INDICE
Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale 5
Relazione sulla gestione
Quadro di riferimento e sintesi dei risultati del Gruppo nell?esercizio 1997 8
Principali dati e indicatori gestionali del Gruppo 13
Lo scenario del mercato elettrico e le scelte strategiche e organizzative 15
Produzione 16
Trasmissione 19
Distribuzione 20
Gestione impianti nucleari 25
Ingegneria e costruzioni 25
Immobiliare e Servizi generali 26
Ricerca 26
Sistemi Informatici 27
Servizi di Telecomunicazioni 27
Il sistema tariffario 29
Gli investimenti 31
Le risorse umane 32
L?ambiente 35
Controversie 39
Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell?esercizio 43
Prevedibile evoluzione della gestione 46
Bilancio consolidato al 31 dicembre 1997
Stato patrimoniale e Conto economico 50
Nota integrativa 55
Forma e struttura del bilancio consolidato 55
Criteri e procedure di consolidamento 55
Princípi contabili 56
Stato patrimoniale - Attivo 59
Stato patrimoniale - Patrimonio netto e passivo 67
Conto economico 77
Allegati
Elenco delle società incluse nell?area di consolidamento al 31 dicembre 1997 86
Elenco delle altre partecipazioni in imprese controllate, collegate
e altre imprese al 31 dicembre 1997 87
Rendiconto finanziario consolidato 91
Relazione del Collegio Sindacale 95
Relazione di certificazione della Società di Revisione 101
Consiglio di amministrazione e collegio sindacale
Consiglio di Amministrazione
presidente
Chicco Testa
vice presidente
Alfonso Limbruno
amministratore delegato
Francesco Tatò
consiglieri
Alberto Giovannini
Vittorio Grilli
Collegio Sindacale
presidente
Bruno De Leo
sindaci effettivi
Gustavo Minervini
Oreste Piemontese
sindaco supplente
Francesco Bilotti
Direttore Generale
Claudio Poggi
segretario del consiglio
Claudio Sartorelli
società di revisione
Arthur Andersen S.p.A.
Relazione sulla gestione
Quadro di riferimento e sintesi dei risultati del Gruppo nell?esercizio 1997
Nel 1997 l?attività del Gruppo ENEL si è sviluppata in un contesto congiunturale interno caratterizzato, soprattutto a partire dal secondo semestre, dal progressivo affermarsi della ripresa dell?attività economica dopo il ristagno che aveva contraddistinto il 1996. Il tasso medio annuo di crescita del Prodotto Interno Lordo si è attestato all?1,5% (il suo incremento tendenziale nel quarto trimestre del 1997 è stato pari al 2,8%) contro lo 0,7% del 1996, mentre la produzione industriale è cresciuta del 2,1% a fronte di una diminuzione dell?1,7% verificatasi nel 1996. La ripresa non ha compromesso la politica di contenimento dell?inflazione, perseguita con decisione a livello governativo, per cui il tasso medio annuo si è ridotto all?1,7% contro il 3,9% del 1996. La discesa dell?inflazione ha consentito di abbassare il livello dei tassi d?interesse: il tasso ufficiale di sconto è sceso dal 7,50% di fine 1996 al 5,50% di fine 1997 con una conseguente riduzione del costo del denaro per il sistema produttivo. Il fabbisogno totale di energia, dopo il ristagno del 1996 (+0,1%), si è attestato sul valore di 174,3 milioni di tep (+0,9% rispetto all?anno precedente). La richiesta di energia elettrica sulla rete nazionale è aumentata del 3,5% rispetto al 1996 (contro un incremento dello 0,5% nel 1996), mentre la richiesta sulla rete ENEL è aumentata del 2,8% (contro lo 0,6% del 1996).
In questo contesto la gestione del Gruppo ENEL ha registrato ulteriori miglioramenti rispetto all?esercizio 1996.
Le risultanze economiche consolidate dell?esercizio 1997, raffrontate con quelle del 1996, sono evidenziate nel seguente prospetto:
La gestione economica del 1997 evidenzia un utile netto di 3.327 miliardi di lire, in aumento del 49,5% rispetto al 1996. Il miglioramento della redditività è tanto più significativo se calato in un contesto particolarmente difficile per l?impatto negativo sui conti della Capogruppo degli effetti derivanti da provvedimenti normativi e regolamentari, nonché dalla svalutazione straordinaria per 390 miliardi di lire del credito verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico per rimborso oneri provvedimenti sul nucleare, conseguente alla deliberazione dell?Autorità per l?energia elettrica ed il gas n. 58/1998 del 12 giugno 1998. Tali fenomeni sono stati bilanciati dai benefíci derivanti dalle rigorose azioni intraprese per ridurre i costi e migliorare l?efficienza dei processi aziendali quale presupposto per affrontare un mercato che sta assumendo connotazioni sempre più competitive.
Il livello di rendimento del capitale proprio (utile netto su patrimonio netto) ha raggiunto il 10,6%, contro il 7,5% del 1996.
Dall?analisi delle principali componenti reddituali si evidenzia che i ricavi da vendite scontano una lieve flessione degli introiti tariffari della Capogruppo (24.998 miliardi di lire contro 25.004 miliardi di lire nel 1996) pur in presenza di un incremento del 2,6% delle quantità di energia venduta. Il fenomeno è conseguente all?abolizione, a partire dal 1° luglio 1996, delle "quote di prezzo", disposta dalla Legge n. 577 del 14 novembre 1996, che ha penalizzato i ricavi del 1997 per 559 miliardi di lire. Per contro, la componente rappresentata dai contributi da Cassa Conguaglio Settore Elettrico è aumentata di 945 miliardi di lire rispetto al 1996 e risente comunque degli effetti negativi della deliberazione
n. 70/1997 dell?Autorità, che ha rideterminato i criteri e le modalità di calcolo dei contributi spettanti a fronte sia della produzione termoelettrica, sia degli acquisti di energia elettrica dall?estero.
L?impatto della nuova modalità di calcolo, congiuntamente ai maggiori oneri per acquisti di energia elettrica incentivata da fornitori nazionali, ha determinato un incremento di 736 miliardi di lire dell?onere termico netto a carico dell?ENEL sugli acquisti di energia elettrica e sulla produzione termoelettrica che perviene a 1.551 miliardi di lire.
Ai fenomeni di cui sopra, si è contrapposto un forte contenimento nell?utilizzo delle risorse esterne (-848 miliardi di lire, pari al 15%) per effetto degli interventi di razionalizzazione e revisione dei processi aziendali che ha consentito di limitare la riduzione del valore aggiunto in 392 miliardi di lire.
Il processo di ristrutturazione ha inciso in modo rilevante sulla consistenza media degli organici del Gruppo (-6.503 unità) con una conseguente riduzione del costo del lavoro di 531 miliardi di lire (-5,7%).
Il margine operativo lordo ha potuto quindi attestarsi su un livello più elevato rispetto al 1996 (+139 miliardi di lire). Il risultato operativo è pervenuto a 8.689 miliardi di lire, con un incremento di 454 miliardi di lire, pari al 5,5%, e la sua incidenza sui ricavi da vendite passa dal 22,3% del 1996 al 23%; l?effetto combinato della migliore redditività operativa e del contenimento del capitale investito ha posizionato il relativo indice (risultato operativo sul capitale investito) al 10,8% contro il 10,2% del 1996.
Gli oneri finanziari netti risultano in forte calo. La loro riduzione è complessivamente pari al 12,6% (-317 miliardi di lire) e raggiunge il 22,7% (-633 miliardi di lire) se si escludono le componenti economiche relative al fondo oscillazione cambi, positive nel 1996 per 277 miliardi di lire e negative per 39 miliardi di lire nel 1997.
L?incidenza degli oneri finanziari netti sui ricavi da vendite, anche in presenza di tali componenti, si riduce al 5,8% rispetto al 6,8% dell?esercizio precedente. Tale miglioramento è da correlarsi alla consistente flessione dei tassi d?interesse verificatasi durante l?esercizio, oltre che alla riduzione dell?indebitamento.
Le svalutazioni delle attività finanziarie sono interamente riferite alla società collegata NERSA.
Gli effetti dei fenomeni sin qui descritti hanno determinato un miglioramento del risultato prima delle componenti straordinarie e delle imposte del 10,4% (+596 miliardi di lire). Le componenti straordinarie, per il cui dettaglio si rimanda alla nota integrativa, presentano un saldo netto positivo di 96 miliardi di lire, contro 32 miliardi di lire nel 1996.
L?incidenza delle imposte sul risultato prima delle stesse si riduce al 48,2% (61,4% nel 1996) per effetto sia delle minori imposte differite in relazione alla sostituzione dell?ILOR con l?IRAP, sia della minore incidenza delle componenti reddituali a deducibilità fiscale differita.
La gestione finanziaria di Gruppo dell?esercizio 1997 è così sintetizzata:
I flussi monetari generati dall?attività d?esercizio, rappresentati dall?autofinanziamento e dalla variazione del capitale circolante netto, sono stati pari a 8.386 miliardi di lire. Essi hanno consentito di coprire le necessità derivanti dall?attività netta d?investimento (5.496 miliardi di lire) e dalla corresponsione del dividendo 1996 della Capogruppo (1.200 miliardi di lire), nonché di ridurre l?indebitamento complessivo di 1.690 miliardi di lire.
Il fabbisogno derivante dall?incremento del capitale circolante netto di 1.388 miliardi di lire (1.401 miliardi di lire nel 1996) è stato influenzato da eventi non governabili correlati essenzialmente all?anticipazione dei termini di pagamento delle imposte di rivalsa (erariali e relative addizionali) e dei contributi previdenziali, peraltro in parte bilanciati da azioni di contenimento di altre grandezze, quali le scorte d?esercizio. Gli investimenti in impianti sono risultati pari a 6.466 miliardi di lire, con una diminuzione di 906 miliardi di lire rispetto al 1996 (-12,3%) che ha interessato tutte le tipologie di impianto ed è correlata al calo dei prezzi unitari delle forniture, alla standardizzazione dei componenti ed alla razionalizzazione degli interventi, mirati principalmente al soddisfacimento delle esigenze della clientela ed al miglioramento della qualità del servizio.
Le restanti voci dell?attivo immobilizzato hanno generato liquidità per 970 miliardi di lire, principalmente per l?incasso di quote dei crediti connessi ai provvedimenti sul nucleare, nonché della rata di competenza del credito verso INPS per sgravi contributivi pregressi al 1991.
L?indebitamento finanziario complessivo diminuisce di 1.690 miliardi di lire. Questa diminuzione rappresenta la differenza tra 3.119 miliardi di lire di rimborsi di prestiti a medio e lungo termine e 1.084 miliardi di lire di nuovi finanziamenti acquisiti e tiene conto della variazione di 345 miliardi di lire dell?indebitamento a breve termine e delle obbligazioni in portafoglio. I nuovi finanziamenti sono stati raccolti in prevalenza sul mercato domestico e su quello dell?eurolira. L?indebitamento finanziario complessivo a fine esercizio è pari a 32.818 miliardi di lire e risulta così composto:
Gli aspetti chiave della struttura patrimoniale si possono così sintetizzare:
- un patrimonio netto del Gruppo in crescita rispetto a quello dell?esercizio precedente (32.515 miliardi di lire, contro 30.388 miliardi di lire);
- un indebitamento finanziario complessivo di 32.818 miliardi di lire rispetto a 34.508 miliardi di lire dell?esercizio precedente; l?incidenza sul capitale investito è pari al 40,6% contro il 42,8% dell?esercizio precedente ed il 44,5% del 1995;
- un miglioramento del rapporto tra indebitamento finanziario complessivo e patrimonio netto che scende a 1,0 contro 1,1 dell?esercizio precedente (0,8 in assenza dei citati immobilizzi per crediti pregressi).
Nella pagina a fronte sono riportati i principali dati e indicatori che sintetizzano l?andamento della gestione del Gruppo nel 1997 e nei quattro esercizi precedenti.
Principali dati e indicatori gestionali del Gruppo
Lo scenario del mercato elettrico e le scelte strategiche e organizzative
Lo scenario del mercato elettrico risulta caratterizzato dai seguenti elementi:
- un rallentamento nella crescita dei consumi rispetto ai livelli sperimentati negli anni precedenti mediamente superiori al 3%, che si prevede si stabilizzino nei prossimi anni intorno al 2%;
- una liberalizzazione del mercato che prevede il formarsi di un mercato libero dell?energia costituito dai clienti che hanno un alto consumo di elettricità
(i cosiddetti "clienti eligibili") e sono liberi di scegliere tra vari operatori il loro fornitore di energia;
- una riduzione potenziale della propria quota di mercato, a seguito del processo di liberalizzazione in atto, per circa un terzo del consumo nazionale entro il 2003;
- un calo delle tariffe elettriche sia sul mercato libero, sia su quello vincolato dovuto agli effetti concorrenziali ed ai provvedimenti normativi emanati dall?Autorità.
A fronte di questo scenario e per contrastare gli effetti riduttivi, l?ENEL ha avviato un piano industriale basato su due linee principali di intervento: valorizzare le proprie risorse e diversificare le proprie attività. Per la realizzazione di tali obiettivi, a partire dal mese di gennaio 1997 si è dato attuazione al programma "unbundling".
Il Progetto ha avuto come risultato il passaggio da una configurazione organizzativa caratterizzata da centri gerarchico-funzionali che svolgevano tutte le attività del processo industriale dell?ENEL su base territoriale, ad un modello divisionale.
Tale modello è articolato per Divisioni impegnate nelle tre fasi principali del processo produttivo (Produzione, Trasmissione e Distribuzione) e Strutture di Servizio Tecnico-Gestionali, caratterizzate da specifiche attività e competenze (Gestione impianti nucleari, Ingegneria e costruzioni, Immobiliare e servizi generali, Ricerca, Sistemi informatici, Servizi di telecomunicazioni). Le Divisioni sono poi ulteriormente articolate in Direzioni Territoriali alle quali vengono delegati compiti e attività che attengono al governo degli impianti e all?interfaccia con i clienti e le istituzioni locali. La nuova struttura risulta più decentrata sul territorio essendo organizzata in 41 Direzioni Territoriali.
Questo tipo di assetto unisce il vantaggio di una maggior focalizzazione delle aree di business e dei centri di responsabilità a quello della razionalizzazione delle funzioni di servizio svolte dalle strutture territoriali precedenti.
Ne conseguono un maggior decentramento organizzativo, una semplificazione dei processi e una maggiore efficienza nella ricerca di economie gestionali.
Il modello organizzativo divisionale rappresenta una scelta di fondamentale importanza per l?Azienda sia in relazione alla richiesta, proveniente dall?esterno, di realizzare un "unbundling" contabile e gestionale (Direttiva Unione Europea 96/92), sia per adeguare l?azienda alla citata liberalizzazione del mercato dell?energia, tenendo anche conto degli assetti che le industrie elettriche di altri Paesi europei stanno adottando.
Gli obiettivi perseguiti attraverso questo nuovo assetto organizzativo sono pertanto:
- realizzazione della separazione gestionale delle attività di produzione, trasmissione e distribuzione, fino alla formulazione di conti economici e patrimoniali distinti per le tre Divisioni (Produzione, Trasmissione e Distribuzione);
- trasferimento alle strutture operative delle responsabilità in merito alla economicità della gestione;
- eliminazione di sovrapposizioni di attività e di responsabilità e perseguimento di economie di scala.
Il modello focalizza l?attenzione sul decentramento delle attività e delle responsabilità operative, mantenendo a livello centrale (Corporate) compiti di indirizzo, di controllo e di coordinamento.
Per la separazione contabile delle attività elettriche si è in attesa delle direttive che devono essere impartite dall?Autorità, come previsto dalla Legge n. 481/1995 e ribadito nel "decreto di concessione" del dicembre 1995. Al riguardo è da evidenziare che, a decorrere dal 1° gennaio 1998, in coerenza con la nuova struttura organizzativa, la Capogruppo ha realizzato un "sistema contabile divisionalizzato" che assicura alle singole Divisioni e Strutture di Servizio la necessaria autonomia amministrativa a supporto delle funzioni operative.
Produzione
La missione della Divisione Produzione è quella di rendere disponibile la potenza e la produzione di energia elettrica al minimo costo e nel rispetto di parametri di servizio definiti.
In particolare la Divisione Produzione:
- rende disponibile, ai prezzi concordati, la potenza contrattualmente definita, nonché i servizi di regolazione del sistema elettrico;
- ottimizza i costi variabili di esercizio degli impianti, in primo luogo puntando alla minimizzazione dei consumi specifici di combustibile e del costo dello stesso;
- stipula i contratti di cessione dell?energia e dei servizi connessi con la Divisione Trasmissione;
- propone e programma gli interventi di competenza per il raggiungimento degli obiettivi di Divisione.
La Divisione Produzione è organizzata in undici Funzioni/Filiere di sede centrale ed in diciannove Direzioni Produzione territoriali che sovrintendono alla gestione del processo produttivo.
Le Unità operative (Centrali e Nuclei) sono inserite nelle Direzioni Produzione che si avvalgono - per le attività di servizio, indirizzo e controllo - delle funzioni di staff direzionali.
Bilancio energia
L?energia elettrica richiesta nel 1997 sulla rete ENEL è stata di 236.321 milioni di kWh (circa l?87% della richiesta nazionale), con un aumento del 2,8% rispetto al 1996 come di seguito dettagliato:
Nonostante il buon andamento della domanda, la produzione netta dell?ENEL ha subíto una flessione dell?1,5%, passando dai 179.875 milioni di kWh del 1996 ai 177.201 milioni di kWh del 1997. Questa diminuzione è da mettere in relazione al notevole incremento (+43%) dell?energia acquistata obbligatoriamente da terzi nazionali, che è passata dai 18.616 milioni di kWh del 1996 ai 26.623 milioni di kWh del 1997. Si tratta, in prevalenza, di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili o assimilate, incentivata ai sensi del Provvedimento CIP n. 6/1992 e successivi aggiornamenti.
Complessivamente l?energia incentivata prodotta da Terzi (21,1 miliardi di kWh, +59% rispetto al 1996) e dall?ENEL (5,8 miliardi di kWh, +45% rispetto al 1996) è risultata pari a 26,9 miliardi di kWh (+43% rispetto al 1996).
