanistan, l’India, inseguiti da bizzarre sette religiose, dalla mafia del narcotraffico e perfino dai servizi segreti israeliani, per arrivare infine in una Kabul da poco sconvolta dalla guerra e trovarsi coinvolti nelle lotte tra etnie nemiche. Direttamente ispiratosi a tre archetipi della tradizione romanzesca europea – ossia Il giro del mondo in ottanta giorni di Verne, il Don Chisciotte di Cervantes e Bouvard e Pécuchet di Flaubert – Montalbán supera se stesso per suspense e umorismo, eleganza e semplicità della prosa, per l’esotismo e la profonda riflessione socioculturale. Pepe Carvalho sulla via di Kabul è la prima parte di Millennio, l’ultima opera di Montalbán, il suo presagio, il suo testamento, il primo di due volumi in cui si svela finalmente la vera natura erratica di Pepe Carvalho, in fuga per il mondo, sul nascere del XXI secolo.- Tre storie d'amore - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 15.500 - 130 pp
Tre storie di Pepe Carvalho: una riflessione davanti al cadavere di una vecchia fiamma, un'amara considerazione sugli amori che uccidono, un confronto quasi arreso con il cinismo femminile. Tre racconti senza tempi morti, tre misteri che sembrano nascere dai nodi irrisolti del cuore di Pepe Carvalho: si deve sentire responsabile del prezzo troppo alto pagato alla libertà dalla donna che, grazie a lui, ha aperto la gabbia di una vita borghese? Qual'è il limite stremo del desiderio? Fino a dove può arrivare la leggerezza del vivere? Tre affondi nel labirino dei sentimenti, tre magistrali esercitazioni sul tema della passione, tre casi che forse solo il cuore di un vecchio cinico sentimentale come Carvalho può risolvere.- Ho ammazzato J.F. Kennedy - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 16.000 - 164 pp
Questo romanzo è il primo giorno della creazione, la tessera mancante del mosaico, l'officina del futuro. Qui nasce Pepe Carvhalo, super agente segreto gallego con licenza di uccidere, ex iscritto al Partito Comunista Spagnolo ed ora membro della CIA. Ma le sorprese non si esauriscono qui. Ci troviamo immersi in un romanzo quasi sperimentale, molto visionario, certamente scatenato. Montalbàn guarda con fiera nostalgia a quest'opera in cui John Kennedy è appena diventato presidente ed il suo clan vive nel cosidetto Palazzo delle Sette Galassie, una meraviglia architettonica sospesa fra le nubi sopra la Casa Bianca, dove si collezionano celebrità. "Ho ammazzato J.F. Kennedy", è stato scritto nel 1970, quando il sogno impossibile per molti era di ammazzare il generale Franco, invece di Kennedy, e con il suo anticonformismo e la sua capacità di trasmettere valori e memoria storica in racconti di avventura ha inaugurato una stagione di libertà per scrittura e lettura.- Storie di padri e figli - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 12.000 - 130 pp
Pepe Carvalho alle prese con i difficili rapporti padre-figlio o madre-figlia. Un Carvalho un pò freudiano che si trova a sentenziare: "La sua colpa viene da lontano. Quasi quasi me la sento di dire che gli assassinii sono conseguenza di una vecchia colpa". Scrive Montalbàn: Nessuno può sfuggire a questo rapporto. Siamo tutti figli di qualcuno, nonostante ci sia chi a sua volta si rifiuta di essere padre. Pertanto, il titolo di queste tre storie riguarda ogni potenziale lettore. D'altro canto, ogni racconto, per breve o lungo che sia, è pieno di padri e figli o di figli e padri. Ma credo, e da questo nasce il titolo generico del volume, che le storie qui raccontate si basino soprattutto sulle caratteristiche, anormali o subnormali, presentate talvolta dal rapporto tra padri e figli. In "Ne ho fatto un uomo", il padre padrone e patriarca cerca di guidare il destino del figlio quasi fosse la continuazione del proprio. Nel racconto "Da tetti e terrazze" è il figlio, un adolescente, a proteggere il padre logorato e distrutto da fallimenti di ogni genere. Il rapporto madre-figlia in "Cercasi Shahrazad" è stata da me trattato in modo quasi comico.- L'uomo della mia vita - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 27.000 - 231 pp
