.
Otello
Dal 1879 Verdi iniziò a pensare
a Otello di Shakespeare e alla possibilità di trarne un'opera
lirica. A Milano, a tale scopo, si incontrarono all'Hotel Milan Ricordi,
Boito, Faccio e lo stesso Verdi: in seguito Boito presentò al musicista
un progetto di riduzione di Otello: nel novembre 1879 il libretto
pervenne a Verdi e il 15 agosto dell'anno successivo ebbe inizio il carteggio
tra musicista e poeta per definire tutti i dettagli relativi alla nuova
opera.
I quattro atti di Otello,
compiuti in ottobre 1885, furono completamente strumentati dal settantaquattrenne
Verdi entro dicembre 1886. Contrariamente a quanto era sua consuetudine,
Verdi completò la strumentazione prima della messa in scena dell'opera,
anziché durante le prove con orchestra e cantanti.
Otello,
generale dell'armata veneziana e governatore di Cipro, approda nell'isola,
acclamato da una gran folla e accolto affettuosamente dalla moglie Desdemona.
L'alfiere Jago nutre sordi rancori nei confronti di Otello, poiché
aspirava al grado di capitano, assegnato, anziché a lui, al giovane
Cassio: di conseguenza, trama progetti di vendetta nei confronti di Otello.
Jago riesce anzitutto a provocare, tra Cassio e Roderigo, un duello, a
seguito del quale Cassio viene degradato. Inizia poi ad agire sullo stesso
Otello, facendogli intravedere la possibilità che vi sia qualche
intesa di carattere amoroso tra Cassio e Desdemona: Otello esige una prova
e Jago gli consegna un fazzoletto, regalato dallo stesso Otello alla moglie,
che Jago asserisce aver sottratto a Cassio. Otello, furibondo di gelosia,
affronta Desdemona, la accusa e la insulta pubblicamente. Non ha infine
più alcun dubbio sul tradimento della moglie, allorché giunge
un decreto della Serenissima che lo richiama a Venezia, e nomina contemporaneamente
Cassio governatore di Cipro. Progetta allora di far colpire a morte in
duello Cassio da Roderigo e di uccidere con le proprie mani la sposa infedele:
Otello quella stessa notte raggiunge Desdemona e la strangola. Roderigo,
morente a seguito dello scontro con Cassio, gli rivela l'intrigo messo
in atto da Jago. Otello, disperato, si dà la morte trafiggendosi
il petto con un pugnale.
|
Il tenore Francesco Tamagno, per
il quale il musicista compose "su misura" l'"Esultate", il brano con il
quale Otello entra autorevolmente in scena, interpretò la parte
del protagonista, contribuendo al trionfo dell'opera, oggi considerata
uno dei massimi capolavori verdiani. La prima rappresentazione avvenne
il 5 febbraio 1887 al Teatro alla Scala di Milano, direttore Franco Faccio.
Oltre a Tamagno, gli interpreti furono: Romilda Pantaleoni (soprano), Desdemona;
Victor Maurel (baritono), Jago; Ginevra Petrovich (mezzosoprano), Emilia;
Giovanni Paroli (tenore), Cassio; Vincenzo Fornari (tenore), Rodrigo.
. |