Più contenuto è stato l?incremento degli acquisti da fornitori esteri (+4,2%), dovuto in gran parte a partite acquistate sul mercato spot, particolarmente convenienti sul piano economico.
La massima richiesta di potenza sulla rete ENEL si è verificata alle ore 17 del 16 dicembre 1997 ed è stata pari a 41.706 MW, con un aumento del 6,3% rispetto al 1996 (39.247 MW).
Il consumo di combustibili
Nella tabella seguente è riportata la suddivisione della produzione termoelettrica per tipo di combustibile impiegato.
La produzione da carbone è diminuita del 6,8 % rispetto al 1996 e la sua incidenza sul totale della produzione termoelettrica è scesa al 13,6% (14,4% nel 1996). Nel 1997 sono state consumati circa 7 milioni di tonnellate di carbone.
Anche la produzione da olio combustibile è diminuita (-3,9%), confermando una tendenza in atto dal 1995. Il contributo di questo combustibile al totale della produzione termoelettrica è stato del 65,7% (67,6% nel 1996) e il consumo totale è stato pari a 21,2 milioni di tonnellate.
È invece aumentata sensibilmente (+13,1%) la produzione da gas naturale; la sua incidenza sul totale della produzione termoelettrica è passata dal 18,0% del 1996 al 20,7%. Le quantità di gas naturale impiegate nel 1997 sono state pari a 7.686 milioni di m3.
Gli impianti entrati in servizio
Nel 1997 la potenza efficiente lorda degli impianti di generazione ha avuto un incremento complessivo di 1.151 MW, di cui 1.005 MW in impianti termoelettrici tradizionali, 47 MW in impianti geotermoelettrici, 90 MW in impianti idroelettrici e 9 MW in impianti eolici e fotovoltaici.
Gli impianti termoelettrici entrati in servizio sono:
- la 3ª sezione a vapore da 660 MW della centrale di Montalto di Castro;
- il 2° modulo della centrale a ciclo combinato di Trino Leri, costituito da 2 sezioni turbogas da 120,5 MW ciascuna e da una sezione a vapore da 104 MW, per complessivi 345 MW.
Per quanto riguarda gli impianti geotermoelettrici sono entrate in servizio:
- 2 sezioni, da 16 MW ciascuna, nella centrale di Monteverdi;
- 1 sezione da 16 MW nella centrale di Carboli.
I nuovi impianti idroelettrici entrati in servizio sono:
- 1 gruppo da 46 MW nella centrale di Palazzo II;
- 3 gruppi, per complessivi 12 MW, nella centrale di Cordenons.
È stato anche completato l?ammodernamento del gruppo 2 della centrale di Riva del Garda, che ha comportato un incremento di potenza di 58 MW.
Consistenza degli impianti di generazione
La potenza efficiente netta degli impianti dell?ENEL al 31 dicembre 1997 era pari a 56.236 MW, con un aumento di 1.130 MW (1.151 MW lordi) rispetto al 1996. Nella seguente tabella è mostrata la suddivisione della potenza efficiente netta complessiva tra i vari tipi di impianto.
Impianti in costruzione
Nel 1998 è prevista l?entrata in servizio della 4ª sezione policombustibile da 660 MW della centrale termoelettrica di Montalto di Castro. Sono anche previsti i completamenti degli interventi di adeguamento ambientale di alcune sezioni termoelettriche delle centrali di Turbigo Levante, Fusina, La Casella, Torrevaldaliga, Torrevaldaliga Sud, Fiume Santo, Sulcis, Brindisi Sud, Rossano Calabro e Termini Imerese.
Per quanto riguarda gli impianti idroelettrici nel 1998 è prevista l?entrata in servizio del gruppo Pelton della centrale di S. Giacomo al Vomano (271 MW) e dei gruppi 3, 4, 5 e 6 della centrale di Trezzo sull?Adda (7 MW).
Trasmissione
La missione della Divisione Trasmissione è quella di garantire un servizio eccellente in termini di sicurezza e affidabilità del sistema elettrico nel suo complesso minimizzando i relativi costi.
L?evoluzione dell?ordinamento del sistema elettrico a livello nazionale ed europeo, per quanto concerne gli aspetti di impatto più diretto sulla Divisione Trasmissione, determina:
- la progressiva crescita dell?incidenza della produzione di terzi nazionali all?interno del mercato vincolato (anche con l?attivazione in prospettiva di aste competitive per la nuova capacità);
- la necessità di rendere accessibile il sistema di trasmissione ed alcuni servizi ai produttori che intendono fornire energia a "clienti eligibili" del mercato libero.
In questo contesto l?attività della Divisione Trasmissione è quella di:
- eseguire il dispacciamento dell?energia nel rispetto di regole definite e trasparenti, in una logica di minimizzazione del costo complessivo di produzione del mercato vincolato;
- rendere disponibile la rete di trasporto e di trasformazione sia al mercato vincolato che ai "clienti eligibili" del mercato libero, garantendo i necessari sviluppi qualitativi e quantitativi del servizio e assicurando comunque l?erogazione dello stesso con carattere di sicurezza, affidabilità e continuità nel breve, medio e lungo periodo.
A questo proposito la Divisione Trasmissione:
- propone e programma gli interventi necessari a garantire la minimizzazione dell?impatto ambientale della rete di trasmissione, l?ottimizzazione degli investimenti in impianti, la riduzione dei costi di esercizio, sempre assicurando un adeguato livello di servizio;
- stipula i contratti per l?acquisto dalla Divisione Produzione e la vendita alla Divisione Distribuzione (e ad altri soggetti in funzione dell?evoluzione della normativa) dell?energia elettrica e dei servizi connessi.
La Divisione Trasmissione si articola in staff centrali e, territorialmente, su un Centro Nazionale di Controllo e otto Direzioni di Trasmissione con autonomia gestionale.
Consistenza degli impianti di trasmissione
La consistenza degli impianti di trasmissione al 31 dicembre 1997 per tensione di esercizio è così dettagliata:
Nel 1997 sono entrati in servizio 64 km di linee (di cui 27 km a 380 kV) e stazioni di trasformazione a 380 kV e 220 kV (nuove o potenziate) per un incremento di potenza di trasformazione pari, rispettivamente, a 2.000 MVA e 625 MVA.
Entro il 1998 verranno completati gli elettrodotti a 380 kV S. Fiorano-Gorlago, Matera-S. Sofia, Galatina-Taranto Nord, Chiaramonte Gulfi-ISAB Melilli, Rumianca-Sarroch e Rumianca-Selargius per complessivi 531 km.
Distribuzione
La già citata evoluzione in corso nell?ordinamento del sistema elettrico presenta i seguenti aspetti di impatto più diretto sulla Divisione Distribuzione:
- un?importanza crescente del livello di servizio fornito al cliente in funzione anche della possibilità per i "clienti eligibili" di approvvigionarsi da terzi;
- un?enfasi sempre maggiore sui miglioramenti di efficienza.
In questo contesto la missione della Divisione Distribuzione è quella di fornire un servizio eccellente, nel rispetto della "Carta dei Servizi" e degli obiettivi di "Customer Retention", a costi competitivi con i migliori riferimenti internazionali.
A questo proposito, la Divisione Distribuzione:
- propone e programma gli interventi di competenza per il raggiungimento degli obiettivi di Divisione (ottimizzazione investimenti, riduzione costi di gestione, miglioramento della qualità del servizio, orientamento costante alla soddisfazione del cliente);
- stipula i contratti di acquisto dell?energia elettrica e dei servizi connessi dalla Divisione Trasmissione.
La Divisione Distribuzione è strutturata in alcune funzioni di staff e in 14 Direzioni Distribuzione articolate in Zone, che garantiscono una presenza capillare su tutto il territorio in quanto direttamente impegnate nell?erogazione del servizio in media e bassa tensione.
Consistenza degli impianti di distribuzione
La consistenza degli impianti di distribuzione al 31 dicembre 1997 è così rappresentata
Per quanto riguarda i nuovi impianti, nel 1997 sono stati realizzati 726 km di linee ad alta tensione (40 - 220 kV), 215 cabine primarie per una potenza complessiva di 3.325 MVA, 10.220 km di linee in media tensione, 21.189 km di linee in bassa tensione e 17.021 cabine secondarie per una potenza complessiva di 1.644 MVA.
Le vendite di energia elettrica e lo sviluppo dei clienti
L?energia elettrica venduta dall?ENEL nel 1997 è stata pari a 219.263 milioni di kWh, con un incremento del 2,6% rispetto al 1996. Questo risultato riflette la ripresa dell?economia italiana e in particolare l?andamento della produzione industriale che, dopo una flessione nel primo trimestre, ha recuperato sensibilmente facendo registrare nel complesso dell?anno una variazione positiva del 2,1%.
Il ritmo di sviluppo delle vendite, dopo un buon avvio all?inizio dell?anno, ha subíto un rallentamento nel corso del primo semestre (+0,6%) per poi accelerare nei mesi seguenti, raggiungendo il valore di 4,8% nel secondo semestre.
Nella seguente tabella sono riportati i valori dell?energia venduta dall?ENEL nel 1997 alle diverse categorie di clienti, confrontati con i dati del 1996.
Le vendite per usi domestici, con un aumento dello 0,8%, confermano il contenimento dei ritmi di crescita ormai in atto da alcuni anni, in presenza di una struttura tariffaria progressiva che penalizza i consumi più elevati e quindi la diffusione delle applicazioni elettrodomestiche.
Le vendite per gli usi non domestici hanno avuto nel 1997 un incremento complessivo del 3,8%; in particolare, mentre il comparto fino a 30 kW ha fatto registrare un più contenuto ritmo di crescita, in linea con quello degli ultimi anni (+2,0%), gli incrementi delle forniture da 30 a 500 kW (+4,6%) e di quelle oltre 500 kW (+4,1%) sono stati in sintonia con la ripresa produttiva.
Le vendite per settore di utilizzazione sono così rappresentate:
Nel comparto industriale la ripresa produttiva ha determinato un incremento dei prelievi del 3,5% che recupera la flessione registrata nel 1996 (-1,0%). L?aumento riguarda quasi tutti i settori e raggiunge i livelli più elevati in quello dei mezzi di trasporto (+8,0%), della gomma e materie plastiche (+7,4%), meccanico (+6,1%), tessile, abbigliamento e calzature (+5,4%), energia ed acqua (+4,0%). Alcuni settori che nel 1996 avevano registrato una flessione dei prelievi mostrano un sensibile recupero: la siderurgia presenta la variazione più consistente passando dal -9,8% del 1996 al +2,2% del 1997; seguono il legno e mobilio, da -1,7% a +5,6%, ed i materiali da costruzione e vetro, da -0,9% a +2,8%. La chimica appare stazionaria (+0,1%), i metalli non ferrosi presentano una riduzione dei prelievi (-0,5%), mentre continua la crisi delle costruzioni (-7,7% nel 1996 e -7,2% nel 1997). I settori della carta e cartotecnica (+3,1%) e quello alimentare (+1,6%) consolidano la loro crescita.
Nel terziario l?aumento delle vendite (+3,7%) è inferiore a quello registrato nel 1996 (+4,3%). I comparti più dinamici sono stati il commercio (+5,4%) e gli alberghi e pubblici esercizi (+5,0%), mentre le comunicazioni (+3,3%) registrano una variazione più contenuta.
Il settore dell?agricoltura ha fatto registrare l?aumento dei prelievi più consistente degli ultimi anni (+5,8%).
La tabella di seguito esposta riporta la consistenza al 31 dicembre 1997 delle diverse categorie di clienti confrontata con quella a fine 1996. Alla fine del 1997 i clienti serviti dall?ENEL ammontavano a 29.032.851, con un aumento rispetto al 1996 di 305.835 unità, pari all?1,1%.
I clienti industriali e commerciali registrano un aumento di consistenza (+1,1%) superiore a quello dell?anno precedente (+0,7%). In particolare si conferma la maggiore dinamica dei clienti con potenza fra 30 e 500 kW (+3,6%) e di quelli con potenza di oltre 500 kW (+3,0%). Anche i clienti di piccole dimensioni accelerano il ritmo di crescita (+1,0% nel 1997 rispetto a +0,6% nel 1996).
Con riferimento alle classi di potenza impegnata, le forniture domestiche risultano così ripartite:
Nella tabella seguente sono riportati i dati sintetici relativi ai clienti e all?energia venduta nel 1997, confrontati con gli analoghi dati del 1996, suddivisi per regioni e per aree geografiche.
I rapporti con i clienti e la qualità del servizio
Nel corso del 1997 l?attività della Distribuzione si è ulteriormente concentrata sul miglioramento della qualità del servizio e si sono inoltre concretizzate alcune iniziative finalizzate al miglioramento del rapporto con la clientela.
Dal punto di vista tecnico, grazie agli interventi di automazione e manutenzione effettuati sugli impianti e ai provvedimenti di carattere organizzativo adottati, si sono ottenuti ulteriori miglioramenti della qualità della fornitura rispetto al 1996.
In particolare, sia in media sia in bassa tensione, il numero medio delle interruzioni accidentali per cliente è diminuito di circa il 5% e la durata media totale delle interruzioni per cliente è diminuita di circa il 15%.
Nell?ottica di miglioramento del rapporto con il cliente, nel 1997 sono state realizzate due iniziative di grande rilievo e fortemente innovative: il servizio Contowatt e la Nuova Bolletta.
Contowatt è il nuovo servizio per il pagamento delle bollette tramite conto corrente bancario o postale ed è studiato in modo da eliminare ogni inconveniente e rendere trasparenti i rapporti con la clientela. La personalizzazione del rapporto ENEL-cliente, su cui si incentra questo servizio, garantisce infatti dai rischi di distacco della fornitura in caso di errori o di ritardi nello scambio di informazioni tra banche ed ENEL.
Con la Nuova Bolletta, ENEL ha voluto creare uno strumento di comunicazione aziendale che meglio risponda alle esigenze del cliente. Si tratta di una bolletta estremamente semplificata, chiara nel linguaggio e nei contenuti.
Per la sua messa a punto è stato condotto uno studio multidisciplinare che ha permesso di adottare le scelte più adeguate sul piano dei contenuti e su quello linguistico e grafico. La bolletta è costruita in modo "personalizzato", con informazioni modulari che tengono conto del contenuto e del comportamento del cliente. La stampa delle bollette nel nuovo formato sarà avviata progressivamente a partire dai clienti con forniture per usi domestici ed entro il mese di ottobre 1998 sarà estesa a tutti i clienti dell?ENEL.
Inoltre è stata analizzata la possibilità di offrire servizi aggiuntivi alla grande e media clientela, definendo un catalogo di 70 servizi riguardanti attività formative, attività di consulenza tecnico-commerciale e attività di ingegneria generale o specialistica. In vista dell?offerta sistematica di tali servizi, sono state effettuate alcune offerte sperimentali per soddisfare specifiche richieste di clienti e saggiare le reazioni del mercato.
L?introduzione della Carta del Servizio Elettrico, avvenuta nel gennaio 1996, ha consentito altresì di predisporre un riferimento importante per il consumatore in quanto gli standard indicati in questa Carta possiedono caratteristiche di chiarezza e misurabilità diretta.
Il sistema di monitoraggio di tali standard ha permesso di verificare che, nel 1997, quelli legati alle relazioni con il cliente sono stati rispettati nel 99,51% dei casi. Per gli standard più impegnativi (il cui mancato rispetto può comportare un indennizzo a favore del cliente interessato) tale valore sale al 99,66%.
Dal gennaio 1997 è stato impostato un più puntuale sistema di monitoraggio degli standard indicati nella Carta, denominato "tabella eventi", che permette di verificare i vari aspetti della "qualità erogata" (in particolare sul piano dei processi relazionali), in modo da individuare ed intervenire su quei processi tecnici e commerciali che richiedessero azioni di miglioramento.
Per effetto delle azioni messe in campo, il rispetto degli standard della Carta del Servizio Elettrico nel 1997 è migliorato, rispetto all?anno precedente, di oltre 1,5 punti.
Gestione impianti nucleari
La Struttura Gestione impianti nucleari è responsabile delle attività per la dismissione degli impianti nucleari nonché della definizione e attuazione della strategia dell?ENEL relativamente alla chiusura del ciclo del combustibile.
La missione della Struttura prevede anche la realizzazione all?estero di attività per conto terzi nel campo del nucleare.
La progettazione e la realizzazione del decommissioning, che costituisce la principale attività della Struttura, comprende in particolare le attività per la messa in "custodia protettiva passiva" degli impianti, lo smaltimento del combustibile irraggiato, la rimozione e il condizionamento dei rifiuti radioattivi.
Il know how specialistico acquisito dalla Struttura nel decommissioning consente all?ENEL di proporsi come fornitore di consulenza e servizi ai Paesi esteri, anche in collaborazione con partner italiani e stranieri.
Ingegneria e costruzioni
La Struttura Ingegneria e costruzioni ha la missione di fornire servizi di ingegneria e realizzazione di impianti "chiavi in mano", sia nell?ambito del Gruppo, sia sul mercato esterno, con una precisa responsabilizzazione su tempi e costi nei confronti del committente ed un progressivo allineamento a parametri di mercato. La struttura sta quindi assumendo un ruolo di operatore indipendente per la commercializzazione del know how aziendale.
Nell?ambito dei nuovi obiettivi la Struttura intende dedicare un impegno crescente all?acquisizione di un sempre maggior numero di contratti relativi alla costruzione di impianti per conto terzi all?estero.
Nell?ottica di diversificazione delle attività della Struttura, trova collocazione l?ingresso nel mercato dell?approvvigionamento idrico e trattamento delle acque, che include il convogliamento e la distribuzione, un mercato interessante se si considera che, in Italia, il 40% dell?acqua prelevata dalle sorgenti va perduto durante il trasferimento.
La Struttura affronta questo nuovo settore con vaste esperienze maturate grazie alla pluriennale attività nel trattamento e nel convogliamento delle acque utilizzate nel processo di produzione di energia elettrica oltre che nella costruzione di numerose e importanti dighe.