Siamo alle soglie del Duemila e si avvicina il tempo di bilanci e consuntivi: così, alle porte dell'ormai famoso villino di Vallvidrera, si presentano i fantasmi del passato. La prima è Charo, di ritorno dall'esilio andorrano. Una rentrèe grandiosa, la sua: non più la battona di buon cuore, con vocazione di mantenuta di altri tempi (e di altri regimi), ma l'orgogliosa proprietaria di un centro di cure estetiche. Charo torna accompagnata da Quimet, un facoltoso notaio, coinvolto in un intrigo di spie e servizi segreti trasversali, dal quale a Carvalho tocca salvarlo. L'intrigo infatti minaccia di togliere ai catalani nientemeno che... la propria catalanità! Circola voce che Barcellona, Tolosa e Milano stiano per diventare i poli di una entità sovranazionale, che prenderà il nome di Regiòn Plus. E mentre Carvalho cerca di dipanare la matassa delle intricate volontà che muovono le fila di Regiòn Plus, altri due casi occupano la sua mente: un omicidio e la copiosa pioggia di messaggi anonimi che intasano il fax del suo ufficio (ebbene si!, persino Carvalho ha ceduto all'imperativo della modernizzazione). Le lunghe missive sono il prologo al rincontro di Carvalho con un altro spettro del passato: Jessica Stuart-Pedrell, la giovane dorata (e drogata) de "I mari del Sud", che il nostro aveva spedito a Katmandu e che ora torna nello splendore dei quarant'anni, decisa a recuperare il proprio passato tra le braccia di un detective sulla chioma del tramonto. Insomma, un Carvalho d'annata che con un misto di ironia e mestizia guarda il secolo appena passato e alcune delle sue più vistose contraddizioni.- Storie di fantasmi - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 12.000 - 167 pp
Tre racconti, tre grandi occasioni per condividere le performance del più celebre detective spagnolo, Pepe Carvalho. Pragmatico, concreto, amante dei piaceri della carne ben più che dello spirito, Carvalho è coinvolto suo malgrado in una serie di indagini su casi misteriosi. Il primo racconto, quello di "Una sconosciuta che viaggiava senza documenti", narra di una giovane autostoppista bionda e indolente che, per almeno sette volte, secondo le denunce raccolte dalla Guardia Civile, prima salva da un incidente mortale il guidatore che l'ha caricata e poi puntualmente scompare. Sarà l'ottava volta, fatale, a svelarne il mistero. Poi il turno della "Nave fantasma", dove, nello scenario delle Canarie, tra armatori, pescatori, banchi di tonni e ricette da gourmet, l'antica leggenda del vascello fantasma si salda ad un tema di attualità, quello della lotta per il diritto alla pesca nelle acque spagnole. Infine, ecco Pablo e Virginia: finti declassati e contrabbandieri, finti caprai ed ex mercenari allestiscono una macabra scena da rito satanico per depistare le indagini. Ma il cinico e disincantato Pepe Carvalho, che non crede ai fantasmi, per non smentire la sua indole materialistica, ne proverà l'esistenza.- Riflessioni di Robinson davanti a centoventi baccalà - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 16.000 - 98 pp
Arguta ed estremamente godereccia, una parabola culinario-esistenziale di finissima ironia: un novello Robinson Crusoe - un ghiottone disincantato ed esperto del mondo sotto le vesti sicure di vescovo in esubero - si ritrova, dopo un rocambolesco naufragio, a sopravvivere su un'isola deserta con a disposizione solo casse di baccalà. A soccorerlo, oltre alla lucidità ed alla vivacità inarrestabile della sua intelligenza, la fantasia: così, per vincere la noia e la solitudine, per esorcizzare la paura e non perdere se stesso, si abbandona a vertiginose disquisizioni: sugli uomini, le donne, la politica e, soprattutto, il baccalà. Immaginato con l'appetito e l'allegria generosa di chi adora la buona cucina, descritto in ricette arditissime di raffinata preparazione, assaporato con la voluttà di chi non si vergogna delle passioni terrene, il baccalà diventa il vero protagonista di questo libro dal fascino barocco, contendendo all'amore la palma di "soccoritore" e "consolatore" del povero naufrago. Affamato di cibo e d'affetti, annientato dalla malinconia e dal ricordo della bella Muriel, risentito col mondo per la sua ignara vuotaggine, Robinson-Montalbàn ci parla di cibo e di sesso, gioca con l'ironia e scherza con l'arte culinaria, consegnandoci un libro incantevole, percorso da un sorriso amaro, illuminato dal gusto di chi è appassionato alla vita e ama la forchetta quanto la penna. Perchè, dice Montalban, "cucinare è come scrivere, è un lavoro manuale che richiede applicazione. E mangiare significa comunicare".- Quintetto di Buesos Aires - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 29.000 - 370 pp
