Si parte da Campobasso in direzione per l'ospedale Tappino. All'altezza della statuina della Madonnina si prende la strada a destra che sale. Continuando a salire la strada diventa sempre più rovinata fino a diventare bianca. Si prosegue sempre dritto fino ad incrociare di nuovo la strada per l'ospedale. La si attraversa e lasciandosi sulla destra il ristorante il Baronetto si scende su una strada non asfaltata, alla fine si gira a destra riprendendo l'asfalto in discesa fino al bivio di Busso. Qui si gira a destra salendo, a questo punto dopo qualche chilometro quando la strada torna in piano, in corrispondenza di una curva a sinistra ,sulla propria destra si trova una strada asfaltata in ripida salita .Con un agile rapporto si sale fino ad una piazzola asfaltata usata come parcheggio. Qui sulla destra e salendo su una strada sterrata su fondo in terra ci si inoltra nel bosco. Poco più avanti si incrocia una carrareccia con un buon fondo bianco, si svolta a sinistra e si prosegue fino ad arrivare ad un quadrivio con un casolare in pietra da poco ristrutturato. Si prosegue diritto salendo e successivamente si arriva in un grande pianoro. Lo si attraversa percorrendo l'ottima strada bianca in una; divertente discesa. Nel mese di settembre e d' obbligo una sosta per gustare le ottime more sui numerosi cespugli che costeggiano la strada. Alla fine del pianoro su uno spiazzo con un fondo nero a causa dei fuochi accesi dai tagliaboschi si scorgono già i primi scavi archeologici dell'insediamento sannita di monte Vairano. Consigliamo d'inoltrarsi prima su una strada in terra battuta che si trova sulla sinistra, la quale dopo un centinaio di metri conduce ad altri scavi protetti da una tettoia in metallo. Tornando indietro allo spiazzo si prosegue salendo su una strada in terra battuta lasciandosi sulla sinistra gli scavi. Proseguendo in salita la strada diventa sempre meno marcata, fino a diventare un sentiero che si inoltra tra cespugli. Senza scoraggiarsi si prosegue facendo attenzione ad piccoli rovi che potrebbero causare una spiacevole foratura. Proseguendo a mezza costa su un pendio privo di alberi si scorge sulla sinistra sulla sommità del colle le rovine di una torre di avvistamento. Si posa la bici e salendo a piedi si può ammirare la visuale di tutta la piana di Boiano. Sembra che questa torretta sia stata usata dai Sanniti per comunicare con gli altri insediamenti di Pietrabondante e di Altilia. Riprese le bici si torna indietro ripercorrendo la divertente discesa fino alla piazzola. Da questo punto si può, o ripercorrere tutto il percorso a ritroso, oppure scendere a sinistra, facendo attenzione alle canalette formate dall'acqua piovana. Superata una fonte sulla sinistra, si torna sull'asfalto girando ovviamente a sinistra per tornare a Campobasso.
Buon divertimento! |
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