Il giro
si può fare in entrambi i sensi, sia orario, freccie verdi, che
antiorario, freccie arancioni. Il senso antiorario è il più
antico, ho letto che ne esisteva una versione già nel primo dopoguerra,
inventato dalle guide del posto assieme ai primi turisti invernali tedeschi
(i primi scopritori in massa di queste zone), si saliva da Corvara con
la slittinovia/seggiovia verso l' attuale carosello, di lì giù
al passo Campolongo e Arabba, di lì taxi o sci-alpinisticamente
risalita al passo Pordoi (o Belvedere? boh?) quindi discesa a Canazei (quando
han messo la prima funivia, prima si girava per il Sella) risalita veloce
al passo e discesa fino a Selva di Val Gardena, quindi l' antica slittinovia
del danterceppies... e megadiscesa su Corvara.
Ho
descritto da Corvara perchè pare che il primo a proporre in zona
l' uso sciistico e quindi invernale delle valli fu la guida alpina Kostner
(Erich?) che infatti ha costruito la pirma seggiovia d' Italia sulle pendici
verso il Carosello nel 1947, preceduta da un slittinovia.
L'idea
fu talmente fortunata che lo stesso potè comperarsi l' Hotel Posta
di Corvara, che è ancora di sua proprietà assieme a mezza
Val Badia impiantistica e immobiliare a quanto ho capito (suo il mega-negozio
Sport Kostner sempre a Corvara).
Il giro
che vi descrivo parte da Arabba, ma si può partire da una qualsiasi
delle 4 valli interessate...
Da
Arabba in senso orario, si sale con la funivia, o il DMC o la seg che sta
più bassa però, ma arriva anche questa a collegarsi e in
alcuni casi è consigliabile (sciatori meno esperti), si arriva alla
Forcella Europa si torna sul davanti e dopo aver girato sul dvanti si prende
la prima pista che scende a sinistra, la rossa.
Alla
fine si attraversa e si prendon le 2 seg che portano verso il Belvedere
(o il Passo Pordoi, ma di qui si va solo su e siam fuori giro), poi discesona
nella piana (gran casino di piste e impianti consiglio state centrali),
poi
sientra nel bosco e si arriva al Lupo Bianco, sottopassaggio e si arriva
alla nuova cabinovia (8/12 posti a sedere, molto raro come tipo di impianto)
che in un unica campata porta al Sella (dopo le proteste degli ambientalisti
è stata lasciata vergine la valle che veniva attraversata dalle
2 precedenti seg), risalendo si può vedere sulla destra la Val Lasties.
La
cab arriva sotto il col Rodella, in zona vi son piste molto divertenti
e mosse, ma in primavera il confine tra pista e fuoripista si annulla,
ottimo, per il giro si scende al vero passo Sella. Di qui facile pista
da prendere con velocità per non dover spingere in un tratto e si
arriva ad una seg triposto. Qui si può o continuare a scendere per
la facile pista verso Plan de Gralba o con la seg risalire al rif Piz Seteur,
consigliato per il cibo, la veduta e tutto ma se fate questo giro arriverete
troppo presto per potervi fermare, ma si può scendere per una pista
taboga ricongiungendosi all' altra pista (divertente come pista, ma se
non c'è troppa gente , infatti è stretta e se pure ghiacciata,
può esser facile scontrarsi).
Al
Plan de Gralba o facile discesa verso Selva di Valgardena, o risalita con
la funivia al Piz Sella dove sul retro c'è una ripida, ma mini discesa
che porta direttamente ad uno skilift che risale al Ciampinoi (molto divertente
per esperti, con varianti fuoripista, brevi ma assai impegnative).
All'
inizio di Selva ValGardena si tolgono gli sci, si attraversa la strada
e si prende la vecchia seggiovia monoposto che porta dalla cab del Dantercepies
che porta al Passo Gardena.
in
cima classica musichetta simil-tirolese e si inizia il discesone verso
Colfosco, facile e veloce, importante dopo l' unico muro della pista (oppure
2 skilift scendendo) prendere velocità per il successivo trato pianeggiante,
per evitare di dover spingere.
Si
arriva alla comoda 4 posti agg. aut. per Corvara sotto il bel impianto
di Boè (cab 12 posti) che si prende e ci porta sotto la bella pista
Vallon che raramente è aperta per colpa del vento.
E'
anche possibile, se si è arrivati presto e si vuole allungare un
pò il giro, attraversare il paese con una seg triposto e fare il
tratto verso il Campolongo con 1 skilift e la seg del Pralongià
e un altro skilift.
Sennò
dal Boè, si scende per il muretto, che affianca il sassone, spesso
ostico per via della tanta gente, ci si gira attorno sulla destra e ci
si dirige con una stradina verso la discesa che porta al Passo di Campolongo.
Da qui di slancio si va a prendere un ancora che ci riporta al Crep de
Munt, il rif. dell' Orso (non si chiama così ma così è
più facile riconoscerlo) e da qui strepitosa discesa su Arabba (se
c'è neve vista l' esposzione in pieno sole).
Al
termine si attraversa la strada e si è arrivati al punto di partenza.
Tempo
medio per medio-buoni sciatori, con traffico normale 5 ore.