Immobiliare e Servizi generali
Alla Struttura Immobiliare e Servizi generali e alla società controllata SEI- ELETTRIMMOBILIARE sono affidati l?incarico della gestione dell?intero patrimonio civile dell?ENEL, i servizi generali necessari al funzionamento degli immobili, una parte rilevante della logistica industriale, la gestione e la terziarizzazione dell?autoparco commerciale, nonché la gestione dei servizi di ristorazione attraverso mense e convenzioni.
La gestione del patrimonio comprende la valorizzazione o l?alienazione degli immobili non più utilizzati per attività strumentali al Gruppo, la costruzione dei nuovi edifici, gli interventi di manutenzione, la gestione delle locazioni, l?ottimizzazione dell?utilizzo degli spazi destinati ad uffici con conseguenti drastiche riduzioni dei costi delle locazioni da terzi.
Il patrimonio immobiliare civile di proprietà vale oggi circa 6.000 miliardi di lire.
La struttura è inoltre impegnata nell?identificazione di "global contractors" per la gestione di tutte le incombenze connesse col funzionamento degli immobili utilizzati dal Gruppo ENEL, al fine di conseguire significativi risultati in termini di riduzione dei costi di gestione e di miglioramento del servizio offerto.
Ricerca
Per quanto riguarda le attività di ricerca, l?ENEL ha convogliato in una nuova struttura tutte le iniziative per lo sviluppo di soluzioni innovative che contribuiscano alla competitività aziendale, sia nei settori tradizionali dell?industria elettrica, sia in quelli, a rilevante contenuto tecnologico, che possano supportare iniziative di diversificazione del Gruppo.
I settori delle attività di interesse della Struttura Ricerca riguardano principalmente l?automazione, i sistemi e le apparecchiature elettriche, le fonti rinnovabili, l?idraulica e le opere idrauliche, la combustione pulita e gli impianti termoelettrici, i materiali, l?ambiente e il territorio, gli usi finali dell?energia, il trattamento e la valorizzazione dei residui.
La nuova struttura organizzativa è impostata su sei "Poli di Ricerca" operanti in specifici campi di attività.
Nel 1997 le attività di ricerca dell?ENEL sono state integrate con quelle svolte dalle società controllate CISE, incorporata nell?ENEL nel 1998, CESI, che ha mantenuto il suo ruolo di laboratorio di prova e di certificazione degli impianti e CONPHOEBUS, operante nel campo delle energie rinnovabili.
In questo contesto la Ricerca ENEL ha sviluppato un portafoglio attività articolato in progetti strategici, finalizzati essenzialmente a promuovere l?innovazione nel medio-lungo termine, e in progetti commissionati dai clienti interni al Gruppo, aventi ricadute nel breve e medio termine. Esiste anche un?offerta di interventi specialistici a contenuto innovativo, possibili grazie alla specializzazione acquisita nei vari settori di attività.
La spesa per le attività di ricerca svolte nel 1997 dalle Società del Gruppo ENEL ammonta a circa 410 miliardi di lire; sono inoltre stati realizzati investimenti in impianti, prototipi ed attrezzature per circa 30 miliardi di lire.
Anche per il 1997 è stata posta una particolare attenzione alla possibilità di ottenere finanziamenti per la ricerca dall?Unione Europea e dagli organismi pubblici nazionali. In particolare, da questi ultimi sono stati ottenuti contributi a fondo perduto o a tasso agevolato per circa 10 miliardi di lire.
Sistemi Informatici
La Struttura Sistemi Informatici è responsabile delle attività di informatica gestionale dell?ENEL; in tale ambito fornisce alle unità del Gruppo, i tradizionali servizi di supporto ai processi operativi: dalla gestione delle attività tecniche alla fatturazione, dalla gestione del personale ai processi di amministrazione e controllo.
Rientra nella missione della Struttura Sistemi Informatici mettere a disposizione gli strumenti idonei a supportare la riorganizzazione dei processi e l?individuazione di nuovi business assicurando la coerenza delle soluzioni prescelte e indirizzando l?offerta sia all?interno sia all?esterno dell?ENEL.
Tra gli obiettivi prioritari della struttura sono il recupero di efficienza e la riduzione dei costi unitari per i servizi erogati alle altre unità dell?ENEL nonché l?allineamento delle tecnologie informatiche del Gruppo ai più elevati standard di mercato.
Servizi di Telecomunicazioni
La Struttura Servizi di Telecomunicazioni ha l?obiettivo di fornire, a costi progressivamente allineati a parametri di mercato, servizi di telecomunicazione ai clienti interni ENEL. Inoltre, si propone di sviluppare opportunità di business sul mercato esterno anche attraverso accordi ed alleanze con altri operatori.
Le principali attività svolte per i clienti interni ENEL consistono nella pianificazione, progettazione e realizzazione della rete (fissa e mobile), nonché nella conduzione della rete stessa e nella manutenzione degli impianti, in un?ottica di ottimizzazione dell?impiego delle risorse.
La struttura è responsabile di tutti gli impianti di telecomunicazioni del Gruppo (630 stazioni radio per la telefonia mobile, 900 centrali di commutazione per la telefonia fissa, 480 nodi per la trasmissione dati), nonché delle attività di business planning, marketing e progettazione della rete in una prospettiva di sviluppo di servizi sul mercato esterno. Tra gli obiettivi prioritari della Struttura Servizi di Telecomunicazioni vi è la costituzione di una rete a fibra ottica: il progetto "ENET" che prevede la messa in opera, entro la metà del 1999, di oltre 12.000 km di fibre per collegare le 110 più grandi città italiane.
Al fine di competere sul mercato delle telecomunicazioni come operatore globale e di valorizzare gli asset e le competenze aziendali, nel novembre 1997 è stata costituita WIND Telecomunicazioni S.p.a., una joint-venture con Deutsche Telekom e France Télécom, in cui l?ENEL detiene il 51% delle azioni mentre la parte restante è divisa pariteticamente tra gli altri due partner.
A conferma della validità del proprio progetto industriale la società ha prima ottenuto la licenza per l?installazione di una rete di telecomunicazione fissa e successivamente si è aggiudicata la gara per la designazione del terzo gestore italiano di telefonia mobile.
Il nuovo operatore si rivolgerà alla clientela residenziale e business, e in particolare alle piccole e medie imprese che diventeranno interlocutori privilegiati per lo sviluppo di servizi avanzati. I clienti di WIND potranno usufruire anche dei servizi internazionali di telefonia e trasmissione dati offerti da Global One, una joint-venture tra Deutsche Telekom, France Télécom e l?americana Sprint.
Il sistema tariffario
Nel 1997 è entrata in piena operativitità l?Autorità per l?energia elettrica ed il gas, dopo l?approvazione del regolamento di organizzazione e funzionamento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 aprile 1997. A questo atto era condizionato il trasferimento delle competenze in materia di elettricità e gas prima attribuite al Comitato Interministeriale dei Prezzi (CIP) e poi, in via transitoria, al Ministro dell?Industria.
Ai compiti originariamente stabiliti dalla legge istitutiva se ne sono poi aggiunti altri in relazione alla Legge n. 577/1996, che dispone "l?inglobamento in tariffa dei sovrapprezzi a decorrere dal 30 giugno 1997" e la graduale semplificazione delle tariffe, ed alla Legge n. 122/1997, che assegna all?Autorità il compito di rideterminare le modificazioni tariffarie introdotte con i Provvedimenti CIP
n. 15/1993 e n. 17/1993.
Il primo intervento dell?Autorità sul sistema tariffario dell?energia elettrica è stato effettuato con la deliberazione n. 70 del 26 giugno 1997 con la quale è stata definita, a partire dal 1° luglio, la nuova composizione della tariffa nella quale sono distinte due parti:
- parte A, che comprende la quota fissa o corrispettivo di potenza, il prezzo dell?energia (parte variabile dell?energia) e le componenti transitorie o particolari relative al recupero dei deficit pregressi del conto dell?onere termico, quelle relative al reintegro degli oneri causati dall?abbandono del nucleare, nonché la copertura degli oneri derivanti dal Provvedimento CIP n. 6/1992 (nuova produzione da fonti rinnovabili ed assimilate);
- parte B, destinata alla copertura del contributo a fronte del "costo energia", relativo ai combustibili impiegati per la produzione termoelettrica e agli acquisti di energia dall?estero.
Al di fuori della tariffa sono stati mantenuti il sovrapprezzo destinato all?Erario ai sensi dell?art. 33 della Legge n. 9 del 9 gennaio 1991 (abolito dal 1° gennaio 1998) e, ovviamente, le imposte.
In particolare, la maggiorazione straordinaria per gli oneri nucleari è stata ridotta, in via provvisoria, di 7,90 L/kWh; è stata quindi mantenuta in vigore un?aliquota di circa 1,50 L/kWh, il cui gettito consente in pratica di coprire gli interessi che maturano sul residuo credito dell?ENEL e delle imprese appaltatrici ancora da reintegrare e di rimborsare il capitale stesso in un periodo di circa 12 anni.
L?innovazione più rilevante è stata la modifica delle modalità di determinazione del contributo riconosciuto sulla produzione termoelettrica e sulle importazioni; tale contributo ha ora le seguenti caratteristiche:
- è unico per la produzione termoelettrica e per le importazioni;
- il suo valore è determinato in base ad un costo standard della produzione termoelettrica;
- viene aggiornato ogni bimestre in base all?andamento del costo dei combustibili.
Il riconoscimento di un contributo unico per tutta la produzione termoelettrica, sulla base di elementi fissati a priori, rappresenta oggettivamente uno stimolo, da un lato, ad una costante riduzione dei consumi specifici e, dall?altro, ad un maggior utilizzo dei combustibili meno costosi, nei limiti in cui ciò sia possibile nel rispetto delle norme di tutela ambientale.
Per quanto riguarda le importazioni, la decisione di assicurare un contributo uguale a quello riconosciuto per la produzione termoelettrica è fortemente penalizzante per l?ENEL in quanto il prezzo medio delle importazioni, per il peso preponderante di quelle effettuate in base a precedenti contratti pluriennali con garanzia di potenza, è molto superiore al contributo riconosciuto.
Avverso tale deliberazione l?ENEL ha proposto ricorso al T.A.R. della Lombardia, che, con sentenza del 20 dicembre 1997, ha accolto la tesi dell?ENEL secondo cui gli oneri derivanti dai contratti di importazione pluriennali con garanzia di fornitura già esistenti devono trovare integrale copertura. Pendono i termini per una eventuale impugnativa di tale sentenza da parte dell?Autorità.
L?Autorità è inoltre intervenuta sui prezzi di cessione delle eccedenze da parte degli autoproduttori in seguito alla decisione dell?ENEL (luglio 1997) di non procedere più al loro ritiro a causa del costante aumento di tali cessioni, determinato dal prezzo eccessivamente vantaggioso stabilito dal provvedimento CIP n. 6/1992.
Al riguardo, dopo una specifica istruttoria, l?Autorità è intervenuta con la deliberazione n. 108 del 28 ottobre 1997, successivamente impugnata da alcuni autoproduttori, che riconosce sostanzialmente la correttezza della posizione dell?ENEL e ridimensiona nettamente i prezzi delle eccedenze a partire dal 1° novembre 1997.
Infine, l?Autorità è intervenuta sul problema delle forniture con clausole di interrompibilità dopo la decisione dell?ENEL (ottobre 1997) di riesaminare questa clausola che, come è noto, prevede uno sconto sul corrispettivo di potenza a fronte della possibilità offerta all?ENEL di interrompere la fornitura quando le necessità di copertura del carico lo richiedano. La decisione dell?ENEL è stata determinata dalla constatazione che la situazione del parco elettrico e l?andamento della domanda non richiedono più la predisposizione di tali misure cautelative per la copertura del fabbisogno. L?Autorità ha effettuato un?indagine conoscitiva che si è conclusa con il riconoscimento della legittimità dell?iniziativa dell?ENEL.
Gli investimenti
Consistenza complessiva e distribuzione regionale
Nel 1997 il Gruppo ENEL ha realizzato investimenti per 6.466 miliardi di lire che hanno riguardato per 2.323 miliardi di lire la produzione, per 659 miliardi di lire la trasmissione, per 3.091 miliardi di lire la distribuzione e per 393 miliardi di lire gli "altri impianti" (fabbricati, dotazioni ecc.).
L?andamento degli investimenti negli ultimi esercizi evidenzia un trend in calo, al quale non corrisponde una riduzione equivalente in termini di realizzazioni, grazie al progressivo calo dei prezzi unitari delle apparecchiature, nonché una maggiore concentrazione sugli investimenti in reti di distribuzione che nel 1997 hanno assorbito il 48% del totale contro il 41% del 1993.
In particolare, gli investimenti in produzione nel 1997 sono stati in linea con i valori consuntivati nel 1996 ed hanno essenzialmente riguardato interventi sul parco esistente per l?adeguamento ambientale, oltre all?ammodernamento ed al miglioramento dell?affidabilità degli impianti.
Gli investimenti in impianti di trasmissione (linee di trasporto e stazioni di trasformazione), di poco inferiori (-4%) ai valori registrati nel 1996, hanno risentito delle difficoltà autorizzative che hanno interessato alcune importanti opere ubicate soprattutto al Sud, quali ad esempio la linea a 380 kV Matera-S. Sofia e il collegamento in corrente continua Italia-Grecia.
La contrazione degli investimenti in distribuzione riflette, da un lato una maggiore efficienza (riduzione dei prezzi unitari, standardizzazione dei componenti e razionalizzazione degli interventi) e, dall?altro, la contenuta dinamica dei consumi di energia elettrica. Per gli altri comparti (terreni, fabbricati, impianti di teletrasmissione, dotazioni tecniche e amministrative ecc.) la riduzione degli investimenti nel 1997 rispetto all?anno precedente (-41%) è stata particolarmente marcata a seguito di interventi di razionalizzazione di utilizzo degli spazi di proprietà, associati ad una riduzione degli organici, e di un maggior ricorso a politiche di outsourcing, particolarmente per gli automezzi. Circa la distribuzione territoriale degli investimenti del 1997, 2.505 miliardi di lire (39%) sono localizzati nelle regioni del Nord, 1.588 miliardi di lire (24%) in quelle del Centro e 2.373 miliardi di lire (37%) nelle regioni dell?Italia Meridionale e Insulare. Le cifre indicate, se confrontate con la distribuzione dei consumi di energia elettrica nelle varie aree del Paese (55% al Nord, 18% al Centro e 27% al Sud), mettono in evidenza lo sforzo realizzativo per il potenziamento delle infrastrutture nel Mezzogiorno.
Investimenti in impianti del Gruppo ENEL
Le risorse umane
Consistenza ed evoluzione
La consistenza del personale del Gruppo ENEL al 31 dicembre 1997 era di 88.957 unità; la suddivisione per categorie ed il confronto con il 31 dicembre 1996 è così evidenziabile:
Il decremento netto di 6.507 unità, pari al 6,8%, è anche dovuto a due provvedimenti di incentivazione alla risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro per i dipendenti in possesso dei requisiti necessari ad acquisire il diritto alla liquidazione della pensione di anzianità.
Nella seguente tabella è indicata la suddivisione del personale per aree funzionali di attività secondo la nuova struttura organizzativa adottata dalla Capogruppo a partire dal 1° gennaio 1997:
Sviluppo delle risorse
Nel 1997 è stata dedicata una grande attenzione alla crescita delle competenze manageriali delle risorse chiave (laureati neo-assunti, quadri e dirigenti) in modo omogeneo e trasversale per tutto il Gruppo ENEL. L?attività svolta si è concretizzata in oltre 20 seminari, molti dei quali sviluppati in più edizioni, che hanno interessato oltre 1.500 persone.
I processi di riorganizzazione, decentramento e terziarizzazione avviati in azienda hanno determinato il passaggio da una politica di assunzioni volta a soddisfare esigenze di normale turnover, ad inserimenti limitati e mirati di risorse qualificate in posizioni "critiche", che non possono essere presidiate attraverso un ottimale utilizzo di personale interno.
L?elemento più innovativo è stato senz?altro rappresentato dalla ricerca e dall?immissione in azienda (a diversi livelli dell?organizzazione) di risorse portatrici di esperienze professionali specifiche.
In materia di selezione sono state adottate, a titolo sperimentale e limitatamente al personale laureato, procedure di ricerca snelle e dirette (preselezione di autocandidature e colloqui attitudinali e professionali) che hanno portato all?assunzione di 86 laureati indirizzati verso le attività di marketing, controllo di gestione, contabilità e bilancio.
Per queste figure professionali sono stati attivati specifici cicli di formazione - vere e proprie scuole aziendali di formazione professionale - che si integrano con le esperienze lavorative presso le diverse strutture operative dell?ENEL. Analoghi cicli di formazione sono stati adottati per 15 laureati assunti da graduatorie di concorsi effettuati precedentemente, destinati all?attività di amministrazione del personale; a questi cicli sono stati ammessi anche giovani laureati già in servizio.
In materia di valutazione ed incentivazione del personale, al fine di creare un sistema organico e coerente per il suo sviluppo, si è introdotto un "Sistema di valutazione delle performance" per obiettivi (MBO), finalizzato a sviluppare una cultura della "misurabilità" a sostegno della gestione per obiettivi, che deve caratterizzare ciascuna area di attività aziendale nella ricerca del miglioramento quantitativo e qualitativo della performance aziendale.
Tale sistema valuta il conseguimento di obiettivi quantificabili, definiti dal vertice, al raggiungimento dei quali è prevista l?erogazione di un?incentivazione.
In sintesi, quindi, i meccanismi retributivi mireranno sempre più ad attirare, trattenere e motivare personale con caratteristiche idonee al raggiungimento degli obiettivi aziendali oltre che a supportare un sistema di sviluppo tendente a valorizzare le risorse presenti in azienda. In tale contesto, l?incidenza della quota variabile, legata al raggiungimento di obiettivi, sulla retribuzione complessiva, risulterà progressivamente più marcata.
Aspetti sindacali
Nel 1997 l?attività sindacale è stata prevalentemente dedicata all?espletamento delle fasi di interlocuzione sindacale previste dalle norme contrattuali in materia di modifiche organizzative.