Lo zio d'America, che non manca mai nelle famiglie spagnole, incarica il nipote Pepe Carvalho di andare in Argentina a cercare il figlio Raùl (dunque, cugino di Pepe), volontariamente desaparecido dopo essersi salvato durante la dittatura militare. Carvalho parte, più o meno contento di lasciarsi alle spalle qualche problema con Charo, senz'altro pronto a calarsi nell'appassionata atmosfera del tango; tuttavia arriva, va da sé, in una città diversa e sconcertante. Le indagini prendono vita da sole: è sufficente, infatti, che il detective inizi a prendere contatto con gli amici ed ex compagni di lotta di Raùl, perché il groviglio degli eventi prenda il suo corso e anche il lettore si ritrovi ben presto ad assumere lo stesso atteggiamento curioso e scettico di Carvalho e a farsi trasportare nelle realtà più disparate (le madri di plaza de Mayo, il mondo del pugilato, l'alta finanza e l'alta cucina, la polizia...), ognuna delle quali nasconde sempre un cadavere nell'armadio. Di Alma Modotti, una donna affascinante ma segnata dalle sofferenze, Carvalho sente di potersi innamorare; così come noi ci affezioniamo da subito ad una serie di personaggi minori: il ragazzo che finge di essere, a turno, figlio illegittimo di Jorge Luis Borges o di Ernesto Sàbato; l'ex militante istionico che recita nei teatri Off; un finto Robinson Crusoe ed un finto Venerdì che vogliono fondare una comunità alle Malvinas; don Vito, il socio dell'agenzia investigativa che Pepe sceglie per finanziarsi il soggiorno... e ancora diseredati,sognatori, falliti. La Buenos Aires che ci offre Montalban é epica e tragica insieme, profonda e cialtrona, una delle società urbane più complesse e contradittorie di fine millenio, una società che deve rigenerarsi dopo un lungo periodo di lutti oscuri, ma dpove, forse, c'é ancora spazio per la poesia.- Gli uccelli di Bangkok - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 12.000 - 297 pp
In "Gli uccelli di Bangkok", Pepe Carvalho, il simpatico detective-gourmet si trova in Thailandia alle prese con l'ambigua polizia locale e una banda di malavitosi cinesi che vogliono mettere le mani su una turista europea, amica sua, che si è legata ad un trafficante di diamanti ed è colpevole di uno sgarro nei loro confronti. Un giallo d'azione che non disdegna l'ironia e la descrizione di un mondo esotico dove il male trionfa in modo subdolo e barocco.- Tatuaggio - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 11.000 - 181 pp
Scritto nel 1975 per "scommessa etilica", Tatuaggio è il primo romanzo poliziesco della serie di Pepe Carvalho e va considerato una specie di presentazione del curioso detective, della sua bizzarra filosofia e del suo mondo. Pepe viene ingaggiato dal signor Ramòn per scoprire l'identità di un cadavere senza volto ripescato in mare a pochi chilometri da Barcellona. Unico indizio, un inquietante tatuaggio: "Sono nato per rivoluzionare l'inferno".- Il centravanti è stato assassinato verso sera - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 11.000 - 199 pp
"...Perchè avete usurpato il ruolo degli dei che in altri tempi guidarono la condotta degli uomini, senza arrecare conforti soprannaturali, ma soltanto la terapia dell'irrazionale. Perchè il vostro centravanti vi fa gestire vittorie e sconfitte dalla comoda poltrona di cesari minori: il centravanti verrà ucciso all'imbrunire." E' una lettera anonima indirizzata alla squadra di calcio più ricca del mondo, ma in momentaneo ribasso. Per questo si è comprata il migliore centravanti inglese. E per tutelare l'incolumità della star calcistica dal delirio di un folle, il presidente della società chiama in suo aiuto il nostro Pepe Carvalho, che si vede così costretto in una nuova avventura barcellonese, in una città sconvolta dai lavori e dalle speculazioni per i Giochi Olimpici del 1992.- La solitudine del manager - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 12.000 - 191 pp
