Il congresso teologico svoltosi in questi mesi a Smullendorf ha riconsiderato alcuni dei problemi religiosi fondamentali alla luce delle nuove tendenze della politica e della cultura.
Ha iniziato il professor Stumpf dell'Università di Tubinga sul tema " Berlusconi, l'etica protestante e lo spirito del capitalismo". Il tema propagandistico di Berlusconi è tipicamente protestante, ha detto: la benevolenza di Dio si verifica attraverso il successo economico e pertanto chi ha avuto maggiore successo economico è l'Unto del Signore. La variazione eretica è che il pensiero religioso di Berlusconi non distingue sufficientemente tra mondo terreno e mondo celeste, dato che egli non ha mai precisato se le sue promesse (autostrade, flessibilità nelle assunzioni, un milione di posti di lavoro, riduzione delle tasse) saranno realizzate immediatamente o in un mondo ultramondano.
Il professor Pennypeepy dell'Università di Notre Dame ha parlato del trionfo del principio di analogia nella metafisica berlusconiana, ovvero del sillogismo svirgolato. Il principio analogico fondamentale del Berlusconi sarebbe sarebbe il seguente: siccome è evidente che mi sono arricchito quando non potevo fare proprio tutto quel che volevo, a magior ragione quando sarò al potere arricchirò tutti voi. Il professor Pennypeepy osservava che la premessa avrebbe dovuto logicamente portare alla conclusione "quindi quando potrò fare quello che voglio mi arricchirò ancora di più", ma ammetteva che la conclusione usata da Berlusconi aveva certamente più appeal per quelli che ricchi non sono. Osservava però che il sillogismo svirgolato di Berlusconi evocava un ragionamento del tipo "se seguirete sempre Taricone del Grande Fratello diventerete come lui, pettorali compresi", ciò che non corrisponde alle regole della logica. Osservava pure che sullo stesso principio di analogia si poteva costruire anche il seguente ragionamento (certamente errato): "Io ho avuto successo pur essendo molto piccolo, se votate per me diventerete piccoli come me".
Più scandaloso è stato l'intervento di padre Rogofredo da Montecuccolo O.S.P.R., da tempo in odore di eresia, sul tema "Berlusconi e il problema del male". Il dottissimo teologo si chiedeva come potesse essere conciliabile l'esistenza di Berlusconi con l'esistenza di Dio. Poichè Berlusconi ha fondato il suo impero finanziario su operazioni non sempre ineccepibili, seduce il popolo raccontando bugie, o almeno facendo promesse contraddittorie che si eliminano (diminuire le tasse e aumentare le pensioni), e nel contempo viene premiato con la ricchezza e col successo delle sue idee politiche, ciò dimostra che il Male viene premiato.
Perchè Dio permette Berlusconi? Se lo permettesse perchè non può evitarlo, allora Dio sarebbe meno potente di Berlusconi (soluzione che Berlusconi non ha mai escluso); se lo permette per mostrare che alla fine il Male verrà sconfitto, allora Dio dovrebbe votare per Rutelli (il che è escluso dal cardinal Ruini); se Dio acconsente a Berlusconi per mettere alla prova la libertà di scelta degli elettori e premiare in un'altra vita chi non avesse votato per lui, allora Dio, per premiare in paradiso Pecoraro Scanio, Boselli e Ombretta Carulli Fumagalli condannerebbe la maggior parte deglii italiani all'infelicità su questa terra. Essendo ciò inconciliabile con la bontà divina, allora o non esiste Berlusconi o non esiste Dio. Ma Berlusconi esiste. Ergo Deus non est.
Si deve aggiungere che, accusato di ateismo, padre Rogofredo, malgrado si affermasse a dimostrare che aveva fatto un ragionamento per assurdo a fini di satira, proprio per questa ragione veniva immediatamente giudicato dal Sant'Uffizio, consegnato al braccio secolare e condannato a passare le proprie sere in discoteca con Ignazio La Russa, intrattenendo con lui rapporti sessuali.
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