In numerosi incontri sono stati illustrati approfonditamente le linee guida del Progetto della nuova organizzazione aziendale, gli indirizzi strategici e gli obiettivi, affrontando successivamente gli aspetti connessi al personale.
Le dimensioni del progetto - che riguarda l?intera azienda, anche se la fase iniziale non ha toccato le unità operative decentrate della Distribuzione e della Produzione (zone, centrali ecc.) che raccolgono il maggior numero di personale (oltre il 70%) - e, soprattutto, i tempi stretti per la sua attuazione, hanno posto le Parti di fronte a problemi nuovi ed hanno richiesto una applicazione flessibile del sistema di regole che governano i rapporti sindacali.
In tale ottica, il 28 febbraio 1997 è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali un Protocollo di Intenti con il quale le parti si sono impegnate a procedere ad una riconsiderazione degli strumenti mediante i quali si realizza l?interlocuzione sindacale al fine di potenziarne l?efficacia. In particolare, è stata prevista l?introduzione di nuovi strumenti (gruppi azienda/sindacato per monitorare l?attuazione del processo di riorganizzazione sul territorio e per facilitare l?utilizzo ottimale delle risorse) e sono stati assunti impegni in tema di politica occupazionale e di part-time, di valorizzazione delle risorse interne, nonché in materia di previdenza.
In relazione agli impegni assunti in sede di rinnovo contrattuale per un nuovo sistema di classificazione del personale, l?ENEL ha elaborato un progetto che è stato illustrato alle organizzazioni sindacali in una serie di incontri. I principali orientamenti seguiti dall?ENEL sono stati: accorciamento della scala gerarchica per avvicinare il momento della decisione a quello dell?operatività, maggiore flessibilità gestionale, polivalenza e fungibilità del personale all?interno di ciascuna area di inquadramento, apprezzamento - mediante un sistema di valutazione della maturità professionale - dell?apporto individuale del lavoratore nello svolgimento della prestazione. Questo progetto sarà oggetto di negoziazione con le organizzazioni sindacali in occasione del rinnovo della parte normativa del contratto.
Nel corso dell?anno, dopo numerosi incontri con le Confederazioni sindacali e con le Federazioni elettriche, è stato messo a punto un nuovo Protocollo di Relazioni industriali che tiene conto del processo di trasformazione dell?ENEL e della nuova missione dell?Azienda. Il nuovo protocollo stabilisce un canale diretto di comunicazione tra il vertice dell?Azienda ed i vertici sindacali delle Confederazioni e delle Federazioni con modalità meno formali ma più efficaci di quelle precedenti. Sono stati anche adeguati alla nuova realtà i temi per i quali è prevista l?interlocuzione sindacale ed è stato notevolmente ampliato lo spazio degli incontri a livello regionale.
Inoltre, il 12 dicembre 1997 è stato sottoscritto l?accordo sindacale che regola le modalità di passaggio del personale CISE all?ENEL in seguito alla fusione per incorporazione delle due società, disposta nell?ambito del riassetto organizzativo dell?attività di ricerca del Gruppo ENEL.
Infine, nei primi mesi del 1998 sono stati sottoscritti ulteriori accordi, sia in materia di previdenza che di lavoro, per i quali si rinvia al capitolo "Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell?esercizio".
L?ambiente
L?ENEL è ben consapevole di svolgere un servizio con elevato interesse pubblico che impone non solo di soddisfare le richieste del Paese in termini energetici ma anche in termini di tutela ambientale.
A spingere l?ENEL in questa direzione non c?è solo il dovere morale per un?impresa moderna di tenere conto delle risorse ambientali, ma anche la convinzione che l?ambiente sia un importante fattore di competizione economica.
Ciò si è tradotto in un impegno continuo, grazie al quale negli ultimi anni l?ENEL ha conseguito un significativo miglioramento delle prestazioni ambientali in tutte le attività di "core business" (produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica).
La politica ambientale che si intende perseguire con sempre maggiore impegno è incentrata sui seguenti obiettivi strategici:
- l?utilizzazione di processi e tecnologie volte alla prevenzione e/o alla riduzione delle interazioni ambientali;
- l?impiego razionale ed efficiente delle risorse energetiche e delle materie prime e l?utilizzazione di impianti di elevato rendimento;
- il recupero dei sottoprodotti e dei rifiuti;
- il sistematico miglioramento della gestione ambientale nei diversi siti;
- la ricerca per il continuo miglioramento delle tecnologie e delle conoscenze;
- gli studi di impatto ambientale per ottimizzare l?inserimento dei nuovi impianti nel territorio;
- la comunicazione con i cittadini e le istituzioni;
- la diffusione della cultura ambientale tra i dipendenti.
La volontà dell?ENEL di fornire sia agli interlocutori esterni, sia a tutti i dipendenti un quadro completo delle risorse umane e finanziarie impiegate nella tutela dell?ambiente e dei risultati ottenuti, ha trovato attuazione nella redazione del Rapporto ambientale annuale, a cui si rimanda per tutte le informazioni di maggiore dettaglio.
L?attuazione pratica della politica di tutela dell?ambiente si è tradotta in una serie di iniziative. Tra gli interventi più qualificanti del 1997 si ricordano:
- l?introduzione negli impianti di produzione di un sistema di gestione ambientale, certificabile secondo il sistema comunitario di ecogestione ed audit (Regolamento europeo 1836/93), che entro il 2000 dovrà coprire il 50% della capacità produttiva;
- l?avvio di una metodologia estesa a tutte le strutture per la valutazione delle spese ambientali. Nel corso del 1997 l?ENEL ha destinato per la tutela dell?ambiente 1.500 miliardi di lire in investimenti oltre a 1.300 miliardi di lire per spese di esercizio;
- la messa in atto di un?attività di reporting ambientale per seguire in modo sistematico le prestazioni ambientali delle singole unità territoriali;
- il progressivo adeguamento ambientale degli impianti termoelettrici e riduzione delle relative emissioni inquinanti; nel 1997 l?obiettivo enunciato l?anno precedente di adeguare il 39% della potenza totale è stato superato, raggiungendo il 41,5% a fronte di un obiettivo di legge del 35%;
- la riduzione delle emissioni complessive degli impianti. Rispetto al 1980, anno preso a riferimento dalla normativa:
- le emissioni complessive di SO2 si sono ridotte del 63% (del 59% nel 1996);
- le emissioni complessive di NOx si sono ridotte del 37% (del 26% nel 1996);
- le emissioni di polveri, la cui riduzione complessiva non è disciplinata dalla normativa, si sono ridotte del 63% rispetto al 1987. Tale risultato è stato ottenuto sia con una migliore qualità dei combustibili impiegati, sia con un miglioramento delle prestazioni degli impianti di abbattimento;
- l?incremento della produzione da fonti rinnovabili; rispetto al 1990, la produzione ENEL da fonti rinnovabili, in gran parte idroelettrica, è aumentata da meno di 25 ad oltre 37 miliardi di kWh. Nel 1997, queste fonti hanno contribuito per il 21% alla produzione complessiva. Entro il 2003 è inoltre prevista la costruzione di 500 MW idroelettrici, il completamento del programma che prevede la realizzazione di ulteriori 15 MW eolici e il completamento del decimo campo della centrale fotovoltaica di Serre, dotata di dispositivi di inseguimento del sole. Sarà altresì completato il programma in corso per lo sviluppo di sistemi fotovoltaici innovativi per l?alimentazione di utenze isolate.
Controversie
Si illustrano qui di seguito le principali situazioni di contenzioso in corso, concernenti in via principale problematiche su oneri nucleari, tariffarie, ambientali, di committenza oltre al tema più generale della concessione di esercizio. Sono altresì indicati gli esiti, tutti favorevoli all?ENEL, dei principali procedimenti in essere alla fine dell?esercizio precedente e che ad oggi risultano sostanzialmente definiti.
Contenzioso in corso
Con deliberazione n. 14/1998 del 16 dicembre 1997 (trasmessa agli organismi interessati il 24 febbraio 1998), la Corte dei Conti aveva rilevato, tra l?altro, la "carenza di legittimazione" e la "non regolarità a legge" dei provvedimenti CIP di liquidazione dei rimborsi per oneri nucleari relativi agli esercizi 1989, 1990 e 1991 ed aveva conseguentemente pronunziato l?illegittimità dei mandati di pagamento effettuati in detti anni in esecuzione degli stessi provvedimenti, per circa 995 miliardi di lire in favore dell?ENEL, di cui circa 250 miliardi di lire da riversare alle ditte appaltatrici.
Per effetto della suddetta deliberazione la Cassa Conguaglio avrebbe dovuto, in base alle procedure di cui all?art. 24 della Legge 559/1993 (dalla Corte stessa richiamate), pronunciarsi per l?annullamento o la conferma di tali mandati entro il termine di 30 giorni, decorsi inutilmente i quali i mandati stessi erano destinati a perdere d?efficacia.
In pendenza del termine di cui sopra era intervenuto, prima che la Cassa Conguaglio assumesse le decisioni di competenza, il D.L. 25 marzo 1998 n. 55, il quale aveva in pratica "congelato" ogni possibilità di iniziativa da parte della Cassa stessa, subordinando le sue decisioni alle determinazioni che l?Autorità per l?energia elettrica ed il gas era tenuta ad adottare ai sensi della Legge 481/1995.
Senonché, successivamente, il suddetto D.L. 55/1998 non è stato convertito, né la Cassa Conguaglio, nel frattempo commissariata, ha assunto alcuna decisione in materia, avendo tra l?altro l?Autorità rivolto alla stessa espresso invito a rinviare l?adozione di qualsiasi provvedimento sulla materia in questione .
In mancanza di provvedimento di conferma da parte della Cassa Conguaglio entro il suddetto termine di 30 giorni previsto dall?art. 24 della Legge 559/1993, i mandati di pagamento in questione avevano perso di efficacia. Conseguentemente, i relativi pagamenti effettuati a favore dell?ENEL risultavano senza titolo e soggetti a richiesta di rimborso.
Nel frattempo l?Autorità, in attuazione del compito ad essa attribuito dall?art. 3, comma 2, della Legge 481/1995, stava espletando l?iter di "verifica di congruità dei criteri adottati per determinare i rimborsi degli oneri connessi alla sospensione e alla interruzione dei lavori per la realizzazione di centrali nucleari nonché alla loro chiusura" diffondendo, in data 13 maggio 1998, un apposito "documento per la consultazione" nel quale formulava una serie di rilievi in ordine al rimborso degli oneri in questione, tali da comportare per l?ENEL, se integralmente confermati al termine della procedura, una diminuzione rispetto agli importi a suo tempo riconosciuti (per capitale ed interessi) pari a circa 495 miliardi di lire.
In tale situazione - considerato che i pagamenti già effettuati in favore dell?ENEL negli anni 1989, 1990 e 1991 risultavano ormai senza titolo (stante l?intervenuta inefficacia dei mandati della Cassa Conguaglio) e soggetti pertanto a richiesta di rimborso, e tenuto conto altresì delle possibili conseguenze della verifica di congruità in corso di effettuazione da parte dell?Autorità, qualora i rilievi dalla stessa formulati nel "documento per la consultazione" fossero stati integralmente confermati - venne disposto nell?originario progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell?ENEL nella seduta del 29 maggio 1998 per la successiva presentazione all?Assemblea, un accantonamento straordinario per un importo complessivo di 1.490 miliardi di lire.
Successivamente l?Autorità ha portato a compimento la verifica di cui sopra ed ha adottato la deliberazione n. 58/1998 del 12 giugno 1998 con la quale ha ritenuto congrui i criteri di rimborso con esclusione di alcune voci (che solo in parte coincidono con quelle indicate nel precedente "documento per la consultazione").
In particolare, alcune tipologie di oneri non sono state ritenute pertinenti ai fini del rimborso, mentre per altre sono stati rideterminati i criteri di quantificazione. Questi ultimi riguardano l?approvvigionamento del combustibile nucleare e le modalità di calcolo degli "interessi per ritardato rimborso".
L?importo complessivo delle rettifiche sui rimborsi ancora dovuti è stato stimato dall?ENEL, in base agli elementi di cui sopra, in 390 miliardi di lire, rispetto all?originario accantonamento di 1.490 miliardi di lire.
Nell?esprimere le proprie valutazioni l?Autorità, nella citata deliberazione n. 58/1998, ha dato comunque mandato alla Cassa Conguaglio di "adottare le necessarie deliberazioni confermative e modificative degli ordinativi di pagamento fino ad oggi emessi". Tale formulazione induce a ritenere che i mandati di pagamento emessi dalla Cassa Conguaglio negli anni 1989, 1990 e 1991 (divenuti, come già detto, inefficaci per la mancata conferma entro il termine di 30 giorni, ai sensi dell?art. 24 della Legge 559/1993), saranno esplicitamente riconfermati da parte della Cassa stessa.
Per effetto degli ulteriori sviluppi dell?iter di cui sopra il Consiglio di Amministrazione dell?ENEL ha proceduto, nella seduta del 24 giugno 1998, ad un aggiornamento del bilancio, annullando l?originario stanziamento di 1.490 miliardi di lire e disponendo un accantonamento straordinario per svalutazione crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico per rimborso oneri sul nucleare di 390 miliardi di lire. Lo stralcio del credito viene così rinviato all?esercizio nel quale gli effetti del provvedimento saranno definitivi, trattandosi di un provvedimento amministrativo suscettibile di impugnativa e non avendo, d?altro canto, la Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico ancora emanato le deliberazioni confermative e modificative di propria competenza, come previsto dall?art. 5 della citata deliberazione n. 58/1998.
Da ultimo va peraltro evidenziato che la suddetta deliberazione dell?Autorità, che riprende sostanzialmente, nei rilievi formulati, alcuni dei punti che avevano formato oggetto di censura da parte della Corte dei Conti, presenta in concreto, per le voci non riconosciute e per quelle di cui è stata rideterminata la quantificazione, diversi profili di dubbia legittimità e risulta pertanto suscettibile di impugnativa avanti al T.A.R.
Sempre in materia nucleare è pendente, dinanzi al T.A.R. del Lazio, il giudizio promosso su ricorso di una associazione di consumatori che ha impugnato i provvedimenti amministrativi con cui erano stati determinati gli importi dei rimborsi dovuti all?ENEL (e ad altri soggetti) in relazione agli oneri sopportati per la chiusura e la dismissione delle centrali nucleari. Non sembra che tale ricorso possa avere importanti conseguenze sul piano economico, anche perché, indipendentemente da ogni considerazione sul fondamento della domanda, la contestazione risulta tempestiva solo per gli ultimi due provvedimenti (di ottobre e novembre 1994) che riguardano un ammontare minimo (circa 11 miliardi di lire) rispetto al complesso dell?operazione.
In materia tariffaria, l?ENEL ha impugnato, con ricorso proposto avanti al T.A.R. della Lombardia, la deliberazione n. 70 del 26 giugno 1997, con la quale l?Autorità per l?energia elettrica ed il gas, nel rideterminare le tariffe elettriche, ha introdotto rilevanti modifiche per quanto concerne l?aliquota destinata al rimborso degli oneri nucleari e la disciplina del contributo per i costi variabili della produzione termoelettrica, nonché di quello per le importazioni di energia elettrica. Per queste ultime, in particolare, il contributo accordato alla Società è stato determinato in misura sostanzialmente coincidente con il costo unitario riconosciuto per i combustibili impiegati nell?attività di produzione termoelettrica nazionale e non tiene conto dei costi - mediamente più elevati - dei contratti di importazione con garanzia della fornitura, già stipulati dall?ENEL in forza di precise scelte governative pregresse. Il T.A.R., con sentenza depositata il 20 dicembre 1997, ha accolto il ricorso dell?ENEL limitatamente alla censura relativa alle importazioni di energia elettrica con garanzia di fornitura, che costituisce il profilo economicamente più rilevante. Pendono i termini per un?eventuale impugnativa di tale sentenza da parte dell?Autorità.
Nel frattempo si segnalano ricorrenti impugnative, da parte di associazioni di consumatori e di imprese ad altissimo consumo di energia elettrica, dei provvedimenti bimestrali emessi dall?Autorità, in base alla deliberazione n. 70/1997, per l?aggiornamento delle componenti tariffarie relative al costo dei combustibili.
In tema di controversie relative a problematiche ambientali, si sono avuti ulteriori sviluppi nel contenzioso relativo alla centrale termoelettrica di Brindisi Sud. Infatti, a seguito della convenzione stipulata il 12 novembre 1996 tra ENEL, Provincia e Comune di Brindisi, il Sindaco di tale città ha revocato, con provvedimento in pari data, la propria ordinanza del gennaio 1994 che aveva disposto il blocco dell?esercizio della centrale stessa, motivato principalmente da presunte inadempienze agli accordi ministeriali con gli Enti locali del 4 agosto 1989 e 25 luglio 1991. Senonché, con atto notificato il 5 febbraio 1997, la Provincia di Lecce ha impugnato innanzi al T.A.R. della Puglia tanto la convenzione che il provvedimento di revoca sopra indicati.
In materia di concessione di esercizio è tuttora pendente, innanzi al T.A.R. del Lazio, un giudizio avviato con ricorso presentato nel 1996 dalla Federelettrica, dalle aziende elettriche municipali di Roma, Milano, Torino e dalle altre principali imprese elettriche degli enti locali, per ottenere l?annullamento del decreto del Ministro dell?Industria, del Commercio e dell?Artigianato del 28 dicembre 1995 che ha approvato la convenzione stipulata tra lo stesso Ministero e l?ENEL. Nel ricorso le imprese lamentano che la disciplina contenuta nella convenzione sarebbe lesiva dei loro interessi sia perché confermerebbe, in capo all?ENEL, poteri di supremazia nel settore elettrico, sia perché non conterrebbe garanzie in ordine ad una maggiore presenza delle imprese municipali nel settore della distribuzione, secondo le indicazioni del programma governativo di riassetto del settore. I motivi del ricorso non sembrano peraltro fondati, in quanto la convenzione di concessione è stata predisposta e poi approvata sulla base delle norme di legge al momento vigenti, mentre la disciplina dei rapporti con le imprese elettriche degli enti locali deve essere ancora integrata con le direttive e gli indirizzi che saranno emanati dal Ministro dell?Industria, secondo quanto previsto dalla stessa convenzione.
