DIARIO DEI VOLONTARI DE VIGO 2003 |
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SABATO Giugno 7. Spiaggia di Lariño. Carnota. Galleria 3. GIOVEDI Giugno 5. Spiaggia di Basoñas. Porto do Son. Galleria 5. SABATO Maggio 31. Spiaggia di Lariño . Carnota. Galleria 2. GIOVEDI Maggio 29. Spiaggia di Basoñas . Porto do Son. SABATO Maggio 24. Calas di Serreseco. Carnota. GIOVEDI Maggio 22. Spiaggia di "O Rostro" . Finisterre. Galleria 4. SABATO Maggio 17. Spiaggia di Razo. Cayón. GIOVEDI Maggio 15. Spiaggia di "As Furnas" . Porto do Son. Galleria 5. SABATO Maggio 10. Dune e aquitrini di "Boca do Río". Carnota. GIOVEDI Maggio 8. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Galleria 6. SABATO Maggio 3. Spiaggia di "O Rostro" . Finisterre. MERCOLEDI Aprile 30. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Galleria 6. GIOVEDI Aprile 24. Cabo Touriñán. Muxía. MARTEDI Aprile 15. Cala di Ximprón. Lira, Carnota. GIOVEDI Aprile 10. Cabo Touriñán. Muxía. GIOVEDI Aprile 3. Cala di "Areas Brancas" . Carnota. GIOVEDI Marzo 27. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Galleria 6. VENERDI Marzo 21. Dune e aquitrini di "Boca do Río". Carnota. GIOVEDI Marzo 20. "O Rostro" spiaggia. Finisterre. Galleria 6. GIOVEDI Marzo 13. Traba, Laxe. GIOVEDI Marzo 6. Ximprón/Ardeleiro. Lira, Carnota. Galleria 1. VENERDI Febbraio 21. Spiaggia di "O Rostro" . Finisterre. SABATO Giugno 7. Spiaggia di Lariño . Carnota. Galleria 3. Secondo giorno nella spiaggia di Larino, Carnota. Lavorammo un'altra volta tra le rocce della parte superiore della spiaggia,nello stesso punto del sabato precedente. Per rendervi conto dello stato della spiaggia, potete visitare la Galleria 3. Si sentiva la mancanza dei volontari e questo e'abbastanza preoccupante visto che da dopo le elezioni ogni volta ne vengono meno.Considerato che di lavoro ce n'e' ancora molto, bisognerebbe chiedere aiuto e non sprecare il denaro in campagne pubblicitarie per rilanciare il turismo. Galleria 3. GIOVEDI 5 Giugno. Spiaggia di Basoñas. Porto do Son. Galleria 5. In gruppi di tre continuammo con il lavoro che avevamo iniziato il giovedi' precedente.Uno raccoglieva con la pala la sabbia e gli altri due si occupavano di pulirla facendola passare attraverso un setaccio.Questo giorno non lavorammo con molto animo per colpa della notizia che ci diedero al principio della settimana, ovvero che, dalla settimana seguente non ci avrebbero piu'permesso di andare a pulire le spiagge. Stavamo lavorando sapendo che quello era l'ultimo giovedi', perlomeno per il momento. Vedendo cio'che rimaneva nelle spiagge i nostri animi soffrivano. Piu'ancora sapendo i veri motivi del blocco del volontariato: le appena passate elezioni (quindi,secondo il governo,l'inutilita'di seguire spendendo soldi in questo campo visto che ormai le votazioni erano passate e non importava piu'fingere di essere interessati al problema); l'arrivo dell'estate,tentando di rilanciare il settore turistico con una campagna pubblicitaria scandalosa ("LE SPIAGGE SONO PULITE E SPLENDIDE...IL PROBLEMA E' RISOLTO!) Galleria 5. SABATO 17 Maggio. Spiaggia di Razo. Caión. SABATO 10 Maggio. Duni e aquitrini di "Boca do Río". Carnota. I Un'altro giorno noioso, raccogliendo piccoli frammenti di petrolio nella sabbia. Un "lavoro da orologiaio", di alta precisione, del quale si dovrebbero occupare le macchine del Governo, che per "pigrizia" non invia. I militari, stavano filmando un video pubblicitario per la campagna elettorale. Erano tutti ammucchiati, scavando come matti e gettando la sabbia in grossi setacci che agitavano come forsennati. Mentre lavoravamo in quella spiaggia enorme, sulla quale sembrava che avesse piovuto petrolio, un giovane modello o sportivo, ci attraverso'con un'andatura lenta quasi volendo mettere ancora piu'in risalto quella muscolatura perfetta. Una specie di ovazione accompagno'il suo passaggio; si,le volontarie quasi credevano di essere nel mezzo di una puntata della serie "Bay Watch"; con grande rammarico per i maschietti Pamela Anderson non comparve. Le "Manos Limpias" (le ragazze addette a prestare soccorso ai volontari,per esempio fornendo un sorso d'acqua, o aggiustando le mascherine...) dovettero smettere di soffiare i nasi per dedicarsi