Pepe è alle prese con il mistero di un manager, da lui conosciuto per puro caso anni prima negli Stati Uniti, trovato morto nei dintorni di Barcellona. Aveva fama di donnaiolo sfrenato... Nella tasca del cadavere ll'assassino, in segno di sprezzo e per depistare le indagini, ha infilato un paio di slip da donna. Tanto basta alla polizia per etichettare il delitto come l'eliminazione di un cliente molesto da parte del protettore di una prostituta infastidita. Ma l'arguto Carvalho, ingaggiato dalla moglie del defunto perchè chiarisca il caso con la massima discrezione, scopre - inevitabilmente - un'altra verità... ben più scomoda.- La Rosa di Alessandria - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 26.000 -234 pp
Un delitto in casa Carvalho: Encarnacion, una cugina di Charo, l'amante prostituta di Pepe, viene trovata uccisa a Barcellona...orribilmente squartata. Della vittima si sa poco o niente: proveniva dal paesino di Las Aguilas, ed era bene maritata con un possidente di Albacete, citttadina dell'entroterra murciano. La storia corre parallela alle vicende di Ginès Larios, marinaio in fuga da Trinidad, di ritorno a Barcellona sulla nave da carico "La Rosa di Alessandria". Come sempre accade nei gialli di Carvalho, le trame e i destini dei personaggi si incrociano, si intorbidano e servono da spunto per sferrare gli attacchi alla società. Immagini di cittadine spazzate via dall'emigrazione e dalle finzioni del progresso, antichi feudi e nuovi socialisti, terre abbandonate a sè stesse, sordide storie di prostituzione occulta, tradizioni sostituite dal vuoto, depravazione ed indifferenza. Un giallo a tinte forti per chi è ormai di casa a Vallvidrera e nello studio delle Ramblas del più famoso detective privato di Spagna.- Le Terme - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 25.000 - 225 pp
Pepe Carvalho questa volta l'ha fatta proprio grossa: ha mangiato e bevuto troppo e per troppo tempo. Colesterolo, zucchero nel sangue, ciccia un pò ovunque, per non parlare delle tossine... Ed è così che il simpatico detective si ritira in una stazione termale, per l'appunto "Le Terme", disposto a pagare un mucchio di quattrini per digiunare - il suo corpo è "una bomba ad orologeria suicida" dirà l'atletico dottor Gastein, medico dello stabilimento - nella speranza di rimettersi in sesto. Ma dove punta la sua lente di ingrandimento, il detective scopre sempre qualcosa di losco. "Le Terme" non è un posto qualsiasi: gli ospiti provengono da ogni parte d'Europa, sono personaggi stravaganti, patologicamente affezionati ai loro vizi alimentari, tutti presi a formare combriccole campaniliste per ammazzare la noia di una routinesalutista ed asettica. Una grottesca commedia umana che ben presto si rivelerà una trasparente metafora dell'Europa e del suo Sogno di benessere. Ma è forse un segno la carneficina che si consuma oltre il muro di cinta della filiale termale dei fratelli Faber? Pepe Carvalho è chiamato a fare luce e, come sempre, niente è come appare: tra una risata e l'altra - in queste pagine si ride come forse mai prima - la soluzione dell'enigma si presenterà al lettore, inesorabile, nella sua lucida e brillante spietatezza.- I mari del sud - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 12.000 - 190 pp
Nella Barcellona pre-elettorale del 1979, fervida di passioni politiche, viene affidato un nuovo caso al detective Pepe Carvalho. E' stato rinvenuto il cadavere dell'industriale Stuart Pedrell, dopo un'assenza di un anno in cui la vedova e i soci lo supponevano in viaggio nei mari del Sud. Unica pista, un verso di Quasimodo: "più nessuno mi porterà nel sud". Che cosa è accaduto? Fra cene rafinattissime, amori "lolitiani", una cagnetta di nome Bietola e tanti libri bruciati nel cammino di casa, Pepe Carvalho indaga, spiegando con il suo solito, tenero cinismo, l'impossibilità dell'innocenza.- Il fratellino - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 25.000 - 189 pp