Esiti di contenziosi precedenti
In materia tariffaria si è avuto l?annullamento della sentenza del T.A.R. del Lazio del 13 febbraio 1997 che, su ricorso proposto da associazioni di consumatori, aveva disposto l?annullamento del provvedimento CIP n. 15/1993. L?annullamento di tale sentenza è stato disposto - a seguito di impugnativa proposta dall?ENEL - dal Consiglio di Stato che, con sentenza del 20 giugno 1997, ha riconosciuto l?intervento in materia del D.L. 11 marzo 1997 n. 50 (convertito in Legge 9 maggio n. 122), il quale affida all?Autorità il compito di rideterminare, sulla base di una nuova istruttoria, le modificazioni tariffarie adottate con il suddetto provvedimento n. 15/1993 e di stabilire le modalità con cui effettuare, a partire dall?esercizio 1998, gli eventuali conguagli nei confronti degli utenti. Tale istruttoria si è conclusa con la deliberazione dell?Autorità n. 28 del 25 marzo 1998, che ha riconosciuto la congruità degli aumenti tariffari adottati dal CIP con il citato provvedimento, e rideterminato gli aumenti nella medesima misura stabilita dal provvedimento stesso, con esclusione quindi di qualsiasi forma di conguaglio. Si segnala peraltro che, analogamente a quanto avvenuto per altri provvedimenti dell?Autorità, anche la citata deliberazione n. 28/1998 è stata oggetto di impugnativa da parte di associazioni di consumatori.
Sempre in materia tariffaria, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 174 depositata il 20 maggio 1998, ha confermato la legittimità del disposto della Legge 577/1996 con cui è stata riconosciuta efficace fino al 30 giugno 1996 l?applicazione delle cosiddette "quote di prezzo". A seguito di detta pronuncia è da ritenere che diversi giudizi ancora pendenti avanti i giudici di pace, promossi da gruppi di utenti per ottenere la restituzione dei relativi importi, si avvieranno ormai a conclusione in senso conforme a tale sentenza.
In un procedimento penale, avviato su denuncia di associazioni di consumatori, il Giudice dell?Udienza Preliminare del Tribunale di Roma, con sentenza del 12 maggio 1997, ha respinto la richiesta di rinvio a giudizio, perché "il fatto non sussiste", dell?ipotesi accusatoria di false comunicazioni sociali, attinente le modalità di iscrizione a bilancio degli importi tariffari, disposti dal provvedimento CIP n. 32/1986 (cosiddette "quote di prezzo"), formulata nei confronti dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell?ENEL, succedutisi dal 1987 sino all?approvazione del bilancio 1994. Tale decisione, avverso la quale il Pubblico Ministero aveva proposto appello, è stata pienamente confermata con sentenza del 16 aprile 1998.
In materia di previdenza, è stato risolto il contenzioso, promosso da alcuni uffici distrettuali dell?INPS che, ritenendo assoggettabili a contribuzione talune erogazioni una tantum e l?elemento distinto di retribuzione corrisposti dall?ENEL in concomitanza con il rinnovo dei contratti collettivi, avevano promosso nei distretti di competenza giudizi diretti al recupero dei contributi che si assumevano dovuti e non versati, oltre al pagamento di sanzioni ed interessi. Il contenzioso è venuto meno a seguito della circolare dell?INPS n. 183 del 5 agosto 1997 che, in base ad un chiarimento del Ministero del Lavoro, ha escluso l?assoggettabilità delle suddette erogazioni intervenute prima della data del 1° gennaio 1997.
Da ultimo va menzionata la positiva conclusione del contenzioso con la Nigeria LNG Ltd., relativo alla esecuzione del contratto (di durata ventennale e di valore complessivo pari a circa 20.000 miliardi di lire) di fornitura di gas naturale liquefatto. In particolare, le trattative si sono positivamente concluse il 31 dicembre 1997, con la stipula a Londra di un Settlement Agreement e di un nuovo Sale and Purchase Agreement, nonché con la firma di una richiesta congiunta al collegio arbitrale di cessazione dell?arbitrato in corso. Gli accordi operativi raggiunti prevedono la consegna del gas naturale liquefatto nigeriano a Montoir, presso il terminale di Gaz de France, ed il successivo inoltro, mediante idonei contratti di swap e di vettoriamento (che coinvolgono anche la SNAM), di pari quantitativi di gas di provenienza algerina e russa alle centrali ENEL in Italia. A seguito di tale accordo, il 23 febbraio 1998 il Collegio arbitrale ha formalmente dichiarato concluso l?arbitrato.
Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell?esercizio
Nel corso del 1998 sono intervenuti eventi e sono stati adottati provvedimenti di particolare interesse per l?attività del Gruppo, i più significativi dei quali sono nel seguito evidenziati.
Provvedimenti e disposizioni legislative
L?Autorità, con la deliberazione n. 58/1998 del 12 giugno 1998, in attuazione del compito ad essa attribuito dalla Legge n. 481/1995, ha portato a compimento la "verifica di congruità dei criteri adottati per determinare i rimborsi degli oneri connessi alla sospensione e alla interruzione dei lavori per la realizzazione di centrali nucleari nonché alla loro chiusura". L?argomento è sviluppato nella sezione "Controversie".
In data 21 aprile 1998 la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato la Legge Comunitaria 1995/1997 che dispone il recepimento di 147 direttive europee, tra cui quella relativa al mercato dell?energia elettrica.
In particolare, detta legge delega il Governo ad emanare i decreti legislativi che diano attuazione alla direttiva europea sulla liberalizzazione del mercato elettrico nel rispetto di determinati "princípi e criteri direttivi". Detti criteri riguardano, tra l?altro, l?istituzione dell?acquirente unico, il mantenimento di una tariffa unica nazionale per i clienti vincolati, la "funzione pubblicistica" e la "neutralità" della rete di trasmissione il cui gestore sarà anche il "dispacciatore", la valorizzazione delle imprese degli enti locali nelle iniziative per l?aggregazione dei soggetti operanti sul medesimo territorio nel settore della distribuzione, l?incentivazione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, la reciprocità con i Paesi UE nel grado di apertura del mercato. Il termine previsto per il recepimento della direttiva è quello del febbraio 1999.
Nel marzo del 1998 l?Autorità ha presentato al Senato il progetto di riforma delle tariffe elettriche. Tale progetto prevede, in sintesi, il mantenimento di una tariffa unica nazionale per i clienti domestici, all?interno della quale sarà consentito ai concessionari di offrire diverse opzioni tariffarie; inoltre l?Autorità è orientata a ridurre significativamente l?ambito di applicazione della cosiddetta fascia sociale. Il varo definitivo del nuovo assetto tariffario avverrà probabilmente a partire dal 1° gennaio 1999 e sarà comunque previsto un periodo transitorio.
Inoltre l?Autorità, con la deliberazione n. 16/1998, ha determinato i coefficienti e parametri da considerare per la quantificazione del contributo per l?onere termico a fronte del consumo di combustibili del primo semestre 1997.
L?Autorità, nel rispetto delle disposizioni contenute nella delibera n. 70 del 26 giugno 1997, ha provveduto ad aggiornare bimestralmente la componente "energia" della tariffa. In particolare, la delibera n. 39/1998 ha disposto una riduzione di tale componente mediamente di 9,5 L/kWh. Questa riduzione verrà assorbita dal contestuale e corrispondente aumento della componente tariffaria destinata al recupero dei deficit pregressi del conto onere termico, che dovrebbe così completarsi nei primi mesi del 1999.
Gestione ed operatività aziendale
Sono proseguite nei primi mesi del 1998 le attività connesse con il cosiddetto "Progetto telecomunicazione", che nel corso del 1997 avevano comportato la costituzione, insieme a Deutsche Telekom AG e a France Télécom SA, della WIND Telecomunicazioni S.p.a. A conferma della validità del proprio progetto industriale la società, nel primo semestre 1998, ha ottenuto la licenza per l?installazione di una rete di telecomunicazione fissa e si è altresì aggiudicata la gara per la designazione del terzo gestore italiano di telefonia mobile.
Sempre nell?ambito del suddetto progetto il Ministero dell?Industria con decreto del 13 febbraio 1998, ha autorizzato la costituzione (già deliberata all?Assemblea dell?ENEL del 22 dicembre 1997) di una holding finanziaria, posseduta dall?ENEL per il 99% e dalla SEI S.p.a. per l?1%, destinata ad assumere la quota di partecipazione attualmente detenuta dalla stessa ENEL nella WIND Telecomunicazioni.
Infine, in considerazione dell?esigenza che sia la richiesta di licenza per la telefonia fissa sia l?offerta per la partecipazione alla gara della telefonia mobile possono essere presentate, in base alla normativa di settore, solo da società con capitale interamente versato di ammontare non inferiore al 10% del valore dell?investimento da effettuare, nel mese di gennaio 1998 il capitale sociale della WIND Telecomunicazioni è stato portato a 200 miliardi di lire e nel mese di febbraio l?Assemblea dei soci ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione di provvedere ad un ulteriore aumento dello stesso capitale fino ad un massimo di 600 miliardi di lire. In data 5 maggio 1998 il Consiglio di Amministrazione ha esercitato detta facoltà sino alla misura massima.
Sempre in materia societaria il 24 aprile 1998 il Consiglio di Amministrazione dell?ENEL ha deliberato di sottoporre all?Assemblea la proposta di costituzione di un?apposita società per azioni alla quale verrà successivamente conferito il ramo aziendale relativo alla produzione di energia elettrica. Tale decisione è conforme nei contenuti e nei tempi a quanto previsto dalla Convenzione di Concessione che ha prescritto di promuovere entro il maggio 1998 la suddetta iniziativa. Il conferimento dei beni e dei rapporti relativi alla produzione di energia elettrica verrà effettuato, sempre in conformità a quanto previsto dalla citata Convenzione, entro un anno dalla costituzione della società che avrà l?ENEL come unico azionista.
Infine, sempre nel mese di aprile 1998 l?Assemblea della società SEI Elettrimmobiliare ha deliberato modifiche statutarie e una nuova denominazione sociale: "SEI S.p.a.". La SEI S.p.a. oltre alle attività di gestione immobiliare potrà svolgere, anche per conto di terzi, attività di gestione amministrativa e tecnica di edifici civili ed industriali, logistica dei magazzini, gestione di grandi autoparchi aziendali e servizi per la ristorazione attraverso mense e convenzioni.
Per quanto concerne la gestione degli approvvigionamenti di energia, al fine di mitigare gli effetti negativi del nuovo meccanismo introdotto dalla delibera n. 70/1997 dell?Autorità per la copertura degli oneri per acquisto di energia elettrica dall?estero, l?ENEL ha stipulato, in data 3 febbraio 1998, un nuovo accordo con l?Electricité de France che ridefinisce le condizioni del contratto di importazione di energia esistente.
In particolare, l?accordo prevede, in cambio di una riduzione dei prezzi dell?energia, un prolungamento della durata delle forniture, nonché la rinuncia da parte dell?ENEL ad alcune clausole di garanzia e agli accordi di riserva reciproca.
Sul piano della gestione del personale, si sono concluse le trattative, avviate nel corso del 1997, per la trasformazione della forma di previdenza integrativa aziendale dei dirigenti, alla luce della disciplina prevista dal D. Lgs. 21 aprile 1993
n. 14 e successive modificazioni. In particolare, in data 23 gennaio 1998, è stato sottoscritto un accordo, tra l?ENEL e il Coordinamento Nazionale RSA dei dirigenti del Gruppo ENEL, che prevede il mantenimento della precedente forma pensionistica (a "prestazione definita") nei confronti dei dirigenti pensionati, mentre per i dirigenti in servizio, è prevista la trasformazione della precedente forma pensionistica in un Fondo Pensione di Gruppo, esterno all?azienda, operante a capitalizzazione ed in regime di "contribuzione definita". Tale fondo, denominato FONDENEL, opera a partire dal 1° aprile 1998.
Sempre in materia di personale, in data 23 gennaio 1998 è stato sottoscritto un accordo sindacale tra ENEL e FNDAI per l?applicazione ai dirigenti dell?ENEL del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 19 novembre 1997 per i dirigenti di aziende industriali.
Infine, il 10 marzo 1998 è stata sottoscritta un?ipotesi di accordo sul rinnovo per il 1998 della parte economica del Contratto collettivo di lavoro per i dipendenti del settore elettrico del 23 aprile 1996 con il quale la parte economica era stata concordata fino a tutto l?anno 1997, mentre la parte normativa era stata disciplinata per il quadriennio 1995-1998.
Prevedibile evoluzione della gestione
L?andamento favorevole delle vendite di energia della seconda parte del 1997 è proseguito anche nei primi tre mesi del 1998 durante i quali si è registrato un aumento delle quantità vendute, rispetto allo stesso periodo dell?esercizio precedente, del 4,1% soprattutto per la sensibile ripresa dei consumi dell?industria. Pertanto i risultati della gestione del Gruppo ENEL previsti per il 1998 si stimano in linea con le performance operative già realizzate nel 1997 e con gli obiettivi posti in tema di crescita aziendale e miglioramento della redditività. In particolare è prevista una crescita del margine operativo lordo che dovrebbe superare i 15.000 miliardi di lire, nonostante l?aumento del costo a carico dell?ENEL per acquisto energia.
Le performance del 1998 beneficeranno comunque di una consistente riduzione dell?indebitamento, anche in relazione al maggior apporto dell?autofinanziamento e all?ottimizzazione del capitale investito.
La gestione dell?esercizio 1998 sarà orientata al proseguimento delle azioni intraprese per la crescita dell?efficienza dei processi aziendali e per il miglioramento dell?efficacia nell?erogazione dei servizi.
In particolare, in termini di qualità del servizio e rapporti con la clientela, si prevede di migliorare la percezione aziendale attraverso azioni tese alla rilevazione delle aspettative e dei bisogni dei clienti. In tale quadro si avvieranno iniziative di fidelizzazione della clientela anche attraverso l?offerta di "pacchetti" di servizi innovativi.
In merito alla produttività delle risorse impiegate nell?attività di esercizio, proseguiranno con vigore le azioni di contenimento dei costi attraverso la ricerca dell?efficienza ad ogni livello operativo.
Gli investimenti in impianti nel 1998 sono previsti in circa 6.200 miliardi di lire, e si riferiscono per circa 2.000 miliardi di lire a impianti di produzione, per circa 600 miliardi di lire a impianti di trasmissione e per circa 3.600 miliardi di lire a impianti di distribuzione e altri impianti.
Proseguiranno inoltre le azioni per la finalizzazione delle alleanze strategiche dirette sia alla valorizzazione degli assets e delle competenze aziendali sia alla ricerca di nuove opportunità nei campi di interesse aziendale per l?ottimizzazione delle proprie capacità produttive e degli investimenti effettuati.
Tale obiettivo sarà altresì perseguito attraverso la societarizzazione delle diverse attività dell?ENEL, anche in una prospettiva di riassetto del settore.
Bilancio consolidato al 31 dicembre 1997
Nota integrativa
Forma e struttura del Bilancio consolidato
L?area di consolidamento comprende la Capogruppo ENEL S.p.a. e le società nelle quali la stessa esercita direttamente o indirettamente un controllo attraverso la maggioranza dei voti, così come definito dall?art. 2359 del Cod. Civ.. Sono state escluse le controllate WIND Telecomunicazioni S.p.a. e CISE S.r.l. in considerazione del fatto che le società, entrambe di recente costituzione, non sono state operative nel corso del 1997.
Nell?allegato n. 1 è riportato l?elenco delle società incluse nell?area di consolidamento.
L?esercizio delle società incluse nel consolidato va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Il bilancio della Capogruppo per l?esercizio 1996, predisposto secondo lo schema previsto dalla Legge 4 marzo 1958, n. 191, era stato opportunamente riclassificato per consentire la redazione del consolidato secondo gli schemi previsti dagli articoli n. 2424 e n. 2425 del Cod. Civ.. Con decreto Ministro dell?Industria, Commercio e Artigianato è stato stabilito che a decorrere dall?esercizio 1997 anche le società elettriche adottino tali schemi.
Si precisa peraltro che lo Stato patrimoniale ed il Conto economico consolidati al 31 dicembre 1996, riportati a fini comparativi, differiscono da quelli a suo tempo presentati a seguito di alcune riclassifiche resesi necessarie per riflettere l?impostazione del nuovo piano dei conti finalizzato dalla Capogruppo nell?autunno 1997 e analiticamente strutturato in funzione delle normative di riferimento. Tali riclassifiche, principalmente riferite all?enucleazione dei fabbricati industriali, prima inclusi tra gli impianti e macchinari, non hanno modificato l?entità del patrimonio netto e del risultato consolidati al 31 dicembre 1996.
I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti in conformità ai criteri di valutazione previsti dalle norme di legge, interpretati ed integrati dai corretti principi contabili, sostanzialmente omogenei nell?ambito del Gruppo, ed operando, ove necessario, lo storno di poste di natura fiscale.
Criteri e procedure di consolidamento
Le principali tecniche di consolidamento sono le seguenti:
- il valore contabile delle partecipazioni consolidate è stato eliminato a fronte del relativo patrimonio netto, secondo il metodo dell?integrazione globale;
- le quote del risultato economico e del patrimonio netto delle partecipate di competenza di azionisti terzi sono esposte in un?apposita voce del Conto economico e del patrimonio netto;
- gli utili e le perdite di entità significativa non ancora realizzati derivanti da operazioni fra società del Gruppo sono stati eliminati, così come le partite di ammontare significativo che danno origine a debiti e crediti, costi e ricavi fra le società consolidate;
- i dividendi distribuiti all?interno del Gruppo sono stati stornati dal Conto economico consolidato;
- le rettifiche apportate ai bilanci delle singole società per stornare poste di natura fiscale e per uniformarli, ove del caso, a principi contabili omogenei nell?ambito del Gruppo, nonché le altre rettifiche di consolidamento tengono conto, quando applicabile, del loro effetto fiscale differito, rilevato nel Fondo imposte.