ad asciugare le bave. Davanti ad una situazione cosi'inverosimile ci domandavamo se tutto cio'era stato organizzato dal governo : militari che stavano filmando il loro buon lavoro e lo sportivo,che rispecchiava la bellezza e la salute. Tutto cio'compariva all'interno di uno scenario da incanto,per dare,questo fu quello che pensammo, un'immagine di normalita'alla maggioranza della popolazione che di quello che sta accadendo ne sa ben poco. Continuammo a lavorare fino alle 16:00 circa. Gia'i militari se n'erano andati da molto tempo. Le giornate lavorative nelle zone di Carnota terminano con una riconoscenza particolare. A differenza che in tutti gli altri posti(dove,quello che ci danno sono solo 2 panini e una frutta),qui ad aspettarci troviamo sempre delle belle "signore giunoniche" che ci ricordano un po'le nostre nonne. Con il loro sorriso e i loro ottimi piatti caldi di zuppe, frittate,impannate dolci e caffe,insomma di tutto e di piu'...il buon umore risorge,sembra quasi di stare a casa propria!! Questo stesso giorno gli offrimmo una nostra foto,firmata da tutti in segno di riconoscimento per tutto quello stavano facendo ogni giorno,da piu'di sei mesi, senza l'aiuto di nessuna sovvenzione. GIOVEDI 8 Maggio. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Galleria 6. Terzo giorno nella spiaggia del Rostro. I militari ancora alloggiavano nel padiglione dove i volontari si preparano alla "Battaglia". Il loro carettere apatico si era impossessato anche dei titolario del padiglione,che non ci accolgono piu'tanto disponibilmente come al princicio. Nella spiaggia non li vedemmo, probabilmente si trovavano sulle roccie del lato nord, o meglio,stavano imboscati. Invece di essere la parte motrice dei gruppi volontari,finiscono con l'essere l'ultima ruota del carro, e la cosa peggiore e'che tutto cio'e'alla vista di tutti. Iniziammo a raccogliere i piccoli granelli di petrolio, aspettando che la merea s'abbassasse a ci permettesse di andare sulla riva, dove la settimana anteriore raccogliemmo 6 tonnellate di"chapapote" tra quello che il mare ci portava al momento e quello che stava interrarto. Alle due del pomeriggio la marea s'abbasso notevolmente cosi'che in due ci dirigemmo nel luogo della settimana precedente. Come sospettavamo incontrammo tantissimi pezzetti di petrolio alcuni addirittura piu'grossi di una mano. Mi fece molta impressione quell'immagine;quelle macchie sembravano animaletti alieni,neri,schiumanti e vischiosi...Tornammo ad avvertire il resto del gruppo in modo che venissero ad aiutarci. Il mare ci diede del filo da torcere. Era abbastanza agitato, e la risacca impediva al chapapote di permanere sulla riva. Dovemmo azzardarci ad entrare nel mare e lottare contro la furia di Nettuno. Sfortunatamente non potemmo iniziare a scavare, era gia'tardi, e i coordinatori iniziarono a pressare perche'ce n'e'andassimo. Questo giorno due giornalisti ci intervistarono. Uno dei due parti con noi da Vigo, voleva realizzare un documentario sui volontari e per farlo decise di passare tutta la giornata con noi. Il secondo era un periodista della catena SER, alla ricerca di materiale attuale, visto che dopo l'inizio della guerra in Irak,la questione "Prestige" affondo per la seconda volta. Galleria 6.SABATO 3 Maggio. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Quando arrivammo i militari gia' si trovavano nella spiaggia.Ci dissero che stavano lavorando dalle 8 della mattina.Erano moltissimi forse il triplo di noi volontari;la maggioranza,come al solito in riposo,mentre il resto,in maniera abbastanza disordinata continuava a riempire grossi sacchi di plastica. Ci dirigemmo verso il gruppo dei militari,ovvero nella zona centrale della spiaggia.Piu'ci si avvicinava e piu' le macchie di petrolio andavano ingrandendosi,fino a raggiungere le dimensioni di una mano.Di colore nero intenso,con puntine bianche(sabbia),che da lontano le facevano sembrare granito. Un compagno inizio'a scavare,e appena si accorse che al di sotto del primo strato di sabbia si trovava un vero e proprio giacimento di petrolio ci invito'a lasciare le piccole bolle per dedicarci "alle vere estrazioni". Con le pale dei militari,iniziammo a scavare e quello che incontrammo fu veramente incredibile. A