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Il corsaro
L'opera in tre atti Il corsaro,
su libretto di Francesco Maria Piave tratto da The Corsair, scritto nel
1814 da George Byron, venne presentata al Teatro Grande di Trieste il 25
ottobre 1848. Primo violino e direttore d'orchestra: A. Scaramelli. Gli
interpreti furono: Marianna Barbieri-Nini (soprano), Gulnara; Carolina
Rapazzini (soprano), Medora; Gaetano Fraschini (tenore), Corrado; Achille
de Bassini (baritono), Seid Pascià.
La
vicenda inizia con il congedo di Corrado, capo dei corsari dell'arcipelago
greco, dalla fidanzata Medora. Il giovane si appresta a veleggiare in direzione
di Corone, dove si trova un accampamento di musulmani capeggiati da Seid
Pascià. Corrado riesce a raggiungere l'accampamento nemico e i corsari
incendiano le navi dei musulmani. Seid cattura però Corrado, introdottosi
nell'harem del Pascià: qui Gulnara, concubina favorita di Seid,
innamoratasi del corsaro, gli salva la vita: uccide poi nel sonno l'ingelosito
Seid. Gulnara fugge e, imbarcatasi sulla nave di Corrado, raggiunge con
lui l'isola dei corsari. Prima dell'arrivo di Corrado, Medora, convintasi
della morte del fidanzato, si avvelena: il corsaro giunge nell'isola proprio
quando la ragazza è in punto di morte e, disperato, si getta in
mare, scomparendo definitivamente tra i flutti.
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L'opera non fu apprezzata dal pubblico
e l'insuccesso ne determinò la totale scomparsa delle scene, anche
negli anni successivi.
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