Princípi contabili
Per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 1997 sono confermati i criteri di valutazione utilizzati per il bilancio 1996, i più significativi dei quali sono illustrati nel seguito.
a) Immobilizzazioni immateriali
Sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione, svalutato in caso di perdite durevoli di valore e ammortizzate sistematicamente a quote costanti per il periodo della loro prevista utilità futura che per gli oneri di realizzazione del software è stato definito in tre anni. Il "contributo di solidarietà" di cui alla Legge n. 662 del 23 dicembre 1996 è ammortizzato anch?esso in tre anni, periodo di dilazione del suo pagamento, così come consentito da tale normativa.
b) Immobilizzazioni materiali
Sono rilevate in base al costo di acquisizione o di produzione comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e delle rivalutazioni monetarie effettuate in base alle Leggi 2 dicembre 1975, n. 576 e 19 marzo 1983, n. 72, nonché della rivalutazione obbligatoria dei beni immobili disposta dalla Legge 30 dicembre 1991, n. 413 e - per quanto concerne i cespiti della Capogruppo - delle rettifiche operate ai sensi della Legge n. 292 del 9 agosto 1993. Il valore degli impianti elettrici primari della Capogruppo è comprensivo, inoltre, degli interessi computati fino al 31 dicembre 1988 sulle somme investite per nuove costruzioni. Il costo, come sopra definito, viene svalutato in caso di perdite durevoli di valore e ripristinato (ridotto dei soli ammortamenti) se vengono meno i presupposti.
I costi per manutenzioni di carattere ricorrente sono imputati al Conto economico nell?esercizio in cui sono sostenuti.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti in base ad aliquote commisurate alla residua possibilità di utilizzazione dei cespiti determinata in base a specifici studi.
Gli ammortamenti stanziati ai soli fini fiscali nei bilanci di esercizio delle singole società, come consentito dalle norme vigenti, sono stati neutralizzati, tenendo conto del relativo effetto d?imposta, nonché degli effetti sugli ammortamenti dei cespiti realizzati anche con i contributi di allacciamento versati dai clienti in relazione a contratti di fornitura di energia elettrica.
c) Immobilizzazioni finanziarie
Le partecipazioni, che riguardano imprese non controllate ovvero non rilevanti ai fini del consolidamento, sono valutate in base al costo di acquisto o di sottoscrizione, ridotto ove applicabile a seguito di presunte perdite durevoli di valore. In presenza di impegni a ripianare quote di patrimoni netti negativi di partecipate, l?eccedenza rispetto all?integrale svalutazione trova copertura in un fondo oneri da partecipazioni. Il suddetto criterio di valutazione per le partecipazioni nelle quali il Gruppo esercita un?influenza notevole non si discosta da quello risultante dal metodo del patrimonio netto.
I crediti finanziari sono esposti al valore di presumibile realizzazione.
Gli "Altri titoli" includono obbligazioni ENEL valutate al valore nominale ed altre obbligazioni iscritte al costo di acquisto che viene svalutato in presenza di perdite durevoli di valore.
d) Rimanenze
Le materie prime, sussidiarie e di consumo sono valutate al costo di acquisto determinato con il metodo della media ponderata.
Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
I "Prodotti e lavori in corso di esecuzione" sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza secondo il metodo della percentuale di completamento.
e) Crediti e attività finanziarie
I crediti sono iscritti al valore di presumibile realizzazione e classificati fra le "Immobilizzazioni finanziarie" e l?"Attivo circolante" in relazione alla loro natura e destinazione. I crediti immobilizzati per i quali non è prevista la corresponsione di interessi sono esposti al loro valore attuale determinato sulla base del tasso corrente al momento della loro iscrizione.
Gli "Altri titoli" dell?attivo circolante sono rappresentati da obbligazioni ENEL relative alla "Serie speciale riservata al personale", valutate al valore nominale e da altre obbligazioni e titoli di Stato iscritti al minore fra il costo di acquisto ed il valore di mercato, determinato per quelli quotati, sulla base della media dei prezzi rilevati presso la Borsa valori nel mese di dicembre.
f) Ratei e risconti
Sono determinati in funzione del principio della competenza temporale. I disaggi ed altri oneri su prestiti sono acquisiti a conto economico in misura sistematica lungo la durata di ciascun prestito.
g) Fondi per rischi ed oneri
Il "Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili" è costituito essenzialmente in funzione delle regole previste dall?accordo sindacale sull?integrazione previdenziale per i dirigenti a suo tempo sottoscritto ed accoglie altresì le indennità sostitutive del preavviso relative al personale in servizio che ne abbia maturato il diritto ai sensi del Contratto collettivo di lavoro e di accordi sindacali vigenti.
Il "Fondo imposte" accoglie gli effetti fiscali delle rettifiche effettuate sui bilanci delle singole società per stornare poste di natura fiscale e per uniformarli a corretti princípi contabili omogenei nell?ambito del Gruppo, comprende inoltre le altre imposte differite. Le imposte correnti sul reddito dell?esercizio sono iscritte tra i debiti tributari in base alla stima del reddito imponibile in conformità alle disposizioni in vigore, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d?imposta spettanti.
Gli "Altri fondi" sono stanziati in bilancio al fine di coprire perdite o passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell?esercizio sono indeterminati l?ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione.
h) Fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
È accantonato in conformità alle leggi ed ai contratti di lavoro in vigore e riflette la passività maturata nei confronti di tutti i dipendenti alla data di bilancio, al netto delle anticipazioni corrisposte ai sensi di legge.
i) Debiti
Sono iscritti al valore nominale.
l) Contributi in conto capitale
I contributi ricevuti a fronte di specifiche opere iscritte tra le immobilizzazioni materiali, sono differiti e rilevati in Conto economico in correlazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono.
m) Contributi in conto esercizio
Sono rilevati a conto economico nel momento in cui sussiste il titolo giuridico a percepirli ed il loro ammontare è determinabile.
n) Ricavi
I ricavi tariffari per vendite di energia elettrica sono determinati con criteri uniformi nel tempo in relazione ai quantitativi di energia elettrica rilevati nell?anno in base a prefissati calendari di lettura, ancorché non fatturati entro il 31 dicembre, ed ai corrispettivi previsti dai provvedimenti di legge e dell?Autorità per l?energia elettrica ed il gas in vigore alla data di chiusura del bilancio. I ricavi per le altre prestazioni e cessioni di beni sono rilevati al momento della fornitura della prestazione o al momento del passaggio di proprietà dei beni stessi.
o) Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in lire ai cambi storici della data delle relative operazioni. Se a fine anno dalla conversione dei crediti e debiti in valuta estera ai cambi medi del mese di dicembre, tenuto conto dei relativi contratti di copertura, si origina una perdita netta, essa viene accertata e riflessa in un apposito fondo oscillazione cambi. Nella determinazione di detto fondo prudenzialmente non vengono considerati eventuali utili netti derivanti dalla conversione delle partite a medio-lungo termine.
p) Operazioni in strumenti finanziari derivati su tassi d?interesse
I differenziali di interesse attivi e passivi maturati alla fine dell?esercizio su strumenti finanziari derivati, finalizzati alla limitazione del rischio di oscillazione del tasso d?interesse originario su finanziamenti con caratteristiche analoghe (per scadenza ed importo), anche attraverso la trasformazione del relativo tasso, vengono registrati per competenza temporale nel Conto economico fra gli oneri e proventi finanziari in modo coerente con gli oneri derivanti dalle passività di riferimento.
Stato Patrimoniale - Attivo
Immobilizzazioni - Lire 79.470,4 miliardi
Evidenziano complessivamente un decremento di lire 1.317,4 miliardi, così dettagliato:
Immobilizzazioni immateriali - Lire 159,3 miliardi
Sono in gran parte rappresentate dall?onere relativo al cosiddetto "contributo di solidarietà" di cui alla Legge n. 662 del 23 dicembre 1996. La quota di ammortamento del 1997, pari a lire 42,6 miliardi, è stata rilevata tra gli oneri straordinari essendo riferita ad un componente di reddito relativo ad esercizi precedenti. Accolgono inoltre i costi sostenuti dalla Capogruppo per l?acquisizione e lo sviluppo di software applicativo dotato di un elevato contenuto informatico con utilizzazione prevista in più esercizi.
Presentano un decremento di lire 41,0 miliardi, derivante dai seguenti movimenti:
Immobilizzazioni materiali - Lire 76.150,7 miliardi
Sono esposte nella tabella alle pagine seguenti, distinte tra le varie categorie di cespiti e suddivise per le attività cui le stesse sono destinate.
L?incremento di lire 552,4 miliardi registrato al 31 dicembre 1997 nelle immobilizzazioni materiali nette è la risultante dei seguenti movimenti:
Il valore lordo indicato per le diverse categorie di cespiti riflette quello desunto dai bilanci delle società del Gruppo, mentre quello indicato per il Fondo ammortamento è il risultato del ricalcolo degli ammortamenti effettuato sulla scorta di aliquote economico-tecniche, stabilite dalle società per definire la vita utile degli impianti, applicate al valore di libro dei cespiti ed ipotizzando la loro costante applicazione nel tempo.
Immobilizzazioni finanziarie - Lire 3.160,4 miliardi
Evidenziano una diminuzione di lire 1.828,8 miliardi, così costituita:
Le partecipazioni azionarie non consolidate, pari a lire 17,3 miliardi, sono dettagliate nell?allegato n. 2 e le stesse presentano una diminuzione di lire 394,1 miliardi, dovuta per lire 400,4 miliardi alla svalutazione integrale del valore della partecipazione detenuta nella società collegata NERSA. Si rileva, infatti, che il bilancio della società per l?esercizio chiuso al 31 dicembre 1997, regolarmente approvato, evidenzia un patrimonio netto negativo quale conseguenza dell?accertamento dei futuri costi stimati per la chiusura della centrale nucleare di Creys-Malville, recentemente decisa dal Governo francese. L?ammontare del Fondo oneri da partecipazioni esposto al passivo rappresenta la stima degli oneri di competenza dell?ENEL a fronte del proprio disimpegno, determinata sulla base degli elementi attualmente disponibili.
I "Crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico per rimborso oneri provvedimenti sul nucleare" sono relativi ai residui oneri da reintegrare alla Capogruppo a seguito dei provvedimenti adottati dalle Autorità governative in materia nucleare.
I suddetti crediti, riconosciuti con specifici provvedimenti, evidenziano una diminuzione di lire 1.503 miliardi, quale saldo tra gli incassi realizzati nell?esercizio (lire 1.309,9 miliardi), gli interessi maturati nello stesso periodo (lire 196,9 miliardi), conteggiati ad un tasso pari al 72,56% del "Prime rate ABI" e la svalutazione straordinaria di lire 390 miliardi. Tale svalutazione consegue alla deliberazione n. 58/1998 del 12 giugno 1998 con la quale l?Autorità non ha ritenuto congrui i criteri di rimborso in relazione ad alcune voci; l?argomento è ulteriormente sviluppato nella sezione "Controversie" della Relazione sulla gestione. Con deliberazione n. 70/1997 l?Autorità ha inoltre disposto, in via provvisoria, la riduzione dell?aliquota di sovrapprezzo diretta alla reintegrazione degli oneri nucleari; il gettito così ridefinito consente di coprire gli interessi annuali e di rimborsare il capitale in un periodo di circa 12 anni.
Il "Credito verso l?INPS", di lire 663,8 miliardi, riflette il valore attuale, determinato al tasso annuo del 9,60% vigente al momento della sua iscrizione, dell?importo degli sgravi degli oneri sociali pregressi per il personale operante nel Mezzogiorno, conseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale n. 261 del 12 giugno 1991, e rimborsabili alla Capogruppo ed al personale ai sensi della Legge n. 151/1993 in rate annuali fino al 2001, senza alcuna maggiorazione per rivalutazione ed interessi.
Le "Altre partite", esposte in lire 475,1 miliardi, riguardano essenzialmente l?acconto d?imposta sul TFR versato nel 1997 in ottemperanza e con le modalità di cui alla Legge n. 662/1996, prestiti concessi a dipendenti per l?acquisizione di alloggi e per gravi necessità familiari e altri crediti di minore entità.
Gli "Altri titoli", figurano in lire 10,9 miliardi e sono in massima parte rappresentati dalle obbligazioni emesse dalla Capogruppo e depositate presso organismi comunitari a garanzia di finanziamenti da questi concessi alla Società collegata NERSA (lire 9,3 miliardi). La diminuzione di lire 102,7 miliardi è principalmente da correlarsi agli svincoli operati in funzione dei rimborsi dei suddetti prestiti.
Attivo circolante - Lire 15.461,6 miliardi
Si evidenzia nei confronti del 31 dicembre 1996 un incremento di lire 95,5 miliardi da attribuire alle varie componenti, come di seguito indicato:
Le "Rimanenze" a fine 1997 sono composte per lire 962,8 miliardi (56,1%) da giacenze di combustibili destinati alla produzione di energia elettrica, per lire 653,0 miliardi (38,0%) da scorte di materiali impiegati per le attività di funzionamento, manutenzione e costruzione degli impianti elettrici e per le residue
lire 100,1 miliardi (5,9%) prevalentemente da lavori in corso di esecuzione e da acconti. La riduzione rispetto al 31 dicembre 1996 è dovuta essenzialmente alle azioni intraprese per una più efficiente gestione delle scorte mirata al loro contenimento.
I "Crediti verso clienti", esposti al netto del fondo svalutazione di lire 335,1 miliardi, si riferiscono essenzialmente ai crediti per forniture di energia elettrica, prestazioni ed interessi e sono comprensivi anche di quelli per energia venduta da fatturare. L?aumento che si registra rispetto al 31 dicembre 1996 è da collegarsi principalmente all?incremento delle vendite di energia elettrica nel quarto trimestre dell?esercizio, conseguente alla ripresa dell?attività economica.
I "Crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico per partite correnti" rappresentano gli importi spettanti alla Capogruppo a titolo di contributi per l?onere termico, per la produzione diretta e l?acquisto di energia prodotta da terzi con impianti da fonti rinnovabili ed assimilate.
I suddetti crediti sono così articolati:
A fronte del credito di lire 6.835,4 miliardi, è esposto nel passivo dello Stato patrimoniale un debito verso la stessa Cassa Conguaglio per lire 2.372,9 miliardi; pertanto, il credito netto al 31 dicembre 1997 ammonta a lire 4.462,5 miliardi, contro lire 4.344,3 miliardi al 31 dicembre 1996, con un aumento di lire 118,2 miliardi.
Con riferimento alle principali variazioni intervenute nel credito in esame si fa presente quanto segue:
- il credito per "contributo onere termico ed acquisti energia dall?estero" diminuisce di lire 526,5 miliardi essenzialmente a seguito dell?adeguamento del sovrapprezzo finalizzato alla copertura dello squilibrio pregresso della Cassa Conguaglio;
- i crediti per "contributi per acquisto energia da produttori nazionali e per incentivazione nuova produzione da fonti rinnovabili ed assimilate" aumentano di lire 498,3 miliardi; tale incremento deriva dai maggiori quantitativi di energia acquistata da terzi nel corso dell?esercizio, nonché dal riconoscimento di un?integrazione di contributi per produzione di energia da fonti rinnovabili ottenuta a seguito dell?esercizio dell?opzione di cui al Provvedimento CIP n. 6/1992 e rilevata tra i proventi straordinari in quanto riferita ad anni precedenti. Sussistono, inoltre, ragionevoli aspettative di riconoscimento di ulteriori contributi su importazioni di energia elettrica a seguito della sentenza del T.A.R. della Lombardia del 20 dicembre 1997, come commentato nel capitolo relativo alle controversie. Si rileva infine che sono state attivate, in base al Provvedimento CIP n. 6/1992, le procedure per il riconoscimento di ulteriori contributi di incentivazione relativamente ad impianti oggetto di rifacimento o di potenziamento.
I "Crediti verso altri" sono formati da partite di varia natura, così riepilogate:
Gli anticipi corrisposti a terzi sono riferiti per lire 399,5 miliardi alla fatturazione anticipata di energia elettrica da parte di un produttore estero, sulla base di accordi contrattuali che prevedono l?emissione di una fattura provvisoria complessiva prima dell?inizio dell?anno di riferimento della fornitura con successivo regolamento mensile in funzione della quantità effettivamente fornita.
Le "Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni" riguardano in massima parte le obbligazioni in portafoglio della "Serie speciale riservata al personale" della Capogruppo riacquistate dai dipendenti.
Le "Disponibilità liquide", pari a lire 387,0 miliardi, evidenziano i saldi attivi presso gli Istituti di credito e l?Ente Poste nonché i valori in cassa e presentano un incremento di lire 200,6 miliardi dovuto essenzialmente ad operazioni di mercato monetario di breve durata che generano un margine positivo tra tassi attivi e passivi.
Ratei e risconti - Lire 235,2 miliardi
Sono così suddivisi secondo quanto previsto dall?art. 38, punto f), del D. Lgs. n. 127/1991:
In relazione a quanto disposto dall?art. 38, punto e), del D. Lgs. n. 127/1991, si espone nella tabella seguente la ripartizione dei crediti e dei ratei attivi al 31 dicembre 1997 con riferimento al loro grado temporale di esigibilità:
Stato patrimoniale - Patrimonio netto e passivo
Patrimonio netto - Lire 32.515,1 miliardi
È composto dalle seguenti voci e rispetto al 31 dicembre 1996 evidenzia un incremento di lire 2.127 miliardi, così formato:
Il valore del Capitale sociale, invariato rispetto al 31 dicembre 1996, è quello afferente l?ENEL S.p.a., il cui ammontare è stato stabilito dal decreto del Ministro del Tesoro del 14 luglio 1992 in base a quanto disposto dal D. L. n. 333/1992, convertito nella Legge n. 359/1992 di trasformazione dell?ENEL in Società per azioni; esso è costituito da n. 12.126.150.379 azioni da L. 1.000 cadauna, per un importo complessivo di
L. 12.126.150.379.000.
La "Riserva ex lege n. 292/1993" comprende l?importo di lire 7.334,6 miliardi autorizzato dal Ministro del Tesoro con Decreto del 19 gennaio 1995, integrato di lire 3.272,6 miliardi per trasferimento nel 1996 dal conto "Fondo imposte" della residua maggiorazione di conguaglio in conseguenza di un chiarimento del Ministero delle Finanze sul trattamento fiscale della relativa riserva.