circa mezzo metro di profondita'ci si presento'uno spettacolo orribile. Una vera e propria strada scorreva al di sotto di quella magnifica spiaggia.Tutto quel petrolio doveva essere abbastanza recente,arrivato dal Prestige a li',attraverso una delle tante meree nere. Fu un lavoro molto pesante,tra l'altro lo dovemmo fare in poco tempo. La merea stava salendo e per evitare che il mare ingerisse dinuovo quel veleno che gia'una volta aveva vomitato ci affrettammo il piu'possibile. Dividemmo il lavoro:c'era chi spostava la sabbia e chi raccoglieva solo il chapapote. Cercammo di razionalizzare il piu'possibile la situazione,pero'alla fine quello che ne venne fuori fu molta confusione. Arrivammo ad aprire un solco lungo circa 10 metri e non ci spostammo molto perche' il lavoro era durissimo e i volontari solo 30/40. Quello che ci capito'questo giorno ci dimostra una volta in piu'che il problema non e'per niente risolto,anzi,continua.A questo,s'e'aggiunto il problema del governo;da come ho sentito,cerca di fermare le operazioni volontarie e solo per dare un'immaggine di una Galicia pulita ai vacanzieri. Pensare a perdite economiche dovute ad una scarsa affluenza del turismo, mi sembra una vigliaccata soprattutto nei confronti di quei poveri pescatori che praticamente non stanno lavorando o per lo meno non lavorano a pieno regime da 6 mesi a questa parte.In primo luogo c'e' da risistemare la flora e la fauna del litorale atlantico,in questo modo l'economia basata quasi interamente sulla pesca potra ristabilirsi, dopo cio'si ripotra' pensare al turismo. Lo stesso giorno vennero a fare alcune riprese quelli della TVG (la televisione gallega). Chiaramente sapevamo che non avrebbero'mandato in onda delle immagini tanto forti,le avrebbe utilizzate solamente come materiale da archivio. La marea fini'con il coprire tutti i nostri scavi. Gia'i militari se n'erano andati da un po'...a malincuore dovemmo abbandonare il campo di battaglia. In 2 ore raccogliemmo circa 6 tonnellate di chapapote,e anche se lavorammo solo queste 2 ore fu come aver lavorato tutto il giorno. Sicuramente la quantita'di petrolio ritirato da noi in 2 ore fu maggiore di quello che ritirarono i militari in tutto il giorno, inoltre erano molti di piu'di noi. MERCOLEDI 30 Aprile. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Galleria 6. Quando arrivammo a Finisterre il padiglione dove ci si cambia era gia'vuoto.Tutti gli armamentari dei militari erano ancora installati,da cio'presupponemmo che continuavano ad alloggiare li. Appena pronti un'impiegato Tragsa ci accompagno al lato sud della spiaggia del Rostro,e ci spiego'quale sarebbe stato il nostro lavoro:raccogliere piccole macchie sparse per la spiaggia,e strappare al mare le bolle che arrivavano a riva trasportate dalla marea.Alcuni di noi iniziarono subito a scavare,in modo da guadagnare un po'di tempo visto che gia'la marea stava salendo,mentre altri si diressero verso la sinistra della spiaggia,dove c'era un ammasso roccioso completamente ricoperto da alghe imbombate di petrolio. Si staccavano dalla parete senza problemi,perche'probabilmente si erano appena attaccate.Allo strapparle la roccia rimaneva quasi completamente pulita.Il coordinatore,non contento,ci si avvicino'e ci disse che dovevamo smettere di fare quello che stavamo facendo, perche'non era petrolio.Lui sosteneva.Eccome se era;l'odore che emanava era intenso ed inconfondibile cosicche' seguimmo per un'altro momento li'e quando non potemmo piu'contenere la sua insistenza dovemmo desistere ed avvicinarci al resto del gruppo.In effetti anche sulla spiaggia il lavoro non mancava. I bidoni si riempivano in un batter d'occhio. Passammo
il resto del giorno raccogliendo bolle e "lenticchie" di chapapote. Un
lavoro veramente noioso che alla lunga ti esaurisce (e'un lavoro che
dovrebbe essere svolto da macchine speciali, che pero'il governo non vuole
utilizzare). Questa e'un'altra tattica meschina adottata dal Governo del
PP e dalla Giunta, con la quale cerca di indurre la gente a desistere di
andare a pulire le spiagge. Vogliono che ci stanchiamo da noi stessi,
senza dirci Smettete perche'sanno benissimo che, come le elezioni sono
alle porte, cio'corrisponderebbe alla perdita di voti.
