- La legge di gravità

Quando il prof. Pasero ha bocciato in italiano Primo Levi e me
facendoci andare a settembre (come si diceva allora) in tutte le
materie il mio super perseguitato papà aveva preteso un esame
pubblico e a settembre mi ero trovata di fronte a un gruppetto di
esaminatori "straordinari".
Avevano letto il mio tema dove avevo commentato l'affermazione
di Tucidide (che quando i gloriosi soldati ritornano dalla guerra
vanno celebrati per il servizio reso all'altrettanto gloriosa patria
nostra) dicendo che prima cosa nessuno dovrebbe andare a
ammazzare o farsi ammazzare in guerra e seconda cosa se
proprio ci dovevano andare dovevano riempirsi di fiori le canne
dei fucili in modo che se dovevano sparare sparassero fiori
innocui e profumati. Era il 1937 e già allora ero in polemica con
le idee dell'Establishment; gli esaminatori "straordinari" erano un
pò imbarazzati perché il mio "orale" era basato sul corso,
purtroppo troppo breve, tenuto da Pavese prima di essere
portato al confino. II loro imbarazzo si era sciolto nel
divertimento all'esame di fisica. Per facilitarmi l'esame mi avevano
"chiesto" la legge di gravità, e io, senza scherzare, avevo detto:
"E' quella cosa che se ho una mela in mano e la lascio andare
casca per terra".
Ricordo solo un momento di silenzio drammatico. Poi uno degli
esaminatori "straordinari" aveva detto: "Credo che voi (ma sì, ci
si doveva dare del voi, un'idea, credo, di un tale che si chiamava
Starace) abbiate più attitudine per la letteratura che per la fisica.
Andate pure, signorina".
Immagino che la mia salvezza scolastica gli sia costata il confino.

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