Le "Altre riserve" sono rappresentate dai versamenti effettuati dal 1992 al 1994 dal Ministero del Tesoro a titolo di rimborso delle somme pagate dall?ENEL per quote di capitale scadute relative a finanziamenti assunti in passato ai sensi delle Leggi Finanziarie n. 41/1986 e n. 910/1986 con oneri per capitale ed interessi a carico del Bilancio dello Stato. Tali somme, in base alle citate leggi, in quanto afferenti alle quote capitale rimborsate, avrebbero dovuto affluire al Fondo di dotazione dell?Ente Nazionale; con l?avvenuta trasformazione dell?ENEL in società per azioni e con il capitale sociale determinato in base al netto patrimoniale risultante dal bilancio dell?Ente al 31 dicembre 1991, l?ammontare dei rimborsi effettuati dal Ministero del Tesoro nel triennio 1992/1994, ai sensi delle summenzionate leggi e nei limiti previsti dalle Leggi n. 415/1991 (Legge Finanziaria 1992) e n. 438/1992, è stato provvisoriamente iscritto in questa specifica voce del patrimonio netto.
In merito alla suddetta riserva è da rilevare che, a seguito della risoluzione del Ministero delle Finanze del 12 luglio 1996 - supportata dal parere del Consiglio di Stato n. 203 del 27 febbraio 1996 - essa è da intendersi ad ogni effetto, data la sua origine, una componente del capitale sociale, alla quale si applica, in caso di trasferimento a capitale, l?esenzione da imposta di registro ai sensi dell?art. 19 del D. L. n. 333 del 1992 (convertito nella Legge n. 359/1992) dovendosi considerare, tale operazione, connessa con la trasformazione in società per azioni e con la definitiva determinazione del patrimonio netto.
Il raccordo tra il patrimonio netto e l?utile della Capogruppo ed i rispettivi dati consolidati per gli esercizi 1997 e 1996 è esposto nella seguente tabella:
Fondi per rischi ed oneri - Lire 10.708,3 miliardi
Ammontano complessivamente a lire 10.708,3 miliardi con un decremento di lire 184,1 miliardi, così formato:
In particolare, le variazioni intervenute nell?esercizio 1997 nei suddetti fondi sono evidenziate nel prospetto seguente:
Il "Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili" è rappresentato essenzialmente dal valore attuale delle previste future prestazioni previdenziali ai dirigenti aventi diritto in conformità ad accordi sindacali a suo tempo sottoscritti, nonché dall?indennità sostitutiva del preavviso relativa al personale in servizio che ne abbia maturato il diritto ai sensi dei contratti collettivi di lavoro e di accordi sindacali vigenti.
I movimenti sono riferiti alle quote maturate nell?esercizio ed alle erogazioni corrisposte.
Circa il "Fondo per imposte" va precisato quanto segue:
- l?utilizzo di lire 66,8 miliardi indicato per la voce "Imposte differite su valore attuale sgravi contributivi Legge 151/1993" riguarda la quota di competenza del 1997 per imposte ricadenti sull?esercizio e riferite alla quota di sgravi contributivi pregressi versata dall?INPS alla Capogruppo nel corrente anno; le altre variazioni si riferiscono al minor onere per imposte future a seguito della soppressione dell?ILOR;
- l?aumento di lire 69,2 miliardi della voce "Imposte differite su rettifiche di consolidamento" è da collegare per lire 994,3 miliardi all?accantonamento sulle rettifiche operate nell?esercizio, riferite principalmente allo storno degli ammortamenti aggiuntivi, nonché alla riduzione di lire 923,7 miliardi per l?allineamento del fondo reso necessario dall?introduzione dell'IRAP in sostituzione dell?ILOR; tale ultimo importo è stato rilevato tra le componenti di reddito straordinarie.
Il "Fondo oscillazione cambi" assicura la copertura delle presunte perdite di cambio sulle partite in valuta estera a fine esercizio determinate sulla base dei cambi medi di dicembre 1997, che sostanzialmente coincidono con quelli di fine anno.
Il "Fondo contenzioso e rischi diversi" riguarda quasi esclusivamente la Capogruppo ed è destinato a coprire le potenziali passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziali in corso (principalmente connesse a rapporti di fornitura, lavoro ed all?esercizio degli impianti), in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni della Società, senza peraltro considerare gli effetti di quelle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale esito negativo non sia ragionevolmente quantificabile. Per queste ultime si rinvia al capitolo "Controversie" della Relazione sulla gestione ed al successivo paragrafo "Impegni e rischi non risultanti dallo stato patrimoniale". Nel determinare l?entità del fondo si considerano sia gli oneri che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell?esercizio con presunti esiti negativi, sia l?aggiornamento delle stime sulle posizioni precedenti. Nel fondo in esame non è stato compreso alcun importo relativo al contenzioso connesso con l?evento del Vajont poiché, a differenza di quanto sopra esposto, si è ritenuto che le pretese passive, pur di ingente ammontare, trovino compensazione con quelle attive dell?ENEL, dato che le contrapposte richieste di danni sono esaminate nello stesso giudizio e trovano origine nel medesimo evento.
Il fondo accoglie inoltre gli ammontari relativi a potenziali oneri e minusvalenze connessi alla possibile dismissione o altra utilizzazione di beni relativi ad iniziative d?investimento attualmente sospese, l?entità dei quali è stata stimata sulla base degli elementi ad oggi disponibili.
Con particolare riferimento all?esercizio 1997 l?accantonamento di lire 440,3 miliardi assume per lire 440,0 miliardi natura straordinaria essendo riferito alla stima di potenziali oneri connessi con il possibile abbandono di una rilevante iniziativa d?investimento della Capogruppo allo stato attuale sospesa.
Le variazioni intervenute nei fondi relativi agli impianti nucleari sono costituite dagli utilizzi per spese sostenute nell?anno e dagli accantonamenti effettuati per garantire la copertura del valore attuale dei futuri oneri da sostenere.
Circa il "Fondo oneri da partecipazioni in Società collegate" si evidenzia che, a seguito della decisione assunta dal Governo francese nel mese di febbraio 1998 di procedere alla chiusura della centrale nucleare di Creys-Malville gestita dalla Società collegata NERSA, il fondo in oggetto ha mutato la sua destinazione originaria di copertura degli oneri derivanti dalla partecipazione all?iniziativa essendo ora finalizzato all?azione di disimpegno.
In merito al suddetto fondo si precisa che gli utilizzi riguardano per lire 172,7 miliardi i maggiori costi sostenuti nell?esercizio per l?impegnata acquisizione di energia elettrica, come da precedenti accordi relativi all?iniziativa, nonché per lire 224,7 miliardi, la parziale copertura della svalutazione integrale della partecipazione NERSA. Dopo i suddetti utilizzi la quota residua del fondo è da considerarsi congrua a fronte degli ulteriori oneri, stimati sulla base degli elementi attualmente disponibili, connessi con il disimpegno dell?ENEL dall?iniziativa.
Il "Fondo oneri per incentivi all?esodo" accoglie l?accantonamento per oneri straordinari connessi all?offerta temporanea per risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro derivante da esigenze organizzative. I movimenti riguardano le quote maturate nell?esercizio e rilevate tra gli oneri straordinari e gli importi erogati.
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato - Lire 4.722,1 miliardi
Rileva gli importi accantonati a favore del personale per il trattamento di fine rapporto di lavoro dovuto ai sensi della Legge n. 297 del 29 maggio 1982, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti per "spese sanitarie" e per "acquisto prima casa di abitazione".
Rispetto al 31 dicembre 1996 la voce in esame evidenzia una riduzione di lire 81,4 miliardi derivante dalla seguente movimentazione:
Obbligazioni e debiti verso banche - Lire 33.348,6 miliardi
L?indebitamento finanziario lordo a lungo, medio e breve termine del Gruppo al 31 dicembre 1997 ammonta complessivamente a lire 33.348,6 miliardi con un decremento di lire 1.601,4 miliardi rispetto al 31 dicembre 1996, come di seguito indicato:
Nell?importo di cui sopra sono incluse le obbligazioni proprie della Capogruppo sia depositate a garanzia sia comprese nei titoli in portafoglio; tenuto conto di tali elementi, nonché dell?ammontare delle disponibilità liquide, l?indebitamento netto del Gruppo a fine 1997 risulta di lire 32.818,4 miliardi, contro lire 34.507,6 miliardi di fine 1996, con una diminuzione di lire 1.689,2 miliardi, così dettagliata:
In merito all?indebitamento netto a medio e lungo termine di fine 1997, pari a lire 32.030,4 miliardi, si precisa che esso risulta costituito per lire 26.499,5 miliardi da finanziamenti in moneta nazionale, per lire 2.650,0 miliardi da prestiti in eurolire e per lire 2.880,9 miliardi da prestiti in valuta estera, principalmente rappresentati da ECU, $ USA, Lst.
È inoltre da rilevare, come già detto nella sintesi dei risultati, che la suddetta entità dell?indebitamento risulta influenzata dal credito verso la Cassa Conguaglio, sia per le partite connesse ai provvedimenti sul nucleare che saranno recuperate nei prossimi anni (lire 1.993,3 miliardi a fine 1997 al netto della svalutazione straordinaria di lire 390 miliardi), sia per quelle relative al ritardato adeguamento del sovrapprezzo per onere termico e per incentivazione della produzione da fonti rinnovabili ed assimilate (lire 4.462,5 miliardi al netto del relativo debito), nonché dal credito verso INPS per gli sgravi contributivi pregressi al 1991 che devono essere rimborsati alla Capogruppo ai sensi della Legge n. 151/1993 (pari ad un valore attuale al 31 dicembre 1997 di lire 643,6 miliardi). Con esclusione delle suddette partite, l?indebitamento finanziario effettivo del Gruppo al 31 dicembre 1997 ammonterebbe a lire 25.719 miliardi.
I "Debiti verso banche" al 31 dicembre 1997 includono un mutuo di lire 16 milioni relativo ad un finanziamento assunto da un?ex impresa elettrica trasferita all?ENEL con garanzia reale rappresentata da ipoteca su immobile sito in Roma, Viale del Policlinico n. 131.
La diminuzione dell?indebitamento di lire 1.689,2 miliardi rispetto a fine 1996 deriva dai seguenti movimenti:
I nuovi finanziamenti acquisiti, pari a lire 1.084,3 miliardi, hanno riguardato emissioni obbligazionarie sul mercato nazionale per lire 124,4 miliardi, prestiti sul mercato nazionale per lire 409,9 miliardi e prestiti in eurolire per lire 550 miliardi.
Con riferimento ad un ammontare d?indebitamento di lire 3.900 miliardi sussistono coperture contro l?oscillazione dei tassi tramite zero cost collar, mentre lire 800 miliardi sono coperti da operazioni di basic risk swap.
Per un?analisi dei flussi degli impieghi e delle fonti di finanziamento, oltre a richiamare quanto indicato nel paragrafo "I risultati della gestione", si rinvia al Rendiconto finanziario riportato in allegato.
Debiti - Lire 12.936,8 miliardi
I debiti del Gruppo, esclusi quelli finanziari, evidenziano una diminuzione di lire 1.455,8 miliardi e sono così formati:
Gli "Acconti", che riguardano quasi esclusivamente gli anticipi versati dai clienti al momento della sottoscrizione dei contratti di fornitura di energia elettrica, espongono un aumento di lire 270,6 miliardi principalmente per le quote anticipate alla Capogruppo da Grandi Clienti per allacciamenti in alta tensione in corso alla fine dell?esercizio.
I "Debiti verso fornitori" comprendono gli importi dovuti per fatture ricevute e da ricevere corrispondenti ad acquisti e prestazioni di servizi svolti entro la fine del 1997.
I "Debiti tributari" accolgono i debiti per imposte e tasse a carico delle aziende del Gruppo, nonché quelli per tributi trattenuti in qualità di sostituti di imposta e da versare allo Stato e agli altri Enti pubblici. Rispetto a fine 1996 presentano una diminuzione di lire 1.055,9 miliardi essenzialmente per i minori debiti per imposte erariali ed addizionali sul consumo di energia elettrica in relazione alle nuove modalità di pagamento previste dalla Legge n. 30/1997 (passaggio dei pagamenti da bimestrali a mensili). Circa la posizione fiscale della Capogruppo, si rileva che sono da definire l?esercizio 1990 e quelli successivi al 1991.
I "Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale" si riferiscono sia ai contributi a carico delle società del Gruppo, sia a quelli per le trattenute al personale dipendente. Comprendono inoltre il debito verso istituti previdenziali ed assistenziali relativo ai contributi di previdenza ed assistenza sociale, cosiddetto contributo di solidarietà, previsto dalla Legge n. 662 del 23 dicembre 1996. Evidenziano una diminuzione dovuta principalmente al cambiamento dei termini di pagamento dei contributi al Fondo di Previdenza Elettrici da trimestrali a mensili oltre al versamento delle quote in scadenza del suddetto "Contributo di solidarietà".
I "Debiti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico" rappresentano il debito della Capogruppo per sovrapprezzo termico fatturato ai clienti e per oneri a carico della stessa, di cui al Provvedimento CIP n. 24/1983, da regolarizzare, nei bimestri successivi, con il credito verso la medesima Cassa esposto nello specifico conto dell?attivo dello Stato patrimoniale. La diminuzione di lire 152,3 miliardi è da correlare alla variazione delle modalità di regolazione dei rapporti patrimoniali con la Cassa stessa.
Gli "Altri debiti", che riguardano una pluralità di partite, sono così dettagliati per i valori più significativi:
La principale variazione rispetto al 31 dicembre 1996 riguarda la riduzione di lire 155,9 miliardi per Trattamento di fine rapporto da erogare per il minor numero di dipendenti cessati dal servizio a fine 1997.
Le partite diverse includono lire 110,4 miliardi quale controvalore (comprensivo degli interessi maturati) di materiali ed altre apparecchiature relativi ad impianti nucleari disattivati, a suo tempo ritenuti non più utilizzabili e per i quali, invece, si sono successivamente verificate le condizioni di riutilizzo o di vendita a terzi; detto importo è stato rilevato in tale voce in attesa di specifiche determinazioni in merito da parte delle competenti Autorità.
Ratei e risconti - Lire 911,6 miliardi
Il saldo e le variazioni sono così dettagliate:
La riduzione di lire 110,7 miliardi per interessi passivi su finanziamenti è da collegare prevalentemente alla discesa dei tassi di interesse intervenuta nell?esercizio ed alla riduzione dell?indebitamento.
In relazione a quanto disposto dall?art. 38, punto e), del D. Lgs. n. 127/1991, si espone nella tabella seguente la ripartizione dei debiti e dei ratei passivi al 31 dicembre 1997 con riferimento al loro grado temporale di esigibilità.
Conti d?ordine - Lire 158.540,1 miliardi
I conti d?ordine accolgono le registrazioni relative a cauzioni, fidejussioni, rischi ed impegni diversi assunti dal Gruppo come di seguito esposto:
In particolare la voce "Impegni assunti verso fornitori" rileva gli impegni derivanti alle Società in conseguenza di ordini di fornitura e lavori (lire 2.943 miliardi) e di contratti d?appalto (lire 1.310 miliardi), nonché gli impegni connessi a contratti per la fornitura di combustibili (lire 54.036 miliardi) e per l?acquisto di energia (lire 98.590 miliardi) di durata pluriennale non ancora completamente esauriti alla data del bilancio.
Impegni e rischi non risultanti dallo Stato Patrimoniale
Con riferimento alle problematiche connesse ai limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati dalla frequenza nominale negli ambienti abitativi e nell?ambiente esterno, già disciplinati dal DPCM 23 aprile 1992, è da evidenziare che nel corso del 1997 e dei primi mesi del 1998 si sono registrate numerose iniziative con la presentazione di proposte e disegni di legge che fissano principi generali, rinviando ad atti successivi l?individuazione dei limiti da rispettare e delle tempistiche per gli interventi di risanamento. Analoghe iniziative sono state assunte in ambito regionale. La materia è quindi oggetto di grande attenzione, anche per la sensibilità dell?opinione pubblica al problema. Non è però possibile quantificare gli eventuali oneri che potrebbero nascere in capo all?ENEL per l?assenza di orientamenti univoci sull?assetto da dare alla materia.
Esistono inoltre talune vertenze che interessano la Capogruppo in materia urbanistica e ambientale connesse con la costruzione e l?esercizio di alcuni impianti di produzione e di linee di trasmissione e distribuzione il cui esito negativo potrebbe generare degli effetti, ad oggi peraltro non prevedibili e quindi non compresi in sede di determinazione del fondo contenzioso e rischi diversi. In base alle indicazioni dei legali, è comunque da evidenziare che - anche se per un numero limitato di giudizi non si possono escludere ad oggi e in via assoluta esiti sfavorevoli - l?esame delle suddette vertenze fa ritenere in linea generale come remoti esiti negativi tali da pregiudicare la realizzazione e l?esercizio degli impianti e delle linee in questione.
In merito agli eventuali oneri aggiuntivi che potrebbero ricadere in capo all?ENEL per quanto sopra esposto, va osservato che gli stessi, nella normalità dei casi, sono da ritenersi incrementativi di investimenti e quindi troverebbero copertura nei futuri flussi di ricavi.
Nell?ultimo trimestre dell?esercizio 1997 la Capogruppo ha concluso contratti di opzioni su cambi nell?ottica di ottimizzare la propria gestione valutaria relativamente al $ USA, valuta di riferimento per le transazioni sul combustibile utilizzato nelle centrali termoelettriche. La scadenza delle opzioni si colloca nel primo quadrimestre del 1998 e la loro considerazione in funzione sia dei cambi di fine esercizio sia di quelli dei primi mesi del 1998 produrrebbe differenziali economici marginali.