Durante i lavori, ci si avvicinarono 2 periodisti di tele 5. Ci filmarono e ci intervistarono. Come sempre anche questa volta si sono dimostrati i piu'professionali e corretti. Questo canale,continua a essere l'unico della Spagna che non occulta niente, racconta la verita'senza censure. Al ritorno al padiglione alle 5 del pomeriggio quasi ci diede vergogna entrare; sembrava di trovarsi nel dormitorio di qualcuno. Tutti i militari erano in riposo. Sembrava un bivacco di bestie. Chi giocava a carte, chi guardava la tele, chi correva, chi urlava. Altri, nella parte esterna, giocavano a pallone. Non c'e'proprio un limite alla faccia tosta!! MARTEDI 15 Aprile. Cove di Ximprón. Lira, Carnota. Questo giorno fu il giorno in cui i volontari furono divisi. Una parte inviata a lavorare seriamente nella Cala di Simpron(Lira),e gli altri utilizzati come attori di un film. Infatti, quelli che rimasero nella spiaggia principale di Carnota, furono filmati da TVE (televisione spagnola) mentre lavoravano o meglio raccoglievano granelli invisibili di petrolio,e questo perche' la televisione necessitava immagini da affiancare a quello che Aznar aveva intenzione di dire,ovvero che la costa gallega era completamente recuperarta. E'cosi'tanto grande, questa spiaggia,che a prima vista puo'sembrare veramente pulita,ma basta avvicinarsi alle dune e chinarsi per rendersi conto che la situazione e'completamente distinta da quello che si pensa. I telegiornali non si preoccupano di mandare in onda quello che realmente c'e', ma quello che"i capi"ordinano...le elezioni si avvicinano e chi ha il potere di manipolare lo fa senza scrupoli, e questo, nonostante tutto quello che e'avvenuto! GIOVEDI 10 Aprile. Cabo Touriñán. Muxía. Questo fu il nostro primo giorno nella Zona Zero ( cosi'e'stata rinominata la zona in cui e' avvenuta la catastrofe, quasi 5 mesi fa). Quello che allora era completamente nero, oggi e'splendente, quasi completamente ripulito; chissa'sia il risultato del fatto che tra meno di un mese emmezzo ci saranno le elezioni! Vicino alla Lonja (locale dove i pescatori fanno le aste del pesce) si stavano preparando due tende che avrebbero ospitato i volontari provenienti da tutta la Spagna per il periodo di Pasqua. I marinai vogliono riprendersi la Lonja, e riniziare i loro affari. Desiderano riprendere da dove sono stati interroti. Cercano di dimenticare, ma sara'difficile; continuano a rientrare nei porti con le reti vuote di pesce e piene di petrolio. Mi domando che fine avran fatto tutti i ricordi che i volontari di tutto il mondo avevan lasciato nel loro passaggio nella Lonja. Ricordo di magliette, bandiere, poster, cartelli, murales di volontari provenienti da Burkina-Faso o Colombia. A Cabo Touriñan camminammo fino a una spiaggetta completamente nera. Le pietre erano inzuppate di petrolio. Ci dedicammo a togliere quello che si poteva. Il velo superiore, infatti, era quasi secco, mentre la parte che stava sotto terra si trovava interamente immersa in una macchia di fuel fresco. Con noi, c'era una ragazza di Barcellona che ci disse che in quello stato penoso si trovavano altre 21 spiaggia, nella zona di Muxia. Fu un giorno molto duro, con pioggia, umidita', e freddo. Al ritorno a Muxia ci rimettemmo in sesto con una buona zuppa calda. GIOVEDI 27 Marzo. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. Galleria 6. A causa dell'alta marea non potemmo lavorare tra le rocce fino a poche ore prima di andarcene. Iniziammo raccogliendo nella sabbia piccole macchioline di"chapapote".Rispetto al mese prima, la spiaggia si trovava in condizioni migliori.Quando la marea s'abbasso scendemmo tra le rocce, e li', si che c'era il petrolio!Le pietre erano nere, e tra queste non era raro incontrare pozze di fuel fresco.Verso la fine della giornata,mentre gia' molti di noi si stavano ripulendo, iniziarono ad arrivare sulla riva pezzetti di petrolio. Questo comportamento e'tipico del mare quando inizia la bassa marea. Questo stesso giorno venimmo a conoscenza che una scavatrice aveva trovato 8 tonnellete di petrolio sotto la sabbia, come gia'era successo la settimana passata. Nella spiaggia oltre a noi c'erano volontari di Granada e Coruna. Galleria 6. VENERDI 21 Febbraio. Spiaggia di "O Rostro". Finisterre. |