"Il fratellino", "La solitudine accompagnata dal tacchino arrosto", "L'esibizionista", "Come eravamo", "Il collezionista", "Il caso della nonnina fucilata", "Il cofanetto dei tre gioielli", e "Per una malafemmina": otto racconti molto diversi tra loro con lo stesso personaggio chiave: Pepe Carvalho. Nuovi aspetti - manie, amicizie, passioni (culinarie e non) - del più famoso detective d'Europa. Ecco la storia dell'amara fine di Leocadio Minguez, il fratellino, suicida apparente, capro espiatorio di un intrigo di tangenti, la cui soluzione, come sempre accade nei gialli di Montalban, svela il lato più sordido della realtà. Chi ha ucciso il fratellino? Gli speculatori avvoltoi o la società in cui gli è toccato vivere? Oltre al racconto che da il titolo alla raccolta, avvincenti microstorie di "ordinaria delinquenza e solitudine": perchè una donna si ostina a volere trovare a Barcellona un maniaco sessuale, incontrato per caso a Parigi ai Giardini del Lusemburgo? Quale amore uccide la contessina di Sinarcas dopo la storia con il poeta capraio? Perchè il collezionista delle foto di marilyn Monroe non fa in tempo a salvarle la vita? Chi è l'usurpatore della personalità di Pepe Carvalho? E cosa c'entra Agatha Christie in tutto questo? E perchè un industriale paga milioni per ritrovare una malafemmna?- Il premio - Feltrinelli Editore - Milano - Lit. 27.000 - 252 pp
Pepe Carvalho, dopo tanti anni, viene richiamato a Madrid. Questa volta non per risolvere un caso, ma per occuparsi degli invitati ad una premiazione di gala. A bandire il lauto premio letterario è Làzaro Conesal, pescecane della finanza, re di quella corte dove politica ed economia si intrecciano selvaggiamente. Ma l'imprenditore ha ormai le ore contate e non gli resta che il prestigio culturale per cercare di salvare la propria immagine, gravemente minacciata dal corso della Storia. Non c'è dubbio, Madrid è molto diversa da come se la ricorda Pepe dai tempi dell'assassinio al Comitato Centrale. Resta solo la bella Carmela, un pò più in carne ed ancora più appettibile di un tempo, che lotta con passione per i suoi ideali. Il quadro tratteggiato dalla penna corrosiva di Montalbano è desolante, e il suo umorismotanto irresistibile quanto attuale: politici rampanti in attesa di un imminente cambio di governo; scrittori dalla lingua - e forse dalla mano - assassina; tronfi premi Nobel e trepidanti giovani promesse; critici venduti ed accademici mummificati, donne risentite ed industriali corrotti. Tutti, va da sè, pronti a tradire. Presto farà la sua comparsa un cadavere eccelente: quello dello stesso Làzaro Conesal, avvelenato in circostanze sordide. Mentre balza da un jet privato ad una Jaguar, Pepe Carvalho si immerge in queste acque sporche per regalarci la disincantata immagine di una nuova Spagna postmoderna e liberista. E' proprio vero che tutto il mondo è paese...- O Cesare o nulla - Frassinelli Editore - Milano - Lit. 28.500 - 369 pp
Nel suo nuovo e più inquietante romanzo, Manuel Vàzquez Montalbàndipinge l'incisivo ritratto di una famosa dinastia di origine spagnola, quella dei Borgia, caratterizzata da una chiara visione dei propri obiettivi e da una tenacia senza scrupoli. Nella stessa famiglia che annovera personaggi come papa Alessandro VI, Cesare e Lucrezia, e francesco duca di Gandia, generale della Compagnia di Gesù e tra gli ispiratori ed esecutori della Controriforma, si plasma la tensione al cambiamento dell'Umanesimo rinascimentale. Al centro della scena campeggia la figura di Cesare Borgia, matador e principe, convinto della virtù che riunisce ragione e forza contro la concezione fatalistica della Provvidenza e del destino. Sangue sparso per cupidigia, guerre di religione che sono ormai dichiaratamente di predominio, nepotismo, simonia, cinismo e violenza... Con un linguaggio di voluta attualità, l'autore descrive papi, principi, studiosi, artisti e tutto l'ambiente delle corti, inquadrandoli nel loro tempo ma impremendo alla narrazione il ritmo e la vivacità di una vicenda gei giorni nostri ove si mescolano audacemente gli intrighi ai soprusi, l'ambizione al terrore in un vortice di sensualità e vendetta. Facendo parlare Macchiavelli o Michelangelo, Savonarola o la seducente Lucrezia, l'autore traccia un'analisi lucida dei disincantati meccanismi del potere che travalica il periodo preso in esame per consegnarci una cupa, poderosa allegoria della realtà contemporanea.
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