Conto economico
Valore della produzione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni - Lire 37.791,5 miliardi
Avuto riguardo alla loro provenienza si articolano come segue:
I "Ricavi tariffari" dell?attività elettrica sono in linea con l?esercizio 1996 pur in presenza di un incremento delle quantità di energia vendute del 2,6%; il fenomeno è conseguente all?abolizione, a partire dal 1° luglio 1996, delle cosiddette "quote di prezzo".
Con riferimento ai settori merceologici cui è stata effettuata la fornitura di energia elettrica, si fornisce qui di seguito il dettaglio confrontato con i corrispondenti valori dell?esercizio precedente:
I "Contributi per onere termico ecc." segnano un aumento di lire 944,8 miliardi, pari all?8% in relazione essenzialmente alle maggiori quantità di energia incentivata acquistata sia da terzi nazionali (+8.007 milioni di kWh, pari al +43%), sia da fornitori esteri (+1.551 milioni di kWh, pari a +4,2%).
I contributi del primo semestre dell?esercizio sono stati determinati sulla base della regolamentazione al momento vigente tenuto altresì conto, per quanto riguarda la produzione termoelettrica, dei parametri fissati dall?Autorità con deliberazione n. 16 dell?11 marzo 1998. A partire dal 1° luglio 1997 i contributi per la produzione termoelettrica e per gli acquisti netti di energia dall?estero sono stati determinati sulla base dei nuovi criteri introdotti dalla deliberazione n. 70/1997 dell?Autorità.
Incrementi delle immobilizzazioni per
lavori interni ed altre attività interne - Lire 2.008,7 miliardi
Sono afferenti alle spese per il personale ed al costo dei materiali di magazzino relativi alla costruzione degli impianti. Diminuiscono di lire 528,1 miliardi per la riduzione degli investimenti.
Altri ricavi e proventi - Lire 2.124,9 miliardi
Accolgono i contributi di allacciamento di competenza della Capogruppo, i contributi per attività di ricerca e gli altri ricavi della gestione ordinaria. Evidenziano, nel complesso, una riduzione di lire 69,6 miliardi (-3,2%), così articolata:
I "Contributi di allacciamento" accolgono i contributi per i nuovi allacciamenti della clientela, spostamento impianti e diritti fissi fatturati ai clienti per subentri e volture. Il relativo aumento di lire 103,5 miliardi (+11,2%) è da correlarsi in via prevalente all?adeguamento degli stessi disposto dal decreto del Ministro dell?Industria del 19 luglio 1996.
La voce "Diversi" comprende le seguenti principali partite:
I corrispettivi fatturati ad Electricité de France rientrano nel quadro della convenzione regolante i rapporti intercorrenti tra gli azionisti della società collegata NERSA. Detto ricavo è a fronte dell?onere di pari importo iscritto nella voce "Servizi", come in seguito precisato. La riduzione degli altri proventi deriva dai minori contributi a preventivo della Capogruppo per allacciamenti ed aumenti di potenza in alta tensione in relazione allo stato di avanzamento dei lavori relativi a grandi clienti.
Costi della produzione
Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci - Lire 14.755,3 miliardi
Sono così suddivise per le voci più significative:
I "Combustibili termici" impiegati per la produzione di energia elettrica si decrementano di lire 227 miliardi, pari al 3% in relazione alla già evidenziata riduzione delle scorte nonché ai minori consumi per effetto della minor produzione.
La voce "Acquisti energia" espone un incremento di lire 1.282,3 miliardi, pari al 26,8% per effetto essenzialmente delle maggiori quantità di energia incentivata acquistata da terzi nazionali ai sensi della Legge n. 9/1991.
I "Materiali e forniture per l?attività di esercizio" presentano un decremento del 24,2%, sia per effetto delle incisive azioni di riduzione dei costi, sia per il maggior ricorso alle scorte in un?ottica di ottimizzazione degli stock.
Servizi - Lire 2.219,9 miliardi
Riguardano le seguenti voci più significative:
Si evidenzia che nella voce "Altri" sono compresi lire 292,4 miliardi fatturati alla Capogruppo nell?ambito della convenzione regolante i rapporti intercorrenti tra gli azionisti della società NERSA. Detti costi sono a fronte dei ricavi di pari importo iscritti nella voce "Altri ricavi e proventi", come indicato in precedenza.
Nel complesso, la diminuzione di lire 389,6 miliardi rispetto all?esercizio precedente evidenzia i benefici delle rigorose azioni intraprese per il contenimento dei costi aziendali.
Godimento di beni di terzi - Lire 423,9 miliardi
Sommano a lire 423,9 miliardi, con una variazione in aumento di lire 28,0 miliardi, pari al 7,1%, così dettagliata:
Personale - Lire 8.831,1 miliardi
Il costo complessivo del lavoro evidenzia una riduzione di lire 530,5 miliardi.
In merito alla consistenza del personale del Gruppo è da rilevare che a fine 1997 essa è pari a 88.957 unità, con un decremento di 6.507 unità (-6,8%) rispetto al 31 dicembre dell?esercizio precedente. Per quanto riguarda invece la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, come richiesto dall?art. 38, punto n), del D. Lgs. n. 127/1991, si indica qui di seguito la relativa entità numerica, confrontata con quella dell?esercizio 1996:
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali - Lire 5.669,0 miliardi
Evidenziano un incremento di lire 86,4 miliardi, pari all?1,5%, rispetto alla quota determinata nel 1996 in relazione agli impianti entrati in esercizio nel 1997 ed al regime di pieno ammortamento per quelli entrati in funzione nel 1996.
Gli ammortamenti sono stati determinati, per quanto riguarda il settore elettrico, applicando al valore di libro dei singoli impianti, tenuto conto dei contributi ricevuti da clienti, le seguenti principali aliquote economico-tecniche ed ipotizzando la loro costante applicazione nel tempo:
Le suddette aliquote sono applicate in misura dimezzata sugli incrementi patrimoniali dell?esercizio.
Nelle altre Società del Gruppo le aliquote di ammortamento applicate corrispondono a quelle ordinarie fiscali, ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzazione dei cespiti.
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni - Lire 132,8 miliardi
La voce accoglie essenzialmente l?allineamento al valore di realizzo di cespiti alienati nei primi mesi del 1998 oltre allo stralcio di costi afferenti studi e progetti rinunciati nel corso dell?esercizio 1997.
Svalutazioni dei crediti compresi nell?attivo
circolante e delle disponibilità liquide - Lire 106,2 miliardi
Riguardano i costi, quasi esclusivamente della Capogruppo, per presunte perdite inerenti a crediti commerciali e per interessi di mora. Presentano un decremento di lire 19,9 miliardi, pari al 15,8%, per il minor rischio di inesigibilità.
Accantonamenti per rischi ed altri accantonamenti - Lire 88,3 miliardi
Si ripartiscono come di seguito indicato:
Gli "Altri accantonamenti", effettuati esclusivamente dalla Capogruppo, comprendono gli stanziamenti al "Fondo trattamento e smaltimento combustibile nucleare" (lire 42,9 miliardi) ed al "Fondo per la messa in conservazione e smantellamento impianti nucleari disattivati" (lire 45,1 miliardi).
Oneri diversi di gestione - Lire 439,3 miliardi
Sono costituiti da imposte e tasse diverse - escluse quelle sul reddito e sul patrimonio netto - minusvalenze da dismissioni patrimoniali, spese generali di esercizio ecc. e presentano una diminuzione di lire 74,7 miliardi (-14,5%), essenzialmente per effetto delle minori minusvalenze su alienazione cespiti.
In tale voce sono compresi anche gli emolumenti agli amministratori e ai componenti il Collegio Sindacale di tutte le Società del Gruppo.
Al riguardo, secondo quanto previsto dall?art. 38, punto o), del D. Lgs. n. 127/1991, si indicano di seguito gli emolumenti corrisposti agli Amministratori e ai Sindaci dell?impresa Capogruppo:
- componenti il Consiglio di Amministrazione Lire 1.605.828.181
- componenti il Collegio Sindacale Lire 198.517.334
Proventi e oneri finanziari - Lire -2.196,5 miliardi
Altri proventi finanziari - Lire 424,9 miliardi
Sono di seguito indicati ed evidenziano un decremento di lire 518,5 miliardi, così dettagliato:
La diminuzione di lire 145,1 miliardi dei "Proventi finanziari da altri crediti iscritti nelle immobilizzazioni" è in massima parte rappresentata dai minori interessi maturati sui crediti per partite connesse al nucleare a seguito del graduale recupero di tali crediti ed alla riduzione dei tassi. Gli altri proventi finanziari diminuiscono di lire 369,9 miliardi rispetto all?esercizio precedente essenzialmente a seguito dell?effetto economico positivo nel 1996 derivante dall?eccedenza del fondo oscillazione cambi, di minori interessi di mora addebitati ai clienti e dei minori interessi sui conti correnti bancari e postali conseguenti al calo dei tassi di interesse.
Interessi e altri oneri finanziari - Lire 2.621,4 miliardi
Presentano una riduzione di lire 836,9 miliardi, pari al 24,2%, come di seguito indicato.
La flessione di lire 851,7 miliardi degli interessi complessivi sull?indebitamento a lungo, medio e breve termine, pari al 25,1%, è da attribuire al calo dei tassi di interesse intervenuto nel 1997, nonché al minore livello dell?indebitamento.
Svalutazioni di partecipazioni - Lire 175,7 miliardi
La voce è relativa esclusivamente alla società collegata NERSA come già evidenziato in sede di commento dello Stato patrimoniale.
Proventi e oneri straordinari - Lire 95,4 miliardi
La voce accoglie i seguenti componenti reddituali:
Proventi straordinari - Lire 1.291,8 miliardi
Si riferiscono essenzialmente all?allineamento, a seguito della soppressione dell?ILOR, del fondo imposte differite, sia su rettifiche di consolidamento (lire 923,7 miliardi) sia sull?attualizzazione del credito per sgravi contributivi INPS (lire 106,4 miliardi).
Includono inoltre l?integrazione del contributo relativo ad anni pregressi per produzione di energia da fonti rinnovabili riconosciuta alla Capogruppo dalla Cassa Conguaglio nel 1997 a seguito dell?opzione esercitata ai sensi del Provvedimento CIP n. 6/1992 (lire 216,1 miliardi).
Oneri straordinari - Lire 1.196,4 miliardi
Includono essenzialmente l?accantonamento di lire 390,0 miliardi al fondo svalutazione crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico per rimborso oneri provvedimenti sul nucleare stanziato a seguito della deliberazione dell?Autorità n. 58/1998 del 12 giugno 1998 e l?accantonamento al fondo contenzioso e rischi diversi di lire 440,0 miliardi.
Comprendono inoltre gli oneri connessi all?offerta temporanea al personale di risoluzione consensuale anticipata del rapporto di lavoro, motivata da esigenze organizzative, per lire 266,0 miliardi, la quota di ammortamento del contributo di solidarietà di cui alla Legge n. 662 del 23 dicembre 1996 per lire 42,6 miliardi ed oneri connessi alla nazionalizzazione di ex imprese elettriche per lire 51,4 miliardi.
Il Conto economico del 1997 chiude con un risultato attivo di competenza del Gruppo pari a lire 3.327,4 miliardi, dopo la rilevazione delle imposte di competenza sul reddito e sul patrimonio netto per lire 3.088,4 miliardi.
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio consolidato 1997 del Gruppo ENEL
Signori Azionisti,
Il Bilancio consolidato del Gruppo ENEL al 31 dicembre 1997, redatto dalla Capogruppo ENEL S.p.a. in osservanza delle disposizioni in materia contenute nel D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127, ci è stato consegnato in data 29 maggio 1998 nel rispetto dei termini di legge, atteso che l?Assemblea degli azionisti della Capogruppo è stata convocata per il giorno 30 giugno 1998. Nella relazione sulla gestione della Capogruppo, gli Amministratori evidenziarono di aver accantonato nei "fondi per rischi ed oneri" un importo di 1.490 miliardi a seguito della deliberazione n. 14/1998 del 16 dicembre 1997 con cui la Corte dei Conti ebbe a rilevare "la non regolarità e la non conformità a legge" dei Provvedimenti CIP di liquidazione dei rimborsi per oneri nucleari (esercizi 1989, 1990, 1991), nonché sulla base del "documento per la consultazione" emesso dall?Autorità per l?energia ed il gas il 13 maggio 1998 contenente una serie di rilievi in ordine al rimborso degli oneri in questione. Il Collegio Sindacale depositò, nei termini di legge, la propria relazione in data 9 giugno 1998.
In data 18 giugno 1998 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la deliberazione n. 58/98 dell?Autorità per l?energia ed il gas che in base alla legge 14 novembre 1995 n. 481 ha verificato la congruità dei criteri adottati per determinare i rimborsi degli oneri connessi alla sospensione e alla interruzione dei lavori per la realizzazione di centrali nucleari nonché alla loro chiusura e ha determinato gli oneri ammessi a reintegrazione impartendo disposizioni alla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico di assumere i conseguenti provvedimenti applicativi.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha preso atto di tale nuova circostanza e nella seduta del 24 giugno 1998 ha rideliberato il bilancio 1997 annullando l?accantonamento di 1.490 miliardi nei "fondi per rischi ed oneri" e, nel contempo, ha appostato un "fondo svalutazione crediti verso la Cassa Conguaglio per oneri sul nucleare" per un importo di 390 miliardi in considerazione che il provvedimento dell?Autorità non può ritenersi definitivo in quanto atto amministrativo suscettibile di impugnativa. Il Collegio Sindacale nel prendere atto di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nella seduta del 24 giugno 1998 ha ritenuto necessario riformulare la propria relazione sul bilancio consolidato 1997 del Gruppo ENEL.
Il bilancio è composto dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico e dalla nota integrativa ed è corredato dalla relazione sulla gestione del Gruppo, redatta dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo; la relazione fornisce, in modo adeguato ed esauriente, le informative sulla gestione e, in particolare, considerazioni sugli aspetti patrimoniali, finanziari ed economici.
Inoltre, con riferimento all?art. 40 del citato D. Lgs., la relazione contiene la descrizione delle attività di ricerca e di sviluppo del gruppo, dei fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dei bilanci dell?esercizio 1997, nonché la disamina delle principali controversie in atto ed alcune considerazioni sulla prevedibile evoluzione della gestione per l?anno 1998. In particolare, fra le vicende successive alla chiusura dell?esercizio, viene illustrata la deliberazione n. 58/98 dell?Autorità per l?energia ed il gas, emessa, come riferito nella parte introduttiva della presente relazione, in data 12 giugno 1998 e in seguito alla quale il Consiglio di Amministrazione, nel sottoporre a nuova deliberazione il bilancio, ha ritenuto di annullare il precedente accantonamento nei "fondi per rischi ed oneri" di 1.490 miliardi e appostare, invece, un accantonamento al "fondo svalutazione crediti verso la Cassa Conguaglio per oneri sul nucleare" pari a 390 miliardi. Il Collegio Sindacale non ha rilievi da formulare in ordine alle valutazioni del Consiglio di Amministrazione e alle sue conseguenti determinazioni.
Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico consolidato del Gruppo ENEL si riassumono nelle seguenti risultanze di sintesi:
Stato patrimoniale
Conto economico
Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico sono stati posti a confronto con quelli del Bilancio consolidato del 1996.
Il Collegio Sindacale dà atto che le imprese consolidate - di cui viene fornito l?elenco contenente le informative di cui all?art. 39 D. Lgs. 127/91 - sono state individuate in modo corretto e rispondente al disposto dell?art. 26 del citato decreto legislativo. Non sono state comprese, tra le imprese consolidate nell?esercizio 1997, la controllata Wind Telecomunicazioni S.p.a. e CISE S.r.l. che sono state costituite nel corso dell?esercizio 1997 e non erano operative nell?esercizio in esame.
Il Bilancio consolidato del Gruppo ENEL riflette i dati dei bilanci d?esercizio delle società incluse nel consolidato, tutti chiusi al 31 dicembre 1997 ed approvati dai rispettivi organi societari.
La nota integrativa contiene le indicazioni prescritte dall?art. 38 del D. Lgs. 127/91; in particolare espone i più significativi criteri di valutazione applicati che confermano quelli adottati per l?esercizio 1996 e coincidono con quelli della Capogruppo.
Le voci di bilancio sono rappresentate con l?indicazione e la motivazione, per le più significative, delle variazioni quantitative rispetto al Bilancio consolidato relativo all?esercizio 1996.
Nella nota integrativa sono state illustrate le tecniche di consolidamento adottate in conformità a quanto previsto dagli art. 31 e 32 del D. Lgs. 127/91. I princípi adottati per il consolidamento del bilancio 1997 sono quelli utilizzati per l?esercizio precedente; in particolare si dà atto che:
- le partecipazioni in imprese incluse nel consolidamento sono state eliminate a fronte delle frazioni del patrimonio netto di queste, secondo il metodo dell?integrazione globale - art. 31, comma 2, a);
- le quote del risultato economico e del patrimonio netto delle partecipate di competenza di terzi sono esposte in specifiche voci del Conto economico e del patrimonio netto consolidato - art. 32, comma 3 e 4;
- sono stati eliminati i costi e i ricavi, i crediti e i debiti tra le imprese incluse nel consolidamento e gli utili e le perdite conseguenti ad operazioni tra tali imprese non ancora realizzati alla data del bilancio - art. 31, comma 2 b), c), d);
- le rettifiche apportate ai bilanci per stornare poste di natura fiscale nonché altre rettifiche di consolidamento tengono conto del loro effetto fiscale differito.
Il Collegio Sindacale, effettuati i controlli di competenza previsti dall?articolo 41 del D. Lgs. 9 Aprile 1991, n. 127 e sulla base anche dei contatti avuti con la società di revisione Arthur Andersen S.p.A. non ha osservazioni da formulare sul Bilancio consolidato del Gruppo ENEL relativo all?esercizio 1997.
Vi segnaliamo, infine, che per compiuto triennio è in scadenza il mandato del Collegio Sindacale nonché l?incarico di revisione e di certificazione del bilancio Gruppo ENEL alla società Arthur Andersen S.p.A. Nel ringraziarVi per la fiducia accordataci, Vi invitiamo a provvedere di conseguenza.
Roma, 25 giugno 1998
Il Collegio Sindacale
Relazione di certificazione della Società di Revisione